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Autore: nefastia    20/10/2011    11 recensioni
Ho temuto per anni di morire. Poi ho saputo. Sono stata sicura che sarei morta presto.
E ho smesso di avere paura, per quanto l’incertezza e la preoccupazione per la mia famiglia fossero sempre presenti come una sottile ansia che mi consumava.
Quando è successo, ho provato quasi sollievo.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dramione forza 9'
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Capitolo 7°
Sorprese
 
Il portone è aperto!
È Draco che torna? Guardo fuori dalla finestra. Gli alberi sono ancora spogli, non è ancora primavera. Non l’aspettavo prima di giugno, cosa è venuto a fare dopo pochi giorni?
Due voci. Non è solo.
La voce dell’Elfo, quello che lui preferisce, accidenti, non riesco mai a ricordare i loro stupidi nomi!
«Padrone! Bentornato! Mi conceda la grazia di un suo ordine.»
«Non adesso, Oscar.» Oscar! Ecco come si chiama. «Ti prego, non fare la bambina! È solo un passo. Non c’è nessuno, a parte gli Elfi.»
«Non ce la faccio! Avevi detto che non ci sarebbe stato nessun bisogno di…»
«Non ti chiedo di venirci ad abitare, solo di entrare!»
«Non credo di poterlo fare.»
C’è una ragazza con lui. Merlino, fa che non sia la Mezzosangue!
«E se dentro ci fosse Eltanin e avesse bisogno di te?»
«Ma non c’è Elt… Non c’è, vero?»
«Oh, non lo so. Didi ha detto che si sarebbe materializzata direttamente dentro il Manor. È freddo fuori, non senti?»
«Non può essere! Tu sei veramente uno stronzo! Hai fatto portare mia figlia dentro questo antro per costringermi ad entrare? Ma che ho fatto di male?»
 
Questa ragazza ha una figlia? Perché mai Draco dovrebbe costringere una madre ad entrare in casa sua? Non voglio parlare poi di come si esprime!
 
C’è del buono nell’invisibilità,  posso soddisfare la mia curiosità senza che nessuno pensi che sono indiscreta.
 
Merlino! Non potevo aspettarmi di peggio! È lei, la Mezzosangue, madre nubile, per di più. Chi vorrebbe mai sposarla, con quei capelli improponibili?
Com’è bello, invece, Draco! È possibile che sia cresciuto? In così poco tempo sembra che si sia maturato, è un uomo.
Un uomo estremamente affascinante che sta perdendo il suo tempo a convincere una Mezzosangue pazza e di facili costumi a entrare in casa, Merlino sa per quale motivo.
 
«Mezzosangue, intendi restare là fuori tutto il pomeriggio?»
«Penso di si.»
«Io entro, ho una festa da organizzare, ci sono dei lavori di restauro da fare. Poi devo parlare con gli Elfi, decidere la decorazione della sala, il menù…»
«Che c’entro io?»
«Tu c’entri sempre.»
«Perché?»
«Perché senza di te io non faccio niente, non vado da nessuna parte, non mi diverto e non sto bene!»
 
Che sciocchezze dice mio figlio?
Scende due scalini, si avvicina alla Mezzosangue, l’abbraccia e incomincia a baciarla. Lei ovviamente ci sta. Figuriamoci! Draco è di una bellezza irresistibile. Per non parlare della sua ricchezza e della posizione sociale, che sono certa non le sia sfuggita.  
 
La solleva tra le braccia, la trascina verso la porta, entra e chiude appoggiando la schiena al portone, senza smettere mai di baciare quella tipa.
«Non avere paura,» baci, «sei con me.» Altri baci. «Non importa dove, siamo insieme.»
«Furetto,» baci, «mi freghi sempre.»
«Per Fortuna!»
Sto perdendo la pazienza. Devo capire cosa sta succedendo ma MIO FIGLIO, non sembra intenzionato a salutare sua madre, preso dall’esplorazione orale di questa… signorina.
«Ti va un the, Granger?»
«Certo Malfoy.»
«Oscar!»
«Signore, cosa posso fare per il signore?»
«Questa è Hermione…»
«Oh Signore, lo so, è la signora, Puck mi ha parlato di lei, Oscar è felice di conoscere la signora, è un grande onore. Cosa può fare Oscar…»
 
Se avessi una fronte l’aggrotterei per lo sconcerto. Deve essermi sfuggito qualcosa di grosso questa volta.
 
«Un the, se non ti dispiace, puoi servirlo nel salotto piccolo.» Afferra la ragazza per la vita e la guida verso il MIO salotto. «Ti andrebbe Granger di conoscere mia madre?»
«Tua… ma non è…?»
«Certo, è morta. Il suo ritratto.»
«Oh. Ma», prende fiato. «Io non… Insomma, lo sai! Che dirà?»
«Lo scopriremo, di che ti preoccupi?»
«Non le piacerò.»
«In ogni caso non potrà metterti il veleno nella minestra, ti pare?»
 
Li vedo entrare dagli occhi del ritratto.
Lui è così coinvolto! Si vede che lei sa usare bene le sue grazie… le sue scarse grazie.
 
Eppure Draco non è privo di disciplina, non è uno sciocco che si lascia ammaliare da… da che, Morgana, fammi capire con cosa lo ha ammaliato! Non è bella, dice parolacce, si diceva che fosse molto intelligente, ma questa non è certo la dote richiesta a una buona moglie e meno che mai a un’amante. E la figlia? Esisterà davvero? Chi sarà suo padre?
 
Si sono accomodati sul divano e guardano verso di me.
«Madre, sono felice di rivederti. Ho grandi novità per te.»
«Draco, anch’io sono felice di rivederti, stai bene?»
«Benissimo, madre. Posso dire di non essere mai stato meglio.»
Sembra entusiasta.
«Allora le tue novità sono buone.»
 
Il mio tono freddo lo stupisce.
«Molto. Spero le apprezzerai come meritano.»
Ora è cauto. Probabilmente ha intuito la ragione della mia freddezza.
«Che può essere mai successo in così poco tempo?»
 
Sempre più cauto. Lascia passare qualche secondo.
«Non tanto poco, madre, è un anno che non ci vediamo.»
Un anno! È passato un anno! Ecco perché mi sembrava cambiato! Un anno… dove è stato per un anno? Fino a giugno a Hogwarts, ma poi…
«Un anno! Dove sei stato tutto questo tempo?»
Mi guarda sempre più sbalordito, come se fossi improvvisamente impazzita. Devo calmarmi. Guardo con desiderio le tazze del the appoggiate sul tavolo da fumo.
«A Londra. A dire il vero anche in Aust…»
«A Londra? E cosa facevi a Londra? Dove hai abitato?»
 
Devo calmarmi, devo riprendere il controllo. Che penserà di sua madre?
«Nell’appartamento vicino a King Cross, madre. Non mi sembra importante. Non ti interessa quello che ho da dirti?»
«Tutto quello che riguarda mio figlio mi interessa, lo sai. Ormai sei l’unico di cui mi interessi ancora.» Anche se temo di essermi fatta un’idea sulle tue meravigliose “novità”.
 
«No, non più.» Che stava dicendo? Prende fiato, come se avesse bisogno di raccogliere il coraggio per continuare. «Allora, questa ragazza la riconosci, vero? È Hermione Granger,» La guarda con tenerezza. «La mente del trio che ci ha liberati di quel pazzo furioso di Voldemort. La strega più intelligente della sua generazione. Secondo me anche la più bella.» Hermione teneva la testa bassa ed era piuttosto rossa. Sembrava imbarazzata dai complimenti di Draco. Discreta attrice, direi. «Bene, questa donna magnifica, che avrebbe potuto avere il mondo ai suoi piedi, se solo avesse voluto, è mia moglie. Ci siamo sposati a Hogwarts, a maggio scorso.»
 
Ecco.
L’avevo previsto ma questo non mi consola affatto.
Lo sapevo che non avrebbe dovuto rompere il fidanzamento con la Greengrass, almeno sarebbe stata una del nostro ambiente.
Non sarebbe caduto tra le grinfie di una piccola arrivista, arrampicatrice sociale.
E lui gongola come se avesse trovato un diamante per strada!
 
«È un piacere conoscerla signora Malfoy», esala la mia, purtroppo, nuora.
«Il piacere è mio, cara.» Lo so che sono stata fredda, le ho risposto solo per educazione, che posso farci se la considero una disgrazia per Draco? «E anche la sorpresa, se mi concedete. Non sarebbe stato opportuno mettermi al corrente, Draco? L’avrei trovata una iniziativa di lodevole buona educazione.»
«Perdonami, madre, è stata una cosa molto improvvisa. Ho dovuto prenderla al volo prima che cambiasse idea, non sai che fatica convincerla!»
«Oh, beh, ma se non voleva…»
«Non è che proprio non volesse, lo voleva ma non sapeva di volerlo. Ma non c’era troppo tempo da perdere, quindi ho dovuto usare i metodi Serpeverde, sempre efficaci. Questa è una bella cosa ma non è tutto, se hai un attimo di pazienza, sta per arrivare Didi, che ci porterà la seconda bellissima sorpresa.»
 
Mio figlio è impazzito. Parla del suo matrimonio con una Sanguesporco come della vincita del Torneo Tremaghi. Non voglio nemmeno sapere qual è l’altra “sorpresa”, se sarà bella come la prima potrei desiderare di morire un’altra volta!   
 
Un suono ovattato di materializzazione, nell’altra stanza.
«Oh eccola!» Gli occhi di Draco si sono illuminati, si alza e si dirige alla porta. Anche la Mezzosangue solleva la testa con un’espressione felice in volto. «Ti presento Eltanin Hermione Malfoy, mia figlia!»
Ha sollevato davanti al me un’infante con gli occhi chiusi, completamente calva. Potrebbe essere la figlia di chiunque. Come può essere certo che sia sua?
La guardo senza sapere cosa dire, in che modo far fronte all’aspettativa di Draco, che ritiene di avermi sottoposto un essere prezioso, mentre io non sono affatto convinta.
 
All’improvviso la bambina spalanca gli occhi e mi guarda severa.
All’improvviso la vedo. Vedo la somiglianza sconcertante con lui bambino, i suoi stessi occhi grigi, il suo modo di aggrottare la fronte, le sue dita lunghe.
Merlino, è davvero sua figlia! Draco ha avuto una figlia, in barba alla tradizione di una famiglia che ha prodotto solo figli unici maschi da generazioni. Ed è stupenda. È mia nipote. Anche se mezzosangue.
Finalmente riesco a tirar fuori la voce.
«È molto bella.»
«Lo è. Ed è molto amata.» la stringe, la guarda con una dolcezza sconvolgente. Lucius non ha mai guardato in quel modo né me, né lui.
 
La piccola continua a fissarmi con i suoi occhi straordinariamente simili a quelli di Draco.
 
Sento il bisogno di uscire da questo ritratto, come se in questo modo potessi avvicinarmi di più, guardarla più intensamente.
 
Ora sono di nuovo aria. Invisibile. Non posso comunicare con nessuno. Ma Draco non lo sa, come non sa dei vuoti temporali. Dovrò dirglielo prima o poi.
 
Mi avvicino a lui continuando a fissare sua figlia, come lei fissa me.
Resto un attimo disorientata, mentre Draco guarda alternativamente la figlia e il ritratto, la bambina segue con gli occhi ME.
MI VEDE!
Impossibile!
 
Mi sposto, giro intorno a Draco, non capisco come sia possibile, ma lei non mi perde di vista. Quando il corpo di mio figlio si frappone tra lei e me muove la testa, mi cerca. Il suo sguardo mi bracca, sempre serio, come se volesse rimproverarmi i dubbi poco gentili di prima.
Come è possibile che una nata babbana abbia potuto generare un essere così perfetto?
 
Draco continua a parlare mentre io sono completamente persa nella contemplazione della mia prima, forse unica, nipote.
 
«L’ha fatto anche con te, vedo.» Di che parla? «Ti ha completamente conquistato. Tutti quelli che la vedono non riescono a concentrarsi su altro per un bel po’.»
Oh, è quello allora!
Dovrò dirglielo, prima o poi.
 
Lo ammetto, la bambina è una meraviglia. Capisco che lui l’ami e che sia grato alla Mezzosangue, ma possibile che non potesse avere una madre un po’ più degna per la sua erede?
Devo tornare nel ritratto, devo poterci parlare.
 
Lui porge la bambina alla Mezzosangue e mi rivolge uno sguardo intenso. I suoi occhi parlano, mi chiedono di comprendere. Mi chiedono di vedere.
 
«Anch’io mi sento amato. Sono felice, madre. Se me l’avessero detto non ci avrei creduto, Hermione è il contrario di quello che ho sempre desiderato e certo lei non desiderava me, ma non siamo stati capaci di ignorarci. Ci siamo detestati, abbiamo combattuto, ci siamo fatti male. Eppure adesso è lei che fa  di me un uomo felice. Mi ha conquistato e io ho dovuto conquistare lei, non è stato facile ma ne è valsa la pena.
Ti prego, madre. Non giudicarla usando qualche stupido criterio purosangue. Non giudicarla proprio. Amala come la amo io, amala perché mi ha reso un uomo migliore, per le notti e i giorni più belli della mia vita, per la figlia meravigliosa che mi ha dato. Perché mi ha riconciliato con il mondo.»
 
Se avessi ancora un cuore, si spezzerebbe in questo momento.
Che orribile madre sono. Ho dubitato di lui, ho pensato che fosse stato circuito e ingannato, che fosse un debole. Mi sono preoccupata della purezza del sangue, di cui oggi forse non importa più a nessuno, mentre mio figlio mi stava dicendo che ha avuto il coraggio di scegliere la sua strada, lontana da quelle che erano state tracciate per lui. Mi sta dicendo che ha conquistato con le sue sole forze il diritto di essere felice.
Devo solo essere felice per lui. Non arrogarmi il diritto di decidere quello che è bene per lui. La verità è che io non lo so. Non l’ho mai saputo.  
 
Guardo i suoi occhi, la sua faccia serena come non l’ho più vista dopo i suoi cinque anni.
È vero, lui è felice. Non so che abbia di buono questa Mezzosangue, ma fa felice mio figlio. Dovrò amarla per questo.
 
Prima o poi.
 
La bambina ha iniziato ad emettere vocalizzi, forse ha bisogno di…
Ma… che sta facendo quella sciagurata? Si apre la camicia, si scopre UN SENO, e inizia ad allattare la bambina come se fosse una balia!
 
Che ansia!
 
Mio figlio è felice, io sono felice per lui, ma siamo sicuri che devo proprio amarla questa qui?
 
 
 
 
 

   
 
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