Fanfic su attori > Robert Pattinson
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Autore: midnightsummerdreams    06/11/2011    4 recensioni
Lei: 25 anni lavora al St. Mary nel reparto maternità, si è trasferita a Londra insieme al suo migliore amico e non ha altri interessi se non il suo lavoro, il suo lavoro ah e il suo lavoro, è reperibile per le sue pazienti a qualsiasi ora del giorno e della notte..
Lui:ha 28 anni lo conoscete tutti, è tornato a casa dopo essere stato tradito dalla sua fidanzata storica con cui stava per sposarsi, e vuole solo starsene un pò tranquillo..
Che cosa succede quando lui e lei si incontrano in un bar?
e se dopo aver passato la notte insieme il giorno dopo si rincontrassero dove lavora lei?
["e così sei l’ ostetrica di cui straparlava Victoria”disse Robert
“così pare e tu sei il padre della bambina che non si è mai visto”disse Carla
“Rob è già nata vero”disse un ragazzo raggiungendoli in preda al panico
“si Tom vai a vederla è bellissima”disse Robert
“scusi ma lei dove va?”chiese Carla l’ orario di visita dei parenti era finito da un pezzo
“posso vedere mia figlia”disse Tom
“Victoria è mia sorella”disse Robert]
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ebbene si ci credete? siamo arrivati all'epilogo avevo in mente altre cose per questo epilogo ma comunque siccome ho deciso che si la storia è ormai conclusa si un pò mi si stringe il cuore a dirlo, dopo quarantamila capitoli anzi no diciamolo bene quanti capitoli sono con questo XD questo è il 79esimo cioè una cosa davvero angosciante XD Che dire di questa storia ho iniziato a scriverla quando mi è tornata la voglia di scrivere finalmente mi avevano dato il trasferimento a Milano e quindi avrei frequentato quell'assurdissima facoltà che frequento tutt'ora finalmente dove avevo deciso di frequentare, nel periodo tra la domanda di trasferimento e la risposta si parla di tutta l'estate del 2009 io e il mio migliore amico abbiamo parlato tanto e un giorno abbiamo ipotizzato che in futuro ci saremmo trasferiti a Londra insieme lui che finalmente sarebbe stato libero di uscire con i ragazzi brit in tranquillità e non come accade qui in Italia e io che avrei potuto fare l'ostetrica come sognavo da quell'idea è nata questa ff quando è nata però non sapevo ancora del mio trasferimento a Milano e lo ammetto è stato un periodo difficile perchè finalmente avevo capito cosa volevo fare e allo stesso tempo sapevo che non avendo quel trasferimento non l'avrei potuto fare perchè dicevano che a Milano non davano il trasferimento a nessuno e io di continuare a studiare fuori casa non ce la facevo proprio più sia economicamente sia che per i vari problemi familiari che ho, poi quell'agosto ho perso anche la mia nonna paterna e quindi non era un gran periodo dal canto loro l'aver rinunciato e aver chiesto il trasferimento rappresentava per i miei genitori che io fossi una mezza fallita e non è che si siano risparmiati a farmelo sapere, insomma non era un gran periodo l unica cosa che adoravo in quel periodo era rob XD e quindi poi stanca di sentirmi il solito fallimento ho deciso di dare il mio nome al personaggio della mia ff si avevo bisogno di egocentrismo ma non sono come lei XD e non sono nemmeno superfiga come la sophia bush che sarebbe poi l'attrice che secondo me è perfetta per dare il volto a questo personaggio, poi Ivan è ispirato al mio best friend ma in realtà il mio best friend poi non è proprio proprio così , il suo personaggio l ho estremizzato un pò e gli ho dato il volto di Ian Somerhalder perchè ci vivrei un sacco con un tipo del genere e perchè piace anche al mio amico XD per Nate abbiamo il Chace Crawford di GG perchè il mio best friend all'epoca sospettava fosse gay XD Emma Watson perchè credevo fosse un ottima amica per Rob XD George Graig perchè erano carini quando stavano insieme e poi basta altri personaggi non li hi propriamente aggiunti perchè i Pattinson sono i Pattinson e Sturridge è Strurridge XD
E' un sacco difficile scrivere una nota conclusiva a questa storia non so se per caso avete qualche dubbio o volete chiedermi qualcosa che non avete capito in questi 79 capitoli che sarebebro 78+epilogo XD chiedete pure
devo dire che ho apprezzato un sacco le persone che hanno seguito questa storia perchè insomma è interminabile e io a causa uni non sempre ho pututo darle lo spazio che volevo dei capitoli fanno schifo perchè non aveva tutto quel tempo per scrivere e questo mi spiace un sacco, ma non è così poco impegnativo scrivere specie se fai la mia facolità XD ma comunque del tempo per scrivere lo trovavo perchè tengo tanto a questa storia e come dicevo vi ringrazio per averla seguita fino a qui e per averle dato tanto affetto.. ho anche conosciuto delle ottime persone grazie ai commenti nei capitoli qualcuno commenta ancora e la sento ancora qualcun altro non lo sento più però comunque sono state delle conoscenze positive che dire vi lascio a questo capepilogo XD e la storia è finita ma quando con BE le cose andranno meglio e quando sistemerò anche le mie altre ff vorrei aggiungere dei missing moments uno ce l'ho già in mente grazie alla mia ultima gita a London lo scorso settembre visto che mi sono presa un pò di tempo per andare a Primrose posto che vi consiglio di vedere quando sarete a Londra XD Vi abbraccio e niente poi vi farò sapere se riesco ad incontrare Rob alla premiere londinese di BD ma ne dubito nel caso vorrei tanto dirgli di mettersi con la commessa di Tesco e che KS non lo merita XD


“credi che i bambini reggeranno due settimane senza di noi?“chiese Carla perplessa, effettivamente li avevano sempre portati con loro quando stavano via per qualche giorno, certo Sophie si era ormai abituata a dormire da sola e non aveva certo paura dei temporali o di strani mostri sotto il letto, mentre Julian era un’altra storia e questo la preoccupava un po’.

“sono grandi ormai, o almeno questo è quello che ha risposto tuo figlio poco fa”disse Robert mentre guidava tranquillamente verso casa, avevano salutato i bambini prima di lasciarli a casa Pattinson dove avrebbero passato le prossime due settimane in compagnia dei nonni paterni e materni.

“spero che i tuoi siano pronti all’idea di passare nottate svegli a leggergli storie”disse Carla

“ha promesso che le leggerà con Sophie le storie”disse Robert

“speriamo bene”disse Carla

“non è che sono tutte scuse perché non vuoi stare due settimane da sola con me?”chiese Robert mentre parcheggiava davanti casa.

“e io che pensavo di averlo nascosto bene”disse Carla sospirando e scendendo dall’auto.

“No, no dove vai?”chiese Robert prendendola in braccio.

“dai, ma peso un sacco con questo vestito”disse Carla

“ti aiuterò volentieri a toglierlo, ma non vorrai non rispettare le tradizioni?”chiese Robert baciandola mentre entravano in casa.

“abbiamo un po’ di tempo prima del volo no?”chiese Carla approfondendo quel bacio.

“si un po’ di tempo c’è”disse Robert ma proprio in quel momento fece la sua comparsa Ivan.

“che pessimi, e poi avete un volo per la Francia, tenetevi qualcosa per la luna di miele quanto meno”disse Ivan.

“non bussi nemmeno più adesso?”chiese Carla

“dai andiamo di sopra che ti aiuto a scegliere qualcosa da mettere non vorrai sfigurare con i francesi”disse Ivan

“mi cambio in bagno ho già capito”disse Robert ridacchiando.

“Per me puoi cambiarti anche in camera non mi scandalizzo certo”disse Ivan

“Ivan sei pessimo”disse Carla invitando a seguirla di sopra.

“Per me non dovresti partire e poi il mese prossimo è natale”disse Ivan mentre Carla stava sistemando le ultime cose in valigia, avevano un volo tra un paio d’ore e aveva fatto giusto in tempo a togliersi il vestito da sposa e mettersi qualcosa a caso dall’armadio.

“Ivan sei veramente pessimo”disse Carla sospirando

“renditi conto te ne vai per la bellezza di due settimane, cioè lasciate i bambini due settimane senza di voi”disse Ivan

“Ivan ho detto a Katie che per qualsiasi problematica può chiamarmi”disse Carla rassicurandolo, Katie era la ragazza che aveva deciso di fare da utero in affitto a lui e Nate, e mentre Nate era molto tranquillo sull’argomento Ivan era un’altra storia, e ora che si stava avvicinando il termine della gravidanza era davvero incontenibile, avvicinando beh non proprio Katie era al settimo mese quindi di tempo ce ne era largamente essendo il termine fissato per gennaio.

“e se dovesse partorire in queste due settimane? Se succede una qualsiasi cosa? “chiese Ivan

“Ivan stai tranquillo, non succederà nulla”disse Carla abbracciandolo e accarezzandogli i capelli come avrebbe fatto con i suoi bambini.

“che mammina tenera che sei”disse Ivan prendendola in giro
“si e tu sei peggio di Sophie e Julian se per questo, ma sono sicura che sarai un ottimo genitore e anche Nate lo sarà”disse Carla

“scusami, sono piombato in casa tua quando dovresti prendere e partire per la tua luna di miele”disse Ivan

“figurati, però mi faresti un favore portando giù la mia valigia”disse Carla facendogli l’occhiolino mentre tentava di mettersi il cappotto.

“certo, certo”disse Ivan stranamente gentile.

“tutto a posto?”chiese Robert quando finalmente Carla riuscì a salire in macchina.

“si, è un po’ in pensiero per Katie”disse Carla

“certo, è preoccupato dall’idea di diventare padre”disse Robert

“già ma noi continuiamo a chiamarla preoccupazione per la gravidanza, così si sente più tranquillo”disse Carla sorridendo.

“beh speriamo non vada troppo in ansia durante questi giorni, abbiamo un sacco di cose da fare”disse Robert facendole l’occhiolino.

“non ho mai visitato la Francia in maniera decente quindi non pensare di passare tutto il tempo a letto”disse Carla.

“sei sempre la solita che fraintende tutto, è tutto già organizzato vedremo un sacco di posti, e vedrai che a fine giornata vorrai soltanto dormire”disse Robert annuendo sicuro.

“bene anche perché come dicevamo oggi ai bambini non ho assolutamente voglia di allargare la famiglia”disse Carla annuendo.

“anche se insomma io sono il terzo figlio”disse Robert

“e io sono figlia unica”disse Carla

“ok, ok ho capito”disse Robert sorridendo.

Quando arrivarono a Parigi era notte fonda e pioveva a dirotto, decisamente novembre non era probabilmente il mese giusto per visitare la Francia.

“hai sonno?”chiese Robert vedendo quella che ormai era sua moglie sbadigliare.

“no, è che comunque sono le tre del mattino”disse Carla sbadigliando di nuovo.

“e ieri hai fatto le ore piccole suppongo, cosa ti ha organizzato Ivan alla fine?”chiese Robert

“veramente non abbiamo fatto poi così tardi e non abbiamo bevuto nemmeno molto, tu piuttosto cosa hai combinato con Tom? Qualcuno mi ha detto che eri uno straccio questa mattina”disse Carla prendendolo in giro.

“dettagli, comunque sai chi ho incontrato ieri?”chiese Robert

“chi?”chiese Carla

“John il barista di quel pub dove ci siamo incontrati, abbiamo girato diversi pub e Tom ci ha portati anche lì”disse Robert

“oddio è passato tantissimo come sta?”chiese Carla

“sta bene, sai che non ci credeva affatto che stessimo insieme”disse Robert

“che novità, nessuno ha fiducia in noi due”disse Carla

“non finiremo mai nella lista delle coppie più noiose questo è sicuro”disse Robert

“decisamente no”disse Carla ridendo, ed effettivamente era vero ne avevano combinate di ogni e nonostante avessero sempre fatto di tutto per non dare in pasto alla stampa i loro problemi alla fin fine la loro vita personale finiva sempre in prima pagina su quegli inutili giornali di gossip, per fortuna però quei tempi burrascosi erano lontani e  l’euforia generale intorno a Robert si era anche un po’ spenta, insomma  il giusto per dare un minimo di stabilità ai loro figli.

“dove vi porto?”chiese il tassista parlando purtroppo in francese, se c’era una cosa che odiava Carla era il francese, no forse i francesi li sopportava anche meno, ma invece Robert adorava la Francia e poi bisognava ammettere che era una delle città più belle d’Europa anche se lei preferiva nettamente Londra.

“InterContinental Paris Le Grand 74 Avenue Des Champs-Elysées ”disse Robert in perfetto francese facendo ridere Carla.

“perfetto”rispose l’autista.

“perché ridi?”chiese Robert

“dovresti sentirti sei stupendo a parlare in francese”disse Carla appoggiandosi contro la sua spalla continuando a ridere, mentre l’autista li guardava un po’ perplesso e Robert si limitava a rassicurarlo sul fatto che andasse tutto bene.

“si no grazie continua pure a ridere di me”disse Robert mentre si toglieva la giacca.

 “non posso farci niente sei ridicolo quando parli in francese, dovresti sentirti”disse Carla prendendolo in giro una volta entrati nella loro stanza per quello che aveva detto alla reception, aveva anche provato ad imitarlo ma non rendeva sufficientemente.

“non è nemmeno un giorno che siamo sposati e credo che tu abbia superato la soglia dei complimenti”disse Robert perplesso scompigliandosi i capelli bagnati.

“già, forse avresti dovuto sposare qualcun altro”disse Carla annuendo convinta liberandosi anch’essa della giacca mentre guardava fuori dalla balconata della loro stanza.

“no, non credo fosse possibile”disse Robert avvicinandosi e abbracciandola da dietro.

“e come mai? Sono sicurissima che ci siano un sacco di donne là fuori che sarebbero ben disposte e anche meglio della sottoscritta”disse Carla accarezzando le sue mani che le stringevano i fianchi.

“perché io amo te”disse Robert e a quelle parole Carla voltò il viso verso di lui e lo baciò.

“hai fatto proprio una pessima scelta”disse Carla sorridendo contro le sue labbra.

“non credo proprio, tu piuttosto potevi scegliere meglio”disse Robert sorridendo a sua volta.

“no, certe cose non si possono scegliere”disse Carla accoccolandosi meglio contro il suo petto e lasciandosi avvolgere dal suo abbraccio mentre entrambi si lasciavano riempire gli occhi dalla vista che offriva la loro camera, Parigi non era poi così male dopo tutto.

 

13 years later

“non mi si fila per niente, ho cambiato taglio di capelli, mi sono comprato una giacca nuova, ma non mi si fila comunque”disse Julian mentre pizzicava le corde della sua chitarra acustica sbuffando.

“devi avere pazienza Julian non ti sei certo scelto una ragazza qualsiasi, le mie amiche stravedono per te anche se sei un ragazzino”disse Sophie impegnata a guardare delle cose al computer.

“guarda che abbiamo un anno e mezzo di differenza e ho 18 anni, non sono un ragazzino”disse Julian

“si beh, ma lo sai che noi ragazze guardiamo quelli più grandi”disse Sophie

“che palle che siete voi ragazze, comunque scusa quindi soltanto a Cassie io non interesso? Insomma è tua amica potresti tipo chiederle qualcosa a riguardo”disse Julian sospirando.

“Cassie non è una che si apre molto, e poi non mi sembra corretto ti pare che devo metterci una buona parola per te? Conquistala, fai qualcosa per lei”disse Sophie

“ma se le sto provando tutte, e a mala pena mi rivolge la parola”disse Julian

“ragazzi scusate posso?”chiese Robert bussando alla porta della camera della figlia mentre saliva aveva sentito parte del discorso e non poteva certo trattenersi dal dire la sua, essendo un’esperto in storie apparentemente non corrisposte.

“si papà che c’è?”chiese Julian

“credo che tu ufficialmente abbia bisogno di qualche consiglio da uomo”disse Robert

“no ti prego papà evita guarda”disse Sophie ridacchiando

“ho vissuto una storia simile, anzi in realtà la tua Cassie non mi sembra proprio nulla in confronto alla donna che ho dovuto conquistare io, prima di tutto sei un Pattinson e tuo nonno non vorrebbe assolutamente venire a sapere che il suo nipote maschio soffre di questi inutili complessi, noi Pattinson non abbiamo nessun complesso, quindi non devi cambiare per questa ragazza ma devi essere te stesso”disse Robert

“questo lo dicevo anch’io, senza chiaramente aggiungere la parte dei Pattinson ”disse Sophie

“che cosa hai fatto tu per conquistare questa ragazza?”chiese Julian incuriosito

“di tutto, tutto il possibile e l’immaginabile, ma fondamentalmente non gli ho dato tregua”disse Robert sorridendo.

“papà questo si chiama stalking”disse Sophie scettica.

“ non a livelli stalking non gli ho dato tregua nel senso che ho fatto di tutto per farle capire chi ero io e per capire chi era lei, ho accettato ogni sorta di compromesso per starle accanto e alla fine ho vinto, ci vuole una gran forza di volontà ed è una forza che hai solo quando sei sicuro di trovarti di fronte alla persona giusta, perché se non è quella persona difficilmente sarai in grado di arrivare alla fine, io ero certo che ne valesse la pena ”disse Robert

“però”disse Julian colpito dalle parole del padre.

“scrivile una canzone, Peter me ne ha scritta una fantastica”disse Sophie

“Peter?”chiese perplesso Robert

“si è il ragazzo che suona nel mio gruppo”disse Julian

“ah ok”disse Robert alzandosi dalla sedia su cui si era seduto.

“comunque grazia papà”disse Julian

“di nulla”disse Robert sorridendo ai suoi figli anche se era ancora un po’ perplesso per la rivelazione di Sophie, e quindi la sua bambina aveva un ragazzo?

“amore”disse Robert entrando in cucina e trovando Carla alle prese con la cena.

“dimmi amore”disse Carla con gli occhi lucidi.

“non hai ancora imparato a tagliare le cipolle senza piangere?”chiese Robert stringendola a sé e poggiando la testa sulla sua spalla.

“no è che, ti ho sentito prima quando parlavi ai ragazzi”disse Carla.

“sarà destino di noi uomini Pattinson trovare donne problematiche”disse Robert sorridendo.

“a quanto pare si”disse Carla sorridendo

“comunque dicevo sul serio sapevo che ne valeva la pena e rifarei tutto daccapo per te”disse Robert.

“anch’io, e non credevo l’avrei mai detto ma adoro essere sposata con te, ho sempre pensato che il matrimonio avere dei figli fosse qualcosa che con il tempo diventava terribilmente noioso e monotono, ma con te nessun giorno è noioso, e poi sei ancora più un disastro di me con le faccende di casa e sai cucinare”disse Carla voltandosi verso di lui.

“ti amo”disse Robert

“ti amo anch’io”disse Carla prendendogli il viso tra le mani e baciandolo.

“ma non sentite il campanello?”chiese Sophie vestita di tutto punto per uscire.

“dove vai a quest’ora?”chiese Robert

“esco con Peter”disse Sophie

“come esci con Peter?”chiese Robert

“Robert, è Peter il figlio di Emma”disse Carla rassicurandolo.

“ascolta la mamma papà, comunque non facciamo tardi andiamo soltanto a sentire un gruppo anzi dovrebbe venire anche quell ‘impedito di vostro figlio”disse Sophie alzando la voce perché suo fratello la sentisse.

“sto arrivando sto arrivando”disse Julian scendendo le scale.

“ciao”disse Sophie illuminandosi quando vide il suo ragazzo.

“ciao”disse Peter

“ehm ehm”disse Robert

“ciao Robert, Carla”disse Peter

“cos’è questa confidenza?”chiese Robert

“amore dai”disse Carla richiamando Robert

“guidi tu stasera Peter?”chiese Carla

“si, si mamma mi ha prestato la macchina, passiamo a prendere Cassie e andiamo al concerto”disse Peter guardando l’amico.

“viene anche lei?“chiese Julian

“così pare”disse Peter

“mi raccomando avete l’età per bere ma evitate visto che devi guidare ok?”disse Carla

“certo, certo Carla saremo responsabili”disse Peter

“divertitevi”disse Carla salutandoli

“non troppo aggiunse Robert, Julian tienili d’occhio”disse Robert

“certo papà”disse Julian scuotendo la testa perplesso.

“hai capito? Io l’ho sempre detto che quel ragazzino non mi convinceva”disse Robert

“amore, Sophie ha quasi ventun anni, è grande per queste raccomandazioni e poi vorrei ricordarti che sono entrambi ben informati da secoli ormai”disse Carla.

“si, ma a me non convince e poi è ancora la nostra bambina”disse Robert

“è cresciuta da un sacco amore, e poi Peter è un bravo ragazzo Emma e George l’hanno tirato su bene, e comunque sarebbe successo prima o poi quei due si girano intorno da praticamente sempre”disse Carla

“se la fa soffrire però non mi interessa che è il figlio di Emma ok?”chiese Robert

“ok amore, ma dobbiamo continuare a parlare ancora molto di questi argomenti, no perché non so se ci hai fatto caso ma abbiamo casa per noi”disse Carla baciandolo.

“scusa, hai perfettamente ragione signora Pattinson”disse Robert approfondendo quel bacio.

 

   
 
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