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Autore: Jill_BSAA    07/10/2011    3 recensioni
“Seguilo!” urlava una piccola voce dentro di me, la potevo sentire perfettamente, si stagliava nitida sopra i mille pensieri che mi intasavano la mente. Davvero, avrei voluto darle ascolto, ma i miei piedi rimasero incollati sul pavimento, come se una forza superiore mi tenesse inchiodata lì.
Chris si voltò per osservarmi, la sua espressione triste e quegli occhi così profondi mi colpirono più forte di un pugno in pieno volto. Avrei scommesso la mia stessa vita che ora, tu come me, stavi pensando le stesse cose… Come sei cambiato dalla prima volta che ci siamo conosciuti …
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris Redfield, Jill Valentine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Chris…”
Avanzò di un passo in direzione dell’uomo, che sorrise, la sua espressione però aveva qualcosa che ultimamente lo caratterizzava. Il dolore interiore dell’uomo era chiaro, eppure Jill non poteva fare nulla per alleviarlo, o forse, semplicemente, non voleva ammettere che fosse lei, la causa di tutte le sue sofferenze. Il senso di colpa le fece chiudere lo stomaco, al contrario, la sua mente viaggiava a briglia sciolta.


Jill


Prima missione.

Jill camminava dietro Wesker e al fianco di Chris, il passo incerto e goffo, a causa della neve che ricopriva il suolo e che si estendeva per chilometri davanti ai tre.
 Improvvisamente un rumore fece voltare di scatto Il capitano Wesker, gli occhiali neri sul naso e l’immancabile espressione di totale neutralità sul suo viso. “ Vado a controllare, non muovetevi da qui”.  La voce più fredda del ghiaccio sopra il quale camminavano, fece rabbrividire Jill. Con uno sguardo superficiale Wesker le lanciò il proprio cappotto, che lei prese al volo. In pochi secondi l’uomo sparì lasciando dietro di sé una sbigottita Jill che stringeva ancora il paltò nero.
“Ci sediamo?” chiese sbuffando Chris, interrompendo i pensieri della ragazza che scuotendo il capo annuì poco convinta.
I due si posizionarono sotto una albero scheletrico, l’uno accanto all’altra, in silenzio. Chris contemplava l’orizzonte giocherellando distrattamente con la chiusura del guanto, Jill osservava il cappotto. Senza accorgersene la ragazza alzò la stoffa dell’indumento fino al proprio naso e inalò il suo profumo, socchiudendo gli occhi.
Sorrise, la stoffa aveva un lieve sentore di gelsomino, anche il capitano aveva quell’odore? Che strano, non lo avrebbe mai pensato. Chris si accorse della scena, e strinse i denti gettandolo uno sguardo contrariato quando, lei, s’infilò il cappotto e si accoccolò in esso.
“Tsk” sussurrò voltandosi con stizza dall’altra parte.
 

Chris


La loro prima missione.
Il suo obiettivo era di non venire oscurare dal capo, ovviamente.
Per qualche ignoto motivo, quel tizio gli urtava i nervi, e anche solo la sua vista lo metteva di mal umore. Ma avrebbe dovuto convivere con la sua immagine ancora per molto tempo.
Il trio si trovava in un luogo sperduto dell’Alaska. Intorno a loro tutto era ghiaccio, fatta eccezione per qualche arbusto o qualche ciuffetto di erba ogni tanto. Un rumore, forse un orso, fu catturato dalle sue orecchie ma liquidò la questione con un’alzata di spalle, se ne sarebbe occupato il capitano, come da manuale.
Il ragazzo rimase in compagnia di Jill, avrebbe voluto trovare qualcosa da intelligente da dire ma in quel momento la sua mente era simile a quella distesa, sterile e vuota.
 “Jill?” la chiamò, vedendola assorta nella contemplazione del cappotto di Wesker. Ma nessuna risposta seguì la sua domanda.
Rimase in silenzio, con un’espressione di stizza sul viso. Non gli andava a genio quella situazione, se lui e Jill erano compagni, avrebbero dovuto parlare, almeno un pochino, invece la ragazza aveva una stupida espressione stampata sul viso e lui fissava il ghiaccio e la neve.
Presto, però, si arrese all’idea e senza aggiungere nulla si voltò dall’altra  parte.
 

Chris restituì lo sguardo della donna e il suo sorriso scomparve.
“Sto bene Jill … Davvero …”
  
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