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Autore: Icegirl46    15/10/2011    3 recensioni
Ciao a tutte, eccomi di nuovo qui con una nuova ff.
Izzy porta a casa una sorpresa (non vi dico cos'e` xD) che dara` un bel po' di problemi ai nostri Guns...
Spero di avervi incuriositi!
Buona lettura :D
PS: rating arancione, per il linguaggio colorito!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NOTARE: IL TITOLO U.U
 
- Sono stufo di questa storia sai? Avevamo parlato, avevamo risolto il problema fra noi, e andava tutto bene. E stasera ti presenti a un concerto completamente fatto, suoni da completamente fatto, e per cosa? Parla Izzy perche` davvero non riesco piu` a capire! – disse Axl, con voce ferma.

Guardava Izzy ancora seduto sul divanetto accanto a lui. Adesso il chitarrista aveva lo sguardo fisso su un angolino della stanza, non piangeva piu` ma aveva ancora il viso rosso e il respiro tremolante. Non rispose all’amico cantante e alle sue domande, pero`.

- Spiegami il perche` di questo tuo comportamento, spiegami le tue parole di oggi al parco, e prega Dio o chi per esso di non avere fatto cazzate con Charlotte, perche` te lo giuro Izzy, se cosi` fosse ti ammazzo con le mie mani! –

- Allora avevo proprio ragione io… e voi fate tutti finta di niente, e lei mi dice che tu non le piaci… ma da come parli tu non mi sembra proprio –

- Come hai detto? Ancora con sta storia? O cielo… - era esasperato, Axl.

Izzy non gli rispose nulla, lo sguardo sempre fisso a terra, una luce amara e triste negli occhi, un sorrisetto sbieco sul volto. Axl gli si avvicino`.

- Ti ho gia` detto chiaramente che a me Charlie non interessa. E` una ragazza simpatica Izzy, e` bella, ma lei stravede per te anche se forse non l’hai notato… -

- Stai zitto! Zitto, capito? Non e` vero, e tu sei un bugiardo del cazzo Axl! Puoi prendere in giro chi ti pare, ma non farlo con me perche` non penso di meritarmelo! – gli urlo` contro il moro, al che Axl si infurio` ancora di piu`.

- Ok Izzy, non ho tempo da perdere a ripeterti per la terza volta che lei non mi interessa, quindi piantala, apri le orecchie e cerca di capire il concetto: fra me e Charlie non c’e` nulla se non una serie infinita di seghe mentali che ti sei fatto tu, chiaro? E non ti sto prendendo in giro, non lo farei mai su una cosa simile, non con te! – ripete` il rosso, questa volta piu` aggressivo.

Axl stava iniziando a perdere la pazienza; era vero, era un bastardo e non era escluso che, con l’occasione buona, avrebbe tentato di farsi la ragazza di qualche suo amico se lo avesse voluto, ma quella del suo amico chitarrista mai! Izzy non gli disse nulla, sembrava proprio fermo sulle sue convinzioni, per nulla intenzionato a capire come stavano davvero le cose.

- Non ti interessa, dici. Pero` un attimo fa mi hai detto di pregare di non avere fatto cazzate con lei! – sottolineo` di nuovo.

- Si`, infatti, prega per questo Izzy, perche` io ti ammazzo se hai mandato a puttane la vostra relazione solo perche` ti fai delle enormi seghe mentali su storie romantiche inesistenti fra me e lei! Io voglio che voi due vi mettiate insieme, e` chiaro? State bene, ve lo si legge in faccia ogni volta che vi incontrate, anche se solo per portare in giro quelle palle di pelo pisciose, e anche se siete entrambi due imbranati, tu soprattutto. Ma si capisce che insieme state bene, dovete solo darvi ­una mossa. Tu devi darti una mossa! – gli urlo` contro, arrabbiato.

Axl non aveva, in generale, molta pazienza, non ne aveva mai avuta; ma quella poca che gli era stata donata non aveva certo intenzione di sprecarla con un mulo, impuntato sulle sue idee… non c’e` peggior sordo di chi non vuol sentire, diceva il detto, ed Axl in quel momento non fece altro che averne la conferma. Penso` persino che, se le parole non fossero bastate, avrebbe potuto spaccargli in testa il microfono; magari un colpo secco e ben assestato lo avrebbe fatto ragionare meglio!

Finalmente, il moro rivolse gli occhi su di lui, di scatto. Come se avesse capito solo in quel momento quello che l’amico aveva cercato, con le buone e con le cattive, di fargli capire per tutto quel tempo.

- Cioe` tu… tu dici, per me e lei? Tu ti stai preoccupando per me e lei? –

- Si Izzy, ho provato a dirtelo un sacco di volte – confermo` Axl, riacquistando un po’ di pazienza… forse il microfono non sarebbe stato necessario.

- Quindi, voi due… tu… -

- No, Izzy. Non mi interessa Charlie – confermo`, calmo.

- E allora perche` oggi te ne sei andato via e lei e` venuta da me a chiedermi cosa fosse successo, e poi se ne e` andata anche lei e… - chiese il moro con voce concitata e sguardo confuso.

- Tu sei sicuro di non saperlo? – interruppe quel flusso di parole Axl, andando al sodo.

- Non capisco… -

- Sei sicuro di non averle detto nulla, Izzy? – gli chiese il rosso, che aveva gia` capito la situazione… forse Izzy non voleva proprio capire, non voleva ammettere con se stesso perche` tutto quello fosse accaduto, e soprattutto voleva tenere lontano da se` il dolore ancora per un po’ anche se sapeva benissimo che era inutile, che tutto sarebbe tornato a galla, prima o dopo.

- Io le ho chiesto… prima, per strada… le ho chiesto se le interessavi cosi` tanto, le ho detto che si vedeva lontano due miglia, e che potevate anche stare insieme per quanto mi riguardava, purche` non mi prendeste per i fondelli – ammise alla fine.

- Allora sei un idiota, Jeff Isbell! – esclamo` Axl, innervosito nuovamente – Ma come ti vengono certe idee? Ma ti rendi conto del casino che hai combinato? Cosa ti e` saltato in mente, mi chiedo. Pensa a come ci sara` rimasta male! –

- Lo so… - sussurro` il moro, con voce nuovamente rotta.

- E guai a te se ti rimetti a piangere, non ci provare! Toh, prendi questo! – gli disse con tono perentorio Axl, passandogli un asciugamano con cui Izzy si soffio` il naso.

Quella situazione era assurda, a dir poco!

- Io mi faccio assumere come dogsitter per controllarvi, cerco di farvi stare insieme, vi sorveglio per controllare che tu non faccia cazzate, e magari anche per darti una spintarella, perche` lasciatelo dire amico, a volte con le donne sei proprio imbranato, e tu mandi tutto a puttane! – aggiunse il rosso, quasi ridendo per il nervosismo.

Izzy lo osservo` sorpreso, indeciso se indignarsi, picchiarlo, ridere o abbracciarlo. Aveva sentito bene? Axl si era fatto assumere per… dargli una spintarella? Non ci poteva credere… il rosso, che faceva una cosa simile, un gesto cosi` generoso, per lui? Mai se lo sarebbe aspettato. E soprattutto, che lo faceva senza alcun tornaconto, che non chiedeva nulla in cambio, che non se ne vantava con chiunque… quello non era Axl!

- Dici sul serio? – gli chiese con voce colpevole.

- Che cosa? –

- Che ti sei fatto assumere apposta, per vedere che tutto andasse bene… -

Il rosso annui`, senza parlare; poi noto` lo sguardo curioso di Izzy, e con calma si decise a spiegargli come erano andate le cose… in un certo senso, sentiva che era un chiarimento necessario per allontanare anche gli ultimi dubbi dal suo amico.

- Quando ho capito che voi due vi piacevate… perche` era palese che fosse cosi`… ho avuto paura che lei non fosse sincera con te. Ti conosco bene Izzy, come tu conosci me, so quanto ci avresti sofferto, e ho pensato che dovevo controllare che i sentimenti di Charlie fossero veri. Cosi` ho fatto in modo che tutti i colloqui andassero male, e mi sono fatto assumere con voi due. Non mi guardare in quel modo, non fare quella faccia, non sono James Bond, d’accordo? – chiese poi, vedendo l’espressione stupita, ma anche colpita, di Izzy. –L’ho capito subito che tu le piacevi per davvero, e lo ammetto, all’inizio ero anche un po’ geloso. Poi pero` ho visto che tu non facevi un passo verso di lei che fosse uno, e lei nemmeno, quindi ho deciso di mettermi a controllare entrambi, per vedere se le cose sarebbero andate bene… per fare in modo che le cose andassero bene! –

- E io che credevo che tu… approfittassi del lavoro per stare con lei, per fare colpo… - sussurro` Izzy, sentendosi sempre piu` stupido e piu` colpevole.

- Non lo avrei mai fatto Izzy. Non con te! –

- Scusami Axl! – esclamo` allora il moro, abbracciando d’impulso il suo amico.

Axl lo strinse un attimo a se`, per fargli capire che accettava le sue scuse, per dirgli silenziosamente che era tutto a posto, e l’importante era essersi chiariti. Poi lo stacco` delicatamente… se fosse entrato qualcuno, sarebbero stati soprannominati “froci” a vita (cosa che per altro gia` veniva sottointesa dagli altri componenti del gruppo).

- Sono stato uno stupido Axl… io credevo… non pensavo… e poi ho fatto casino con Charlie stasera, scommetto che non mi vorra piu` vedere… -

- Hey hey calma. Una cosa alla volta, ok?! Cazzo, se pensi che lascero` che tutto vada in fumo solo per un litigio fra voi due, ti sbagli di grosso! Non dopo tutti gli sforzi che ho fatto! Sono o non sono, il Cupido del Rock?! – chiese Axl, facendo scoppiare a ridere il moro.

Era vero, non avrebbe lasciato che le cose andassero a puttane in quel modo. Avrebbe trovato una soluzione, e l’avrebbe messa in atto quanto prima!

Presero entrambi le loro cianfrusaglie, Izzy afferro` la sua chitarra, e insieme uscirono dal backstage, decisi ad andare a casa. Izzy aveva bisogno di una doccia per schiarirsi per bene le idee e ritrovare definitivamente la lucidita` che la droga aveva portato via con se`, e poi doveva dormire un po’; Axl voleva avere tempo per decidere come procedere e che nuovo piano ideare (sperando, ovviamente, in un successo maggiore, rispetto a quello che aveva attuato precedentemente e che aveva portato solo scompigli e malintesi). Percorsero il corridoio fino alla porta sul retro, e uscirono.

All’interno, Slash stava ancora contando i bicchierini di Jack Daniel’s che aveva buttato giu`, mentre ovviamente se ne scolava di nuovi. Anche la sua sarebbe stata un’impresa ardua.

***

- Ma che cazzo fai in camicia da notte? – Izzy non poteva credere ai suoi occhi.

Axl, davanti a lui, camminava per casa con una camicia da notte candida, lunga fino ai piedi, sottilissima e un pochino trasparente, sembrava librarsi leggero come una foglia portata dal vento mentre in silenzio con aria pensosa attraversava le camere dell’appartamento. I capelli rossi non erano cotonati ma lisci, gli cadevano sulle spalle mentre con due dita si massaggiava gli angoli della bocca, meditabondo. E non rispondeva alla domanda del moro che, appena aperti gli occhi, lo aveva visto camminare in tondo vestito in quel modo.

- Axl… Bill?! Perche` stai vestito cosi`? Non e` carnevale… - riprovo`.

Ancora nulla. Nessun suono usci` dalle labbra del rosso, che ora aveva cambiato la direzione della sua marcia circolare e stava facendo venire il mal di mare a Izzy, mantenendo pero` sempre quello sguardo serioso.

- EUREKA! – urlo` poi all’improvviso, facendo sobbalzare il moro che cadde dal divano, svegliandosi.

Un momento… era stato un sogno? Aveva sognato Axl vestito da angioletto? Forse l’eroina stava ancora sortendo i suoi ultimi effetti… il moro si ritrovo` a ridere fino alle lacrime, tenendosi la pancia con due mani, davanti allo sguardo allibito di Steven, che aveva smesso di mangiare i biscotti al riso per fissarlo attonito con un sopracciglio alzato in maniera indecorosa, e a quello curioso di Sheila ed Argo, che si erano avvicinati e lo stavano annusando da capo a piedi. In effetti, la sua idea di farsi la doccia la sera precendete, appena tornato a casa, non era  stata compiuta, e si era addormentato appena chiusa la porta dietro di se` e Axl. Era comprensibile che i cani sentissero uno strano odore provenire da lui, un odore “di vivo” si potrebbe dire, di sudore, di lacrime, di fumo, di alcool… Axl non doveva essere stato molto contento di dormire accanto a lui…

All’improvviso, pero`, il moro noto` l’assenza dell’amico cantante.

Un momento, dov’era Axl?

- Steven dov’e` Axl? –

- Pel di carota? – gli chiese il biondo, ghignando: se Axl lo avesse sentito chiamarlo in quel modo, gli avrebbe staccato la testa a morsi! – E` uscito un’oretta fa, ha detto che andava al parco e ti aspettava li`… -

- E perche`? – gli chiese un Izzy stizzito.

Andare al parco non gli pareva affatto una buona idea, avrebbe rischiato di incontrare Charlie e magari qualche suo cliente incazzato perche` quel pomeriggio (si, perche` Izzy si era alzato alla bellezza delle quattro e mezza…) non era passato a fare il suo solito giro coi cani.

- E che ne so io? Ha detto solo di stare tranquillo e raggiungerlo la`, magari di portare anche i cani… sai queste due pesti lo volevano seguire quando e` uscito, hanno persino iniziato a guaire… pensavo davvero che ti avrebbero svegliato, invece no! – disse il biondo, ridendo come sempre mentre dava la dose di coccole quotidiane ai due cuccioli, con pacche sulle testoline e carezze affettuose: erano diventati la mascotte di tutto il gruppo ormai… escluso il solito vecchio Duff, che aveva ancora qualche riserva nonostante nessuno avesse provato a rosicchiare i suoi bassi o strappare i suoi vestiti.

Izzy allora si alzo`, si fece una doccia e usci` mentre ancora masticava una merendina con i capelli bagnati, i guinzagli dei cani in una mano, una camicia a fiori rossa e un paio di pantaloni di pelle, diretto al parco. Doveva fidarsi di Axl, aveva dimostrato di meritare completamente la sua fiducia, e non avrebbe piu` sbagliato avendo delle riserve. Si diresse al parco, anche se con passo incerto, per incontrare il suo amico.

***

Ci aveva pensato tutta la notte. Doveva trovare un modo per far riappacificare quei due, era un chiodo fisso per lui ormai. Poi mentre guardava Izzy che si girava sul divano attorcigliandosi nelle coperte e parlando nel sonno, gli era venuto un flash. Non doveva essere lui, a metterci di mezzo il naso e a farli riavvicinare. Lo avrebbero dovuto fare da soli, e lui avrebbe solo dato una mano, agendo nell’ombra. Al massimo, avrebbe dato una spintarella, niente di piu`.

Cosi`, gli era venuta una chiara idea su come agire.

Ora si trovava al parco, e stava aspettando di vedere sbucare Izzy dal solito vialetto alberato, quello piu` vicino all’appartamento dei ragazzi, solo un paio di strade di distanza. Sperava solo che il moro non andasse avanti a dormire ancora a lungo, perche` era uscito di casa gia` da un’ora e ancora non lo aveva notato… e uno come Izzy non passava inosservato, fosse stato anche a causa dei soli suoi vestiti…

Si era appoggiato al tronco di un albero e sbirciava da dietro i rami piu` bassi come se niente fosse, incurante persino delle due vecchiette sedute sulla panchina accanto che si scambiavano pettegolezzi con le loro voci gracchiati e ogni tanto lo additavano guardandolo in malo modo. In effetti, non sarebbe stato difficile scambiarlo a prima vista per un malvivente pronto ad agire. Nell’ora che aveva aspettato aveva anche fatto una piccola perlustrazione, giusto per essere certo che Charlotte fosse in zona, e l’aveva vista, puntuale come sempre, girovagare con i suoi cani, fermarsi al solito bar per la famosa granita al limone e poi riprendere il giretto, pero` con un’aria piu` triste e mesta del solito.

Finalmente, lo vide entrare nel parco. I guinzagli in una mano, un’orribile camicia che lui non avrebbe mai messo neanche sotto torntura. Ora il piano avrebbe avuto inizio!

- Hey Izzy! – disse sbucando “casualmente” proprio davanti a lui, sul sentiero.

- Ciao Axl – lo saluto`, mentre i cani saltavano addosso al cantante facendogli le feste.

- Allora, ti sei… uh… ripreso? –

- Si, ora sto bene – non aggiunse altro, guardandosi intorno con occhi febbrili.

- Sta’ tranquillo – lo interruppe la voce di Axl – Non credo che Charlie oggi verra` al lavoro, secondo me e` a casa a dormire proprio come stavi facendo tu poco fa. Comunque ci sono qui io, lo sai… - gli disse, calmandolo un poco e sorridendo tranquillo.

“Che bugiardo che sono”, penso` il rosso, non senza un moto di compiacimento per le sue innate doti di attore… ecco, se per caso non gli fosse andata bene la carriera coi Guns, avrebbe potuto rimediare facendo l’attore in qualche film. La parte del serial killer psicopatico gli sarebbe calzata a pennello, in effetti, ma anche qualche ruolo in un eventuale porno non era male come idea…

- Allora, che ne dici di andare a berci qualcosa? Io sto morendo… - propose il rosso.

- Si ma… non nel solito bar, ok? – disse Izzy per ovvi motivi.

Il cantante sospiro`: - Va bene Izzy, come vuoi tu. Che ne dici di quello? – gli chiese, additandone uno piuttosto distante, che pero`, sempre casualmente, si trovava proprio nella direzione che aveva visto prendere a Charlie.

- Scusa, con tutti quelli vicini, proprio li` dobbiamo andare? – chiese il moro.

- Sei diventato pigro, Izzy. Metterai su pancia e diventerai grasso come un bigne` -

- Hey! Sei tu quello che mangai sempre per due! –

- Si, ma poi smaltisco. Ora forza, andiamo! – disse, avviandosi.

Il moro lo segui`, docile, coi cani che gli trotterellavano davanti.

Beati loro, senza un pensiero al mondo…

Si sedettero ad un tavolino all’esterno, su due piccole seggioline di vimini scomodissime, e ordinarono un gelato per i cani (Axl, durante i suoi esperimenti, aveva scoperto che adoravano quello al cioccolato) e due drink, una birra per Axl e un analcolico per Izzy, perche` in cantante aveva finto di non sentire le sue proteste e aveva chiesto quello, al cameriere, e non sembrava per nulla intenzionato a cedere. Le ordinazioni arrivarono mentre i ragazzi aspettavano in silenzio. Axl sorseggio` una birra fingendo di guardarsi intorno con noncuranza mentre Izzy teneva costantemente gli occhi bassi, cosi` non noto` lo sguardo del cantante focalizzarsi sulla ragazza che camminava sul sentiero parallelo al loro, a qualche centinaio di metri di distanza. Con la scusa di andare in bagno, il rosso si alzo` e ando` sulla strada.

- Guarda che il bagno sara` dentro… - gli disse Izzy indicando il locale.

- Ma scherzi? Tu vuoi mettere l’ebbrezza di farla all’aria aperta, contro un albero, invece che in un cesso pubblico?! – ribatte` il cantante, lasciando l’amico senza parole e i cani a mangiare felici il loro gelato al cioccolato.

In un batter d’occhio, il rosso usci` dalla vista dell’amico, prese a correre e raggiunse il sentiero di Charlie, imbattendosi in lei, “casualmente”.

- Ciao Charlie – le disse, con un sorriso, e fu grato di notare che anche lei ricambio` il saluto con le labbra distese.

- Come ti senti? – le chiese come se nulla fosse.

- Non lo so nemmeno io Axl… il tuo amico pero` e` un idiota, senza dubbio. Un adorabile coglione, certo, ma pur sempre un coglione… - rispose, facendo scoppiare a ridere il rosso – Io non lo trovo tanto divertente… - aggiunse.

- Ahaha! Beh scusami, hai ragione, ma il fatto e` che Izzy e` proprio questo, un adorabile coglione… mi sa che lo siamo un po’ tutti nel gruppo. Deve essere un difetto di fabbrica, quello di avere delle rockstar idiote! – questa volta fu lei a ridere, sentendo la tensione alleggerirsi.

- Che ne dici di andare a berci qualcosa? Se hai voglia di parlare, potremmo farlo… -

- No Axl, non mi va nulla – rispose lei, facendogli gelare un attimo il sangue nelle vene… e adesso? – Pero` chiacchiero volentieri con te, magari mi aiuti a schiarirmi le idee… - aggiunse, al che Axl ritrovo` una certa speranza.

Non avrebbe dovuto fare altro che passare avanti al bar dove si trovava Izzy, e al resto ci avrebbero pensato Sheila ed Argo. Cosi` fece, dirigendola casualmente verso il piccolo locale, mentre lei come un fiume in piena gli raccontava le sue ansie per quanto era accaduto. Izzy non si accorse del loro arrivo, troppo intento a fissare l’orlo del tavolino e… a scolarsi la birra di Axl?!

“Quel brutto stronzo…” penso` il rosso.

Nemmeno Charlie lo vide, impegnata com’era a sfogarsi.

Ma ci pensarono Sheila ed Argo, proprio come Axl aveva previsto. I due cani notarono la turba di esseri minuscoli che accompagnavano la ragazza ed il loro padrone dai capelli rossi, ma soprattutto notarono Charlie, riconoscendola subito dalla sua camminata. E come ogni giorni, balzarono in piedi, pronti a salutarla. Solo che, questa volta, a tenerli non c’erano le mani forti di Izzy, ma solo le gambe sottili di una seggiola di vimini, che non oppose resistenza alla foga dei due, rovesciandosi addosso al tavolo che cadde a sua volta, mentre Izzy scatto` in piedi nella speranza di riprendere quelle due furie nere senza nemmeno vedere dove stava andando.
Axl si scanso` appena in tempo perche` i due cani saltassero addosso a Charlie che, impreparata a un simile assalto, stava per perdere l’equilibrio, quando una presa salda la sostenne. Alzo` lo sguardo, incrociando quello imbarazzato di Izzy, notandone il ciuffo scompigliato, i lineamenti sottili che lasciavano trasparire tutta la sua incertezza e la sua tensione, e … la schiuma! Il moro era piu` che convinto che la ragazza gli avrebbe rifilato un ceffone da manuale (e l’avrebbe anche capita…), invece quello che senti` fu la sua risata, che lo lascio` sorpreso non poco.

- Sei proprio un adorabile coglione, Izzy… - gli disse quasi sussurrando, prima di dargli un bacio da manuale e leccargli le labbra piene di schiuma della birra che il moro aveva sgraffignato al suo migliore amico, il quale si stava godendo la scena in silenzio al loro fianco, silenziosamente soddisfatto di se`, del suo piano e, ovviamente, dei due cani, che gli si erano avvicinati e lo guardavano scodinzolanti.

- Lavoro perfetto, ragazzi! – disse dando loro una carezza affettuosa.


 

 
FINE








 
ECCOMI! :D

NO, NON SONO MORTA. U.U

HO VISTO UNA DONNA MORTA, MI SONO BECCATA UN’INFLUENZA TERRIBILE, SONO QUI IN CASA CHE NON RIESCO A MANGIARE NULLA SE NON PANCARRE` E FORMAGGINI (CAVOLO, NEMMENO MIA NONNA STAVA MESSA COSI`… E LEI AVEVA 89 ANNI DD’:) MA ANCORA SONO VIVA.

BEH, SCHERZI A PARTE, L’UNIVERSITA` E ALCUNI PROBLEMI IN FAMIGLIA, DI CUI MAGARI ALCUNE DI VOI SONO A CONOSCENZA, MI HANNO RALLENTATA IN QUEST’ULTIMO PERIODO.

IN OGNI CASO, HO FINITO QUESTA STORIA, FINALMENTE.

SPERO CHE IL MIO FINALE NON ABBIA DELUSO NESSUNO DI VOI, SPERO CHE NON RISULTI BANALE PER IL SUO HAPPY ENDING, E SOPRATTUTTO SPERO CHE NON SIA TROPPO SURREALE, PERCHE` IO NON SONO PER NULLA BRAVA A SCRIVERE SCENE TROPPO ROMANTICHE E NON VORREI AVERE ESAGERATO!

COMUNQUE, QUEL CHE E` FATTO E` FATTO, QUINDI INUTILE STARE QUI A PENSARCI TROPPO… MI RIFUGIO DIETRO LA CARA, BUONA LICENZA POETICA E PASSO OLTRE ;)

 
PRIMA DI SALUTARVI DEFINITIVAMENTE, MI PREME RINGRAZIARVI TUTTE/I, INCONDIZIONATAMENTE.

GRAZIE GRAZIE GRAZIE!

GRAZIE A TUTTI VOI CHE SIETE LETTORI SILENZIOSI, GRAZIE A VOI CHE AVETE VOLUTO SEGUIRE E RICORDARE QUESTA FF, GRAZIE A VOI CHE AVETE DEDICATO UNA PARTE DEL VOSTRO TEMPO PER LEGGERLA: PER ME E` IL REGALO PIU` BELLO, QUESTO E IL PENSARE DI AVERVI STRAPPATO ALMENO UNA RISATA.

INFINE, ULTIME MA NON CERTO IN ORDINE DI IMPORTANZA, UN GRAZIE ALLE FEDELISSIME CHE HANNO DECISO DI LASCIARMI UNA PICCOLA RECENSIONE PER DIRMI CIO` CHE PENSANO DI QUESTA STORIA, E SOPRATTUTTO A QUELLE CHE LO HANNO FATTO IN MODO COSTANTE: NON STO QUI A ELENCARVI PERCHE` TEMO DI DIMENTICARE QUALCUNA DI VOI E MI DISPIACEREBBE DA MORIRE PERCHE` MI SIETE TUTTE CARISSIME, MA VI MANDO UN GRANDISSIMO BACIO (BAVOSO, COME SEMPRE xD).

 
BENE, NON HO DIMENTICATO NULLA SPERO… OH BEH, SE COSI` FOSSE VI RISPONDERO` NELLE EVENTUALI RECENSIONI.

AH ECCO: ANCORA UN BACIO, E UN ULTIMO GRAZIE: A CHI MI E` STATO VICINO ANCHE SENZA SAPERLO/VOLERLO E SENZA QUASI SAPERE CHI SONO, PERCHE` A VOLTE PROPRIO QUESTE PERSONE SI RIVELANO LE PIU` CARE E PERCHE` NON CHIEDONO NULLA IN CAMBIO, MA LO FANNO COL CUORE. PAROLE ERMETICHE? FORSE E` UN BENE CHE LO SIANO.


ALLA PROSSIMA =)

  
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