capitolo 11
Erano
passati diversi giorni dall’ultima volta che sentii Edward,
non
solo al telefono, ma anche al pc non si connetteva mai, oppure, ero io
che
quando lui c’era non ero in linea.
Sorrisi
scendendo
dalla mia macchina; davanti a me una villa stupenda. Hai capito un
po'…,
pensai. Eh sì, ero davanti alla casa della ragazza di Emmet,
finalmente aveva
deciso di farmela conoscere, secondo lui anche io dovevo finalmente
vedere
colei che gli aveva intrappolato il cuore, tanto da farlo convolare a
nozze in
gran segreto.
Per
l’occasione
avevo indossato una gonna a vita alta, con bottoni dorati sul davanti,
una
camicetta di seta sottile bianca a pois neri, calze nere e un paio di
tronchetti blu felpati. Ormai si avvicinavano i giorni freddi, allora
avevo
deciso di terminare il tutto con un giacchetto pesante blu corto,
così che si
potesse intravedere un po' la camicetta bianca per contrastare tutto
quel blu
notte. Alice mi aveva contagiata, ero cambiata, da quando indossavo
jeans
scoloriti e felpe larghe, ad ora che indosso capi alla moda e
sofisticati,
anche se a volte la parte sportiva di me riemergeva sempre.
Spensi
il motore
della mia auto e mi incamminai verso il grande portone in ferro battuto
nero.
La famiglia di Rosalie, per avere una villa così doveva
essere davvero ricca,
pensai.
Bussai
e pochi
minuti dopo una ragazza bellissima dai capelli lunghi e biondi mi
accolse con
un sorriso stupendo: “Tu devi essere Isabella!”,
esclamò sorridendomi e riuscii
solo ad annuire.
“Bella…”,
la
corressi. Il mio nome per intero non mi andava giù. La vidi
fare un cenno con
il capo e mi fece accomodare dentro: “Permesso.”
Rosalie
mi afferrò
per un braccio e mi tirò dentro con lei fino ad arrivare
alla sala principale
probabilmente, dove seduto su di un divano c’era Emmet che
guardava una partita
di basket in tv.
“Tesoro
è
arrivata.”, gridò con voce squillante. Quanta
energia aveva 'sta ragazza ,
quasi alla pari con Alice.
“Cuginetta!
Come
sei bella questa sera”. Mi abbracciò tirandomi su
come al solito.
“Scimmione,
mettimi
giù”, dissi iniziando a ridere. Finalmente il
pavimento era sotto i miei piedi.
Lo guardai con sguardo imbronciato: “Vuoi dire che non sono
sempre carina?” gli
domandai divertita sottolineando quel "sempre". Tra noi era sempre
cosi, un gioco continuo.
“No,
questo mai,
sei sempre bellissima e lo sai”, disse diventando serio per
poi prendere una
mano di Rosalie e trascinarla con sé sul divano, senza
però staccare il suo
sguardo da me.
“
Rosalie la tua
casa è davvero stupenda, complimenti”. Non sapevo
per quale motivo, ma a primo
impatto la moglie di mio cugino mi era simpatica: era molto bella e a
modo.
Dovevo dire la verità, non me l'aspettavo da uno come
Emmett, sempre pronto a
divertirsi, ma probabilmente lei lo aveva stregato. Era difficile
mettere in
trappola Emmet Swan.
“Grazie
Bella, ma
questa è la tenuta dei miei, sono cresciuta qui ogni estate
fino ai sedici
anni.”
La
serata passò
tranquilla, tra risate e le solite battutine di Emmett. Avevo scoperto
che
davvero insieme erano una coppia stupenda, si completavano a vicenda e
per un
po' l’invidia nei loro confronti mi prese a tormentare.
Avrei
mai trovato
una persona giusta per me come lo è Rose per Emmet?
Probabilmente no, ma non
potevo tormentarmi in eterno, dovevo vivere la vita giorno per giorno e
lo
stavo facendo, con un unico piccolo particolare: Edward Cullen. Io e
Rosalie
scoprimmo di avere tante cose in comune, anche lei come me aveva
passato un
periodo poco felice alla mia età, ma lo aveva superato
trovando in Emmet un
amico e poi successivamente un amante. Ci salutammo con la promessa di
rivederci e perché no, anche uscire a fare compere insieme
con Alice, se voleva
unirsi a noi.
Quella
stessa sera
decisi di fare una cosa. Non ne potevo più un modo dovevo
trovarlo. Non era
possibile che il mio migliore amico per una stupidata come quella che
era
successa al pub quella sera, non doveva più rivolgermi la
parola per non farsi
sfuggire più nulla o non mentirmi più.
Perché pur non parlandomi la menzogna
rimaneva, continuava a mentirmi, anche se ora conoscevo il loro
segreto,
chiamiamolo così.
In
pochi minuti fui
davanti casa di Jasper. Una volta davanti al pianerottolo di casa, vidi
le luci
del salotto che affacciavano sul cortile anteriore accese. Dovevano
essere
ancora svegli, erano le dieci di sera e di solito Jazz a
quest’ora tornava
dagli allenamenti. Alla porta mi aprì Fray, al cuginetta che
viveva con lui -
la piccola aveva solo sei anni e aveva perso un anno prima i suoi
genitori in
un incidente stradale. Mi accolse come sempre con quel suo sorrisino
stupendo.
Mi abbassai alla sua altezza, carezzandole dolcemente i suoi boccoli
dorati.
“Fra
, è in casa
tuo cugino? Dovrei parlargli, è urgente.”, dissi
semplicemente. Lei annuì e
senza dire una parola corse su per le scale, probabilmente diretta
verso la
stanza del mio migliore amico.
Entrai
seguendola.
In casa non c’erano i signori Whitlock, così a
passo svelto salii al piano
superiore e vidi la bimba uscire dalla camera sorridendomi.
“E'
tutto tuo”.
Quella biricchina mi fece la linguaccia e si chiuse in camera sua.
La
porta della
camera di Jasper era aperta, così mi fermai sulla soglia e
bussai guardando
all’interno: “Si può o il signore
– non possiamo più essere amici –
è
occupato?”, domandai con voce seria. Era disteso sul letto
con un braccio
dietro la testa ed un libro tra le mani che gli copriva il viso alla
mia vista.
Lo posò sul suo petto, alzò il capo per poi
guardarmi e con un espressione
affranta si tirò di nuovo giù. Scossi il capo, mi
avvicinai al suo letto e mi
ci accomodai togliendogli dal volto il libro e dandogli un piccolo
pugno sul
petto.
”Ahi,
mi hai fatto
male!”, esclamò tirandosi su a sedere e
guardandomi.
“Ben
ti sta, brutto
idiota! La devi finire di evitarmi, so tutto è inutile che
cerchi di starmi
lontano solo per non mentirmi, perché lo fai anche non
parandomi” lo vidi
deglutire e sgranare gli occhi. Aveva capito che sapevo di Edward.
“ Ma cosi mi
fai ancora più male “, dissi tutto d’un
fiato. I suoi occhi divennero lucidi ,
era strano vederlo cosi e mi si strinse il cuore.
Non
volevo farlo
sentire in colpa, ma solo fargli capire che evitandomi, stando lontano
da me mi
faceva solo male, perché lui era l’unica persona
che mi rendeva felice dopo tanto
tempo, con cui sapevo di poter parlare di tutto. In un secondo mi
sentii
stringere da due forti braccia e il calore del suo petto; mi aveva
stretta a
sé. Era tantissimo che non sentivo più quella
sicurezza che mi dava essere
stretta tra le sue braccia.
“Mi
dispiace,
Bells”, disse poggiando le sue labbra sul mio capo. Mi voltai
verso di lui e lo
guardai negli occhi sorridendogli, piano mi avvicinai e gli diedi un
bacio
sulla guancia.
“Sei
uno stupido,
lo sai? Ma sei il mio BFF, come farei senza di te?” lo vidi
sorridere e
stringermi maggiormente a sé. “Ora,
però, non stringere cosi, mi soffochi” e
scoppiammo a ridere entrambi.
L’ora
successiva la
passammo a parlare di lui, del fatto che stava soffrendo sia per quello
che
faceva a me, sia per Alice che ormai faceva coppia fissa con Jacob. Mi
dispiaceva per lui, sapevo quando ci tenesse a lei, era mia amica, ma
non avevo
mai azzardato a parlargli dei sentimenti che Jazz aveva nei suoi
confronti.
Volevo bene ad entrambi, ma non sapevo che fare in quelle circostanze.
All’inizio mi era sembrato che ad Ali piacesse Jazz, ma non
so per quale motivo
abbia cambiato idea per poi uscire con Jacob. Lui che era come un
fratello per
me, ci conoscevamo da piccoli, eravamo cresciuti insieme giocando e
rincorrendoci per il bosco. Ero nel mezzo ad una questione che prendeva
i mie
tre migliori amici e non sapevo da che parte stare, anzi non volevo
stare dalla
parte di nessuno volevo solo che fossero felici, ma Alice stava creando
non
pochi problemi e io avevo ragione a dire che era una streghetta a tutti
gli
effetti .
“Ora,
però, Jazz,
prima che io vada dobbiamo parlare di ciò che ci ha portato
a stare lontani.”
Ero decisa, doveva spiegarmi del perché copriva Edward e del
perché di tutta
questa messa in scena dei due. Lo vidi portarsi una mano tra i capelli,
lo
faceva sempre quando era in ansia o era preoccupato.
“Vedi…
quando
scoprirà ciò che ti sto per dire mi
ucciderà…” lo fermai.
“
Dimmi solo come
fate a conoscervi e se tutto questo è stato fatto per
prendersi gioco di me”,
dissi a denti stretti. Non volevo dubitatore di lui, sapevo che non
avrebbe mai
giocato con i miei sentimenti, ma in quel momento non ero sicura di
niente e
volevo delle risposte.
“E'
il mio migliore
amico praticamente da quando siamo piccoli… e inoltre
è mio cugino.”, ammise
con lo sguardo basso. Jasper ed Edward cugini? Ero incredula, chi se lo
sarebbe
aspettato. Ma ora doveva dirmi la cosa che più mi premeva,
dovevo sapere…
“Non
sapevo che vi
stavate sentendo per chat, lo giuro! Me l'ha detto settimane dopo e ho
fatto
due più due e mi sono detto: Bella più Forks
più migliore amico di nome Jasper…
tutto tornava Bells” lo ascoltavo senza fiatare, volevo
vedere dove andava a
finire. “E così gli dissi che ti conoscevo, che
eri tu la mia migliore amica e
beh lui volle venire con me quel giorno a conoscerti, non possi dirti
altro…”
annuii
“Già,
sarà lui a
dovermi dire la verità e del perché di tutto
questo, solo che poteva venire
benissimo da me ed essere amici”. Amici? Io volevo essere
amica di Edward?
Forse sì, ma una parte di me, quella che seguiva il cuore,
sapeva che per me
quell’idiota non era solo un possibile amico.
Vidi
Jasper
guardarmi: “Vuoi davvero essergli solo amica?”
A/r
Mi
dispiace
infinitamente per questo enormeeeee ritardo ... come sempre direte xD
avete
ragione ma ho avuto non pochi problemini quindi ... non ho avuto
proprio tempo
di postare anche se avevo il capitolo già pronto ... lo so
fa skifo ma questo è
il massimo che sono riuscita a tirare fuori spero che nel prossimo
riesca a
fare qualcosa di meglio perché come avrete capirò
ci stiamo avvicinando al
fatidico incontro tra Ed e Bella!! spero che però abbiate
apprezzato comunque
quindi ringrazio ancora una volta tutti quelli che mi seguono
e
commentano!!!
ps.
non badate agli
errori appena trovo qualcuno che mi aiuti la correggo. Ecco
perché avrei
bisogno di qualcuno che mi aiuti a correggere i capitoli , che mi
sopporti e
che mi possa aiutare sempre nella correzione delle mie storie anche se
fanno
pena ç___ç ma ci terrei e ne sarei davvero felice
!! grazieee in anticipooo !!
baciii
rò