“Abbiamo
organizzato questa cena perché…”
“Keira
adora mangiare ed ora lo deve fare per tre?”
“James,
zitto!”rimbeccò lei.
“Keira
ed io vogliamo fare un annuncio.”concluse Sirius.
Keira
mostrò l’anello ai convitati, anello che non aveva
portato spesso per timore di
rovinarlo o perderlo e tutti trattennero il fiato.
“Sirius
mi ha chiesto di sposarlo.”annunciò, quasi
gridando dalla felicità.
“O
Mio Dio! È una notizia splendida, mia cara!”
Molly
abbracciò Keira stretta, che arrossì.
Aveva
i capelli sciolti mossi sulla schiena ed era radiosa, sorridendo a
tutti.
“Congratulazioni!”
“Quando?”
“Complimenti,
ragazzi!”
Sirius
sorrise compiaciuto.
“A
dir la verità, gliel’avevo chiesto a Natale, ma
tra il suo nuovo album, il
corso Auror dove do una mano, la casa nuova e le bambine…non
ci abbiamo pensato
molto.”
Infatti,
quella era la prima cena che organizzavano nella nuova casa.
Tutto
era stato sistemato, tranne la camera delle bambine che Lily sigillava
con la
magia ogni giorno per impedire a Sirius e Keira di vedere cosa stava
facendo.
“Ma
io mi voglio sposare prima della nascita delle bambine e prima che
diventi una
mongolfiera…James, zitto!, quindi abbiamo fissato la data
per il 16 aprile.
Abbiamo
già prenotato la chiesa e stiamo facendo la lista degli
invitati, anche se
dobbiamo trovare alcuni nostri compagni di scuola.
Lily
s’è offerta di pensare ai fiori ed al
menù, tanto conosce me e Sirius
benissimo.
E
poi cosa manca…”
“Keira,
calmati. È tutto sotto controllo. Domani andiamo a vedere
gli abiti e…”iniziò
Lily, ma Keira gridò.
“L’abito!
Come faccio ad indossarlo?”
Tutti
la guardarono.
“Ehm…infilandotelo?”disse
Fred e Keira lo fulminò con lo sguardo.
“Sono
una mongolfiera!”
“Tesoro,
sei incinta. Di due gemelle. È normale che tu ti
senta…grossa.”disse Lily,
usando le parole giuste.
“E
come farò a scegliere l’abito adatto?”
“Ti
aiuteremo io, Molly e Tonks. Ed Hermione e Ginny. Le ragazze.
Su,
non farti prendere dal panico.”
“Ma
ci sono un sacco di cose da organizzare! Come facciamo?”
“Sicura
di non voler sposarti dopo?”
“No.”
“Allora,
ce la faremo.”
“Parli
facile tu. È da quando che ti sei innamorata di James che
progetti il
matrimonio.”
Lily
arrossì.
“Davvero?”
James
si sporse verso di lei, curioso, un sorriso a trentadue denti.
“Già,
poi ti ha conosciuto meglio ed ha capito che il principe azzurro non
esisteva…decisamente no!”rispose Keira e James le
fece la linguaccia.
Severus
Piton fissò, incredulo l’invito a nozze.
Di
certo non se l’aspettava.
Black
si sposava e con la sua fidanzata di Gerlos, quella Keira.
E
di certo non immaginava che avrebbe invitato lui ed Ashley.
Ed
invece l’invito era lì, nero su bianco.
“Dovresti
essere felice.”
Ashley
uscì dal bagno, avvolta nell’accappatoio e lo
guardò, fissando prima il
biglietto e poi lui.
Era
da circa due mesi che vivevano insieme, loro due.
Piton
non credeva che, dopo Lily, sarebbe mai riuscito a provare un
sentimento simile
per qualcuno.
Ma
Ashley era…indescrivibile.
Era
il suo opposto, in tutto.
Era
esuberante, colorata, sfacciata, ridente e riusciva sempre a mettergli
il
buonumore.
La
ragazza scelse quel momento per scoccargli un bacio sulla guancia,
facendolo
avvampare.
Ancora
doveva abituarsi ai suoi slanci d’affetto.
“E’
strano.”
“Lui
e James si comportano bene, no? Cosa c’è di
strano? Cercano di sistemare tutto.
È questo il significato di una seconda occasione,
vero?”
Aveva
ragione, maledettamente ragione.
Doveva
concedere loro almeno quello.
“So
che non saranno mai i tuoi migliori amici, ma sono a posto secondo me.
E
Lily è deliziosa. Ed anche Harry. Non capisco
perché non ti stia simpatico.”
“E’
identico a James.”borbottò lui, non soffermandosi
a dire che non era vero che
non gli fosse simpatico.
Solo…non
ci andava d’accordo perché gli ricordava
moltissimo James, anche se Harry aveva
un carattere molto diverso da quello del padre e se ne stava accorgendo
solo di
recente.
“Assomiglia
anche molto a Lily.”disse Ashley, saggiamente.
“Comunque, ci andiamo, vero? Sì
che ci andiamo! E devo comprare l’abito. Ed anche tu, basta
con il nero, mi
sembri un becchino. Oh, sarà magnifico. Un matrimonio! Che
bello! E…”
Piton
ascoltò il suo cicaleccio, sorridendole.
Era
una vera forza della natura.
Fortunatamente
sapeva come zittirla.
La
prese per un braccio e la baciò sulle labbra e lei
soffocò il suo sproloquio,
rispondendo al bacio dell’uomo taciturno e misterioso che
amava tanto.
“Jane
Caville, giusto? Se è sposata, ora non porterà
più il suo cognome da
nubile sbaglio?”
“No,
ha detto di aver tenuto il suo. John, se c’è una
persona in grado di rintracciare
lei ed il marito, sei tu.”
“Certo,
cara!”
“Grazie,
ti devo un favore.”
Keira
riattaccò il telefono e sorrise.
“Quello
chi era? Un cacciatore di teste?”chiese Sirius, mangiando il
suo bacon.
“Un
investigatore privato. Non ho nulla che possa condurmi a Jane e la
voglio al
mio matrimonio. Dopotutto…implicitamente, è stata
lei che ci ha fatto
incontrare.
E
poi Mike è stato il mio migliore amico quando frequentavo
Gerlos.”
“Non
vedo l’ora di rivedere Jane.”
Lily
sorrise.
“Credo
che sia meglio prepararla a…te.”
Keira
guardò Lily che beveva tranquillamente il suo succo di
frutta.
“Perché?”
“Sei
morta, cara.”disse James, semplicemente ed ad Harry venne da
ridere per
quell’affermazione.
Era
decisamente una conversazione irreale, quella.
“Ah,
già.”
“Come
fai a scordartelo, scusa?”chiese Sirius.
Lily
scrollò le spalle.
“Non
ci penso tutto il tempo. So che sono morta, ma ora sono viva,
no?”
Ed
ora la conversazione aveva raggiunto i limiti della follia ed Harry lo
capì
dallo sguardo Keira che inarcò un sopracciglio, rinunciando
a capirci qualcosa.
“Comunque,
sa che sei morta con James. Non so cosa sappia di Sirius, se sa che
è morto o
lo ritiene ancora colpevole della vostra morte…”
“Adoro
quando mi prendono per un pazzo
assassino.”ridacchiò Sirius e rubò un
pezzo di
salsiccia dal piatto di James che si premurò di infilzarlo
con la forchetta.
“Con
voi è impossibile fare un discorso serio.”
Keira
alzò gli occhi al cielo e riprese a mangiare, mentre James e
Sirius giocavano
ad infilzarsi con la forchetta a vicenda.
“Prova
questo. È bellissimo.”
“Questo
qui ti sta d’incanto, cara.”
“A
me piace questo, guarda.”
Keira
guardò gli abiti che Lily e Tonks gli avevano portato,
mentre la signora
Weasley era seduta a dare consigli.
Erano
da circa due ore nel negozio di abiti da sposa, babbani, e lei
s’era provata
tipo una ventina di capi, ma nessuno la convinceva del tutto.
“Ragazze,
non ne ho idea.”
S’osservò
il pancione e sospirò.
“Dovevo
decidermi prima a sposarmi.”
“Tesoro,
aspetti due gemelle. È normale che il pancione sia
così. Sarebbe strano il
contrario.”disse Tonks, allegramente.
Quel
giorno aveva i capelli rosa shocking ed era molto su di giri per
quell’uscita
tra ragazze.
“Non
ne trovo nessuno adatto! E ci sono un sacco di cose cui pensare! Il
dolce, gli
inviti, i fiori…”
“Ci
pensiamo noi. Tu non devi stressarti.”disse la signora
Weasley, prendendole le
mani e stringendogliele con fare rassicurante.
“Ok
e l’abito?”
“Lo
troveremo, d’accordo? Calmati.”
Lily
le mise un braccio attorno alle spalle.
“Tieni,
prova questo.”
Prese
un abito lungo color avorio con le maniche di pizzo ed il corpetto
decorato con
piccoli fiori argentati.
Keira
lo guardò e sentì di colpo le bambine scalciare,
tutte e due.
“Direi
che loro apprezzano.”commentò, indicando il
pancione.
“Assaggia
questa.”
“Mmm…buona.
Mi piace di più dell’altra.”
“Ok,
allora la segno.”disse la signorina.
“Aspetta,
ma non c’è quella con panna e pinoli?”
“James,
mi stai aiutando a scegliere la torta o stai solo mangiando?”
“Caro,
non fare così! La troveremo la torta! Lo scusi, è
stressato per il matrimonio…”disse
con fare sornione, appoggiando un gomito sul tavolino ed ammiccando
alla
commessa che sorrise.
Sirius
arrossì fino alla punta dei capelli, quando James
alzò la voce su “caro” ed
un’altra
commessa del negozio di dolci li guardò.
“James,
dobbiamo scegliere la torta, altrimenti mia moglie ti
uccide.”disse,
specificando che non erano loro la coppia in questione.
Ma
non funzionò, dato che James disse:
“Non
chiamarla “moglie”! Hai divorziato da lei ed ora
è me che devi sposare!”
Sirius
badò da non sbattersi una mano sulla fronte.
Sarebbe
stato solo ridicolo ed avrebbe dato a James un’occasione in
più per scherzare.
“REMUS!”
L’uomo
in questione s’avvicinò, ridendo.
“Scusa,
vi volevo lasciare al vostro litigio da coppia.”
“Anche
tu? Finitela, tutti e due. Dov’è Harry?”
“Nostro
figlio è con Ron ed Hermione. Ron è rimasto
affascinato dai videogames.”fece
James, calcando su “nostro” e Sirius
sbuffò.
Ma
la voleva finire con quella storia?
Gli
rivolse uno sguardo minaccioso, ma l’occhiata malandrina che
James gli rivolse
fu tutt’altro che tranquillizzante.
“Amo
questi affari babbani! Ho vinto? Ho vinto?”
“Sì,
Ron. Devi solo premere qui e puntarlo contro gli alieni. È
semplice.”ridacchiò
Harry.
“Non
capisco come ti facciano a piacere questi
così.”sbuffò Hermione.
Erano
nella sala giochi da mezz’ora ormai e Ron s’era
appassionato a quel gioco,
finendo tutte le monete babbane di Hermione.
“Beh, volevi stare
con Keira, Lily, Tonks e
mia madre a vedere abiti da sposa?”
“Sì.
Dove sono?”
Hermione
s’illuminò e Ron avvampò.
Abiti
da sposa?
Ma
cosa…
“Da
Betty’s, il negozio all’angolo.”disse
Harry, guardando, divertito, la faccia di
Ron.
“V-vestiti
d-da sposa?”balbettò quando Hermione praticamente
fuggì dalla sala dei giochi.
Adorava
Harry e Ron, ma ci voleva un tocco femminile di tanto in tanto.
“Tranquillo,
Ron. Non credo voglia sposarsi. Non ora.”
Harry
gli batté una mano sulla spalla.
“E
se mia sorella ti dicesse “vado a vedere gli abiti da
sposa”?”
Harry
rise di fronte all’espressione di Ron.
“Le
direi di aspettare che io diventi un Auror e che sono troppo giovane
per
sposarmi.”ammise, anche se immaginò Ginny
bellissima nel suo abito da sposa bianco
ed arrossì.
“E
poi chi li sente i tuoi.”aggiunse.
“Credimi,
mia madre ti lancerebbe Ginny tra le braccia! Il problema sono i
genitori di
Hermione.”
“Oh,
andiamo non è andata tanto male! Vi siete visti solo una
volta!”
“Ed
io ho balbettato tutto il tempo.”
“Hermione
mi ha detto che l’hai fatto solo quando ti sei presentato e
quando ti hanno
chiesto di Hogwarts e dei progetti per il futuro. Il resto è
andato bene, no?
E
lei dice che sei stato…tenero.”
Harry
rise e Ron arrossì ancora di più.
“Zitto,
scemo!”
“Comunque,
Hermione a ragione a dire che questo è un gioco
idiota!”
Harry
prese Ron per un braccio e lo trascinò fuori.
Ron
non era mai stato in una via babbana e si guardava intorno, indicando
tutto ed
esclamando ad alta voce.
Ma
ora ne aveva abbastanza.
Se
Ron avesse urlato di nuovo indicano il telefono, sarebbe impazzito.
“Voglio
il divorzio!”esclamò una voce a lui familiare.
Si
voltò per vedere Sirius, Remus e James uscire dal negozio di
torte.
Suo
padre stava ridendo come un matto, Remus cercava di darsi un contegno e
Sirius
aveva l’aria di voler schiantare qualcuno.
E
quel qualcuno era James che ora si stava reggendo al muro, le lacrime
agli
occhi dal ridere.
Possibile
che non riuscissero ad uscire senza attirare l’attenzione di
tutti?
Infatti,
molti guardavano James e Sirius che aveva annunciato il suo divorzio.
“Da
chi vuoi divorziare?”
Ron
s’avvicinò al gruppo.
A
quella domanda la risata di James si trasformò in ululato e
Remus fu costretto
a tappargli la bocca.
“Zitto,
idiota! Ci guardano tutti!”
“E’-è…è
S-Sirius…ahahahah”
“E’
impazzito?”chiese Harry con calma, indicando il padre.
Ormai
era abituato ai Malandrini.
“Sì.
Assolutamente.”rise Remus, che si stava facendo coinvolgere
dalla risata di
James.
“Cos’è
successo?”
“E’
successo che quel cretino di tuo padre ha fatto credere alla commessa
babbana
del negozio che io e lui ci stavamo per
sposare!”sbottò Sirius ed a quella
affermazione James perse ogni dignità e
s’accasciò sul marciapiede.
Harry
soffocò una risata, mentre Ron li guardava, incredulo.
“E’…succede
sempre così a casa tua?”chiese ad Harry che rideva
apertamente, ora.
“Succede
da quando questi due si sono conosciuti!”sospirò
Remus, tenendo lontano Sirius
da James. “Harry, Ron, una mano?”chiese, mentre
allontanava un Sirius irato da
un James in coma dalle risate.
Harry
afferrò Sirius per un braccio e lo tirò indietro,
non senza fatica.
“Ok,
basta! Su, finitela! Papà, smettila di ridere!”
James
trattenne una risata, cercando di essere serio.
“Andiamo,
Sir! Stavo scherzando!”
“Prongs?”
“Eh?”
“Corri,
ti conviene. Perché se ti prendo ti infilo la mia bacchetta
su per…”
“E
poi sarei io quello che provoca!”
“James!”strillò
l’altro.
Sirius
si liberò dalla stretta di Harry e prese a correre per la
strada, mentre James
se la dava a gambe, ridendo.
Remus
alzò gli occhi al cielo.
Ron
guardava la scena, incredulo.
“Fanno
sempre così?”
“Così
come?”chiese Harry, innocentemente.
Quelle
ormai erano scene di routine.
“Flirtano.”
“Sempre.”dissero
Harry e Remus insieme, per poi ridere.
“Sei
sicura che sia qui?”
“Lei
abitava qui con suo marito.”
“Ma
avevi detto che la casa era stata distrutta quella notte!”
“A
quanto pare, no.”
La
donna sollevò lo sguardo verso l’abitazione.
Era
esattamente come se la ricordava.
I
muri bianchi, il dondolo, gli alberi, l’altalena dove la sua
amica si dondolava
sempre, anche quand’era incinta e faceva voli troppo alti,
facendo spaventare
tutti, soprattutto James.
“E’
casa sua.”
“Ma
se ci abita qualcun altro?”
“Hai
letto gli articoli che ci ha portato John Mured. Ho fatto delle
ricerche ed è
tutto vero ed è vero anche che è un investigatore
privato. Ha detto che Keira
abita qui con…”
“Lily
e James, giusto? Ma tesoro, loro sono…”
L’uomo
non fece in tempo ad aprire bocca che qualcuno uscì di casa.
Era
una donna con i capelli scuri, lunghi sulle spalle ed era visibilmente
incinta.
“Che
aspettate lì fuori? Jane? Mike?”
“Keira?
Sei tu?”
“So
di essere una balenottera azzurra, ma non credevo non mi
riconoscessi!”
Jane
corse verso l’amica, abbracciandola stretta.
“Oh,
mio Dio! Cosa…chi…”esclamò
la donna, senza fiato.
“Venite,
vi spiego tutto dentro.”
Keira
aveva un sorriso enorme.
“Cosa?
Gli Anziani?”
Jane
per poco non era svenuta quando aveva visto Lily e James.
Poi
aveva iniziato ad urlare, abbracciando gli amici, quasi strangolandoli,
al
settimo cielo.
Lily
era esattamente come se la ricordava, solo un po’ cresciuta.
Anche
James era lo stesso, con gli stessi capelli neri arruffatissimi e gli
occhi
ridenti, dietro le lenti.
“Non
ci posso credere.”
Mike
li guardava, sconvolto.
Poi
guardò Sirius, di nuovo Lily e James e poi la moglie.
“Non
ci posso credere.”ripeté.
“Ti
stai ripetendo, amico!”rise Sirius.
“E
tu? Tu, sei sparito!”esclamò Jane, come se
l’avesse appena visto.
“Ero
ad Azkaban e poi sono morto! Come facevo a mettermi in contatto con te?
Sei
scomparsa anche tu con Mike!”
“Ok,
è vero. Ma ti ho creduto colpevole!”
“Come
tutti.”sbuffò Sirius, irritato e divertito allo
stesso tempo.
“Io
ho sempre creduto nella tua innocenza, Sirius.”fece James,
serio, posandogli
una mano sulla spalla.
Sirius
lo guardò, un sopracciglio inarcato.
“Sei
stato tu a…lo sapev…James! Perché sei
così idiota? Ma ci è o ci fa?”chiese
poi
a Lily.
“Ci
fa. Spero.”sospirò lei.
“Ehi!”
James
mise il broncio, risentito e Lily lo baciò sulla guancia per
addolcirlo.
“Non
siete cambiati per niente.”
Mike
sorrise, tirandosi i capelli biondi indietro.
“Non
ci credo che stiate tutti bene.”
“Ed
io che per farvi rintracciare ho dovuto trovare un investigatore
privato.”aggiunse Keira.
“Già,
dovevamo scambiarci i numeri di telefono quando ci siamo
viste.”
“La
prossima volta che sparirai, mi premurerò di avere il tuo
numero. Ma non leggi
i giornali? Era dappertutto la notizia che loro erano tornati in
vita!”
“Ci
siamo un po’ isolati dal mondo magico.”ammise Mike.
“Abbiamo tre bambini e
volevamo stare lontani dai pericoli.”
“Tre?
E come si chiamano?”esclamò Lily.
“Abbiamo
due femmine ed un maschietto: Marie, Arielle e Stefan.”
“Che
bello!”
“E
tu Keira? Chi è il padre?”
“Indovina?”
Keira
ammiccò a Sirius, ridendo.
“Sono
due bambine. Amy e Alexis. Ed è uno dei motivi per cui vi
abbiamo cercato.
Io
e Sirius ci sposiamo. Il 16 aprile e siete invitati, ovviamente con
tutti i
figli perché ho un comportamento molto materno in questi
mesi.”
Tutti
risero.
Jane
la guardò, sorridendo, prima di andare ad abbracciare lei e
Sirius.
“Congratulazioni,
ragazzi. Ve lo meritate.”
Rimasero
tutto il pomeriggio a chiacchierare, fino all’ora di cena.
“I
bambini dove sono?”chiese James.
“A
Oxford con i nonni. Noi abitiamo lì, ora.”rispose
Mike.
“Rimanete
qui a cena, andiamo! Non ci vediamo da anni!”fece Lily.
“E poi dovete ancora
conoscere Harry.”
James
guardò in quel momento l’orologio.
Erano
le 9 di sera.
“Doveva
allenarsi con Ron a duello. Lo vado a prendere.”
“E’
dai Weasley, no? Manda lì un Patronus.”disse
Sirius.
“No,
è al Ministero. Gli Auror hanno messo a disposizione aule
per far allenare i
ragazzi.”
“Ok.”
“Dovresti
riposare.”
“Mi
sento un idiota. Ora mi metti giù?”
“Harry,
non ti reggi in piedi!”
Harry
sbuffò contro la sua spalla e James rise.
Aveva
trovato Harry addormentato con la testa sui libri in un’aula
del Ministero e se
l’era caricato in spalla, ignorando lo stupido orgoglio
maschile del figlio.
“Sai,
sono venuti a trovarci Mike e Jane, i nostri vecchi amici. Volevo
presentarteli, ma tu…oh…scusa.”
James
si zittì quando si rese conto che Harry s’era
addormentato, la testa contro la
sua spalla.
Si
smaterializzò in camera di Harry e lo fece stendere sul
letto, guardandolo con
tenerezza.
“Dorme.
È crollato al Ministero. Sta studiando
troppo.”annunciò agli ospiti ed a Lily,
Sirius e Keira.
“Concordo.
Dovresti dargli una mano.”disse Sirius.
“Prima
mi dici che non devo avere favoritismi, poi mi dici di
aiutarlo?”
“Che
succede?”chiese Jane.
“Harry
s’è iscritto al corso Auror ed io sono il suo
insegnante. E cerco di mostrarmi
imparziale nei suoi confronti, ma non posso farlo se l’aiuto
a casa, no?”
“E’
un discorso contorto.”ammise Jane, ridendo e scuotendo i
capelli biondi ricci.
“James
è contorto.”decretò Sirius e James lo
fulminò con lo sguardo.
“Io
dico di aiutarlo comunque. A casa è tuo figlio, no? Se ti
devi comportare solo
da suo insegnante al Ministero, comportati da padre a casa e dagli una
mano.”disse Mike, saggiamente.
“Quello
che ti dico da settimane!”
Sirius
ghignò, soddisfatto.
“Ahi!”
Harry
si rialzò a fatica dal pavimento sul quale era bruscamente
caduto.
“Scusa,
dovevo diminuire la potenza dell’incantesimo. Stai
bene?”
Il
ginocchio di Harry lo tradì all’ultimo ed il
ragazzo cadde di nuovo.
James
corse verso di lui, in ansia.
“Harry!
Ehi!”
“E’
solo il ginocchio. La frusta ha colpito lì.”
“Mi
dispiace. Credevo di averci messo meno potenza.”
“Non
l’ho parato bene.”
“Non
prendertela con te stesso. È difficile difendersi da un
incantesimo così ed io
dovevo tenerne conto.”
James
passò un braccio dietro le spalle di Harry e
l’aiutò ad alzarsi.
“Devo
sapermi difendere.”disse Harry, testardo, allontanando il
padre e posando il
ginocchio a terra.
La
fitta di dolore gli fece capire che non sarebbe riuscito a mantenersi
in piedi.
Arrancò
fino ad una sedia e crollò.
James
lo guardò.
“Non
c’è bisogno di essere orgoglioso. Se hai bisogno
di una mano…”
“Voglio
sapermela cavare da solo.”
“D’accordo.
E giusto per informazione, che incantesimo vuoi usare per la gamba?
Ferula?”
Harry
lo guardò, un sopracciglio inarcato.
“Quale
dovrei usare?”
“Il
Ferula ti fascia la ferita, non te la cura. Ci vuole un incantesimo
curativo.”
“E
tu lo conosci, vero?”
James
prese una sedia e si mise a
cavalcioni
su di essa, di fronte ad Harry.
“Posso
curarti io o ledo il tuo orgoglio?”
“Stupido.”borbottò
Harry.
“Grazie.”ridacchiò
James. “Si chiama Incanto Mediceo. E l’incantesimo
è Mediceum. Serve solo per
le ferite di piccola o media gravità. Non serve per quelle
gravi, ma comunque è
utile.”
Harry
sentì un fiotto di calore inondargli il ginocchio appena il
padre pronunciò
l’incantesimo.
Il
dolore passò immediatamente e Harry abbozzò un
sorriso.
“Capisco
che tu voglia cavartela da solo, e ne sei certamente in grado, ma ci
sono molte
cose che devi imparare.”disse James, semplicemente.
Harry
alzò lo sguardo su di lui.
“Grazie.”disse,
sincero.
“E’
solo un incantesimo. Va bene ora il ginocchio?”
“Sì,
va bene. Ma non intendevo solo quello.”
James
sorrise, capendo.
“Di
nulla.”disse, passandogli un braccio attorno alle spalle e
posandogli un bacio
tra i capelli. “E’ un piacere prendermi cura di mio
figlio.”
“Anche
Sirius giocava a Quidditch?”
“Sì,
ed era anche piuttosto bravo. Era il battitore. Io ero una cacciatrice
ed anche
Keira, quando venne a stare ad Hogwarts per lo scambio.”
“Non
me l’aveva detto.”
Jane
sorrise, tirandosi i capelli indietro.
“Quindi,
tu eri la ragazza di Sirius?”
“Sì,
lo sono stata per un po’.”
“E
com’era ad Hogwarts?”
“Era
un playboy. Credo si sia fatto metà Hogwarts, escludendo le
ragazzine e le
Serpeverdi.”
Harry
rise.
Immaginava
che Sirius fosse così da giovane.
Anche
da adulto attirava gli sguardi di molte persone, ogni volta che
passeggiava.
“La
mia fama è del tutto immeritata.”
Sirius
entrò in quel momento in cucina, per frugare nella dispensa.
Ne
uscì giocherellando con una mela rossa.
“Ah,
sì? Ho testimoni.”rise Jane.
“Le
avrai pagate, tesoro.”ghignò Sirius.
“E
mio padre?”chiese Harry.
“Beh,
James era simile a me. Solo che io ho collezionato più
conquiste di lui.
Lui
era irrimediabilmente cotto di Lily Evans. Ed era un vero
tormento.”
“E’
vero! Me lo ricordo! Passava giornate ad escogitare un modo per far
colpo su
Lily! Io ero nella stessa stanza di Lily e ti posso assicurare che
più
sciocchezze James faceva, meno Lily era interessata.”
Jane
sorrise.
“Già,
mi avevano detto che faceva l’idiota.”
“Se
qualcuno mi avesse detto che sarebbe stato il marito di Lily ed un
padre di
famiglia l’avrei preso per matto.”
Poi
Jane guardò Sirius.
“Soprattutto
mi stupisci tu! Credevo saresti rimasto scapolo a vita e non avresti
mai
portato avanti la famiglia Black!”
Sirius
ridacchiò.
“Beh,
la mia famiglia è quasi tutta morta e le mele marce o sono
defunte od ad Azkaban,
quindi posso anche procreare senza il timore che qualcuno venga a
rompere le
scatole.”
“Lui
temeva che sposarsi ed avere dei figli sarebbe stato un problema a
causa della
sua famiglia. Temeva per la loro cattiva influenza e via
dicendo.”spiegò Jane
ad Harry, sorseggiando il suo thè.
“Ed
era una cosa da stupidi.”aggiunse.
“Perché?
Anche tu avevi paura dei tuoi nonni.”ricordò
Sirius. “Temevi potessero ferire
le persone che amavi.”
Jane
annuì, seria.
“E’
vero, l’ammetto.”
“Di
cosa state parlando?”chiese Harry, curioso.
“Quand’ero
all’ultimo anno i miei nonni mi proibirono di vedere Sirius,
perché ritenevano
che frequentarlo sarebbe stato troppo pericoloso per me, a causa della
famiglia
Black. A dir la verità, a loro non andava giù
nessun mio fidanzato. Comunque,
minacciarono di far del male a mio fratello ed io fui costretta ad
allontanarmi
da Hogwarts e dai miei amici ed ad andare in Svizzera, nella scuola di
Keira.”spiegò lei.
“Alla
fine lei e Mike risolsero tutto. Lei si fece affidare il fratello,
diventata
maggiorenne, denunciò i nonni e si mise con
Mike.”concluse Sirius.
“Cambiando
argomento, Lily è davvero sicura di voler ospitare le mie
tre piccole
pesti?”chiese Jane.
“Mike
li sta andando a prendere ora, giusto? E poi lei e Keira sono abituate
ad avere
a che fare con i bimbi, come Teddy. Te ne ho parlato, no? È
il figlio di Remus
e Dora ed ha quasi due anni.”
“Non
posso credere che Remus si sia messo con tua cugina
Ninfadora.”
“Se
la chiami così, ti uccide, sappilo.”fece Harry,
sorridendo e Jane guardò lui e
Sirius, interrogativi.
“Non
le piace il suo nome.”spiegò Sirius, con una
scrollata di spalle. “Ed ha
ragione. Andromeda è pessima a scegliere i nomi. Comunque,
quanti anni hanno i
tuoi figli?”
“Marie
ed Arielle 5 e 4 e Stefan 3.”rispose Jane, sorridendo.
“Scommetto che vi
faranno impazzire.”
“Nah!
Siamo abituati ad avere pesti in giro per la casa.”
Sirius
guardò Harry intenzionalmente, che gli rispose con
un’occhiataccia.
“Conosci
troppa gente.”constatò Lily, osservando la lista
degli invitati e guardando
l’amica.
“Sono
amici di Hogwarts e Gerlos. E qualche parente.”
Keira
si sedette e guardò l’amica.
“Che
c’è?”chiese Lily, insospettita.
“Voi
che siete ritornati in vita…”
“Sì?”
“Non
avete qualche potere supplementare?”
“Keira,
non siamo Superman e Wonder Woman. Che tipo di poteri pensi che
potremmo avere?
Cos’hai in mente?”
“Pensavo
a Frank ed Alice. Sono andata a trovarli la scorsa settimana. Tu ci vai
mai?”
L’espressione
di Lily si intristì.
Si
sedette accanto a lei e le prese la mano.
Keira
aveva gli occhi lucidi.
“Sì,
ci sono stata spesso con James.”
“Voglio
poter fare qualcosa.”
“Non
si può fare nulla, tesoro.”disse Lily, la voce
incrinata.
Alice
era stata la sua migliore amica per anni quando aveva frequentato
Hogwarts.
Avevano
aspettato Harry e Neville insieme, avevano partorito a poca distanza
l’una
dall’altra ed i loro figli sarebbero stati legati quanto loro
se solo quella
maledetta Profezia, Voldemort ed i Mangiamorte non avessero rovinato
ogni cosa.
“Non
possiamo fare nulla.”mormorò, ancora.
“Anche se darei qualsiasi cosa per non
vederli così…”
Capì
che stava per scoppiare a piangere quando la vista le
s’appannò e Keira la
strinse a sé.
“E’
tutto ok…”
“No,
non lo è! Perché noi abbiamo avuto una seconda
chance e loro
no…perché?”mormorò
tra le lacrime.
Keira
tacque.
Non
c’era nessuna risposta giusta.
Più
s’avvicinava il matrimonio e la nascita delle bambine,
più in casa Potter-Black
aumentava la tensione.
Keira
e Sirius passavano dall’essere al settimo cielo allo stato di
depressione più
assoluta.
“Posso
capire Keira perché è normale che abbia sbalzi
d’umore, ma Sirius perché è
spesso giù di morale?”chiese Tonks.
Lily
sorseggiò il suo thè e la guardò.
“Credo
che abbia semplicemente paura. È un impegno grosso, quello
di formare una
famiglia.”
“Sì,
ma Sirius è…Sirius!”
Lily
rise.
Effettivamente
Tonks aveva ragione.
Sirius
era il tipo che non si lasciava intimorire da nulla e da nessuno, ma il
problema era anche che tendeva a non ammettere mai cosa stava provando,
né cosa
gli frullasse per la mente.
“James
e Remus gli hanno parlato? Odio vederlo così di malumore. Mi
ricorda il periodo
in cui era rinchiuso a Grimmauld Place.”
Lily
annuì.
Sì,
James e Remus avevano provato a parlargli, ma Sirius era
così chiuso in sé
stesso e di malumore, che neanche James, che era suo fratello, era
riuscito a
farsi dire cosa stava succedendo e cosa lo turbasse tanto.
Harry
lo vide seduto dietro la casa di Hagrid, in compagnia di Fierobecco.
Il
maestoso ippogrifo si lasciava accarezzare, gli occhi chiusi e
l’espressione pigramente
soddisfatta.
Harry
fece un profondo inchino appena l’animale aprì gli
occhi arancioni e li puntò
su di lui.
“Attenzione,
è…”iniziò Sirius, poi vide
Harry. “Ah, sei tu.”
“Sembri
deluso.”mormorò Harry, sedendosi
sull’erba accanto a lui, dopo che Fierobecco
s’era inchinato a sua volta.
“Scusa,
ero solo sovrappensiero. Che ci fai qui?”
“Ti
cercavo.”scrollò le spalle.
Harry
passò una mano tra le piume grigio-argento
dell’ippogrifo che fece schioccare
il becco, avvicinandolo al viso del ragazzo.
“Ti
ha mandato James?”
“Siamo
tutti un po’ preoccupati.”
Harry
guardò il padrino.
Cosa
lo turbava?
Detestava
vederlo così sovrappensiero e di malumore.
“Sto
bene.”
“Non
mentirmi, Sirius. Non sono un bambino.”
“Non
ti ho mai trattato come tale.”ammise Sirius, con una nota
dolente nella voce,
di cui Harry s’accorse.
“Perché
non lo ero.”
Sirius
lo guardò, inarcando le sopracciglia, scettico.
“A
13 anni non eri un bambino?”
“Ok,
forse lo ero. Ma mi trattavano tutti come bambino, tu eri
l’unico che mi
prendeva sul serio.”ammise.
“Vedevo James in te, Harry.”
“E’
normale. Ti mancava. Ed anche io mi aggrappavo a te ed a Remus,
perché eravate
amici suoi e della mamma.”
Sirius
si passò una mano sul viso, nervoso.
“Cos’hai?”chiese
Harry.
“Non
so se ne sono in grado.”ammise Sirius, dopo un silenzio
infinito.
“Di
far cosa? Sposarti?”
“Essere
padre.”
Sirius
non lo guardava.
Fissava
dritto davanti a sé, verso la Foresta Proibita, verso i
folti alberi e la fitta
vegetazione.
“Non
credo si nasca padri. Si deve imparare.”sussurrò
Harry.
Non
aveva mai visto Sirius spaventato.
Preoccupato,
sì e solitamente per lui, ma mai spaventato.
“Scommetto,
anzi so che sarai un padre fantastico. Lo sei già in
fondo.”
Sirius
fece uno strano suono tra uno sbuffo ed una risatina.
“Non
ne sono capace. Sono troppo impulsivo, testardo…”
“Coraggioso,
dai ottimi consigli e lotti per difendere le persone cui
tieni.”
“Sono
un pessimo esempio, Harry.”
“Oh,
sta’ zitto!”
Sirius
ridacchiò di fronte all’espressione truce del
figlioccio.
“Perché
pensi che io sarò un bravo padre?”
“Perché
lo sei stato per me.”
Sirius
si zittì a quella frase e guardò quegli occhi
verde chiaro che lo scrutavano
seriamente.
“Non
farti sentire da James.”disse poi, per sdrammatizzare, ma
Harry non rise.
“Dico
sul serio. Sei stato per anni la mia unica famiglia, la
mia…ancora di salvezza.
E sei una persona grandiosa.
Non
importa quanto tu avessi sofferto prima e quanto continuassi a
soffrire, c’eri
sempre per me.
Amy
ed Alexis avranno un padre fantastico.”disse, sinceramente.
Sirius
abbozzò un sorriso e passò un braccio attorno
alle spalle di Harry,
stringendolo a sé.
“Grazie.”disse
soltanto, a bassa voce, ma Harry lo sentì ugualmente e
sorrise.
“Tadà!”
Lily
spalancò la porta della stanza che sarebbe stata delle
bambine, con orgoglio,
invitando Keira e Sirius ad entrare.
I
due rimasero a bocca aperta.
Era…era…
“E’
rosa!”
“Sono
due bambine, la volevi con i boccini, Sirius?”
“Quella
di Harry era così.”
“Harry
è un maschio, caro.”
Keira
si guardò intorno, notando le pareti color rosa chiaro, le
due cullette al
centro della stanza, il fasciatoio, il lampadario che faceva pendere
sulle
cullette dei piccoli peluche ed oggetti tintinnanti, le due
carrozzine…
“Lily!”
Lily
sorrise di fronte alla sua espressione felice.
“Ho
pensato di comprare qualche peluches.”mormorò
indicando una cassapanca sulla
quale c’erano minimo una trentina di peluches di tutte le
dimensioni.
C’erano
orsetti, bambole, gattini di peluche…
Nella
stanza c’erano anche degli armadi che Lily aveva riempito con
alcuni regali che
lei, Tonks e Molly avevano comprato alle bambine, regali come abitini,
pagliaccetti, cappellini, scarpine…
“E’
bellissimo, Lily.”
Anche
Sirius era commosso e guardava la stanza, stupito.
“Sei
un tesoro!”
Lily
si ritrovò di colpo tra le braccia di Keira e Sirius,
stritolata dai loro
abbracci e rise, felice come non mai.
“Secondo
me saranno brune con gli occhi chiari! Dev’essere
così con due genitori come
Sirius e Keira!”
“O
bionde.”
“Keira,
come fanno ad uscire bionde?”
“I
miei avevano i capelli chiari.”
Keira
fece spallucce.
“Nah,
secondo me…Keira, ma come li avevi i capelli in
origine?”
Keira
alzò un sopracciglio, guardando James.
“Mi
conosci da anni e non sai come sono i miei veri capelli.”
“No.”
Keira
alzò gli occhi al cielo.
“Comprendilo,
Kei. Hai avuto i capelli neri, biondi, rosso scuro, fucsia, verde
chiaro,
castano con ciocche dorate…cambi più spesso
capelli tu di Tonks!”rise Lily.
“Almeno
lei risparmia sulla tinta.”mormorò Keira.
Erano
stesi tutti e quattro sul letto matrimoniale di Sirius e Keira,
scommettendo su
come sarebbero state le bambine.
Mancavano
due giorni al matrimonio e un mese circa alla nascita.
“Secondo
me, una di loro avrà gli occhi grigi di Sirius ed i capelli
castani di Keira. E
l’altra gli occhi blu ed i capelli neri.”disse
James.
“Potrebbe.
Sì.”fece Sirius.
Era
divertente immaginare come sarebbero
state…l’eccitava tantissimo l’idea di
diventare padre, oltre a spaventarlo da morire.
“Ma
Remus? Dov’è?”chiese Lily.
“Oggi
iniziava a lavorare ad Hogwarts. Tonks, Teddy ed Andromeda hanno
trovato una
casa vicino Hogsmeade.”rispose James, fissando il soffitto
color crema.
“Mi
manca.”mormorò Keira.
“L’hai
visto ieri, tesoro.”fece Lily e tutti risero.
“Rompiscatole.”
“Mmmm…”
“Chi
fu ad indovinare come sarebbe stato Harry?”disse James
d’un tratto.
“Sempre
Sirius. Oltre ad indovinarne il sesso.”rispose Lily e Sirius
ghignò
compiaciuto.
“Ok,
allora fai una predizione sulle tue bambine.”
“D’accordo.
Però mi servono i veli ed i braccialetti della
Cooman.”
Tutti
risero.
“Tu
vestito da donna? Ahahaahahaha! Ti ci vedo, Pad!”
Sirius
iniziò a spintonare James che per poco non cadde dal letto,
le lacrime agli
occhi.
“Su,
siate seri!”borbottò Keira.
“Loro
seri? Ma ti scordi con chi hai a che fare?”
Lily
stava soffocando dalle risate contro la spalla di Keira che si
lasciò
contagiare dall’attacco di ridarella.
Dopo
una buona mezz’ora smisero di ridere.
“Stavolta
concordo con James. Secondo me, una avrà i miei occhi ed i
capelli castano
scuro di Keira ed un’altra gli occhi azzurri ed i miei
capelli neri.”
“E
se fossero bionde od una di loro?”chiese Keira.
“Per
me basta che non assomigliano alla madre di Sirius, poi possono
assomigliare a
chi vogliono.”fece James, ridendo.
Sirius
gli diede un pugno sulla spalla.
“Saranno
bellissime. Ci scommetto.”disse Lily e Keira
annuì, sognante.
Non
vedeva l’ora di conoscerle.
Era
certa che si sarebbe innamorata di loro a prima vista.
“Le
guarderai e capirai qual è il tuo posto nel mondo, Keira.
Guarderai le tue
figlie e le amerai a prima vista.”disse dolcemente Lily.
“Come
tu t’innamorasti a prima vista di Harry.”
James
guardò la moglie e la strinse a sé sul letto,
baciandola dolcemente tra i
capelli rossi.
Saaaalve!!!!
Prima di tutto ringrazio: dracolina, Lupa Malandrina, soniacristina1989, danyazzurra, Sarah Jones 13, Padfoot_07 per aver commentato il capitolo precedente!
Sono arrivata al penultimo capitolo e quindi tra un pò la mia storia, che per me è diventata una sorta di parto cesareo, finirà e sarà dura separarmi da questi capitoli!
Allora, per scegliere il vestito ho setacciato tutte le foto su internet. Avevo pensato ad un bell'abito medievale, ma mi sono innamorata di uno e vi posterò la foto di sotto, insieme alle immagini degli altri attori:
James Potter giovane
http://blog.zap2it.com/frominsidethebox/darren-criss-glasses-rebecca-sanabria-320-02.jpg
http://26.media.tumblr.com/tumblr_lefne7sKhb1qf47i6o1_400.jpg
http://www.leaktainment.com/wp-content/uploads/2011/04/Darren-Criss1.jpg
Jane Caville
http://www.wwd.com/images/processed/wwd/2009/06/12/landscape/01-large/reese_witherspoon.jpg
http://essaycompanyreviews.com/wp-content/uploads/2011/07/reese_witherspoon_avon_cosmetics.jpg
http://www.tiptoptens.com/wp-content/uploads/2011/05/Reese-Witherspoon.jpg
Mike Berry
http://www.theaudience.it/wp-content/uploads/2011/02/ryan-gosling.jpg
http://www.wikinoticia.com/images2//s3.hiperpop.com/files/2011/08/ryan-gosling-intercede-pelea.jpg
http://topnews.in/light/files/ryan_gosling.jpg
Vestito:
A presto! Un bacione a tutti e grazie ancora!