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Autore: lorian    06/11/2011    6 recensioni
Un concorso di bellezza e un premio che può sembrare una punizione sono gli ingredienti di questa storia che unirà Hermione e Draco in un amore del tutto inaspettato.
"No, no, no e poi no! come diavolo te lo devo dire che non accetterò mai quell'incarico; dannata Mezzosangue ti facevo più intelligente".
Gli occhi di Draco Malfoy ardevano di puro odio e di bieco disprezzo mentre si posavano sul volto di Hermione Granger che sfoggiava un sorriso ironico che lo faceva imbestialire ancora di più.
Spero di avervi incuriosito appellandomi alla vostra clemenza perchè questa è la mia prima storia.
Ovviamente preciso che i personaggi sono di esclusiva proprietà della Rowling e la mia storia è scritta solo per divertimento e non a scopo di lucro.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao a tutte!!! Eccoci giunte al 15° capitolo che vedrà Draco impegnato in qualcosa di molto molto importante per la sua vita.

Riuscirà a portare a termine il suo compito? non vi anticipo niente e vi saluto ringraziandovi per le vostre recensioni invitandovi a lasciarvi il vostro parere.

 

Capitolo 15: Addio o arrivederci

 

Brighton apparve agli occhi di Draco, Blaise e Ginny come una splendida città soleggiata, nonostante il clima fosse di solito uggioso.

Il profumo salmastro la faceva da padrone e la distesa del mare incantava i tre maghi che non erano abituati ad un panorama così bello.

La villetta dei nonni di Hermione si trovava a pochi passi dalla spiaggia e lo stridere dei gabbiani, che sorvolavano il pelo dell'acqua in cerca di cibo era un piacere per le orecchie.

Draco era nervoso perchè comprendeva di aver sbagliato con la donna che amava e temeva nel profondo del suo cuore che lei non lo perdonasse affatto.

Era pronto a sopportare tutte le parole cattive che sicuramente lei gli avrebbe gettato contro se questo sarebbe servito a farla tornare da lui.

Ancora non poteva credere al fatto che stava per diventare padre e si sarebbe sicuramente svenato dalla disperazione se lei gli avrebbe negato di conoscere il frutto del loro amore.

Amava ogni istante di più la sua Hermione ed il terrore di perderla cresceva di pari passo con la convinzione e con la consapevolezza di non essere in grado di farsi perdonare.

D'altronde lui l'aveva delusa profondamente non fidandosi di quel sentimento che in fondo lo atterriva ma arrivando addirittura a ferirla con parole dure e a minacciarla di morte.

- Che schifosa bestia sono stato - pensò dentro di se il biondo - io non merito il suo amore ma anche se so di non esserne degno ho la certezza di non poterne fare assolutamente a meno -

Arrivati davanti alla porta, Ginny bussò diverse volte ma nessuno venne ad aprire; Draco si fece prendere dall'ansia: e se lei avesse cambiato destinazione all'ultimo istante? o se si fosse sentita male e nessuno in questo momento la potesse aiutare?

La piccola Weasley, sempre tenendo per mano il moro Serpeverde, si diresse verso il retro del villino e giunta lì si accorse che Hermione era seduta sulla riva del mare con le gambe incrociate e lo sguardo perso nell'orizzonte.

Draco trattenne il fiato poi stringendo i pugni si diresse verso la ragazza facendo cenno agli altri due di attenderlo.

Arrivato vicino a lei si sedette al suo fianco e con la voce tremante disse: " Ciao piccola!!" e la ragazza voltatasi verso quel richiamo spalancò gli occhi trovandosi il ragazzo davanti.

" Che diavolo ci fai qui?" disse astiosa la grifona e il biondo le rispose: " Blaise ha usato la legilimanzia su Ginny e abbiamo scoperto dov'eri. So che io sono l'ultima persona che tu vorresti vedere; ne sono cosciente e sono pronto ad assumermi tutte le mie colpe; ti chiedo solo di darmi qualche minuto per potermi giustificare ai tuoi occhi.

So che questo non servirà a farti cambiare idea ma almeno potrò dire di aver tentato".

" Parla, ti ascolto" disse la ragazza con la voce atona e lui tirò un grosso respiro e cominciò a parlare: " So che non ho scusanti per il mio comportamento; sono stato una bestia e merito tutto il tuo odio ma vorrei cercare di farti capire che cosa ho sentito nel cuore.

Sai perfettamente che io non sono capace di parlare d'amore, non mi è mai stato insegnato il suo valore, né mi è mai stata spiegata la sua intensità.

Sarebbe semplice, per me, dirti ora che ti amo ma non sarebbe onesto perchè sono sicuro che non sono quelle le parole che vorresti sentirti dire; non ora per lo meno.

Io ti ho dimostrato di non fidarmi del nostro rapporto e questo sa tanto di tradimento; non sono degno di essere la persona che ti dovrebbe stare affianco! io ti ho deluso perchè mi ero ripromesso che ti avrei sempre difeso da tutto il male che ci circonda invece ho creduto alla bugia che Weasley mi ha detto, senza pensarci su due volte e se l'ho fatto è perchè, come mi ha fatto notare Blaise, io ho una fottuta paura dei sentimenti.

Sono un vigliacco della peggior specie, non ho mai avuto la forza per affrontare le avversità che la vita mi poneva davanti: accettavo, senza lamentarmi, le decisioni che mio padre prendeva per me, fermamente convinto che lui fosse nel giusto.

Chi ero io per oppormi al volere dell'uomo che mi aveva generato; ma quando Lucius fu arrestato decisi di prendere in mano la mia esistenza facendo i conti con il fatto innegabile che non sapevo che diavolo fare.

L'unica decisione che fui in grado di prendere e che sapeva di buono fu annullare la promessa di nozze che mio padre aveva preso con la famiglia Parkinson.

Il tuo arrivo nella mia vita è stato così repentino da non lasciarmi il tempo di capire che cosa dovessi fare con quello che sentivo nel mio cuore.

Avevo iniziato a provare qualcosa per te durante la collaborazione per la preparazione del concorso ma, vigliacco come al solito, mandai tutto a puttane baciando la Macavoy.

Ti giuro che non avevo compreso di averti fatto così male ma Blaise fu pronto a farmelo capire e quella sera mi sentì per la prima volta una merda per come ti avevo mancato di rispetto.

Sono sincero se ti dico che ho goduto tanto del fatto che la Mc Granitt ti avesse assegnato l'esecuzione dell'Incantio Talenti perchè era mia intenzione umiliarti da morire dato che ti ritenevo responsabile del fatto che mi sentivo così male nei tuoi confronti.

Mi faceva rabbia se Blaise ti teneva la mano o se parlava amichevolmente con te perchè avrei voluto farlo io ma il dannato orgoglio dei Malfoy me lo impediva.

Iniziai a capire quanto eri speciale, la prima sera che dormisti in camera con me quando mi accarezzasti e mi consolasti per l'incubo che avevo fatto.

Provai odio nei confronti di Pansy quando ti offese e non ti nascondo che sentì il prepotente desiderio di ucciderla con le mie mani".

Hermione ascoltava, in silenzio, le parole del ragazzo che amava, sempre fissando l'orizzonte ma non poté impedire a due lacrime di scenderle lente lungo le guance.

Draco ebbe l'istinto di asciugargliele con tanti baci ma si trattenne comprendendo che quello sarebbe stato un grosso errore quindi stringendo i pugni riprese a parlare: " Giorno dopo giorno tu riuscisti a mostrarmi un lato di te che mi lasciò del tutto spiazzato: eri pulita, perfetta e semplice.

Fu con terrore che compresi di desiderarti non solo fisicamente e quando facemmo l'amore, per la prima volta, mi sentì improvvisamente più ricco e compresi che non avrei mai potuto più fare a meno di te.

Eppure nella mia ignoranza e nella mia stupidità non volevo accettare che quello che sentivo era amore: io preferivo classificarlo come bisogno di possesso che era sicuramente un sentimento che conoscevo.

Quando tornasti alla torre compresi che il dolore che sentivo dentro era disperazione per non averti più al mio fianco e capì ed accettai finalmente il mio sentimento per te.

Decisi così di andare al Manor e ad Azkaban per mettere al corrente anche i miei genitori di questa novità".

Hermione sussultò di fronte a questa notizia portando il suo sguardo incredulo verso gli occhi di Draco che disse: " Perdonami se non te l'ho detto; lo avrei fatto ma poi le cose sono precipitate! comunque mia madre fu, incredibilmente, felice di ciò che gli dissi mentre, ovviamente Lucius mi gettò addosso tutto il suo odio e tutto il suo disprezzo.

Ma sai, francamente, di fronte a quell'evidente dimostrazione di superbia mi sentì bene perchè fui certo per la prima volta in vita mia di aver fatto una scelta sensata.

Quando stamattina venni da te volevo dirtelo ma poi non ne trovai il coraggio e cercai in tutti i modi di farti capire il mio amore per te.

Probabilmente ho usato delle parole assurde e la metafora della pianta deve averti fatto ridere ma in quel momento erano le uniche cose che riuscivo a dire e quando tu mi hai detto di amarmi io mi sono sentito vivo come non mi sentivo da tanto tempo.

Purtroppo, come sai già, Weasley mi disse quelle cose ed io caddi nella più profonda disperazione; avrei voluto morire ma fondamentalmente sono un vigliacco che non avrebbe trovato mai il coraggio per togliersi la vita.

Fu più facile per me gettarti addosso tutto il mio odio per le mie illusioni infrante e la mia superficialità mi fece dire cose di cui mi pentì subito ma per orgoglio preferì andarmene.

Prima Ginny e poi Blaise mi fecero capire quanto ero stato stronzo e decisi di correre da te per chiederti perdono ma scoprì che tu te ne eri andata.

In quell'istante il mio cuore si spezzò in mille piccoli pezzi perchè sapevo che era solo colpa mia se tu non eri più lì.

So che ora ti arrabbierai ma Blaise, con la legilimanzia, ha scoperto anche dell'arrivo del bambino!!".

Hermione sussultò e lentamente cominciò a tremare e Draco le disse: " Sta tranquilla, tesoro, io non farò mai nulla per farti del male volevo solo che tu sapessi quanto ero stato felice di scoprirlo.

So che con il mio comportamento ho perso tutti i diritti d'amore verso questa creatura ma devo ammettere che mi riempie di gioia sapere che esiste qualcosa, di così bello, che abbiamo creato insieme.

Perdonami se mi prendo il diritto di dire che sono orgoglioso di essere suo padre anche se nella mia vita non ho mai avuto un buon esempio dal mio.

Avrei voluto che le cose fossero andate diversamente: mi sarebbe piaciuto che tu mi avessi detto del bambino ed io ti avrei abbracciato, tenendoti stretta a me per non perdere neppure un briciolo di quella felicità.

Poi quando avessimo assaporato per bene tutta la gioia che comportava quella notizia ti avrei chiesto, in ginocchio, di diventare mia moglie così come avevo deciso di fare alla fine dell'anno scolastico".

Hermione lo fissò esterrefatta incapace di parlare e lui lo fece per lei: " Si, tesoro, è proprio così; io ti volevo sposare e a dire la verità lo voglio ancora anche se so di non esserne degno.

Fu questo che dissi a mia madre e a Lucius ma per quanto riguarda te volevo aspettare la fine della scuola per darti il tempo di decidere se volevi davvero stare con me! ora sai tutto e sei libera di odiarmi e di cancellarmi dalla tua vita e da quella di nostro figlio.

Ovviamente io spero che tu lo non faccia anche se so che non ho diritto di aspettarmi un tuo perdono che non merito affatto".

Draco abbassò lo sguardo mettendosi a fissare la sabbia, totalmente senza forze e completamente disilluso.

Hermione lo fissava senza parole poi tirando un grosso respiro disse: " Draco, io ho ascoltato le tue parole e devo ammettere che sei riuscito a sorprendermi ma ora come ora io non riesco a perdonarti quello che hai fatto.

Per quanto mi riguarda la fiducia è fondamentale in un rapporto; io mi sono fidata di te nonostante avessi un passato alquanto burrascoso in fatto di donne! non mi è mai passata per l'anticamera del cervello l'idea che tu potessi tradirmi ed ancora voglio fidarmi.

Mi ha sorpreso il fatto che tu sia andato dai tuoi genitori per dirgli che mi ami e che mi vuoi sposare ma come ti ho detto non riesco, in questo momento, a passare sopra alla tua mancanza di fiducia.

Ti amo come sempre ma questo ora non mi basta più: se si fosse trattato solo di me forse sarei già tra le tue braccia ma adesso c'è coinvolto un bambino che non ha colpa se i suoi genitori sbagliano.

Sono sincera se ti dico che all'inizio non avrei voluto che tu sapessi della sua esistenza; volevo tornare ad Hogwarts solo il giorno degli esami e poi sparire dalla tua vita con il bambino".

Draco tremò violentemente e trattenne il fiato terrorizzato da quell'eventualità poi si rilassò quando lei gli disse: " Ma già dopo poche ore passate qui la mia rabbia ed il mio dolore si erano attenuate.

Io non so se torneremo insieme; l'unica cosa che so è che non ti priverò della presenza di tuo figlio né toglierò a lui il diritto di avere un padre.

Io sono sicura che tu sei e sarai un padre meraviglioso che non commetterà gli stessi errori fatti da Lucius.

In questi mesi che siamo stati insieme io ho visto il vero Draco ed è di lui che mi sono innamorata anche se il mio sentimento era presente dal primo giorno che ti ho rivisto.

Credo che a scatenare il tutto sia stato il fatto che tu non ci abbia traditi quando Bellatrix ti chiese se era Harry quel ragazzo deforme che ti trovavi davanti.

Inoltre ho visto le tue lacrime mentre tua zia mi stava torturando e ti ho rispettato per quello.

Io so che tu sei capace di grandi sentimenti ed è per questo che voglio che tu faccia parte della vita di nostro figlio ma per quanto riguarda noi non me la sento, per ora, di perdonarti.

Non riesco più a fidarmi di te, ho paura che un giorno tu possa nuovamente mettere in dubbio il mio amore e francamente non me la sento di rischiare!!".

Draco iniziò a piangere perchè sentiva che lei aveva già deciso di escluderlo dalla sua vita e con la voce rotta dal pianto disse: " Hermione io rispetto la tua decisione; mi faccio da parte e ti lascio libera se vorrai rifarti una vita che non sia al mio fianco anche se solo pensare a questa possibilità mi sta uccidendo dentro; io non mi sento degno del tuo amore e ti ringrazio per non negarmi quello di mio figlio! sappi, però, che per quanto mi riguarda io ti aspetterò ogni giorno nella speranza che tu possa cambiare idea e che possa perdonarmi per la stoltezza che ho dimostrato.

Ora torneremo ad Hogwarts e ti giuro che non verrò più a disturbarti; aspetterò che prenda una decisione e la rispetterò sia che questa sia negativa o positiva.

Sai, piccola, tu hai portato nella mia vita la luce e la gioia e adesso faccio una fatica tremenda a vivere con la consapevolezza che dovrò coesistere nuovamente con il buio e con il dolore.

Perdonami per tutto il male che ti ho fatto e ti prego di credermi se ti dico che ti amo con tutto me stesso e che questo sarà così per sempre!!".

Dette quelle parole Draco si alzò e iniziò a tornare verso il villino sentendo, con dolore, i singhiozzi di Hermione perforargli i timpani.

Arrivato davanti a Ginny e Blaise si gettò tra le braccia del moro iniziando a piangere a calde lacrime.

I due amici si sentivano del tutto incapaci di aiutare quel ragazzo e Ginevra aveva sempre più voglia di avere tra le mani la testa di suo fratello per potergliela fracassare contro il muro.

Blaise aveva gli occhi pieni di lacrime e continuava a stringere tra le braccia Draco che era distrutto.

Quando il biondo si fu calmato i tre ragazzi si presero per mano e concentratisi si smaterializzarono trovandosi davanti ai cancelli di Hogwarts.

Arrivati sotto al porticato Ginevra mise una mano sulla spalla di Draco e disse: "Senti Malfoy a me dispiace tanto per quello che ha fatto quella bestia di Ron; mi sento in colpa perchè avrei dovuto intuire che lui aveva brutte intenzioni ma ultimamente sembrava che si fosse rassegnato ed invece non era così.

Vorrei avere la Giratempo che usava Hermione quattro anni fa per poter tornare indietro nel tempo ed impedire a quel mollusco di fare quello che ha fatto!!".

Draco la guardò poi le disse: " Grazie Ginny, per le tue parole ma non devi sentirti in colpa per ciò che ha fatto tuo fratello.

Il problema fondamentale non è lui, anche se avrei un impellente voglia di sfigurarlo con le mie mani.

Hermione me lo ha fatto capire: alla base di tutto c'è il mio problema di non riuscire a fidarmi della gente; io non avrei mai dovuto attaccare la donna che amavo nel modo barbaro che ho usato senza averle prima dato la possibilità di spiegarsi o di difendersi.

Ora l'unica cosa che mi resta da fare e attendere una sua decisione e spero di non dover aspettare molto perchè fino a quel giorno io cesserò di vivere! adesso scusatemi ma devo andare in infermeria per poter chiarire qualche punto con un rosso di nostra conoscenza".

Finito di parlare il biondo si girò poi parve ripensarci e voltandosi nuovamente disse: " Ah, Ginny, da ora in avanti io sono Draco non più Malfoy; d'altronde, se non ti perdi in inutili giri, diventerai la ragazza del mio migliore amico che per me è come un fratello".

"Comunque ti concedo" aggiunse con un sorrisetto stentato " di chiamarmi furetto quando litigheremo!".

Poi, lasciandosi alle spalle Ginevra e Blaise, completamente basiti, entrò nel castello diretto in infermeria.

Arrivato lì Draco entrò nel grande stanzone ma non trovò nessuno: i letti erano tutti vuoti ed immacolati. Dopo pochi secondi il ragazzo fu raggiunto da Madama Chips che gli chiese chi cercasse e quando lui glielo disse lei gli rispose che Ronald Weasley era stato espulso e che era stato portato via da sua madre che furiosa era venuta a prenderlo avvisata dell'espulsione dalla Preside in persona.

" Sa, signor Malfoy, a me non piace fare pettegolezzi" disse sogghignando l'infermiera " ma visto che in questa storia c'è coinvolto anche lei credo che non ci sia nulla di male se la metterò al corrente.

La signora Weasley è arrivata qui circa due ore fa completamente all'oscuro del motivo della cacciata di suo figlio ed io non potevo aiutarla dato che quando l'avevano portato qui da me era in condizioni veramente pietose ma non ne sapevo la causa.

Purtroppo neppure la Professoressa Mc Granitt era disponibile a darle spiegazioni dato che era dovuta partire con urgenza per il Ministero.

Fortunatamente ha trovato una fonte più che attendibile che le ha dato delle risposte veramente chiare".

" Di che fonte parla Madama Chips?" chiese il biondo, fortemente curioso e lei gli rispose: " Del signor Potter; lui ha spiegato alla signora Weasley quello che aveva combinato suo figlio ma la cosa che più mi ha colpito è stato il fatto che lui abbia preso le sue difese!!".

" Beh, non poteva essere altrimenti " sputò con astio Draco " in fondo sono amici!!" e la donna stupita disse: " Credo che lei non mi abbia capita, signor Malfoy; quando ho detto che il signor Potter aveva preso le sue difese io non mi riferivo al signor Weasley ma a lei, Draco!!".

Il principe delle serpi spalancò gli occhi poi a fatica disse: " A me?" e la donna gli rispose: " Oh si, proprio a lei e doveva vedere con quanta enfasi asseriva di credere nel vostro amore e condannava il comportamento del suo amico".

Completamente basito, Draco Malfoy, salutata Madama Chips e ringraziatala decise di andare a cercare lo sfregiato per comprendere come mai lo avesse difeso a discapito del suo storico amico.

Lo trovò, poco dopo, in giardino e lo chiamò per parlargli; Harry si fermò e disse: " Che vuoi Malferret?" e lui gli chiese perchè avesse preso le sue difese con la signora Weasley.

Il ragazzo sopravvissuto, sogghignò poi rispose: " Vedo che le notizie volano veloci!!" poi più seriamente aggiunse: "Malfoy non credere che io abbia dimenticato tutto il male che hai fatto in sei anni ad Hermione.

Non posso scordarlo come, però, non posso scordare i suoi occhi disperati quando ti hanno perso; erano vuoti e senza luce esattamente come i tuoi in questo momento.

Tornerà sta tranquillo perchè lei ti ama troppo e Hermione non è capace di portare rancore". 

Quindi come se nulla fosse Harry Potter voltò le spalle al suo nemico, Draco Malfoy, per tornarsene alla torre e il biondo, sentendosi come spinto da una forza estranea gli urlò: " Grazie sfregiato!!!".

Il grifone non si fermò ma gli fece un gesto con la mano a mò di saluto e scomparve alla vista della serpe bionda.

Nei giorni che seguirono Draco si lasciò andare rifiutandosi sia di mangiare che di presentarsi alle lezioni.

All'inizio la Preside si oppose a quelli che credeva capricci ma quando fu informata da Blaise, dell'incontro disastroso avuto con Hermione, non se la sentì d'infierire ulteriormente lasciando che il ragazzo restasse in camera nella speranza che un pò d'isolamento lo aiutasse a riprendersi.

A turno Blaise, Pansy, Daphne, Ginny e perfino Harry si presentarono in camera sua tentando di spronarlo a reagire  ma tutto fu inutile.

A tutti lui rispondeva: " Senza la mia Hermione e mio figlio non ho nessuno scopo!!".

Al quattordicesimo giorno di volontario isolamento Daphne cominciò a dare di matto e riunì tutte le persone interessate nella Stanza delle Necessità.

Ad uno ad uno si presentarono Zabini con la sua ragazza Ginny, Tiger e Goyle, Pansy, Harry e Theodore Nott.

Daphne prese la parola: " Credo che sia chiaro a tutti il motivo per il quale siamo qui; per quanto mi riguarda io sono stufa di vedere che il mio migliore amico si sta lasciando morire per amore e non è mia intenzione farglielo fare.

Weasley, ti pregherei di dirmi dove si è rifugiata quella testarda di una Grifondoro perchè è mia intenzione andare da lei a cercare di spiegarle che diavolo sta succedendo qui!".

Tutti gli sguardi si spostarono verso la ragazza che, dopo un pò annuì in silenzio e disse alla bionda come raggiungere Hermione.

" Grazie Weasley; io so che noi serpi non siamo mai andati d'accordo con voi grifoni ma in questi giorni ci siamo resi conto che non siete poi così male come credevamo.

Domani mattina, approfittando della mia ora buca, andrò dalla Granger e tenterò di parlarle!!".

Quindi tutti d'accordo si salutarono.

 

Bene ora che avete letto cosa ne dite? chi si è comportato meglio Draco o Hermione? e voi che cosa avreste fatto al loro posto?

  
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