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Autore: zalla    22/10/2011    1 recensioni
La storia si ambienta a Monte Carlo città che fa parte del principato di monaco,la storia si basa su una giovane ragazza di nome Jenny,i suoi modi di fare,il suo aspetto è molto differente dalla sua famiglia,gli anni passano e lei crescie le sue domande sono molte,indagando più a fondo riuscirà a scoprire di essere stata adottata,e che in lei incombe un grande destino...che molto presto scoprirà.Dalla vita di normale adolescente,passerà a una vita caotica e fatta di azione in cui dovrà guardarsi le spalle e capire chi siano i veri amici e chi i nemici.Sarà in grado di affrontare gli enormi cambiamenti che si presenteranno nella sua vita Jenny?Questo lo potrete scoprire solo leggendo...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un pavimento fatto di erba e freddo,un fiume che scorre nei dintorni,uccellini che cantano felici,rumori degli abitanti di quel posto,”Dove sono?” domandai più a me stessa che a qualcun altro che si trovasse li,sapevo di essere sola,e perduta in un bosco,aprii leggermente gli occhi e mi ritrovai faccia a faccia con l’erba ancora bagnata dalla rugiada mattutina,con grande sforzo mi alzai da quella posizione,avevo le braccia che mi facevano male,mi sentivo stanca e non capivo bene perché,stropicciai bene gli occhi e ripulii il mio pigiama dal terriccio che vi si era attaccato,girai su me stessa per guardare a pieno il luogo dove mi trovavo,e c’era tutto ciò che avevo sentito,però non mi ero resa conto di una cosa,che li a qualche passo da me si trovava un laghetto,senza pensarci un attimo mi avviai verso di esso,al suo interno c’erano dei piccoli pesciolini che nuotavano felici nel loro habitat,alzai leggermente lo sguardo verso l’alto il sole filtrava leggero tra la boscaglia,e riscaldava quel piccolo posto che sembrava così familiare,ma così lontano dai miei ricordi. Ero li ad ammirare il tutto,e di certo non volevo che il sogno finisse così presto,così presi la decisione di tuffarmi in quel lago infondo non era molto grande perciò non avrei dovuto aver paura di niente e ne di strane creature “Che stupida che sono” mi dissi ma quali creature li vi erano solo innocenti pesciolini,appena finii il mio piccolo monologo mentale su quanto fossi paranoica,tolsi il pigiama e mi buttai completamente nuda dentro l’acqua,prima di riemergere aprii gli occhi sott’acqua trovandomi davanti milioni di pesciolini che mi danzavano incontro nuotai verso l’alto e con un sorriso che mi spuntava sulle labbra ,nuotavo e nuotavo,ma perché ora la superficie mi sembrava così lontana e buia? Non mollai e continuai a nuotare … finalmente dopo un po’ riemersi e con un gran respiro feci entrare più aria possibile nei miei polmoni per poi ributtarla fuori, respiravo velocemente ,dovevo calmarmi altrimenti sarei morta di attacco di panico nuotai verso la rima e uscii da quel lago,riuscii a calmarmi dopo poco e riprendendo a pieno la mia lucidità notai che il sole non filtrava più da quei piccoli spazzi che gli concedevano glia alberi,ora c’era un profondo buio,avevo paura sentivo gli animali del bosco che scappavano rimisi in fretta il mio pigiama e corsi lontano da li in cerca di un riparo,proprio quando stavo per arrivare mi sentii tirare per un piede e cascai bruscamente a terra riuscii in tempo a coprirmi il viso altrimenti sarei finita col naso rotto,mi girai di scatto cercando di liberare la presa,quando lo vidi,era un ragazzo dall’aspetto normale,almeno così sembrava inizialmente,il suo sorriso era inquietante,come il suo aspetto,la sua pelle era leggermente scura color cappuccino direi,capelli neri arruffati,ma che facevano la loro scena e lui era maledettamente bello si era il termine che gli si addiceva,il suo look dark e il suo sguardo da assassino,aprii la bocca e cominciò a parlare era una voce,che metteva i brividi,che quasi sembrasse poterti uccidere –“Molto presto verremo a prenderti,e non riuscirai a scappare da nessuna parte la tua ora è vicina,guardati bene alle spalle gli amici potrebbero essere i nemici,e chi hai al tuo fianco potrebbe averti mentito “ fece una lunga pausa che segui da una sua risata agghiacciante “sei sicura che chi vive con te in casa siano i tuoi veri genitori,sei sicura di essere una ragazza normale che non crede nelle creature malvagie?Se fossi in te mi ricrederai,quando sarai abbastanza grande verrò a prenderti e ti ucciderò,ma prima mi divertirò a torturati..” furono le sue ultime parole perché dopo di ciò spari potando via con se le nuvole che incombevano su quel bosco. “Jenny svegliati è ora di andare a scuola,su sbrigati o farai tardi” sobbalzai dal letto finendo a terra,era solo un sogno,di nuovo lo stesso sogno mi dissi mentalmente,la mamma per fortuna mi aveva svegliato non so cos’altro avrei dovuto vedere,di peggiore di quel tizio che mi annunciava la mia morte sbuffai ,e involontariamente andai a guardare la caviglia da dove mi aveva afferrato “Ci risiamo” dissi rabbrividendo di nuovo avevo le impronte di una mano che si serrava sulla caviglia,ogni volta che facevo quel sogno mi ritrovavo quei segni,l’unica cosa che potevo fare era far finta di niente altrimenti,mi avrebbero presa per pazza oppure avrebbero pensato che qualcuno mi avesse violentato,cosi sarei finita sotto interrogatorio finche non avrei dato loro un nome,scossi la testa a quel pensiero no,troppo pericoloso. La mamma gridò dal piano di sotto ancora una volta “Si mamma,sono sveglia” dissi sbuffando rumorosamente,dopo di che corsi verso il bagno a lavarmi i denti e a pettinarmi i capelli,lunghi capelli rossi,mi guardai nello specchio un ultima volta misi un filo di matita che risaltava i miei occhi color ghiaccio,subito dopo indossai una maglia rossa,e dei jeans decisi di mettere i stivali neri dato che il tempo non prometteva bene. Corsi giù immediatamente mangiai un cornetto e poi dritta a scuola con la bici la tracolla che avevo pesava per via dei libri che vi erano dentro mi stavano quasi distruggendo una spalla. Sono Jenny Stevens, sono una ragazza di 18 anni e frequento il liceo classico,di Monte Carlo,vivo qui da quando sono nata con i miei genitori,credo di essere molto solare e simpatica anche se avvolte so essere molto permalosa,tutti mi domandano perché io abbia gli occhi color ghiaccio e i capelli color fuoco,a differenza della mia famiglia e io molto garbatamente rispondevo,ho ripreso dalla bis nonna ,insomma era quello che mi avevano detto i miei altrimenti quale soluzione ci sarebbe stata. Da 3 anni faccio un sogno molto particolare e mi risveglio con segni strani sulla caviglia come se davvero qualcuno abbia cercato di portarmi via,non l’ho mai detto a nessuno perché potrei finire in un manicomio e l’idea non mi piace molto,la mia vita procede come ho sempre sognato,e se tutto va bene spero di diventare una grande scrittrice quando sarò adulta.
  
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