Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: sundayrose    15/10/2011    6 recensioni
"Entrai di corsa in casa e scartai frenetica il pacchetto che avevo appena comprato. Mi precipitai in bagno senza neanche togliere la giacca e attesi.
2 minuti.. era quello il tempo necessario. 2 minuti che potevano cambiarti la vita.
Mi guardai riflessa nello specchio senza avere il coraggio di appurare quello di cui ormai ero certa. Con uno sforzo enorme abbassai lo sguardo sul test e quello che vidi mi lasciò intontita per un attimo. 2 linee rosa: ero incinta,aspettavo un figlio da Harry!!"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Oltre il vetro
 
C’erano una volta tre ragazzi legati da una fortissima amicizia.
Il primo ragazzo era famoso,ma mai avrebbe voluto esserlo. Dietro i suoi occhiali tondi osservava il mondo con curiosità e lo affrontava con coraggio.
Il secondo ragazzo era il sesto di sette figli. Non era mai stato il primo,né in famiglia,né a scuola, ma per il ragazzo con gli occhiali tondi era l’amico più caro che potesse avere.
L’ultima era una ragazza, forse la più pignola e sapientona dei tre. Ma si può affermare senza dubbio che la sua saggezza fu loro di aiuto numerose volte.
Coraggio
Lealtà
Saggezza
Tutto mescolato ad un grande cuore e ad un immenso senso di giustizia.
Questa era la pozione dell’amicizia perfetta.
I tre si conobbero su un treno,un treno che li avrebbe portati lontano dalle loro vite abituali, che li avrebbe condotti al di là del mondo conosciuto. In un luogo impregnato di magia,dove luci e ombre si fondono e confondono.
I tre ragazzi scoprirono presto che l’apparenza non è altro che una lastra di vetro: puoi osservarla da lontano e vedere solo il riflesso esteriore di chi la guarda,ma solo avvicinandoti puoi scoprire quali meraviglie o quali malvagità si celano oltre il vetro.
Fu così che persone da loro ritenute abiette e corrotte si rivelarono grandi eroi,mentre altre, per cui avrebbero donato la loro stessa vita, non riuscirono a liberarsi dal rancore che li colmava,scaricandolo sulle persone care.
Certamente era anche un po’ colpa loro. Presi dalle loro responsabilità e dalla loro missione non fecero caso ai sentimenti: a quelli dentro di loro e a quelli che li circondavano.
Fu un grave errore.
Il primo ragazzo non era fatto per il romanticismo. Nonostante fosse dotato di grande sensibilità e molte ragazze bramassero per lui, non riusciva a sbloccarsi davvero con loro; forse perché pensava fossero affascinate solo da quello che lui rappresentava,o forse per il timore che rischiassero costantemente la vita al suo fianco.
Chi lo sa.
Sta di fatto,però,che un giorno gli fu tutto più chiaro e la sua vita fu completamente invasa da una chioma rosso fuoco.
Il secondo ragazzo era talmente timido e impacciato da rasentare il ridicolo.
Il suo approccio con le ragazze non era privo di difficoltà. Tanto era coraggioso in campo,quanto imbranato nei rapporti interpersonali.
Innamorato segretamente della terza ragazza,non fu mai capace di dirglielo chiaramente,ignorando il fatto che lei provasse le medesime cose per lui.
La ragazza,intanto, osservava in silenzio i successi sentimentali del primo ragazzo e la completa incapacità del secondo nell’esprimere i suoi sentimenti.
Tuttavia era convinta che un giorno sarebbero stati insieme e insieme avrebbero compensato l’uno le mancanze dell’altro.
Così fu non molto tempo dopo.
Ma tutto cambiò con la velocità di un battito di cuore.
Solo una cosa può trasformare in maniera irreversibile l’animo umano: la guerra.
I tre amici si ritrovarono ad affrontare da soli una minaccia terribile.
Lontani dalla loro casa.
Lontani dalla loro famiglia.
Lontani da ogni spiraglio di normalità.
Tutto si stava rapidamente trasformando in qualcosa di oscuro. Persino l’aria che respiravano modificò la propria consistenza; sembrava quasi che penetrasse dentro di loro per insinuarne i pensieri più folli.
Paura.
Angoscia.
Senso di incapacità.
Odio.
Dolore.
Follia.
Ognuno di loro assaporò queste sensazioni come si assapora una medicina amara: il sapore che lascia in bocca non lo si può dimenticare.
Fu in quel periodo che il primo ragazzo si sentì un incapace.
Fu in quel periodo che il secondo ragazzo pensò che i suoi amici cospirassero contro di lui.
Fu in quel periodo che la ragazza temette di aver perso il suo amore per sempre.
Tutto era molto confuso,i contorni della realtà apparivano sfocati come se un bambino con la gomma li avesse cancellati.
Fuori imperversava la guerra,ma la ragazza riusciva solo a pensare al suo cuore infranto.
Il primo ragazzo non poteva fare niente per lei,tranne che cercare di confortarla.
Lo fece.
Nessuno di loro sapeva o poteva mai immaginare che quel gesto avrebbe creato un fiore. Un fiore che più di una volta li avrebbe salvati.
 
La guerra finì.
La luce prevalse sulle tenebre e sembrò che tutto potesse tornare alla normalità.
Così fu per un certo periodo.
Il secondo ragazzo tornò dalla ragazza che amava e finalmente, insieme, poterono vivere felici la loro storia.
Anche il primo ragazzo tornò dalla chioma rosso fuoco,che, nel frattempo, non l’aveva mai abbandonato.
Tutti erano felici.
Tutti sembravano felici.
Ma non lo erano.
Come si può vivere con una colpa sul cuore pesante come un macigno?
Come la si può trascinare per le strade senza che nessuno si accorga con quale fatica la stai trasportando?
Come si può fingere un sorriso mentre in realtà vorresti solo sederti e liberarti di quel peso per respirare un po’?
La ragazza per la prima volta in vita sua non ebbe coraggio.
Preferì aspettare. Ma si accorse ben presto che il fiore dentro di lei esisteva e cresceva.
Crebbe così tanto che era impossibile cercare di nasconderlo. Così,il primo giorno di scuola,tutti seppero di quel fiore.
Il primo ragazzo era sorpreso.
Il secondo ragazzo era allibito.
Lei non poteva far altro che camminare e lasciar scorrere le parole che si stavano insediando nella sua mente.
Sapeva che quello che aveva fatto era sbagliato,ma allo stesso tempo capì che quello che le era successo era la cosa più straordinaria della sua vita e non vi avrebbe rinunciato.
Quel fiore era tutta la sua vita.
 
Ma quando si seppe la verità fu l’inferno!
Al pari di un cane ferito che cerca di mordere chiunque gli si avvicini,il secondo ragazzo non riuscì a controllare la sua rabbia e tagliò con feroci coltellate il filo che lo legava ai suoi due amici.
Ma niente fu la sua reazione in confronto a quella della chioma rosso fuoco.
Se quello era un cane ferito,lei era un vulcano.
Silenzioso.
Imprevedibile.
Letale.
Covò dentro di sé la rabbia e il rancore come si fa con la lava. All’inizio non ti rendi conto della sua potenza distruttrice,ma quando il vulcano erutta e sprigiona con tutta la ferocia possibile il suo fuoco,ti accorgi che non hai scampo.
La terza ragazza fu quella che risentì in prima persona gli effetti del vulcano su di lei.
Bruciava dentro di sé e non aveva il mezzo per spegnere quel fuoco. Sapeva che stava morendo e non poteva fare niente per scappare.
Ma una forza inaspettata la salvò.
Il suo fiore riversò acqua su quel fuoco come se ne avesse ricevuta troppa e volesse farne beneficiare,invece, chi l’aveva fatto sbocciare.
L’acqua interruppe momentaneamente l’incendio,ma la lava procedeva ineluttabile. Era troppo poca per poter fermare la potenza di un vulcano.
Il fiore sapeva che lì,da qualche parte,c’era un ruscello costituito dalle mille sinfonie dell’amore. Sapeva che una volta era stata una goccia di quel ruscello,ma questo era andato altrove, lasciandola sola e impotente. Sapeva che solo lui poteva salvarla.
I due ragazzi,però, non si fidavano del ruscello.
Col tempo avevano appurato che era alquanto ambiguo e,molte volte,distruttivo. Non potevano affidare nelle sue mani la vita della loro amica.
Lui però non fece caso alle loro parole. Sapeva che c’era bisogno del dono che il fiore gli aveva affidato. Sapeva che fra quelle gocce c’era l’antidoto che avrebbe salvato lei.
Vide la lava raggiungere il cuore della ragazza e seppe che doveva fare qualcosa per fermarla,perché altrimenti anche lui ne sarebbe stato distrutto.
Il ruscello divenne fiume,il fiume una cascata. Con tutta la sua potenza arginò il lento ma ineluttabile cammino di quel fuoco.
Lo bloccò.
Lo combattè.
Lo distrusse.
Come se le avessero gettato un secchio d’acqua addosso,la ragazza si svegliò di soprassalto,ma con l’anima limpida.
Nonostante questo,però,anche se il fuoco era ormai spento,il suo fumo tossico continuava ad aleggiare dentro la ragazza,attorno al suo fiore.
Quest’ultimo aveva bisogno di aria fresca e pulita. Voleva uscire a tutti i costi,altrimenti sarebbe soffocato.
Con mille urla di dolore il fiore venne al mondo.
Più affascinante di una rosa.
Più delicato di un giglio.
Più potente di mille raggi di sole.
Si liberò del fumo che lo stava soffocando,riconducendolo nel cuore del vulcano.
Questo sembrò che volesse nuovamente scoppiare,ma, dopo uno spruzzo di scintille, si spense.
Il secondo ragazzo rimase immobile e atterrito.
Guardò il nuovo fiore venuto alla luce.
Guardò la ragazza stanca e spossata per le troppe angherie subite.
Guardò il suo migliore amico che cullava dolcemente la piccola creatura.
Guardò il ruscello che l’aveva salvata accarezzarle lievemente i capelli.
Guardò il vulcano steso a terra.. ormai morto.
Capì che non c’era più posto per lui. Il filo dell’amicizia che aveva reciso non poteva più essere riparato.
Preferì allontanarsi da loro e compiere un cammino diverso.
La ragazza sapeva che a salvarla erano stati il suo fiore e il ruscello.
Altri fili si stavano intrecciando. Fili più complessi. Fili più robusti.
Il nodo dell’amore incondizionato e dell’amore appena nato.
Nodi che non si sarebbero mai più sciolti.
 
Hermione chiuse il libricino delicatamente.
La bambina aveva ancora gli occhi che le brillavano per la storia appena sentita.
-Mamma,questo è il racconto più bello che io abbia mai ascoltato!-
Hermione sorrise dietro i suoi boccoli scuri e le diede un lieve bacio sulla guancia. –Grazie piccola mia.-
- E’ una storia vera?-
Hermione annuì mentre le rimboccava le coperte.
- E chi sono i personaggi di cui parla?- chiese Lily curiosa.
- Te lo spiegherò quando sarai più grande. Ora dormi,è molto tardi.- E dicendo così le poggiò un dolce bacio sulla fronte e si allontanò.
Ma prima che potesse raggiungere la porta,la vocina della sua bambina la fermò. – Guarda che non sono così stupida,sai? So di chi parla la storia. I tre ragazzi siete tu,papà e Ron Weasley. La chioma rosso fuoco (o il vulcano) era Ginny Weasley. Il ruscello è Dray e il fiore sono io.-
Hermione si voltò stupefatta. Sul viso della bambina c’era una chiara sensazione di compiacimento.
- Per le mutande di Merlino, credo che avremo una nuova So-Tutto-Io in famiglia.- Draco aveva guardato tutta la scena appoggiato allo stipite della porta,con un’espressione di puro divertimento dipinta sul viso.
Hermione gli affibbiò una gomitata nelle costole.- Io ero solo molto intelligente.- disse sorridendo.
- Si e anche molto adorabile.- Disse Draco baciandola con passione sulle labbra.
- Oh vi prego non in camera mia.- Disse la bambina fingendosi infastidita.
Draco e Hermione risero di gusto e si allontanarono.
- Buonanotte piccola mia.-
- Buonanotte Lily.-
-Buonanotte mamma. Buonanotte Dray.- Ma come se avesse dimenticato qualcosa,la bambina scattò a sedere sul letto.
Hermione se ne accorse e si fermò.- Cosa c’è Lily?-
- Ma,se nessuno di voi si fidava di Dray perché pensavate che fosse cattivo,tu come hai fatto ad innamorarti di lui?-
La madre la guardò intensamente,di nuovo stupita del ragionamento della figlia. Ma nei suoi occhi vedeva la stessa curiosità e trepidazione che avevano caratterizzato anche lei fin da piccolissima. – Amare qualcuno significa scoprire una meraviglia che resta invisibile a tutti gli altri.-
- E questo che vuol dire?- chiese la bambina indispettita.
- Che ho scoperto che il suo animo non era così oscuro come noi credevamo.-
-Allora,hai saputo guardare oltre il vetro.-
Hermione sorrise raggiante – Si,tesoro. Ho saputo guardare oltre il vetro.-
 
NOTE DELL’AUTRICE:
Si lo so sono imperdonabile.
Mi scuso immensamente con tutti voi per il grande ritardo,ma tra impegni vari e problemi al computer non mi è stato possibile postare prima.
Spero che voi lettori non mi abbiate mandata a quel paese (anche se sarebbe comprensibile) e spero che leggerete lo stesso questo mio ultimo capitolo.
Sono trascorsi 7 anni (anche se nel capitolo non ne faccio cenno) e Hermione decide di raccontare alla figlia quello che è successo tramite una storia.
Volevo ricreare un ambiente familiare e credo che la lettura di un racconto prima di andare a dormire sia uno dei momenti più intimi in assoluto.
E’ doveroso da parte mia ringraziare tutti voi che mi avete seguita fin dal primo capitolo e che insieme a me avete vissuto questa avventura.
Ringrazio chi ha recensito e chi ha solamente letto la mia fanfiction.
Ho una nuova storia che mi ronza in mente e spero di riuscire a postarla al più presto.
Vi abbraccio tutti virtualmente.
Con affetto
Sundayrose.
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: sundayrose