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Autore: serpensortia_    28/10/2011    11 recensioni
È strano come il mondo a volte sembri cambiato. Come le strade che conosci benissimo all'improvviso ti sembrino più scure... Più fredde. Come il silenzio diventi estremamente inquietante. Come tutti gli occhi sembrino scrutare soltanto te. E ad un certo punto cominci a sospettare che non sia il mondo ad essere cambiato... Forse sei cambiata tu.
La ragazza dai capelli biondo grano camminava per le strade di Londra; le sembrava così strano ritornare lì, ritornare dai suoi amici, ritornare da lui.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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We were both young, when I first saw you, I close my eyes and the flashback starts,
I'm standing there, on a balcony in summer air. 

(tayly swift - love story)



È strano come il mondo a volte sembri cambiato. Come le strade che conosci benissimo all'improvviso ti sembrino più scure... Più fredde. Come il silenzio diventi estremamente inquietante. Come tutti gli occhi sembrino scrutare soltanto te. E ad un certo punto cominci a sospettare che non sia il mondo ad essere cambiato... Forse sei cambiata tu.

La ragazza dai capelli biondo grano camminava per le strade di Londra; le sembrava così strano ritornare lì, ritornare dai suoi amici, ritornare da lui. Dopotutto sapeva che l’estate non sarebbe durata per sempre, ma quei due mesi erano passati troppo velocemente per lei. Le strade della città erano stranamente deserte, e fu piuttosto piacevole passeggiare dopo un volo di otto ore. Aveva passato l’estate a New York, sua città natale, assieme al padre e alla sua sorellina di sette anni; Charlotte. Svoltò in una via, che era solita percorrere quando ripensava a lei, ultimamente molto spesso. Il peggio era passato, questo sì, ormai era passato un anno da quando sua madre Emmeline era morta a causa di un tumore al seno. Nelle prime settimane non era riuscita ad accettarlo, e poi semplicemente si era rifiutata di crederlo. Non era riuscita a riprendersi del tutto, in più quello che le aveva fatto Louis, non migliorava di certo le cose. Voleva solo tornare indietro, ma sapeva che era del tutto impossibile. Senza badare gran chè alla direzione che conosceva a memoria, si ritrovò a dirigersi verso l’appartamento, che ormai da un anno condivideva con il suo migliore amico da sempre; Harry. Entrò mentre il ragazzo ancora dormiva, come biasimarlo? Erano le due e mezzo del mattino e quella era l’unica cosa che anche lei voleva fare: dormire, per l’appunto. Aprì la porta della sua stanza e si buttò sul letto, senza neanche cambiarsi i vestiti e sprofondò in un sonno che tanto aveva aspettato.


Juliet si svegliò tardi, ancora piuttosto assonnata e si diresse in cucina, dopo essersi finalmente cambiata; passò da dei jeans corti e una canottiera ad una maglietta a maniche corte e dei pantaloni della tuta.
« JULIET EMMELINE COLLINS STO PER UCCIDERTI »
« Sì Harry, mi sembra un buon modo di accogliere la tua migliore amica dopo che ha passato tutta l’estate dall’altra parte dell’ oceano atlantico » convenne la bionda assumendo un’ espressione strana. 
« Bah sai com’è ti ritrovo una mattina nella nostra cucina senza che tu mi abbia avvertito del tuo arrivo » rispose Harry cercando di sembrare serio, « vieni qui brutto idiota » Juliet lo strette in un forte abbraccio, tanto da fargli quasi mancare l’aria. In quel momento entrò la persona che più aveva sperato di non incontrare; Louis. Non era cambiato per niente; stesso tagli di capelli, stessi occhi magnetici, stesso comportamento da bambino di cinque anni.
« Amoruccio scusa per il ritardo, ma Niall mi ha fatto arrivare tardi »
« Non è vero! » si giustificò il biondo comparendo dalle spalle del ragazzo, Louis gli tirò un coppino e poi spostò l’attenzione sulla ragazza che lo fissava e di cui ancora non aveva notato la presenza. Deglutì e ebbe una specie di stretta al cuore: era tornata. Sì Juliet era tornata, la ragazza che amava e che aveva tradito era tornata. Come aveva fatto ad essere così stupido? Lui l’amava accidenti, l’amava! 
« Juliet...» 
« Louis » nel suo tono non c’era nè tristezza, nè si poteva percepire rabbia, nè ovviamente felicità, nulla, non traspariva niente. Avrebbe dovuto parlare? Probabilmente. Avrebbe avuto il coraggio di farlo? No. O almeno non in quel momento. Stetterò tutti e quattro in silenzio, quando Niall per ‘allentare’ un po’ l’attenzione propose di mangiare qualcosa. Che strano, Niall ha fame. Questo è probabilmento quello che i tre pensarono in quel momento, Louis si avvicinò a Juliet e cercando di essere il più naturale possibile incominciò a parlare. Non appena il ragazzo aprì bocca, però la bionda si alzò dallo sgabello su cui era seduta. « Vado a fare un giro »
« Vengo con te! » Propose Louis, raggiungendola, ma il suo sguardò gli fece intuire che la sua compagnia non era gradita, o almeno non ancora. « Sei arrabbiata con me ?» 
« No, sono veramente felice che tu mi abbia spezzato il cuore e ferita, Louis » e detto ciò chiuse con forza la porta, immergendosi nel traffico londinese. 
« Juliet! Non potrai scappare per sempre » la ragazza si spaventò quasi sentendo la voce del suo migliore amico che la raggiunse prima di perderla di vista. 
« Non sto scappando, sto semplicemente evitando di ucciderlo subito,voglio aspettare ancora un po’ prima di farlo »
« No, tu non vuoi ucciderlo, tu stai soffrendo e vederlo ti fa stare peggio »
« E anche se fosse? »
« Juliet... »
« Juliet cosa? Devo ricordati cosa mi ha fatto Harry? Secondo te qual’è uno dei motivi per cui me ne sono andata via da questa fottuta città per tutta l’estate? Lasciami sola, ho bisogno di stare un po’ sola »
« Come vuoi » Harry si voltò e si avviò verso l’edificio un po’ deluso, non voleva trattarlo così, lui fra tutti era stato quello che più le era stato accanto, c’era sempre stato per lei ed era in grado di capirla sempre e l’avrebbe, di certo, fatto anche questa volta.
Aprì il cellulare; non era uno di quei telefonini all’ultima moda, con ogni genere di applicazione, no era semplice, con poche funzionalità, ma che a lei si addattava benissimo. Lui la prendeva sempre in giro dicendo che il suo era un cellulare preistorico e che sua nonna ne aveva uno più evoluto del suo, ma a lei non interessava. Aprì quella foto che ancora non aveva cancellato e chissà se l’avrebbe mai fatto. Ritrava lei e Louis, cinque mesi prima, quando per il compleanno di June, migliore amica di quest’ultimo erano andati tutti quanti per qualche giorno in Scozia. Sullo sfondo vi era una cascata, avevano impiegato circa venti minuti per scattare quella foto; il vento che soffiava dalla parte opposta, Juliet che continuava a starnutire a causa del raffreddore che si era beccata, lui che non riusciva a fare una faccia decente e a rimanere serio. Un sorriso triste misto ad un po’ di nostalgia si stampò sulla bocca della ragazza. La cosa migliore di una foto è che non cambia mai, anche quando le persone lo fanno. Ma, a volte è necessario rimuovere alcune persone dalla tua vita. Forse in quel momento la cosa giusta da fare era proprio quella di andare avanti; si diresse alla fermata del bus e controllò l’orario. Poco più in là, appoggiato ad un muro c’era un ragazzo; abbastanza alto, biondo, con una pettinatura alla Zac Efron, con addosso una maglietta che metteva in risalto il suo corpo perfettamente scolpito. Alzò lo sguardo notando che il ragazzo la fissava, le sorrise e lei ricambiò il sorriso. Dopo pochi secondi riprese il cellulare, selezionò quella foto e premette il pulsante con la scritta ‘cancella’.

 


Ed eccomi qui con una nuova ff *w*
Questo prologo non mi piace molto, ma credo che i prossimi capitoli siano più interessanti (?)
Grazie a tutti quelli che leggeranno questa ff in anticipo, spero che riscuoterà lo stesso successo dell'altra.
Un bacio,
cole.

  
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