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Autore: irytvb    30/09/2011    2 recensioni
La mia prima long su harry potter!
Certe cose succedono come per uno scherzo del destino.
Chiedetelo ad Albus Severus Potter, che si è ritrovato non solo a Serpeverde, ma anche erede del grande Salazar.
già, avete capito bene: lui è il nuovo erede.
Come fa a saperlo? Bhè l' ha detto Tom Riddle!
Ma, se deve essere sincero in questo momento è più terrorizzato per la reazione che avrà zio Ron che del resto, visto che ha fatto amicizia con Scorpius Malfoy.
La vita dei Potter è sempre un completo disastro.
Chi ha detto che tutto si sarebbe calmato con la nuova generazione ? A me sembra persino che le cose siano peggiorate!
1 baci8
iry
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Tom O. Riddle
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'taste of sin'
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Some things never die

 

6. Segretezza

Non sono le stelle a scrivere il Destino,

ma siano noi,con ogni nostro gesto.

 

W. Shakespeare

Rose sentì la mano tremare dalla voglia che aveva di prendere la piuma e rispondere con un "si, voglio sapere il segreto".

Ma non era una mossa saggia, lo sapeva perfettamente.

Però lei era una Grifondoro, ed i Grifondoro agivano d' impulso, giusto?

Si morse il labbro inferiore, profondamente indecisa.

 

Scorpius era seduto contro la parete di un corridoio che ormai non era più usato da anni, intento a fissare il sottile strato di muschio sotto la finestra di fronte a lui.*

Chissà perchè nessuno si prendeva la briga di ripulirlo: a casa sua gli elfi domestici erano molto più bravi, a quanto pare...

Una smorfia salì sulle labbra del giovane Malfoy, al pensiero della sua casa.

Gli mancava già.

Soprattutto gli mancava suo padre, Draco Malfoy.

Nonostante quello che quasi tutti pensavano di lui, Scorpius era incredibilmente affezionato a quel Mangiamorte redento, a quel padre che gli aveva sempre parlato con sincerità a volte anche spietata.

Non l' aveva cresciuto in una campana di vetro, al contrario.

L' aveva cresciuto spiegandogli quanto il mondo era crudele e freddo, spiegandogli che non doveva sbagliare mai, perchè altrimenti non ci sarebbe stata una seconda possibilità.

L' aveva cresciuto in modo che non facesse le sue stesse scelte.

L' aveva cresciuto in modo completamente diverso da come lui era stato cresciuto.

Scorpius lo sapeva, e gli era grato per questo.

Non importava cosa pensasse la gente di suo padre, non importava nemmeno cosa la gente pensasse di lui, di Scorpius.

L' unica persona da cui Scorpius voleva approvazione era suo padre.

"Ehi!" esclamò allegramente James, sedendosi accanto al biondo sul freddo pavimento di marmo.

"Non mi ero accorto che fossi qui..." lo salutò Scorpius con un sorriso.

"Perchè non mi potevi vedere..." ripose il ragazzo con ovvietà. Allo sguardo confuso del Serpeverde chiarì: "ero qui con il mantello dell' invisibilità."

"E perchè andavi in giro con un mantello dell' invisibilità in pieno giorno?"

"Perchè non possiamo stare in quest' ala del castello. Il terzo piano è proibito... bhè, in teoria."

"Stai dicendo sul serio?" chiese Scorpius, improvvisamente agitato.

"Si, non hai sentito il discorso della preside?"

Lo sguardo vacuo e leggermente colpevole del Malfoy non lasciò adito a dubbi.

"Oh, bhè, allora so di non essere l' unico a non ascoltare mai i discorsi dei professori... Comunque non ci beccherà nessuno, i professori sono tutti al sesto piano." disse James con un sorriso sfrontato.

Quel Malfoy iniziava a piacergli. C' era qualcosa in lui, che gli andava particolarmente a genio.

"Come fai a sapere che sono ancora tutti al sesto piano?"

"Bhè, è ovvio, l' ho-" James si fermò, guardandosi intorno con eccessiva teatralità, come a controllare che nei dintorni non ci fosse nessuno.

Poi, si concentrò su Scorpius: "sai tenere un segreto?"

Il serpeverde annuì con impazienza, curioso, e allora James tirò fuori una pergamena dall' aria vecchissima dalle pieghe del mantello: "conosco tutti gli spostamenti di qualunque persona in questo castello grazie a questa."

"Stai scherzando, vero? non c'è scritto nulla!"

"Per adesso! Guarda." prese la bacchetta e colpì tre volte il rotolo di pergamena: "Giuro solennemente di non avere buone intenzioni."

Poi, come una ragnatela che si dipanava, l' inchiostro iniziò a sbocciare sulla pergamena, formando un paio di frasi che Scorpius lesse ad alta voce, curioso.

"Il signor Lunastorta è lieto di fare la conoscenza di Scorpius Malfoy, nonostante Ramoso sia indignato che la pergamena sia finita nelle mani di un purosangue.

Felpato vorrebbe consigliare al signor Malfoy di appiccare fuoco ai capelli di suo nonno Lucius, mentre Codaliscia si augura che il suddetto Malfoy sappia mantenere un segreto come quello della mappa dei malandrini, perchè, come Felpato insiste nel sottolineare, è stato incredibilmente noioso passare tutti quegli anni nel cassettone degli oggetti requisiti di Gazza."

Scorpius tacque, inarcando un sopracciglio biondissimo all' indirizzo della mappa: "Chi diavolo sono Ramoso, Lunastorta Felpato e codaliscia? E come fanno a sapere chi è mio nonno?"

"Oh, è una storia piuttosto lunga che dopo ti racconterò, ma adesso guarda!" disse James, indicando la mappa, che adesso indicava tutte le stanze di Hogwarts ed i ripettivi studenti, segnati da un puntino ed un piccolo cartiglio su cui era scritto il nome.

I puntini si muovevano.

"è fedele? Cioè i puntini indicano davvero dove sono le persone?" chiese Scorpius meravigliato.

"Certo! Gurda," disse il ragazzo, indicando due puntini isolati al terzo piano, "questi due siamo noi."

"E... ci sono tutti gli studenti?"

"Ovvio! facciamo una prova: cerchiamo Al."

I due ragazzi si ritrovarono a scrutare la mappa in cerca del più piccolo dei Potter, quando Scorpius lo trovò: "è qui nella stanza del dormitorio, insieme a...Tom Riddle?"

"Chi è Tom Riddle? Uno della vostra Casa?" chiese James.

"No, non credo..." rispose Scorpius, confuso.

 

Al era seduto sul letto, guardando con espressione quasi sognante il ragazzo davanti a lui.

Era l' amico che aveva sempre sognato.

Una di quelle persone che si siedono in silenzio davanti a te e ascoltano.

Senza intervenire o raccontare cosa avrebbe fatto in una situazione analoga.

Semplicemente, stava lì, con gli occhi neri fissi nei suoi verdi.

E...l' aveva già detto che ascoltava?

"Insomma, c'è Jamie che è il maggiore, ed è così simile al padrino di mio padre che catalizza sempre l' attenzione, e Harry non può fare a meno che ascoltarlo sempre.

Poi c' è Lily, che è la minore, e dicono tutti che è uguale alla nonna, tranne per gli occhi... a volte ho l' orribile sensazione che mio padre mi odi perchè ho ereditato i suoi occhi.

Credo che avrebbe voluto fossero di Lily."

Al prese fiato, per poi riprendere a parlare: "ho come la sensazione che si aspettino tantissimo da me; insomma ho il nome di Albus Silente... credo che stiano attendendo una fenice o la bacchetta di sambuco."

Al tacque nuovamente, vedendo negli occhi onice dell' altro un fulmine rosso.

Solo un istante, ecco quanto era durato.

Eppure Albus avrebbe potuto giurare di aver visto quel lampo nell' esatto momento in cui aveva pronunciato la parola "bacchetta di Sambuco."

Era più stanco di quanto dovesse immaginare.

"C'è qualcosaltro che ti disturba, vero?" chiese Tom, scrutandolo attentamente.

"Io...si. Lo so che è stupido, ma ho paura di come reagiranno a casa per la notizia... sai, del fatto che io sia un Serpeverde. Papà ha detto che non importava, ma se non fosse vero? O se invece importasse per tutti gli altri?"

"E se anche fosse? Cosa importa?" chiese Tom.

"Come, cosa importa? Sono la mia famiglia."

"Se non ti sostengono non vale la pena avere una famiglia." rispose il ragazzo, con estrema calma.

"Invece si che ne vale la pena! Insomma, pensa alla tua famiglia, che-"

Tom lo interruppe subito: "io non ho mai avuto una famiglia."

Al lo guardò basito.

"Tutti hanno una famiglia." disse poi, dopo qualche secondo.

"Non io." rispose Tom con il primo sorriso della giornata.

E, bhè, era un sorriso folgorante.

Uno di quelli che illumina la giornata alle altre persone, un sorriso davvero irresistibile...

Al si sarebbe butattato da una scopa in volo se solo Tom glielo avesse chiesto con quel sorriso.

 

"Oh, guarda Scorpius!" Esclamò James, attirando la sua attenzione su un punto della mappa: "Rose è qui, in-" fece una smorfia disgustata, "biblioteca. Diamine, è solo il primo giorno di scuola! Che ci fa lì?"

"Ehm.. Studia?" fornì gentilmente Scorpius con un ghigno.

"Grazie, Capitan ovvio." brontolò James.

 

Rose fece un altro respiro profondo, prima di intingere la piuma nell' inchiostro.

Si, Voglio sapere il segreto.

 

Te lo mostrerò.

to be continued

^il mio angoletto^

dite la verità, mi odiate, vero?

bhè è rimandato tutto al prossimo capitolo... (Di nuovo xD)

c'è solo un piccolo particolare: dal prossimo chap faremo un salto temporale di... 5 anni!

Ehhhh già xD

Ma oggi mi sento buona, perciò vi do una piccola anticipazione( come se vi interessasse -.-"): tempo un paio di capitoli ed il nostro bellissimo Tom tornerà in forma xD e solo allora cominceranno i veri casini...
Al prossimo capitolo!

1 baci8

  
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