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Autore: takemestyles    01/11/2011    5 recensioni
Questa, è una storia d'amore.
Che parla di me, di lui, del nostro amore.
E di coloro che saranno sempre pronti ad ostacolarci.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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«Non posso dimenticarmi di te, mi dispiace

«Non posso dimenticarmi di te, mi dispiace.» mi prese le mani, e me le portò piano piano attorno al suo collo. Le nostre labbra iniziarono a toccarsi, non era uno dei nostri soliti baci. Questo era diverso.

 

Stop. Non posso arrivare già al culmine della storia. Non sarebbe bello, non credete? Beh, mi presento. Mi chiamo Alessia ed ho 15 anni. Sono abbastanza alta, capelli castani, lisci o ricci a seconda di come me li asciugo (?) e amo cantare. La mia più grande passione? …Lui.

«Forza, è tardi. Non possiamo fare tardi Ale. Oggi è un giorno magnifico, tu sei ancora qui a dormire ma ti rendi conto? Tu stai male, anzi malissimo, ce.»

«Basta.»

«Quale basta, sbrigati. E’ il giorno più bello della mia vita e tu rimani a letto, ma sei sc..»

Allungai la mia mano, presi il cuscino e glielo lanciai in testa.

«Basta, Asia. Ho capito, ho capito. Oggi incontri i One Direction, e vuoi il mio appoggio. Okkè, te lo darò. Ma non stonarmi di prima mattina.»

«Ti voglio bene.» mi bacio sulla fronte.

«Anche io, si, anche io.» e ributtai la mia testa sul cuscino, sprofondando. «Inizia l’inferno.»

Mi alzai, con le gambe doloranti per la festa di ieri sera col mio ragazzo. «Ah, le gambe. Porca puttana.» Ah, si. Mi ero dimenticata. Io sono una ragazza molto rude. Dico spesso le parolacce e me ne strafotto di tutto e di tutti.

Mi avvicinai al bagno e inizia a lavarmi. «Buongiorno.» disse mia madre. «Ciao .» risposi.

«Wow. Mi hai salutato con un.’ Mi sento amata.» disse ridendo.

«Mamma, non sei spiritosa. Oggi, non sono di buon umore.»

«Fammi indovinare, oggi parti per Londra, per andare con Asia là, a quel coso, no?»

«Ah, si. Non ricordarmelo. Ne ho fin qui di sta cosa, e nemmeno è iniziata ancora. Ma, è la mia migliore amica e non posso deluderla.» risposi.

Mi sorrise e scese giù. «Sbrigati a lavarti, c’è la colazione sotto.» disse scendendo le scale.

«Ah, inizia male.»

-------------

Finito di lavarmi e cambiarmi. Avevo messo qualcosa di stupido, stare su un aereo vestita bene, non era una cosa comoda e poi, io odio i vestiti troppo da top-model intesi?

Scesi le scale, col le cuffie alle orecchie e l’i-pod acceso.

‘Tutti vogliono sapere che faccio come mi va, oh.  Vogliono reppare e sapere come si fa, oh. Io rispondo non fare domande e metti in play, cosa faccio e come faccio sono solo cazzi miei.’ Emis Killa a tutto volume, era l’inizio perfetto.

«Eccomi, cosa c’è da mangiare?»

«Niente, è tardi. Mangi in aereo.» Asia mi prese la mano e mi tirò dalla sedia. «Arrivederci signori Gaglianese. Ci rivedremo fra una settimana.» disse. «Ciao , ciao dissi io.

«Wow, sembra felice. Mi ha chiamato disse mio padre.

Si, era così. Non li chiamavo mai in questo modo.

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«Ok, eccoci. Sono così elettrizzata.» disse asia saltando e urlando.

Salimmo le scale dell’aereoporto, entrammo nel jet privato che avevo mandato per noi, che avevamo vinto il concorso e ci sedemmo ai nostri posti. La vista era magnifica. In più, con le magnifiche canzoni di Eminem all’orecchio, la giornata stava migliorando.

L’aereo stava per partire, quando il mio cellulare inizia a vibrare.

1 nuovo messaggio Marco.

Apri. Cancella.

Oh, il mio ragazzo. Aprii il messaggio per vedere cosa c’era scritto.

‘Ciao, amore. Oggi parti vero? Già mi manchi, tanto. Beh, volevo salutarti, ma mi hanno detto che sei già partita. Ok, ti amo. Ah, la serata ieri è stata fantastica. Anche, se non è successo quel che volevo io.

Un brivido salì sulla schiena, si ma per la rabbia.

Risposi stuffata.

‘Ancora questa storia? Non ci vieni a letto con me. Non ci verrai mai.

Passarono ore e lui non risponse più. Mi ero scocciata. Gliel’avevo detto. Io non sono quel tipo di persona. Comunque, decisi di dimenticarmi di quel che era appena successo. E decidi di dedicarmi a creare un piano per evitare la vista di quei cinque deficienti.

Prima, però, decisi di dormire.

---------

«Ale, sveglia siamo arrivate. Ale, ale. Dai, siamo arrivate. E’ il mio momento.»

Oh, no. Avevo dormito troppo. E adesso.. dovevo subirmi quegli sfigati. Cazzo.

«Eccomi qui. Mi sono svegliata.»

«Loro sono qui fuori ad aspettarmi. Oddio, oddio, oddiooooo

«Calma. Tranquilla. Andrà tutto bene, amore.»

Mi prese la mano e pian piano scendemmo dal jet. Scendevamo scalino dopo scalino, e ad ogni scalino, lei stringeva la mano sempre più.

«Salve, voi siete le vincitrici no?»

«Si.» dissi io a quello strano signore.

«Bene, venite. Loro sono là dietro.» rispose. Ci portò dietro il jet.

«Ecco, loro sono i..»

«ONE DIRECTIONNNN! » gridò Asia.

«Ah, Asia, dai, basta.» dissi io.

«Oh, no. Non preoccuparti. Per noi le fans, sono come delle sorelle.»

Alzai gli occhi per vedere quale sfigato mi aveva rotto i ciglioni.

Alzai la testa, e i miei occhi rimasero fermi a fissare i suoi. Quello sfigato era tremendamente stupendo, e per all’improssivo, quella voglia di andare via non ce l'avevo più.

  
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