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Autore: lilyrose    23/06/2006    4 recensioni
un mix tra avventura e amore che mi auguro vi coinvolgerà...coppia draco/herm più l'entrata di nuovi personaggi...i rapporti tra i due studenti non sono dei migliori, proprio come nel libro, ma chissà se...
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il sole stava calando all’orizzonte, nascondendosi nelle acque del grande lago, mentre l’imbrunire avanzava velocemente nel ci

Il sole stava calando all’orizzonte, nascondendosi nelle acque del grande lago, mentre l’imbrunire avanzava velocemente nel cielo. Passi indulgenti stavano procedendo verso la biblioteca, con ritmo costante e persistente. Amava restarsene chiusa lì dentro verso sera, quando non c’era più nessuno a disturbare il suo studio nemmeno con dei leggeri sussurri. Una G lucente risplendeva sulla giacca della ragazza, stemma della casa dei Grinfondoro, mentre folti capelli mossi, sparsi un po’ disordinatamente, le incorniciavano il viso, ricadendogli sulle spalle.

Hermione aveva lasciato i suoi due migliori amici, Harry e Ron, nel bel mezzo di una partita a scacchi molto avvincente, con la quale forse, questa volta, il bambino sopravvissuto avrebbe ottenuto la sua rivincita. Ma era tardi per Hermione e lo studio la chiamava. Aprì la porta della biblioteca, non stupendosi di trovarla vuota a quell’ora. Appoggiò i libri su di un tavolo e spalancò le finestre per farvi entrare dell’aria fresca. La ragazza si diresse poi nella sezione di Trasfigurazione, quando ad un tratto sentì la porta d’ingresso chiudersi violentemente. Ebbe un sussulto, spaventata da quell’imprevisto rumore. Eppure lei era sicura di averla chiusa.

C’era qualcuno. Stava per chiederlo ad alta voce quando la stessa domanda venne posta dall’altra persona presente in quella stanza.

- C’è qualcuno? – disse una voce dura, sicuramente maschile che però in quel momento Hermione non riconobbe. Chi poteva mai essere? La streghetta non rispose, restando in silenzio e in attesa.

Gemiti e pianti soffocati. Una terza persona era presente in quella stanza.

- Stai zitta!

Di nuovo la voce maschile di prima. La conosceva, pensò Hermione. Tante volte aveva sentito quel tono autorevole e ostile.

- Perché mi hai portato qui? Non ti ho fatto niente! Lasciami in pace, ti prego!

Questa volta ad aver parlato era stata una ragazza, la stessa che stava piangendo. Una vocina sottile e supplichevole che ad Hermione fece molta pena.

- Ti ho detto di stare zitta! Non fiatare, altrimenti userò le maniere forti…e tu non vuoi questo, vero?

La ragazza probabilmente scosse la testa, perché Hermione non udì risposta ma solo altri singhiozzi.

- Che cosa vuoi da me, Malfoy?

Hermione rimase ammutolita. Poi chiuse gli occhi, restando ad ascoltare. Era lui, sempre lui: Malfoy.

La streghetta odiava la sua abilità nell’insultare e spaventare la gente, la sua faccia snobbata e il suo atteggiamento da superiore che aveva dovuto sopportare per sei anni di scuola. Insulti su insulti, minacce su minacce, ricatti su ricatti. Questo era il mondo che gli girava attorno.

Ma chi era l’altra ragazza in sua compagnia?

- Ti ho già detto che sarà una cosa facilissima, indolore…

- Che vuoi farmi? Ti supplico: lasciami andare…

- Ti faccio paura? – le chiese il biondo, lasciandosi sfuggire un ghigno perfido – chiudi gli occhi e lascia fare a me…

Hermione era sconvolta nel sol udire quelle parole: di certo non se lo sarebbe mai perdonato se quel viscido serpente si fosse approfittato di un’innocente studentessa. Non era sua abitudine restare con le mani in mano quando c’era qualcuno in pericolo, né tanto meno l’avrebbe fatto ora.

- Ecco fatto…ci voleva tanto?

- Che cosa ne farai? Perché ti serve?

- Ragazzina fai troppe domande…non è affar tuo sapere che utilizzo ne farò…

- Ma…perché proprio a me…

- Me lo chiedo anch’io…chissà perché ha scelto una nullità come te…un’ultima cosa, ma la più importante: guai a te se ne farai parola con qualcuno! Nessun professore, nessuna tua amichetta dovrà venirlo a sapere, sono stato abbastanza chiaro? Altrimenti non esiterei un solo attimo a farti tacere per l’eternità…capito ragazzina?

La fanciulla scoppiò in lacrime, terrorizzata dall’avvertimento ricevuto.

- Non ho sentito bene!! È chiaro???

- Ahia…lasciami ti prego…mi stai facendo male…ahi…

- Rispondi!

- Sì…- rispose flebilmente la ragazza – ho capito…ora lasciami…ti prego…

Dopo un mezzo sorriso divertito, il Serpeverde mollò la presa, lasciandola cadere a terra, rovinosamente.

- Che schifo la debolezza!

Detto questo, il biondo le volse le spalle e, come se non fosse accaduto nulla, se n’andò, soddisfatto del suo lavoro.

Dopo che la porta sbatté, Hermione sentì di nuovo i singhiozzi della ragazza. Decise di avvicinarsi con calma, in modo da non farla spaventare ulteriormente. Sinceramente non aveva capito molto la conversazione ma…

Due scaffali più in là, ai suoi occhi comparve una piccola giovinetta dai capelli legati in due trecce, accasciata sul pavimento, che piangeva incessantemente.

Appena la fanciulla vide ad Hermione, tentò la fuga.

- NO! Aspetta…non voglio farti del male, desidero solo aiutarti…

- Non ho bisogno dell’aiuto di nessuno…

- Mi chiamo Hermione Granger, sono dei Grinfondoro, qual è il tuo nome?

- Eleanor Branstone…tassorosso…

- Piacere Eleanor. Ascoltami…io ero qui e per caso ho sentito quello che vi siete detti tu e Malfoy…

- Che cosa? – chiese la tassorosso, spalancando gli occhi e agitandosi ancora di più.

- Dimmi cosa ti ha fatto quel farabutto! Te ne prego…

- NO…NO!!!

- Eleanor io voglio aiutarti! Non possiamo fargliela passare liscia…chissà quante altre studentesse spaventerà in futuro…vuoi che succeda ad altre ragazze quel che è successo a te? Vuoi vivere nella paura Eleanor?

- Non posso…io non posso…ma non hai sentito? Se parlo mi farà del male…

Aveva ragione. Non poteva metterla in pericolo. L’unica soluzione era andare a parlare con Malfoy. Parlare con lui…come se in tutti questi anni ci fosse mai riuscita a fare una conversazione civile con quel Serpeverde…

Hermione, decisa, uscì dalla biblioteca, cercando il ragazzo dappertutto: percorse più volte gli stessi corridoi, sperando non fosse già rientrato nei suoi dormitori.

- Il Ministero dovrebbe vietare la libera circolazione dei mezzosangue…non credi anche tu Granger?

La streghetta si voltò: trovato. Non c’era stato bisogno di vederlo in faccia: le sue aspre parole lo avevano già annunciato. Appoggiato con un gomito al muro la osservava con sopracciglio teso, mentre attendeva risposta alla sua provocazione.

- Non pensavo fossi cascato così in basso…- gli rispose di rimando Hermione, parecchio indignata.

- Oh oh oh Granger…quando si parla di bassi fondi, tu sei l’esperta…

La streghetta sospirò, scotendo la testa, ma senza staccargli lo sguardo da dosso.

- Come hai potuto? Non credevo ti saresti approfittato anche di una povera innocente…

- Non so di cosa tu stia parlando…– intervenne il bel biondo per interromperla.

- Lo sai benissimo invece o non ti ricordi neanche delle persone a cui degni di rivolgere la parola? Quella ragazza…

Un ghigno sfuggì al Serpeverde.

- La tua gelosia non mi attrae per niente Granger…non provo ancora attrazioni particolari per delle sporche mezzosangue come te!!

- Se speri che io cada sotto le tue grinfie, ti sbagli di grosso…non provare ad avvicinarti!

- Non pensavo t’interessassi delle mie attrazioni sessuali, mi dispiace per te Granger non sei sulla mia lista…

- Cosa le hai fatto? – chiese esasperata Hermione, stufa marcia delle sue continue ingiurie.

- Granger vai a scassare a qualcun altro…

- Malfoy se le hai torto un solo capello…

- Mezzosangue ora mi hai veramente stufato! – sbraitò Draco, bloccandola al muro – che cosa vuoi?

Hermione, un po’ spaventata dall’improvvisa reazione del Serpeverde, esitò un po’.

- Cos’è successo ad Eleanor? Cosa le hai fatto?

Lo sguardo glaciale di Malfoy mutò improvvisamente dal seccato al nervoso.

- Questi non sono affari tuoi…in futuro dovresti stare attenta a non trovarti in mezzo a situazioni del genere…stammi alla larga…

- Ti sei approfittato di lei…sei un verme Malfoy, non riesci più neanche a soddisfare le puttanelle che ti girano intorno?

L’espressione determinata di Hermione era niente in confronto a quella di Draco: ira e collera mescolate insieme in un unico momento. Poi ci fu scherno sul suo viso.

- È questo che hai pensato, mezzosangue? Quanto sei stolta! Hai sentito tutto quello che è successo in biblioteca? Magari eri nascosta con lo Sfregiato nel tentativo di spiegargli come lo si fa…ah ah ah!

Il divertimento del Serpeverde stava innervosendo molto la Grinfondoro, che si stava trattenendo dal schiantarlo.

- Vai all’inferno Malfoy!

Il biondo, di scatto, l’afferrò per il collo con la mano destra, immobilizzando il viso della ragazza e portando il suo a pochi centimetri. Hermione, spaventata, era costretta a guardarlo, in quegli occhi così ghiacciati, trafitti da mille schegge di ghiaccio.

- Io all’inferno, ci sono già, mia cara mezzosangue! – scandì bene Draco, a bassa voce, simile al sibilo di un serpente, mentre l’espressione gli si assottigliò ulteriormente.

Un brivido lungo la schiena percorse il corpo di Hermione.

Occhi color dell’oro lo fissavano agitati. Sentiva la pelle di lei fremere sotto il suo tocco.

Si staccò immediatamente, sentendosi disgustato a quel contatto.

- Il tuo inferno te lo stai costruendo da solo…non ne sei solo una vittima…ricordatelo! – gli rivelò Hermione, massaggiandosi il collo, a causa della forza della sua stretta.

- Ma che ne sai tu…tornatene da dove sei venuta!

La streghetta non resistette: troppe offese, tanti oltraggi, eccessivi insulti. La sua mano fu velocissima: un rapido schiaffo colpì la guancia sinistra del biondo, senza che egli potesse impedirglielo. Con la bacchetta di lei puntata al petto, il Serpeverde non poté che restare fermo, senza alzare un dito, ad osservarla: nei suoi occhi dorati Draco non scorse più il panico o l’angoscia di prima, bensì astio e un tale accanimento che non gli aveva mai riscontrato.

- Come hai osato?

- Tu…non sei meglio di me…- precisò la streghetta e mentre pronunciava ciò, le si velarono gli occhi, sebbene il tono di voce non subì mutamenti – te lo ripeto ed esigo una risposta: cosa hai fatto ad Eleanor? – chiese, premendo sempre più la bacchetta contro il torace di Malfoy.

- Ah, è così che si chiama?

- Per tua informazione sì…

- Mezzosangue…non te la prendere…non tutte sono come te…

- Che vuoi dire?

- Non giocano a fare le eroine degli innocenti…non ti stupire se le ragazze di Hogwarts sono tutte mooolto disponibili con me…

- Questo non mi sconcerta…

- …non è colpa mia se appena mi vedono sbavano all’istante…e se suscito loro…desideri proibiti…vedo che sta accadendo anche a te, mi stai tenendo incollato a questo muro da ben cinque minuti, mezzosangue…sicura che il mio fascino non ti attragga?

- Taci Malfoy! Non sei nella posizione di contrattaccare!

- Uhm…esperta anche in questo campo Granger? La cosa si fa interessante…forza fammene vedere qualcuna di posizione…a tua scelta…

- Malfoy ora basta!! Mi hai veramente stancata: tu e i tuoi stupidi commenti erotici!

- …che però t’interessano! Che temperamento Granger…non l’avrei mai detto…chissà a letto: sono fuochi d’artificio: ecco perché lo sfregiato a volte è così spossato…suvvia mezzosangue…non ti alterare in questo modo…era così per dire…tanto lo so che San Potter non cava un ragno neanche da un buco, pensa un po’ in…

- Tu invece pensi di essere tanto bravo? – domandò Hermione, cercando di deviare il discorso dal migliore amico.

- Sono il migliore…non ci sono dubbi…e non sprecherei le mie portentosi doti con un’insignificante tassorosso! Ora sei contenta, mezzosangue? Toglimi subito questa bacchetta di dosso!

Hermione lo fece, restando però sempre all’erta.

- Allora cosa volevi da lei? Non trovo altri propositi…

- Questo non ti deve interessare: l’importante per te è che io non abbia approfittato di una povera innocente e ciò non è successo…quindi tanti saluti e buona notte…

Pertanto, il bel biondo se n’andò, troncando la conversazione come e quando pareva a lui. D’altronde era così che era abituato a fare. Hermione, sollevata dalle parole del Serpeverde che apparentemente sembravano veritiere, lo seguì con lo sguardo, ritrovandosi a pensare che il suo camminare appariscente e il suo ancheggiare esagerato fossero dovuti all’alta considerazione che aveva di sé.

La streghetta alzò sopracciglia, un po’ perplessa, infine si riavviò in biblioteca per riprendere ciò che aveva interrotto.

 

 

Come vi sembra?? Mi sono divertita molto nel scrivere questo primo capitolo e spero altrettanto voi nel leggerlo…ma non è finita qui: tanti imprevisti attendono Hermione, la storia avrà enormi sviluppi e avvenimenti travagliati. Nonostante i protagonisti della ff, restino cmq Draco ed Hermione, ci saranno tanti personaggi che entreranno a far parte di questa storia!!

Mi auguro vi piaccia questo mix fra amore e avventura e nell’attesa del seguito, aspetto con ansia le vostre recensioni.

Un bacione

La vostra Lily-Rose ^_____^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    

 

 

 

  
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