Qualche ora dopo, Itachi uscì dallo studio del dottor. Kakuzu e tornò a casa.
-Kaku, ma siamo sicuri che funziona?-
-E’ un esperimento, Hidan. Non si sa se funziona…- si mise a guardare le pratiche.
-Anche io voglio essere un esperimento scientifico!- gli si illuminarono gli occhi. –Fallo anche con me!-
-Manco se m’implori. Di te, ne basta solo uno-
-Ti pago!-
-No-
-Uff!- incrociò le braccia e iniziò a fissargli il culo. –Mmh…- si leccò le labbra.
-Smettila o ti stupro-
-Fallo…per me non c’è problema…- sorrise malizioso.
Kakuzu si voltò verso di lui; lo sbatté sul tavolino e lo spogliò.
-Quanto ti amo, quando fai così…- lo baciò e si lasciò torturare per benino.
 
 
 
Tornato a casa, andò in sala e vide Kisame sul divano che guardava la tv.
-Ciao, Ita…- stava guardando il “Tg: speciale Afganistan”, mentre si stava mangiando l’unghia del pollice.
-Amore…- lo abbracciò da dietro. –Perché guardi?-
-Il…il mio amico Sasori è ancora lì…e oggi aveva una missione da fare…-
-Sei preoccupato?-
-Tanto…- si morse il labbro.
L’Uchiha gli accarezzò la guancia, sentendola un po’ umida.
-Hai pianto?-
-…- annuì.
-Amore, che è successo?-
-E’ rimasto ferito. Dei kamikaze si sono fatti esplodere vicino all’auto in cui si trovava…-
Itachi si mise a sedere vicino a lui e lo abbracciò forte.
-Sta bene?-
-Non lo so; ancora non hanno detto niente…-
Meno male che tu sei qui, a casa, Kisame…
Lo coccolò un po’ facendolo calmare.
-Com’è andata dal dottore?-
-Bene…anche se è caro come un occhio della testa-
-Kakuzu, n’eh?-
-Sì…-
-Però è il migliore in campo! Una volta lavorava al fronte, ma da quando sta con Hidan è voluto rimanere in patria. Penso sia una cosa seria. Ora al suo posto abbiamo Deidara. E’ un giovane medico, laureato da poco…-
-Basta che sappia fare il suo lavoro…-
 
 
Passò qualche settimana dalla visita dal dottore, ed Itachi era da giorni che continuava a vomitare.
Maledizione, ma chi me l’ha fatto fare?
-Itachi…tutto bene?- chiese da dietro la porta.
-Sì… Ehm, mi fai un favore?-
-Certo!-
-Andresti a prendermi dei limoni?-
-Ok!- uscì e andò al supermercato sotto casa.
 
Su, Itachi! Devi dirglielo! Che sarà mai! Devi dirgli solo tre parole o due… Appena torno glielo dico!
 
Qualche minuto dopo l’Hoshigaki tornò e preparò un bicchiere d’acqua e limone per il suo compagno.
-Ecco a te, tesoro!-
-Grazie!- bevve e poi lo guardò negli occhi. –Devo dirti una cosa…-
-Stai male? E’ qualcosa di grave?- chiese preoccupato.
-No, no. Tranquillo-
-Ok… allora…che devi dirmi?-
-Ecco…io…ecco, vedi, io… mmh…- diventò rosso in viso e abbassò lo sguardo. –Aspetto un bambino…- lo guardò con la coda degli occhi.
A quelle parole Kisame rimase a bocca aperta e con occhi che gli uscivano dalle orbite.
-Oddio! Stai scherzando?-
-No…-
-E’ STUPENDO!!!- lo prese in braccio e lo baciò. Poi si fermò e lo guardò. –Ma com’è possibile?-
-E’ imbarazzante…-
-Dimmelo!-
-Va bene! Sono andato dal dottore e ha voluto fare un esperimento. Ho preso del tuo sperma e…del mio… poi lui ha preso una cellula uovo, togliendole i propri cromosomi, e ci ha messo il mio codice genetico. Poi ha fecondato e me l’ha messo in un punto favorevole alla crescita del feto-
-Mmh…- lo guardò con aria di un finto intellettuale, ma si capiva che non era riuscito a stare dietro al discorso.
-Non hai capito, vero?-
-Eheh… No. Ma non m’interessa! La cosa che conta è che diventeremo una famiglia!-
Itachi gli sorrise e lo baciò.

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Ecco il nuovo capitolo! spero sia venuto bene ç.ç se riesco pubblico domani il continuo e saprete come sta Sasori. Mi scuso per il finale un po' merdoso...ma non sapevo come concludere XP a presto