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Autore: VeganWanderingWolf    07/11/2011    0 recensioni
di getto buttata giù, e di getto buttata online. 'nsomma, vedete voialtri che vi c'avventurate che ci si può fare. se c'è un filo rosso, e qualcosa mi dice che c'è, è troppo spiegazzato perché possa seguirlo pur'io con sicurezza.
genere: sperimentale da fondo di vino, lunga decantazione, qualità dubbia, sospetto di sentore di sughero - che d'altronde se non altro galleggia benché pieno di buchi...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Nonsenses'
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_trapezisti dell’ultim’ora_

 

 

Il momento giusto per lanciare l’insurrezione

perché amo la polvere di macerie di gabbie dispersa dal vento

E le spinte di tutte quelle persone che vogliono fare le cose pulitamente

un pulito, piano, tranquillo, pacifico niente che diventa niente

Ma io la amo così tanto

quel genere di tensioni che ti portano dove non puoi sapere prima

e ci muoviamo in un solo gesto di migliaia di diverse variazioni

Ho al tatto tutto ciò che mi è intorno

 

Non ho mai chiesto un’ammissione in qualche cosa, troppo occupato

a cercare il baluginio di un sogghigno che capisse rispondesse al mio

tutte quelle scelte condivise, l’inferno nella luce dello slancio

e se mi stavi davanti per prendere i colpi per prima e ripararmi non te lo lasciavo fare

che tu sia dannata, amore

Ho il tocco delle pareti che ci dividono a cadere finalmente

 

mi stringe, mi stringe forte

l’ardere delle lotte che mi brucia e non c’è più cenere che tema

mi stringi, mi stringi stretto

che razza di altro contatto si potrebbe mai desiderare

ci avvolge, ci avvolge serrato

il ritmo della prossima corsa da intraprendere e della tana dove riposare

e tu…

scuoti i cieli, scuoti i cieli

ah no, io non te ne farò una colpa, posso capirlo benissimo

importuna i cieli, importuna i cieli

creando nuove ansie, disegnando nuove anse, sconvolgendo nuove ferite

 

Ogni genere di ramanzina sociale, ciao – di cosa ti occupi – come stai?

tra tutte le nuove presentazioni, non so più sistemarmi per fare ‘conoscenza appropriata’

allora prima che debba sentire di nuovo denominarci ‘persone’, ‘gente’ o ‘esseri umani’

prima di dover morire affogato tra il punch bevuto dalle persone normali

- giacché ho imparato di dover avere ormai qualche problema con le persone normali -

So come farmi strada per tornare a trovarti

Ah, ho la mappatura delle linee sulla tua pelle, ti ho al tatto

 

mi stringe, mi stringe forte

alla gola la minaccia di chi spartisce la folla con la linea dell’accettabilità minima

ti stringo, ti stringo stretta

quella linea non ci taglierà di netto, lo prometto, la spezzerò tra i denti

arriva, arriva rapida

e chi guarda aspetta solo che accada, che veniamo ricondotti sul righello o tranciati a ghigliottina

stringimi, stringimi con tutta forza

se necessario salteremo giù che se sconfitti almeno non delineati da loro, non fra loro

se tu…

scuoti i cieli, scuoti i cieli

ripetimi le cose che posso capirti dalle labbra immobili

solletica i cieli, solletica i cieli

che ridano almeno un po’ con noi, che ridano almeno un poco di noi

e graffia i cieli, graffia i cieli

non mi impressiono non avendo più unghie, nemmeno un frammento

 

( ricetta: )

prendi un po’ delle mie ginocchia

annodi i nostri capelli insieme ciocca a ciocca

gratti la schiena sulla mia

storzi buffamente il naso contro al mio

cibo, bevande, sigarette, caffè, schermi, case-scatola, strade, fumi, stereo…

dici: abbiamo davvero bisogno di tutto questo, anche se non è elettrica la tensione?

mi chiudi le palpebre spingendole con le ciglia

incastri il collo intorno al mio

pianti spalle contro spalle

le dita infilate tra le maglie allentate degli abiti

d’accordo… niente più da chieder loro con ‘ti prego…

 

ho bisogno di contatto, ma il mio sei tu

e può anche mancare quello del terreno sotto i piedi

e tu…

cadi attraverso i cieli, e precipiti attraverso i cieli

infrangi i cieli col peso del salto, infrangi i cieli

scaravolta i cieli tra sopra e sotto, scaravolta i cieli

 

 

 

 

 

-------

 

 

 

 

* con ‘dellultim’ora’ intendo mantenere entrambi i sensi: sia quello ‘dell’ora ultima’, sia quello gergalmente significante ‘improvvisatisi tali’.

 

 

 

  
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