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Autore: bambola_e_bibola    02/11/2011    3 recensioni
ciao a tutti! Sono di nuovo io. In un momento di ispirazione ho cominciato a scrivere questa nuova storia che spero vi piaccia molto. Tutti umani. Bella è una giornalista che dopo tanti sacrifici riesce a finire il suo manoscritto, il suo sogno è quello di poter pubblicare il suo libro e ci riesce, o quasi ... Ora però la parte più difficile deve arrivare. Si troverà davanti ad un uomo, il dirigente della Cullen's Book, che dovrà decidere se pubblicare o no il suo libro. Lui , Edward Cullen, non è la persona che sembra. Riusciranno entrambi a superare le difficoltà iniziali e lavorare insieme come una vera squadra per far sfondare il libro di Bella? Ma chi dice che da una semplice convivenza forzata lavorativa non possa nascere qualcosa di più profondo che cambierà entrambi? Spero di avervi incuriosito e che la storia vi piaccia, fatemelo sapere ,mi raccomando, con una recensione! ciao :D
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao a tutti! Come potete vedere si! E' un miracolo ma sono ancora viva! Scusatemi davvero ma questo è il capitolo più difficile che io abia mai dovuto scrivere. Perchè? Non tanto per il contenuto ma perchè sono in un periodo in cui l'ispizazione è a zero ed infatti per scriverlo ci ho impiegato un intero mese -.-
Spero almeno ch ne sia valsa la pena! Non amo questo capitolo ma solo piccole parti di esso dove ho scritto quasi senza pensare ma questo è dovuto appunto a questo periodo un po no e tra l'altro pienissimo di impegni . Spero davvero che vi piaccia perchè mi ci sono impegnata proprio tanto! :D
Allora parlando del capitolo è un po lunghetto ma non vi dico il numero delle pagine o scappate a gambe levate. Spero comunque che non vi annoi. Alla fine ci saranno 2 spoiler e vi avverto anche che tra due massimo tra capitoli la storia finirà.
Ora vi lascio alla lettura un mega bacione ed un grazie enorme come sempre a tutti quelli che aggiungono la storia tra le seguite, preferite e ricordate ed infine ed ovviamente non per importanza un grazie a maryc per il betaggio ^_^

bambola_e_bibola \ Eby







BELLA

Driiiin Driiiin

Mmm ma che cavolo è? È per caso già mattina?
Mi rigiro nel letto e volto lo sguardo verso la sveglia. No, non è decisamente ora di svegliarsi sono solo le 3 del mattino! Allora cos’è questo rumore? Mi rigiro nel letto di nuovo fino a che non mi ritrovo dall’altro lato dove trovo il mio cellulare, l’oggetto incriminato a quanto pare, è in carica sul comodino illuminato da una chiamata in arrivo.
Senza neanche guardare il mittente con voce quasi inesistente rispondo.

B: Pronto …?

E: Bella?

Subito mi tiro su di scatto causandomi un forte giramento di testa.

B: Edward? Che succede?

E: Bella sei a casa? - Ha una voce strana …

B: Ed sono le 3 di notte dove altro dovrei essere scusa? - Troppo sarcastica? Non ci posso fare nulla sono le 3!

E: Si scusa amore ma non volevo chiamare mia madre per non farla preoccupare, è che non mi sento molto bene e non ho nulla da prendermi per stare meglio.

Subito entro in modalità mammina/infermierina.

B: Ed cos’hai?

E: Non so, mi fanno male le ossa, ho la nausea e credo di avere anche un po’ di febbre.

B: Amore mio! Mi dispiace così tanto! Non posso neanche venire da te perché non posso lasciare Jacob da solo. Te la senti di venire tu qui oppure aspetti domani mattina?

E: Venire io lì? Ma sei sicura che non ti do noia?

B: Edward ma ti sei rincitrullito? Io tra poco vivo a casa tua! Metti qualcosa, se ti devi cambiare, in un borsone e vieni qui subito! Io ti aspetto di sotto, bussa mi raccomando, per Jake.

E: Va bene amore. Ti ringrazio! Tra poco arrivo. Ti amo, a presto.

B: Ti amo anch’io Eddy.

Dopo aver chiuso la telefonata vado in bagno e mi sciacquo la faccia, lavo i denti e scendo di sotto per accendere il fuoco ed aspettarlo. Strano però solo fino a qualche ora fa stava bene. Sono stata con lui fino a mezzanotte ed era solo un po’ stanco. Tocco quasi automaticamente la collana che fa sfoggio di se sul mio collo e che mi ha regalato stasera e ripenso a quell’attimo in cui per poco non ci saremmo spinti oltre i soliti baci. Io credo di essere pronta. Lo amo, se non con lui con chi altri dovrei stare. Non sono una verginella ma con lui siamo sempre andati cauti non ne so realmente il motivo. Ma ormai cos’altro abbiamo da dimostrare? Ci amiamo punto non credo ci sia altro da dire!
Mi stendo sul divano e sotto la mia bella coperta mi metto ad osservare i filamenti che produce il fuoco. Nel silenzio e con il calore che comincia a disperdersi per tutta la casa quasi non riesco a sentire i tocchi delicati di Edward sulla porta portata via com’ero da quel mio momentaneo dormiveglia. Mi rialzo di scatto e mi avvicino alla porta, dove, guardando dallo spioncino vedo solo una zazzera rossa. Apro la porta e mi ritrovo il mio Edward zuppo d’acqua con i capelli completamente incollati al viso e un piccolo borsone al fianco. Quasi senza salutarlo lo porto dentro e gli tiro uno schiaffetto sul braccio. Mentre lui si lamenta io richiudo la porta.

E: Ehi ma che ho fatto? - Dice bisbigliando.

B: Ma sei deficiente? Hai l’influenza e non ti porti neanche un ombrello? Ora tu vieni di sopra con me e risolviamo tutto.

Senza dargli il tempo di ribattere prendo il suo borsone e lo porto in camera mia buttandolo sulla poltrona e portando invece Edward nel bagno di camera mia. Lo faccio sedere sul bordo della vasca e prendo un asciugamano cominciando a frizionargli i capelli. Lui mi guarda negli occhi dal basso e io mi perdo in quel suo sguardo così intenso.

B: Cosa c’è Ed? - Gli chiedo fermandomi ma non togliendo le mani dai suoi capelli.

E: Grazie Bella… - E mi afferra il polso baciandone la parte interna. Io mi perdo in quella dolce e delicatissima carezza.

B: E di cosa amore? Tu puoi sempre contare su di me, su qualsiasi cosa, capito? - E mi avvicino ad una spanna dal suo viso guardandolo negli occhi come si fa ad un bambino. Con infinita dolcezza e amorevole pazienza.

E: Capito. Ti amo tanto. - Mi posa un bacio sul naso che mi fa sorridere ed arrossire.

B: Anche io - Gli rispondo.

Continuo fino a che non ho tolto tutte le gocce d’acqua in eccesso e poi prendo il phon facendo una passata veloce sui suoi capelli ormai quasi asciutti.

B: Ed io ora vado a prendere qualche coperta in più, il termometro e qualcosa di caldo, intanto tu cambiati e mettiti comodo nel letto. Stanotte dormi con me.

E: Ma non vorrei che ti attaccassi qualcosa …

B: Tranquillo. Al massimo se mi ammalo io poi dovrai prenderti cura tu di me, no? - Dico con voce maliziosa e subito lui, anche se con gli occhi stanchi e lucidi, mi fa uno dei suoi sorrisi mozzafiato. - Ora cambiati forza! - Dico uscendo dalla stanza.

Faccio come detto in precedenza: prendo delle coperte più pesanti che butto sul letto, in salotto metto più legna nel caminetto in modo da riscaldare di più tutta la casa, vado poi nel cassetto dei medicinali e prendo una tachipirina in bustine ed il termometro, mentre l’acqua per il the finisce di bollire. Verso quest’ultima in una tazza con dentro 3 cucchiaini di zucchero (quel ragazzo è peggio di un bambino non ne accetta meno di 3), una fetta di limone e la bustina di the. Fintanto che si raffredda mi avvicino cautamente alla porta di Jacob per controllare se tutto questo trambusto l’abbia in qualche modo svegliato, ma nulla. Dorme rilassato nel suo lettone. Richiudo lentamente la porta e torno in cucina, per prendere, insieme a tutto il resto, la tazza ormai tiepida.
Torno in camera e trovo Edward che sbircia i disegni che ho sulla scrivania.



B: Eeeed non ti avevo detto di metterti a letto?

E: Si, scusa MAMMA ora vado a letto.

B: Ed veramente sono le 4 dovresti proprio andare a riposare un pochino.

E: D’accordo! - Si stende nel letto, gli porgo la tazza di the e mi ringrazia con lo sguardo. Prima di raggiungerlo nel letto spengo la luce della scrivania e rimaniamo al buio solo rischiarato dalla luce della luna che si intravede dalla finestra. Poso le coperte in più sul letto e mi stendo, mentre lui è con le spalle sulla testiera e beve silenzioso.

B: Ed prima di riaddormentarmi ti volevo ricordare di controllarti la temperatura, ti ho lasciato il termometro sul comodino.

E: Okay, Bella grazie ancora.

Chiudo gli occhi e mi avvicino un po’ a lui. Sto per riaddormentarmi completamente ma…

E: Bella perché non hai mai frequentato un corso d’arte?

Mi ridesto all’istante per rispondergli.

B: Non so … io ho sempre amato lettere, i libri, scrivere. Per questo ho scelto quell’indirizzo universitario …

E: Ma ami anche disegnare no?

B: Certo! Ma forse non ci ho mai pensato perché era una cosa mia e di Emily, ed ora è un modo per restarle accanto e ricordarla.

E: Bella, amore, tu hai troppo talento peccato ti possa vedere solo io, pensa solo alla copertina di Vogue che hai dovuto fare tu! - Dice indicando il quadro di fronte a noi - Non è stato un successone? Perché non provi a parlare con Emmett ed Alice per la copertina del libro? Non sarebbe stupendo mettere uno dei tuoi lavori? In questo modo ti pubblicizzeresti non solo come autrice ma anche come artista!

B: Ed non posso! Non posso definirmi un’artista! Non ho neanche mai fatto un corso figurati arrivare al livello dei laureati!

E: Artista non è colui che ha le carte in mano, non è colui che ha studiato per esserlo, ma è colui che ha la passione di andare avanti, e non per gli altri ma per se stesso o, come te, per mantenere vivo un ricordo. Promettimi che ne parlerai con Emm e Alice! E poi più avanti vedremo se è possibile farti fare magari qualche corso anche se in realtà non ti serve.

B: Va bene Ed, ti ringrazio di preoccuparti così tanto per me … ti amo …

E: Bells, non devi ringraziare di nulla, ti amo tanto anch’io ed è ovvio che mi preoccupo per te. Ora cerca di dormire perché non voglio che domani perdi un giorno di lavoro per colpa mia, e niente ma!

B: Okay, ora riposati anche tu. - Si stende e gli schiocco un bacio sulle labbra - Buonanotte.

Mi stringe in un abbraccio, mi da anche lui la buonanotte ed in poco tempo ci addormentiamo tutti e due.
******
Mi risveglio di soprassalto. Spalanco gli occhi al suono fastidioso che sento. Mi volto verso la sveglia e leggo, le 6:00, ergo è ora di alzarsi ed ho solo dormito un paio d’ore ma mi devo alzare per forza, tra un’oretta si sveglierà Jake. Spengo con un gesto metodico la sveglia dopo uno sbadiglio ed essermi stiracchiata ancora nell’abbraccio di Edward. Lui continua a dormire, mi volto a guardarlo e dopo avergli lasciato una carezza leggera sulla guancia cerco di sentire la sua temperatura tastando con la mano la sua fronte. È caldo, non credo che durante la nottata gli sia scesa la febbre. Cerco di staccarmi silenziosamente da lui che sembra non accorgersi della mia lontananza quando ormai sono fuori dal letto. Prendo i vestiti e l’intimo ed entro in bagno. Chiudo la porta e come tutte quelle mattine in cui ho bisogno di un po’ di relax-pre-giornata-impegnativa, riempio la vasca di schiuma e acqua calda.
Mi ci immergo non appena finisce di riempirsi e subito mi rilasso, tengo comunque sempre d’occhio la sveglia che ho in bagno, fosse per me resterei qui ore intere, ma più di mezz’ora non posso stare perché per le sette devo svegliare Jake per poi accompagnarlo a scuola prima di andare al giornale. Poi mi devo ricordare di chiamare anche Jasper per dirgli di non preoccuparsi se non vede Edward o me per tutto il giorno. Mi impegnerò questo pomeriggio nel ruolo di infermierina e lui in quello di malato, ogni tanto può permetterselo! Chiudo gli occhi e mi perdo in quella schiuma fino a che non perdo involontariamente i sensi.



**********
Una leggera carezza mi richiama alla realtà e apro di scatto gli occhi guardando dritto di fronte a me senza preoccuparmi nemmeno di vedere cosa mi ha risvegliato. Mi ero addormentata? Chissà che ore saranno! Mamma mia! Devo svegliare Jake, forse riesce almeno a prendere l’autobus! Sento poi d’un tratto un aumento di pressione sulla mia guancia sinistra e mi volto per capire cosa succede. Subito rimango incantata da due stupendi occhi verdi che mi guardano divertiti ad una spanna dal mio viso. Subito arrossisco imbarazzata. Non mi ero neanche accorta di Edward.

E: Bella? Amore buongiorno. Perché te ne sei andata?

B: No Ed è che oggi ho una giornata impegnativa in ufficio e non potevo prenderla di ferie o malattia quindi mi devo preparare e poi portare Jake a scuola, a proposito che ora è?

E: Tranquilla Bella sono solo le 6:30!

B: Bene allora ho ancora mezz’ora per prepararmi! - Mi metto un secondo a ragionare - Ma tu che ci fai sveglio a quest’ora scusa? Hai l’influenza dovresti riposare e stare sotto le coperte non qui!

E: Non ti preoccupare di me. Non sto ancora molto bene ma tanto avrò tutta la mattina per riposare stai tranquilla.

B: O-okay – Mi perdo di nuovo nei suoi occhi che mi guardano come sempre con adorazione, non ha ancora capito cosa ci trovi in me comunque …

Quasi mi sono dimenticata di essere nuda, in una vasca e di fronte a lui ma quando questa consapevolezza si fa strada in me abbasso lo sguardo imbarazzata sul mio corpo coperto dalla schiuma. Quando rialzo lo sguardo vedo che mi guarda confuso ma quando abbassa anche lui lo sguardo noto un cambiamento nel colore dei suoi occhi. Da quel bellissimo verde smeraldo passano ad uno strano verde cupo e scuro che quando ritorna a scontrarsi con i miei occhi cioccolato mi fa battere il cuore in modo sconcertante. Mi guarda famelico come mi guardava proprio ieri sera a casa sua. Mio Dio! Ricambio il suo sguardo e senza farsi attendere oltre unisce le nostre labbra in modo impetuoso e forte che subito mi fanno scappare un gemito di sorpresa incontrollato. Io lo prendo per il colletto della sua maglia e lui stringe a se la mia nuca in modo quasi spasmodico. Gli mordo il labbro e lui fa altrettanto con me, approfondiamo il bacio, ormai quasi senza respirare, ci stacchiamo per riempire i polmoni e subito ci ributtiamo l’una sull’altro. C’è frenesia, passione e tanto amore che aleggia tra di noi. Si regge dal bordo della vasca per non cadere dentro e per reggersi in equilibrio visto che io lo tiro dal collo sempre più verso di me. Non mi interessa di essere praticamente nuda di fronte a lui. Lui non guarda la mia nudità, guarda i miei occhi in modo così profondo da farmi pensare al perché abbiamo aspettato fino ad adesso! Continuiamo a baciarci profondamente quando sentiamo dei tocchi dalla porta della mia camera … no! Jake!!!

J: Zia! È tardi perché non mi hai svegliato? Posso entrare?
Io ed Edward gridiamo all’unisono.

B&E: NOOOOOOOOO!!!

J: Edward? Perché sei qui?

E: Jeky mi sono sentito male stanotte e tua zia mi ha detto di venire a dormire qui … posso rimanere vero? - Tutto questo lo dice guardando verso la porta, ancora attaccato a me e pochi millimetri di distanza dalla sottoscritta e sempre con me con le braccia arpionate al suo collo.

J: Certo Ed! Mi fa piacere averti in casa! Ci divertiremo! Quando torno da scuola giochiamo alla play?

E sospirando Edward si arrende.

E: Certo Jeky, ed ora vatti a preparare ragazzino.

B: Okay Ed – E lo sentiamo allontanarsi.

Tiriamo entrambi un respiro di sollievo, chiudiamo gli occhi ed uniamo le fronti ancora. Lui riapre gli occhi e mi sorride.

E: E siamo a 2. Per quanto adori quel ragazzino …

E lascia la frase in sospeso. Scoppiamo a ridere entrambi ed il momento è finito, purtroppo.

B: Amore, vai a riposarti un po’ così io mi posso preparare, prima di andarmene ti vengo a salutare, d’accordo?

Sbuffa e poi mi dice:

E: Va bene, ma solo perché devi andare a lavoro e la peste deve andare a scuola. - Prima di andare via mi posa un veloce bacio sulle labbra e mi parla rocamente all’orecchio - Il nostro discorso comunque non si conclude qui, sappilo …- E si allontana velocemente ritornando in camera e chiudendosi la porta alle spalle.

Quasi senza respirare realizzo che l’acqua è ormai gelida ed esco asciugandomi e vestendomi. Metto un vestito che arriva poco sopra il ginocchio, turchese e nero, il trucco e gli accessori sono abbinati al vestito che ho scelto. Lo amo particolarmente sia per il modello, un po’ svasato, che per lo scollo, accentuato dal doppio colore. Nel complesso nasconde quello che c’è da nascondere e mette in risalto i punti migliori del mio corpo.
Esco dal bagno e trovo Edward chiuso in un bozzolo di coperte. Povero, deve aver freddo per via della febbre. Prima di andare via accendo di nuovo il camino e gli preparo una bella tazza di latte caldo con i biscotti! Mamma mia sembro sua madre non la sua ragazza!
I suoi genitori non li ho mai incontrati, ed in effetti sono gli unici visto che conosco la famiglia Cullen al completo. Non li ho mai potuti conoscere, se non per via telefonica, perché loro vivono in Spagna da qualche anno ma verranno per la prima pubblicazione della Cullen’s, che poi sarebbe il mio libro. Tra meno di un mese conoscerò finalmente i signori Cullen e avrò tra le mani il mio libro in una cena di presentazione dove dovrò cominciare a firmare copie e rispondere alle domande delle conferenze stampa. Sono emozionatissima!
Vado in salotto e preparare la colazione per Jake, io prenderò qualcosa allo Starbuks, e la tazza di latte per Ed.

J: Zia?

B: Si tesoro?

J: Oggi ritorno con l’autobus delle 4 quindi sono a casa per le 5 … poi mi aiuti a fare i compiti? Ho matematica e alcune cose non riesco a farle…

B: Ma certo tesoro! Appena torni ci mettiamo a studiare. - Gli sorrido, gli voglio troppo bene!

Mentre lui sistema le ultime cose ed io faccio altrettanto, metto le scarpe e salgo da Edward per salutarlo. Entrando silenziosamente non lo ritrovo come l’ho lasciato. È steso al centro del letto con gli occhi chiusi, ll volto verso la finestra, con una mano dietro la testa, senza coperte e … senza maglietta.



Per evitare di soffermarmi su tutti i pensieri osceni che mi stanno venendo in mente guardandolo così, comincio ad obbligarmi a pensare che evidentemente deve essergli scesa la febbre e che quindi cominci ad avere molto caldo, ed anch’io per colpa sua!
Vado verso di lui e appoggio il ginocchio sul letto. Gli sfioro il petto con la mano e metto il viso sopra il suo anche se ad una certa distanza in modo che i miei capelli facciano come da tenda tra di noi.

B: Eeeedddd. - Dico sussurrando e dandogli un bacio sul collo scoperto - Amore devo andare via …

Piano riapre gli occhi e si rende conto di me, mi sorride e mi dice:

E: Sei stupenda amore, devi già andare via?

B: Si, purtroppo si, anche se sarei voluto rimanere con te per tutto il giorno. Dopo chiamo io Jasper per avvertirlo che oggi non andiamo …

E: Non ti preoccupare l’ho già chiamato io quando eri in bagno. Gli ho già accennato la storia della copertina e mi ha passato Alice ed Emmett che erano d’accordo sul visionare qualcosa. Sai Bella ti devi sentire particolarmente fortunata, normalmente l’autore scrive solo e poi non può decidere nient’altro, neanche il titolo! Invece tu puoi farlo e non solo perché sei fantastica, - mi fa una carezza sulla guancia - ma anche perché sei la ragazza del capo e i tuoi cari cognati sono le uniche altre persone che avrebbero potuto negarti questi privilegi. - E ride. Ha ancora un po’ gli occhi lucidi della febbre ed infatti ci metterà qualche giorno a passare. - Ora vai tranquilla, ma torna il prima possibile, va bene?

B: Certo Edward, appena posso torno e tu fai come se fossi a casa tua mi raccomando!

E: Va bene amore. - Mi lascia un bacio a fior di labbra. - Ora vai, ti amo e buona giornata.

B: Ti amo anch’io Ed. - Scendo dal letto e mentre chiudo la porta della stanza mi volto verso di lui. - Prendi le medicine o quando torno te ne darò una razione doppia. - Mentre chiudo lo sento lamentarsi e sbuffare mentre io rido divertita.

Scendo le scale, prendo la borsa e lo zaino di Jacob ed esco, pronta per una nuova giornata di lavoro.

EDWARD

Prendo di malavoglia le medicine e mi ributto sul letto. Guardo sul comodino e trovo quella che dovrebbe essere la mia colazione.



Che dolce Bella, è sempre così disponibile e amabile! Finisco la mia colazione in poco tempo e scendo per riportare di sotto la tazza e metterla nel lavandino. Riattizzo il fuoco e poi salgo di nuovo su in camera per lavarmi e mettermi dei vestiti puliti.
Appena entro nella doccia mi sento un po’ meglio, avvolto nel calore dell’acqua calda e ristoratrice. Dopo, credo, ormai mezz’ora esco e con calma mi asciugo e mi rivesto, tanto ho tutta la mattinata da passare da solo. Prendo la spazzola e la passo tra i miei capelli cercando di dargli una forma almeno umana. Quando sono malato non riesco a tenerli in nessun modo. Poi prendo il phon e con una passata veloce sono apposto. Mi lavo i denti e poi, quasi distrattamente passo una mano sulla guancia resa ispida dalla barba e decido di darmi una ripulita. In questi giorni starò molto a contatto con Bella, più del solito a quanto pare, e non voglio graffiarle il viso per via della barba, anche se lei dice sempre che un po’ le piace, ma non troppa. Vado a prendere il mio borsone e aprendolo trovo subito quello che cercavo. Schiuma, rasoio e dopobarba e comincio a radermi.



Appena finisco mi ripulisco, sistemo il bagno o Bella potrebbe anche farmi del male fisico e torno nella sua stanza.
Non posso fare a meno di pensare a quanta emozione ho provato stanotte, come nelle altre che abbiamo passato assieme, tenendola stretta a me, sentendo il suo calore e la sua morbidezza contro il mio corpo, ormai vorrei dimostrarle il mio amore in ogni modo umano possibile ed anche se lei non lo sa prima o poi le chiederò di sposarmi. Lei è la relazione più lunga che io abbia mai avuto. Sei mesi non sono pochi ma oltre a questo è la prima che io abbia mai amato così, prima di lei c’era stata solo Lilian ma con lei non è mai stato come con Bella. La mia Bella. Il mio amore. Lei è tutto ciò che avrei potuto desiderare dalla vita. Ringrazio il cielo perché quel famoso giorno la mia macchina era morta e non avevo potuto fare a meno di prendere l’autobus, in caso contrario Bella non mi avrebbe mai visto, di conseguenza non avrebbe mai scritto il libro e quindi non ci saremmo mai incontrati ed innamorati. Mi avvicino alla finestra che c’è in camera proprio dietro la scrivania con quei magnifici disegni e vedo che il cielo è scuro quasi buio e che la pioggia scende in modo costante ed impetuoso. Amo le giornate di pioggia, sopratutto quando fa freddo. Spero che Bella non abbia avuto problemi o che non si sia fatta male. Insiste a mettere quegli assurdi tacchi soprattutto per andare a lavoro, ma in un giorno come questo giustamente mi preoccupo che lei non scivoli e non cada. Torno al mio borsone e tiro fuori il computer ed il cellulare e chiamo Jasper per sapere come vanno le cose a lavoro.
Risponde Angela al terzo squillo.

Ang: Buongiorno Cullen’s Book, desidera?

E: Ciao Angy sono io, mi passeresti Jasper per favore?

Ang: O salve Edward! Come sta? Ho saputo da sua sorella che oggi sta poco bene mi dispiace molto!

E: Nulla, solo un po’ di febbre. Un paio di giorni e torno lì, non ti preoccupare! Grazie per la premura.

Ang: Bene mi fa piacere! Le passo subito il signor Hale, buona giornata e buona guarigione, mi saluti la signorina Bella.

E: Lo faro senz’altro, grazie.

Inserisce la musica d’attesa e dopo qualche secondo la voce calma e rassicurante di mio cognato mi accoglie.

Jasp: Non ti avevo detto di non chiamare se non per avvertirci della tua morte? – Che dolce che è stato!

E: È sempre bello sentirti amico! Davvero so di essere proprio apprezzato quando parlo con te.

Jasp: Falla finita Edward, ti avevo detto che siccome sei malato qui c’è la vediamo noi e solo in caso di emergenza ti chiamiamo e prima che tu possa rispondere qualcosa che già so, sì lo so che qui dentro il capo sei tu e che devi sapere quello che succede anche perché la responsabilità è la tua, ma sai che di noi ti puoi fidare. Al momento quello che più ci interessa è che tu ti rimetta al meglio. Ti ricordo che a fine mese esce il libro di Bella e non vogliamo che il rappresentante della Cullen’s si presenti ai giornalisti con il naso colante, vero? - Lo diceva scherzando ma so che lo pensa veramente.

E: Okay Jasper come vuoi tu. Ma almeno mi dici se poi Dwayer e Bloodeen sono venuti?

Jasp: Questo te lo posso dire. Si entrambi sono venuti ed abbiamo parlato dei loro manoscritti ma poi sta a te decidere.

E: Voglio il tuo parere, dimmi.

Jasp: Se devo essere sincero sono d’accordo per quello di Bloodeen ma non per quello di Dwayer. Diciamo che c’è una piccolo disputa tra di noi su questo secondo. Infatti io sono contro, Emmett ed Alice sono pro e Rosalie non sa definire e dice che aspetta te per sapere che ne pensi. Comunque dopo il lavoro passiamo a salutarti tutti. Ci stai mancando oggi, non siamo abituati a non vederti intorno a noi sai?

E: Sinceramente anche voi. Un po’ mi sto annoiando a stare a casa da solo, anche perché Bella non poteva rimanere. Almeno c’è pomeriggio. Rose come sta?

Jasp: Bene! Il pancione è uguale a quello di ieri e oggi la vedo particolarmente luminosa. Con Alice dopo vanno a comprare delle tutine per quando nascerà … lo sai che manca solo un mese o poco più e quindi stanno cominciando a preparare borsoni e ninnoli vari.

E: Ne sono felice. Saluta tutti da parte mia e comunque Jasper lo sai che mi fido di te e molto anche, sennò non ti avrei mai nominato come mio sostituto. Ora vado, ci vediamo dopo allora?

Jasp: Si ci vediamo, dopo cerca di riprenderti presto. Grazie … ora vado ciao!

E: Ciao e dai un bacio alla pazza da parte mia.

Jasp: Consideralo fatto.

Chiudiamo la telefonata e subito mi vado a buttare sul letto chiudendo gli occhi per qualche minuto. Mi rilasso un attimo, o meglio cerco di farlo perché la febbre mi da forte dolore alle ossa e mi impedisce di riposare bene, infatti, se non ci fosse stata Bella non credo che stanotte avrei chiuso occhio. Riapro gli occhi e guardando il soffitto vedo la luce dileguarsi sempre di più così mi rialzo per accendere le piccole luci che si trovano sul letto di Bella. Mi ricordo che anche la prima volta che sono entrato in questa stanza le ho subito notate. La luce soffusa si disperde per tutta la stanza e subito il mio sguardo viene attirato dal mio computer. Dovrei fare una ricerca in rete, ma non conosco la chiave internet, quindi riprendo il cellulare questa, volta per chiamare Bella. Non risponde subito segno che è molto occupata o, conoscendola, è in pausa caffè.

B: Ed amore tutt’okey? Stai male? Devo venire?

E: Ciao anche a te Bella! Comunque non ti preoccupare sto bene, ti volevo solo chiedere la chiave d’accesso ad internet perché devo controllare una cosa.

B: Ah, mi sono preoccupata. Sinceramente però ora non ricordo dove sia. Apri pure il mio computer che è sula scrivania.

E: Sicura?

B: Edward sono sicura e poi non ho neanche nulla da nasconderti. Te lo puoi girare anche tutto quel computer, tranquillo. Ma cerca di stare al caldo. Tanto tra un paio d’ora arrivo io.

E: Va bene, grazie. A dopo, un bacio.

B: Un bacio, ciao.

Chiudiamo la telefonata ed io intanto mi siedo alla scrivania di Bella, apro lo schermo del pc e vedo che in realtà è già aperto. In particolare su una pagina di word. Subito penso “avrà ricominciato a scrivere?”. Dopo uno sguardo di sfuggita mi rendo conto di non essermi sbagliato ed anche se è solo un capitolo capisco subito che è il seguito di “Sguardo verde smeraldo” lo si capisce non solo dal titolo ma anche dalle prime righe. Il titolo è “La nostra storia tra le pagine di un libro” e le prime righe dicono, cito testualmente:

“… È passato quasi un anno da quando mi sono seduta per la prima volta davanti a questo computer, dalla prima volta che ho incontrato Lui. I suoi occhi. Quegli occhi che mi portavano via e che mi hanno fatto innamorare già quella sola ed unica volta che li incontrai. Oggi quell’uomo, quel sogno che non credevo potesse appartenermi, è al mio fianco, è con me e tutto questo lo devo non solo a quell’autobus, che fu galeotto del nostro amore, ma anche grazie al primo libro che ho pubblicato, fino ad oggi. Successe infatti che …”

E via discorrendo continuava la nostra storia. Bella sta scrivendo l’evoluzione del suo primo libro senza dirmelo? Forse ancora no ne è sicura, ma già mi piace. È migliorata in questi mesi e si vede facilmente. Per me questo libro è già pubblicato ma prima dovremo vedere la risposta che il pubblico avrà a questo primo libro e poi potemmo parlare di un eventuale secondo.
Dopo essermi ripreso faccio la mia ricerca e richiudo il monitor del pc. Mi stendo sotto le coperte e metto sulle gambe il mio portatile e dopo ben tre anni scrivo anch’io.



BELLA

Ufff che giornata sfiancante, non sono neanche potuta rimanere con Edward, cosa che avrei preferito di gran lunga. Quella riunione delle undici proprio non ci voleva. Per colpa loro non ho potuto né finire il mio articolo per domani che quindi dovrò finire prima del ritorno di Jake, né ho potuto avere la mia amata pausa caffè. Ed io senza caffè al mattino non vivo. Parcheggio la macchina nel vialetto e la prima cosa che penso appena entro in casa è un classicissimo “casa dolce casa” e con un bel sospiro liberatorio mi tolgo di dosso il cappotto inzuppato d’acqua. Tendo l’orecchio per capire se Edward è in camera o da qualche altra parte e subito sento una musica fin troppo familiare e con una faccia molto più che preoccupata corro su per le scale apro la porta della mia stanza e trovo Edward al centro con una faccia sorridente ed una custodia di Cd tra le mani. Si è quello che credevo. Vergogna.
Si gira mi guarda divertito e dice:

E: Cindy Lauper?

B: Bhé - dico imbarazzata- si … da ragazzina mi piaceva tantissimo … perché, che c’è di male?

E: Oh nulla. Ma la tua faccia completamente rossa mi fa pensare al contrario. - Dice ancora divertito.

B: Ehi, è una canzone bellissima!

E: Non lo metto in dubbio, ma sicuramente non vedo te che canti a squarciagola “girls just want to have fun” …

B: Ed invece ti sbagli signorino, perché ci sono andata pure ai talenti della scuola media con questa canzone! - Dico difendendo la canzone che mi ha guidato per tutta l’infanzia.

E: Dimostramelo! Canta! - Dice con sguardo sicuro e malizioso.

B: Va bene! - Comincio a cantare e qualche volta anche a stonare, lui ride come un pazzo ed io con lui, gli prendo le mani e balliamo a ritmo della canzone e quando finisce ci buttiamo tutti e due sul letto ridendo come pazzi.

E: Okay, mi sbagliavo! Avevi ragione la canzone, insieme alla tua, voce merita! – Dice ancora ridendo.

Dopo aver ripreso fiato ci salutiamo, cosa che in effetti non avevamo ancora fatto, con un bacio. Poi mi rialzo e mentre sta per partire un altro pezzo della compilation, chiudo il lettore.

B: Ed io vado a farmi una doccia, vedi che ho preso una pizza per evitare di cucinare, anche perché dopo dovrò lavorare, magari scrivo a letto, così tu puoi stare con me, ma stai comunque al caldo. Scendi e comincia a mangiare che io tra cinque minuti arrivo, va bene?

E: D’accordo Bells. Oggi sai che mi sei mancata? - Si alza prendendomi di nuovo tra le sue braccia.

B: Anche tu amore, tanto. - Ci sfioriamo le labbra con un bacio. - Ora fammi andare altrimenti mi giaccio con questi vestiti umidi. - Gli lascio un altro fugace bacio e scappo in bagno. Dopo una doccia velocissima, mi metto un completo comodo ma anche utilizzabile per uscire in caso ce ne fosse bisogno. Pantaloncini con leggings pesanti, una canotta e sopra una maglia a maniche corte. Non mi devo neanche preoccupare di prendere freddo visto che il camino ha fatto diventare questa casa una specie di fornace, meglio per Edward così non prende freddo. Esco e colta da una fame improvvisa mi precipito in cucina dove Edward mi aspetta per iniziare a mangiare.



Parliamo del più e del meno. Come sono andate le nostre giornate, se ha preso le medicine, se ho fatto la riunione, se ha sentito Jasper. Mi racconta anche che dopo davvero tanto tempo è riuscito a scrivere di nuovo. Lui mi ha raccontato che è una cosa che ha sempre amato e fatto sin da bambino. Scriveva delle storie, che poi leggeva ad Alice, per questo ha aperto la Cullen’s, ma mi ha anche detto che era da troppo che non scriveva, per quale motivo non lo sa neanche lui, sa solo che oggi, come anche io del resto, è stato felicissimo per essere riuscito a scrivere qualcosa, come l’ha definito lui, “di senso compiuto”. Mi ha detto che ha visto il primo capitolo della mia nuova storia, o meglio della nostra storia, e che gli è molto piaciuto. Quando mi ha chiesto perché non gliene avessi parlato gli ho risposto semplicemente:

B: L’ho cominciato ieri sera prima di addormentarmi. – Dico scrollando le spalle.

E la conversazione poi è andata avanti su cose più futili ed ho saputo che I ragazzi verranno alla chiusura per salutarci, cosa che mi ha reso molto felice data l’assenza di oggi.
Finiamo di mangiare e mettiamo tutto a lavare. Sono ormai le 3 ed io ho solo un paio d’ore per finire il mio articolo così saliamo in camera ci stendiamo a letto, lui leggendo un libro ed io con le gambe incrociate, il pc in mezzo ad esse e la schiena posata sul braccio di Edward. Riesco a finire l’articolo solo cinque minti prima dell’arrivo di Jacob che salta sul letto per salutarci ed abbraccia calorosamente sia me che Edward. Restiamo a fare I compiti sul letto, uno strappo alla regola dei compiti sempre sul tavolo o alla scrivania, per rimanere vicino ad Edward che è riuscito anche a far capire qualcosa a Jake.
Per le 7 arrivano I ragazzi che però hanno portato del cinese e si fermano a mangiare con noi con Emmett che continua a prendere in giro il povero malato e a fare battute allusive sul malato e sull’infermiera, che poi sarei io, per fortuna Jacob ancora certe cose non può capirle o saremmo rovinati. Dopo tutti gli scappellotti che Emm si è beccato da Rose e da Edward se ne sono andati. Mettiamo tutto apposto e quando finalmente finiamo sono le 11 e per l’ometto di casa è ora di andare a dormire. Come normalmente io faccio da sola, questa volta però in compagnia di Edward, portiamo Jake a letto e gli rimbocchiamo le coperte, sussurrando Edward gli dice:

E: Dormi Jeky, se serve chiamaci. - Gli lascia un bacio sulla fronte e gli posa una carezza tra i capelli neri.

B: Dormi tesoro, notte. – E gli do un bacio sulla guancia.

Lui con gli occhi quasi già chiusi dice:

J: Notte zia, notte zio, vi voglio bene - e con gli occhi chiusi per la troppa stanchezza continua a parlare, - siete gli zii … migliori … del mondo. - L’ultima parola la dice sbadigliando.

Io sono abituata a queste dolci frasi di mio nipote ma non so come ha reagito Edward che invece non ne è abituato e per giunta lo ha chiamato zio!
Mi volto verso di lui e lo vedo … con gli occhi umidi? Si è emozionato? Lo vedo riavvicinarsi e lasciare di nuovo un’altro bacio sulla fronte di Jake e sussurrargli:

E: Ti voglio bene anch’io piccolo …

Poi si allontana mi prende per mano e mi porta in camera mia. È silenzioso ma appena entriamo si ferma, dopo aver chiuso la porta, al centro della stanza e mi guarda. È felice, emozionato e … ed è anche pieno di amore.
Mi stringe a se in un abbraccio stritolatore e mi da un bacio che mi toglie il respiro ed a cui non ero preparata.

E: Bella ti amo! E non solo perché sei tu, ma anche perché mi hai fatto conoscere quel ragazzino. Gli voglio bene quasi come se fosse figlio mio e tu non sai quanto mi ha reso felice e pieno d’orgoglio che lui mi abbia chiamato zio. Ed è tutto merito tuo. Ti amo e non mi voglio più fermare dal dimostrartelo in ogni modo possibile ed immaginabile.

Mi ribacia non lasciandomi neanche il tempo di ragionare e comincia così la notte più bella della mia vita con il mio Edward. La notte in cui mi sono ulteriormente innamorata di lui. La notte in cui ho scoperto tutto di lui e di come può essere dolce, passionale ed anche irruento alle volte. Ho scoperto che forse aspettare tutto questo tempo per stare insieme è stato utile e giusto perché mai come adesso era il momento perfetto. Mai come adesso ho pensato “è con lui che voglio passare tutta la mia esistenza”, mai come in questa notte mi ero accorta che gli occhi di Edward sono lo specchio della sua anima ed è di quelli che io, quel giorno sull’autobus, mi sono innamorata. È per quella che ringrazio Dio tutti I giorni. Ed è per quello che sono disposta a donarmi. Per lui, l’uomo dei miei sogni, l’uomo della mia vita, l’uomo del mio cuore, il MIO uomo.

______________
Allora cosa ne pensate? La storia degli autori è vera. Quest'estate con la scuola abbiamo fatto uno stage ad una casa Editrice e ci hanno spiegato questa cosa. Di altro non ho nulla da dire se non che amo personalmente il rapporto tra Eddy e Jeky. vi saluto e se vi va fatemi sapere che ne pensate, ora vi lascio a 2 spoiler !

1) Spoiler 1

2) G1: signorina Swan a qualche altro impegno per il futuro?

B: no al momento no

G1: dopo aver scritto il libro, è mai riuscita ad incontrare il protagonista di questo libro?

Mi viene da ridere anche perchè accanto a me Edward mi stringe la mano e si trattiene come me dal ridere. Ma rispondo sinceramente.

B: Si l’ho incontrato- dico sorridendo e lasciando tutti stupiti

G1: l’ha incontrato? Ed è qui con noi questa sera? Sa di essere lui il protagonista e l’oggetto dei suio scritti?

B: si lui è qui con me stasera e sa perfettamente di essere lui.- lo dico in modo orgoglioso e mentre tutti I giornalisti mi guardano stupiti vedo Alice sorridermi dolcemente e sento Edward stringermi maggiormente la mano.

   
 
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