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Autore: _Calliope_    27/10/2011    5 recensioni
In cui Dino ha frequentato il Classico (CHE C'È È PERFETTAMENTE PLAUSIBILE) e ad Hibari viene fornito più di un buon motivo per smetterla di credersi il Chuck Norris della situazione (ED ERA PURE ORA).
{Situato all'inizio del Varia Arc}
{Giallo per futuri pomiciamenti vari e perché Dino ha un cervello sb(r)occato}
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dino Cavallone, Kyoya Hibari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ARGH UNA SETTIMANA E MEZZA DI RITARDO ARGH MERITEREI DI ESSERE FUSTIGATA ARGH ARGH ARGH. Sono desolata. Stupida scuola. Non fatemi troppo male *occhi dolci*

 

NAMBER TEN.

Che è l'ultimo per rispettare la tetraktýs. In cui scopriamo che Socrate non ha bisogno di dormire e che, mentre gli altri simposiasti sono impegnati a riprendersi dai bagordi della sera precedente, il nostro filosofo va al Liceo, si lava e continua a rompere le palle al prossimo come se nulla fosse.

 

Nominativi fritti e mappamondi

e l’arca di Noè fra due colonne

cantavan tutti chirieleisonne

per l’influenza de’ taglier mal tondi.

La luna mi dicea “Ché non rispondi?”.

E io risposi “Io temo di Giansonne

però ch’i’ odo che ‘l diaquilonne

è buona cosa a fare i capei biondi”.

Per questo le testuggini e i tartufi

m’hanno posto l’assedio alle calcagne,

dicendo: ”Noi vogliam che tu ti stufi”.

E questo sanno tutte le castagne:

pei caldi d’oggi son sì grassi i gufi

ch’ognun non vuol mostrar le sue magagne.

E vidi le lasagne

andare a Prato a vedere il Sudario,

e ciascuna portava l’inventario.

 

Domenico di Giovanni, detto il Burchiello

 

Quello che succede nei giorni successivi è già stato ampiamente registrato e messo a disposizione per i posteri. Quindi, se volete sapere della vergognosa sconfitta di Squalo, dell'apparizione di una non-Mary Sue che in seguito si marysuizzerà in modo raccapricciante¹, del malefico piano di Xanxus e del suo conseguente fallimento epico (e del fatto che i tonni volano), sapete dove cercare. Io invece vorrei raccontarvi cosa capita, un po' di tempo dopo, a Dino e Kyoya.

*

 

Gli Hibari sono degli animali abitudinari. Se vi presentate una mattina alla Scuola Media Namimori e non ne trovate uno sul tetto, sappiate che

a) il mondo sta per finire

b) il mondo è già finito e vi trovate in un universo parallelo che sta per implodere a causa di un paradosso

c) sta iniziando la Terza Guerra Mondiale

d) qualche malcapitato sta essendo (?) terrorizzato a morte un paio di piani più sotto.

Siccome il mondo (ed i suoi abitanti) stanno ancora benissimo, Dino ha il grande onore, il quattordicesimo giorno, di scorgere davanti a sé una ben nota figura apparentemente addormentata.

Adesso che ci hai sbattuto il muso contro”, dice, ad alta voce, per rendere nota la sua presenza, “capisci perché è essenziale usare il cervello in ogni situazione?”

Anche se sono lontani e non lo vede molto bene, sente nell'aria che il suo allievo l'ha appena incenerito con lo sguardo.

Sai, pensavo che fosse ovvio”, prosegue, avvicinandosi, “ma evidentemente mi sbagliavo, quindi te lo dico adesso. Se è palese che il tuo avversario vuole fare qualcosa, anche se non sai a quali conseguenze possa portare, è buona norma cercare di impedirglielo con ogni mezzo”.

Ora, se siete disperati perché non sapete come interpretare le non-espressioni di Hibari e non sapete dove sbattere la testa, niente panico. Esiste un trucco. Basta guardare le sue sopracciglia. Se sono aggrottate in questo modo, tanto per dirne una, significa che non capisce dove il suo interlocutore voglia andare a parare.

Per esempio”, si spiega quindi Dino, “sarebbe opportuno non attaccare ripetutamente qualcuno che non ha intenzione di combattere, ma solo di difendersi, perché è probabile che voglia usare il tuo attacco per giustificare delle brutte cose che intende fare in seguito. Il che è esattamente quello che ha fatto Xanxus non più tardi di due giorni fa”.

Gli occhi di Kyoya sono ridiventati le solite due fessure.

Stupido erbivoro”, sibila, “non me ne importa nulla di queste cose. L'unico motivo per cui ho accettato di partecipare a questa follia è stato per combattere contro quel tipo con le cicatrici”.

Ma siccome non hai usato la testa e non hai pensato alle conseguenze delle tue azioni non solo non sei riuscito a combattere contro di lui, ma gli hai anche permesso di quasi uccidere il Nono e dare la colpa a Tsuna. Un successo, insomma”.

Hibari ha l'aria furiosa. Evidentemente non fa parte di quel gruppo di persone sagge che amano veder sottolineati i propri errori per poter imparare da essi.

Cosa vuoi da me?”, chiede, a voce un po' più alta. “Cosa sei venuto a fare? Ormai la battaglia è finita”.

Sono qui per fare quello che tutti gli insegnanti devono. Liquidare in fretta i tuoi successi e concentrarmi sui tuoi fallimenti, in modo che tu possa evitare di ripeterli”.

Non ho bisogno di te per questo. Non mi servi più”.

Ah, no? Potresti assicurarmi che, se ti trovassi di nuovo in una situazione come quella di due giorni fa, riusciresti a non farti accecare dalla sete di sangue e a capire la strategia del tuo nemico, impedendogli di realizzarla?”

Silenzio furibondo. Poi:

Tu non avresti fatto di meglio, al mio posto”.

Good point. Dino ci pensa su. In effetti, se si fosse trovato davanti un avversario come Gola Mosca, probabilmente gli avrebbe chiesto Are you my mummy? con una vocetta cretina e poi sarebbe scoppiato a ridere².

Non so cosa avrei fatto”, afferma diplomaticamente, “ma so cosa di sicuro non avrei fatto. Cioè assecondare il mio nemico fregandomene delle conseguenze, solo per la prospettiva di un bel combattimento”.

Silenzio apocalittico.

Dannato erbivoro. Ti morderò a morte”.

TATTARARARARATTARARARARATTARARARARÀ!

No non lo farai”, lo contraddice Dino, rotolando di lato e sfuggendo così a morte certa. “Anzi, eviterai di sfoderare una delle tue risposte preconfezionate e ribatterai a tono in modo efficace e pertinente”.

O forse no, riconsidera, evitando un tonfa dall'aria sufficientemente mortale che gli passa a un pelo dalla faccia. Ah, sì? Va bene, allora.

Cinque minuti, qualche botta e molte incazzature dopo, Hibari si sta dibattendo come il salame che è e Dino lo scruta con aria per nulla soddisfatta, anche se tiene il coltello (o, in questa particolare occasione, la frusta) dalla parte del manico.

Mollami”.

Com'è che con te si fanno sempre un passo avanti e due indietro?”, sospira, ignorandolo.

Lasciami. Andare”.

Perché? Così puoi attaccarmi di nuovo, costringendomi ad immobilizzarti di nuovo e facendomi sprecare di nuovo un sacco di energie?”

Si scrutano a vicenda con aria torva per qualche secondo. Poi:

È sempre la stessa storia, accidenti. Sei incazzatissimo e non ti concentri. È tanto difficile capire che la rabbia non è un'arma efficace? Ti farà sì sembrare più spaventoso, ma nella pratica ti rende distratto e vulnerabile. E verrà il giorno in cui qualcuno se ne accorgerà, Kyoya. Qualcuno che non vorrà solo legarti come un salame e parlare del tempo come il sottoscritto”.

Hibari lo guarda come se volesse spezzarsi le ossa ad una ad una ancora per qualche secondo. Poi (MIRACOLO!) smette di agitarsi e indossa la sua Maschera Indecifrabile.

Non chiamarmi per nome”.

L'ESASPERAZIONE!

Scusa, Kyoya”.

Dino nota un irrigidimento generale nei suoi lineamenti ma, stranamente, nessuno strillo incoerente. Invece:

Lasciami andare. Non riuscirai a sconfiggermi, questa volta”.

MOMENTOMOMENTOMOMENTOMOMENTO. (Questo non è il mio bicchiere di Batman!)³ Sono io o gli ha appena fornito un motivo più o meno valido per liberarlo? Dino scruta il suo allievo, che non si è ancora tolto la Maschera Indecifrabile, poi esegue.

Chissà se sarà davvero così”, si chiede ad alta voce. A giudicare dallo sguardo assassino ma tutto sommato controllato di Kyoya, pare di sì.

(A giudicare dai fatti, no. Però questa volta Dino ci mette circa il quintuplo del tempo a sconfiggerlo, e fa anche parecchia fatica, il che è interessante.)

Non male”, afferma, sentendosi guardingo. C'è qualcosa di strano. Non sa esattamente in che cosa e quale ne sia la causa, ma c'è qualcosa di strano. “Sei e mezzo”.

Ennesimo aggrottamento di sopracciglia. “Sei e mezzo cosa?”

Il tuo voto. Sei e mezzo. Su dieci, ovviamente. Sei è la sufficienza. Ti ho visto fare di meglio, ma almeno non hai cercato di colpirmi a casaccio come prima. Quello non arrivava neanche al cinque”.

Hibari strabuzza gli occhi. Dino si gode lo spettacolo (non crede che ci siano molte persone che hanno visto un Hibari con gli occhi strabuzzati – LOL strabuzzati. I piccoli miracoli della lingua italiana – e siano sopravvissute per raccontarlo. A dire la verità, non è ancora sicuro che Dino sopravvivrà per raccontarlo, ma queste sono sottigliezze).

Mi stai dando dei voti?

Dino fa spallucce.

Non vedo cosa ci sia di strano. Tutti gli insegnanti giudicano i propri allievi. È il loro lavoro”.

Mi stai giudicando?”

No, Caterina, sto tentando di esasperarti per costringerti a farmi capire quello che pensi, risponde Dino, ma interiormente. Invece dice ad alta voce:

Certo. È il mio compito”.

Non ci provare. Non ne hai il diritto”, sibila Kyoya. Si sta esasperando. Bene. Credo.

Il diritto o la mancanza di esso qui è assolutamente irrilevante. Tutte le persone che incontriamo ci giudicano, anche inconsapevolmente, e non possiamo fare niente per impedirlo. Ma il giudizio in sé non conta. Importa solo il fatto che, per te, il giudizio di quella persona in particolare sia importante”.

UUUUUUUUH. LE ALLUSIONI!

Il fatto che Hibari non stia sciorinando minacce ed insulti, indignato, è prova di quali progressi abbia effettivamente fatto. A vederlo così, sembra che stia addirittura pensando. Un passo avanti!

Mollami”.

e due indietro.

Va bene, va bene, combattiamo pure”, acconsente Dino, lasciandolo andare. Il suo allievo ha l'aria un filino spiazzata. Arribene. La Tecnica dello Spiazzamento e dell'Esasperazione ha già dato i suoi frutti in passato, dopotutto.

Un secondo prima di essere attaccato, però, si scansa e aggiunge: “Se non tiri fuori almeno un sette e mezzo, però, me ne vado. Non ho tempo da perdere”.

Pausa. Un labbro di Kyoya si contrae in modo sospetto.

pausa lunga. Ad un osservatore esterno potrebbe sembrare che si stiano semplicemente guardando negli occhi. In realtà sono impegnati in uno degli staring match più lunghi ed impegnativi della Storia.

E poi Hibari, siccome è Hibari, attacca.

Otto meno.

*

Dino riesce ad immobilizzare il suo allievo per la terza volta solo un paio d'ore dopo. Comincia a capire – più o meno – come funziona la sua testa.

Già meglio. Otto meno. Non otto pieno perché hai fatto un errore stupido, alla fine. Sai, se il tuo avversario è disteso per terra, non significa necessariamente che tu lo abbia sconfitto. Magari è solo momentaneamente stordito. Magari sta riprendendo le forze. Magari sta fingendo di essere indifeso per farti abbassare la guardia e coglierti di sorpresa, come ho fatto io. Anche con Gola Mosca hai fatto così, e guarda com'è andata a finire”.

Taci”, borbotta Hibari, punto sul vivo. “E non parlare del mio combattimento contro quel... coso, non l'hai neanche visto”.

ASPETTA. Sbaglio o quel qualcosa di strano nel suo tono somiglia molto a... rancore? Rimprovero? LOL! Dino sfodera un sorriso metà sarcastico metà indulgente.

Scusa, al momento ero troppo occupato a salvare la vita del tipo che ha reso un inferno quattro anni della mia vita scolastica. Non è questo il punto! Posso parlare del tuo combattimento perché a) me l'hanno raccontato più persone con abbondanza di particolari, b) ormai ti conosco e riesco a prevedere e/o immaginare in modo abbastanza preciso quello che hai fatto/farai”.

Col senno di poi, Dino rifletterà sul fatto che sia stata proprio questa frase a farlo finire definitivamente nella merda fino al collo. Al momento, però, constata non senza una certa soddisfazione che Kyoya sembra ormai esasperato al punto giusto.

Ah, sì?”, sibila quest'ultimo. “Lo vedremo, inutile erbivoro. Lasciami andare”.

E Dino esegue, ignaro del proprio destino.

*

Circa cinque minuti dopo, la sensazione di stranezza non è affatto diminuita. Anzi, sta aumentando esponenzialmente. Però è più o meno riuscito ad individuarne la fonte – che è, sorprendentemente, Hibari. O più, precisamente, il modo in cui sta combattendo, come se aspettasse qualcosa. E questo va avanti per ore. Non che si stia battendo male, anzi, Dino sta avendo delle serie difficoltà a non farsi trucidare, ma sembra che abbia messo di nuovo il pilota automatico. Un pilota automatico più efficiente di quello di qualche giorno fa, ma pur sempre un pilota automatico. Pare che stia pensando ad altro. Ma.

A COSA?

In genere le persone, quando sono immerse nei propri pensieri, non si concentrano veramente su quello che stanno fisicamente facendo, ma eseguono meccanicamente i loro compiti, senza però portarli a termine, perché questo richiederebbe una quantità di concentrazione che al momento è impiegata per i rimungini.

Quasi sempre. Qualcuno, però, ha un pilota automatico di livello avanzato. Tipo Dino (lui è restio a considerarla una fortuna), che si ritrova con un Hibari immobilizzato a qualche centimetro di distanza da lui e nessuna idea di come ci sia arrivato.

Oh”, dice, per poi prendersi mentalmente a calci, ovvio, cero, era tutto, calcolato o forse no, “eh. Ho vinto”. Però suona titubante persino a se stesso. Non sente di aver vinto. Questo equivale ad un campanello d'allarme grande quanto le campane dell'Inferno.

Il campanello di cui sopra in effetti non ha torto ad essere allarmato, perché qualche secondo dopo due cose capovolgono completamente la situazione, facendo finire Dino lungo disteso per terra e mentalmente quasi sconfitto. Ossia le labbra di Kyoya premute sulle sue e un pugno micidiale allo stomaco.

wait.

WUT?

Dino sente la propria faccia sciogliersi per la sorpresa mentre Hibari incombe su di lui con aria trionfante come San Giorgio sul dragone (?). NONONONONO CALMACALMACALMA MOMENTOMOMENTOMOMENTO. È questo che intende fare della Cosa Innominata? Una specie di...arma? Uno strumento di distrazione? Ovvio, Kyoya non è Kyoya per niente, pensa Dino, e poi, con un certo compiacimento:

mica scemo, il ragazzo.

Il ragazzo mica scemo in questione al momento si sta esibendo in uno dei suoi sorrisi sadici.

No. Io ho vinto, erbivoro idiota”, e si volta per andarsene.

NON COSÌ IN FRETTA, ruggisce l'unica particella superstite dell'Orgoglio di Dino, ingiungendogli di compiere uno dei suoi complicatissimimanontroppo movimenti con la frusta e di afferrarci il polso destro di Hibari, il quale viene trascinato indietro con la faccia di uno che sta pensando CAZZOCAZZOCAZZO STO VENENDO RISUCCHIATO DA UN BUCO NERO.

Cosa ti ho detto sugli avversari distesi per terra?”, soffia Dino sulla faccia del suo allievo, mentre la sua mano sinistra vaga nonsisaperché sul suo fianco destro. Hibari non gli risponde, un po' perché non ritiene il quesito degno della sua attenzione (o magari ha finalmente capito cos'è una domanda retorica) e un po' perché è troppo impegnato ad infilargli le mani tra i capelli e a spalmarglisi addosso come della marmellata di ciliege su una fetta biscottata (??).

Qualche minuto di beato pseudosilenzio. Poi Dino, siccome è Dino, sente il bisogno di staccarsi e dire a voce bassa e trasudante perculaggine da tutti i pori: “Bravo, comunque. Nove meno”.

Oh, figo, ecco come si sente Bella Swan ad abbracciare Edward Cullen¹º. Non capisco però cosa ci sia di tanto soddisfacente nello stringere una statua, pensa, prima di accasciarsi a terra strillando “TRIMETRO GIAMBICO TETRAMETRO TROCAICO!”¹¹, visto che qualcuno ha appena attentato in modo piuttosto doloroso alle sue capacità riproduttive. Riesce a malapena ad alzare lo sguardo e notare un Hibari dall'aria piuttosto scarmigliata ed indignata che lo sta guardando molto male. Almeno però non ha più la faccia da ho-mangiato-la-fetta-di-limone-che-c'era-nel-mio-Aperol-e-vorrei-tanto-sputarla-ma-sono-in-pubblico-quindi-probabilmente-sarò-costretto-ad-ingoiarla. Dino non riesce ad impedirsi di ghignare. Stavo scherzando, idiota.

Hibari lo scruta con Sguardo Torvo ancora per qualche secondo, prima di decidersi a vendicare l'onta subìta scagliandosi addosso a Dino con intenti pericolosamente omicidi.

Beh, forse non proprio omicidi.

Tutto questo andrà a finire molto, molto male, pensa Dino, infilando una mano sotto la camicia del suo allievo e dandosi un sacco di sberle mentali.

Non troppe, però.

*

Dino ha aspettato pazientemente per un bel po' che la persona all'altro capo del telefono la smettesse di ridere, ma ormai la sua pazienza è agli sgoccioli.

Cate!”, protesta quindi, abbastanza debolmente per dire il vero, “potresti cercare di concentrarti per un secondo?”

Sì HAHAHAHA scusa ma non HAHAHAHA cioè, tutto questo è, oh, accidenti, HAHAHA”, e così di seguito. Dino sospira.

Quando finalmente la ragazza riprende fiato è finalmente in grado di emettere delle frasi di senso compiuto.

Fammi indovinare”, dice, “dopo questa amena parentesi ti è tipo saltato addosso baciandoti come se non ci fosse domani, o sbaglio?”

Beh, è stato più che altro un tentare di mangiarsi la faccia a vicenda, ma sostanzialmente sì, ci hai preso”, borbotta lui.

HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!”

Dino sospira di nuovo.

No, va bene, hai ragione, perdonami, è solo che ma HAHAHAHAHA no, sul serio, ahem. Concentrazione. Serietà”.

Pausa. Dino immagina che si stia asciugando gli occhi evitando così di sembrare un panda per colpa del mascara colato. Quando riprende in mano il telefono ha una voce allegra ma suona più o meno padrona di se stessa.

Beh, insomma, okay, a parte il lato comico della situazione non vedo dove sia il problema”.

IL PROBLEMA è che non ci capisco più niente! Cosa devo fare! Che è successo! A cosa diavolo pensa quel ragazzino! Morirò giovane, lo sento”.

Amico mio, scusa se te lo dico, ma sei una testa di legno”.

Lo so. Ti prego. Spiegami”.

Allora, rispondendo in ordine alle tue domande. Cosa devi fare. Niente, a parte essere your adorable self e non trollarlo troppo. Quanto basta”.

Okay, questo posso farlo”.

Splendido. Secondo. Che è successo. Come posso spiegartelo vediamo. Hai presente la sbandata pazzesca che ti sei preso di cui ti parlavo l'altro giorno?”

Certo che sì”.

Ecco, ho il vago sospetto che sia ricambiata”.

Will?”

No”.

No cosa?”

Kyoya è Kyoya. Va bene la sindrome di Alcibiade, ma questo è semplicemente inconcepibile! Lui non si innamora delle persone. Non gli piacciono neanche, le persone!”

Ma è stato appurato molto tempo fa che tu non sei una persona. Per prima cosa, sei un ronzino intrappolato nel corpo di un essere umano, e secondo, sei il suo piùomeno insegnante. Temo che il metodo di Isabella non guarisca la sindrome di Alcibiade in sé ma solo i suoi sintomi. Per un periodo limitato. Li rinvia, per così dire”.

Will? Stai bene?”

ARGH”.

Oh, fantastico. Chiamami quando sarai in grado di produrre suoni intellegibili”.

CATESFJHK!”

Eh”.

Aspirapolvere”.

... sei abbastanza sconvolto, nevvero?”

Abbastanza? Abbastanza? Sono sconvolto, allibito, terrorizzato, traumatizzato e aspirapolvere”.

E neanche un po' contento?”

CATERINA!”

Che palle di te”.

Per niente contento?”

Un pochino. Forse”.

La ragazza sorride, a circa un emisfero di distanza. Sarà divertente.

 

 

 

 

 

 

 

FIII-NEEH.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE (!):

1: sto parlando di Chrome, ovviamente. Sigh. Era partita così bene. Adesso si fa rapire da pedoillusionisti a caso. *in lutto*

2: questa (http://www.youtube.com/watch?v=iNQy9Y4-IwY) è la scena di Dr. Who a cui si riferisce e a cui si riferirà il Dottore stesso qualche puntata più tardi, una volta rigeneratosi (http://www.youtube.com/watch?v=IdjfpriATv4). Calliope è ora fan di Riferimenti interni e David Tennant

3: http://www.youtube.com/watch?v=IayPKXkDvzU&feature=results_video&playnext=1&list=PLA8464CB260B41441. Ovviamente. MI È SCOPPIATA UNA MALEDETTA VENA! Dio, che umorismo di infima qualità. *si sbellica*

4: non si riferisce alla sua amica ma a lei ---> http://www.youtube.com/watch?v=IZ6DuB6n2OU. DIO HIBARI CON IL CASCEHTTO BIONDO ANNI SESSANTA ARGH IL MIO CERVELLO. E anche voi trovate divertente il modo in cui i musicisti ondeggiano tutti allo stesso modo? 8D

5: secondo me Dino è stato abbondantemente tormentato da Squalo durante i gloriosi anni del liceo. Poi il ronzino ha trovato il modo di reagire (e, soprattutto, degli amici che gli hanno dato manforte).

7: http://www.youtube.com/watch?v=BwxJ46HWXbA have some more AC/DC! :D

8: vi hanno mai fatto lo scherzetto di afferrare la maniglia dello zaino e tirarlo indietro mentre voi ce l'avete addosso? Ecco, la sensazione è quella. STO VENENDO RISUCCHIATO/A IN UN BUCO NERO ARGH D:

10: non è che Dino sia un Twilight fanboy, solo che prova una sorta di simpatia/empatia per Bella Swan, con la quale condivide una tragica imbranataggine congenita.

11: anche se sono dei versi greci, danno un sacco di soddisfazioni quando li urli. Fungono da ottime imprecazioni :D

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DPP:

Io seriamente non so che dire. A parte SCUSATE ;_; e MI FACCIO AUTOSCHIFO e ASKHFJKASLHFKDSAL *striscia* Ma la Scuola! I Compiti! Le Verifiche! Le Interrogazioni! Le Cause di Forza Maggiore!

Tra l'altro, il mio subconscio ha tentato in ogni modo di impedirmi di scrivere codesta schifezza, facendomi addormentare in sue occasioni distinte durante la sua stesura (È UNA STORIA VERA), ma io sono più ostinata quindi voilà, per la vostra giuoia (QUALE?).

Ah, due cose! La tetraktýs -----> http://it.wikipedia.org/wiki/Tetraktys e Domenico di Giovanni (http://it.wikipedia.org/wiki/Burchiello_(poeta)). Spreading the nonsense since 1404. CIOÈ DAI I GUFI GRASSI *muore*

(Cosa random: io sono fermamente convinta del fatto che, se Hibari avesse evitato di scagliarsi contro Xanxus in barba a tutto e tutti, buona parte del casino coi Varia sarebbe stata evitata. Cretino ♥).

BENE! Siamo giunti alla fine, dunque. Grazie a tutti coloro che hanno ritenuto questo delirio degno di preferenza, seguito e/o recensioni. Vi amo tutti e vorrei potervi regalare venti muffin a testa. Grazie infinite come l'apeiron pitagorico a Pandachan, che mi sopporta dall'inizio. You da best, babe Grazie a te (sì, proprio a te), perché se sei arrivato/a fin qui

a)sei pazzo

b)sei mooooooolto paziente

c)hai un senso dell'umorismo strambo quanto il mio

d)tutte e tre le cose insieme.

Qualunque sia il tuo caso, sappi che questa caratteristica ti tornerà molto utile nella tua vita futura. True story.

Okay, adesso è veramente il momento di finirla. Ailoviuoll. Aspirapolvere.

Peace & love & rock & roll

~ Callie

  
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