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Autore: Draggo    08/11/2011    9 recensioni
Perché la sfera di cristallo gli aveva mostrato quel bacio tra la Dama Grigia e il Barone Sanguinario? Come mai proprio a lui, Tom Orvoloson Riddle, doveva interessare un flirt avvenuto secoli prima?
E chi era quell'Harry Potter che giaceva ai piedi di quel sé stesso così diverso?
E da dove arrivava, invece, il biondo e avvenente Severus Potter che brandiva gloriosamente la famosa spada di Grifondoro?
Di rado una lezione di Divinazione era stata così interessante.
Uno squarcio sul proprio futuro convince il sedicenne Riddle che la chiave per la vittoria e la conquista del mondo si può trovare solo in un antico passato, ai tempi dei quattro fondatori.
Personaggi: Tom O. Riddle, i Quattro Fondatori, Nuovi Personaggi.
Genere: Dark, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Ghiaccio bollente
Quanto male può fare una lezione di diritto privato? Qui di seguito la risposta. Gradirei qualche recensione non tanto perché fa figo averle ma per sapere cosa ne pensate di questo mio esperimento.
Un ringraziamento a Martyx1988 che ha fatto da Beta(e che, purtroppo per lei, la costringerò anche per i capitoli successivi.) e a Violet Acquarius(ciao sorella) che mi aiuta a non uscire scrivere troppe stupidaggini con la trama.
Drag.


Ghiaccio bollente

Capitolo 1 -Tra passato, presente e futuro.

Personaggi: Tom O. Riddle, i Quattro Fondatori, Nuovi Personaggi.





- Professore, lei é molto gentile ad aver trovato il tempo per accompagnarmi qui. Posso sdebitarmi in qualche modo? -
Lumacorno ridacchiò divertito e continuò a camminare con il giovane Riddle al suo fianco; i corridoi del Ministero della Magia brulicavano di impiegati ma il suo studente preferito non era intimorito. Che orgoglio per lui quando il suo protetto aveva accettato di essere raccomandato per uno stage estivo al Dipartimento dei Misteri. - Ma niente, mio caro ragazzo, dopotutto é giusto che i maghi dotati come te facciano strada sin da giovani non credi? E io sono sicuro che tu sia la persona giusta per fare grandi cose!  -
Il ragazzo sorrise condiscendente, un lampo rosso negli occhi ben mescolato al modo di fare che lo rendeva tanto caro al suo insegnante; Tom Riddle, o come preferiva farsi chiamare ora, ovvero Lord Voldemort, aveva di nuovo vinto la propria scommessa. Lumacorno non aveva esitato ad accompagnarlo nel cuore del Ministero, nel solo posto che poteva dargli la chiave della vittoria per la conquista del mondo magico.
Era accaduto proprio qualche settimana prima, durante l'esame di fine anno di Divinazione. Una materia affascinante ma fino a quel momento priva di avvenimenti interessanti; come sempre lui era bravo in tutto ciò che faceva, anche se aveva deciso di lasciarla perdere durante l'ultimo anno. Non ne vedeva l'utilità, perciò era rimasto sorpreso quando la sfera di cristallo gli aveva mostrato un appassionato e travolgente bacio tra due persone che aveva riconosciuto. Lui era il Barone Sanguinario, il fantasma della sua Casa, seppur senza catene e ferite: un giovane studente come tanti, mentre lei era sicuramente la bella Dama Grigia, colei che vegliava eternamente sugli studenti di Corvonero. Helena, la figlia della celebre Priscilla, colei che aveva tradito la propria madre rubandole il solo cimelio veramente importante: aveva sorriso sapendo di essere stato il solo ad avere carpito quell'importante segreto, nessuno studente prima di lui era mai riuscito in questo.
E nessuno dopo, la povera Dama si sentiva ancora troppo colpevole per avere voglia di divulgarlo.
L'insegnante era rimasta molto impressionata scoprendo che proprio a lui si fosse palesata una tale visione e stava ancora cantando le sue lodi di futuro e promettente Veggente quando la scena era cambiata, mostrando un uomo alto dal volto serpentino privo di naso che Cruciava un ragazzino con gli occhiali apparentemente morto.
Harry Potter lo aveva chiamato, il Ragazzo che é Sopravvissuto.
Era lui il torturatore, più vecchio ma sicuramente erano la stessa persona ed una scarica di gioia estatica lo aveva attraversato; non si somigliavano per nulla ma l'espressione di brama era la stessa, lo sguardo assetato di morte non lasciava adito a dubbi. Da quello ne aveva concluso che avrebbe avuto successo nella costruzione degli Horcrux. Solo che non riusciva a comprendere perché gioisse: chiunque fosse quel Potter non era morto, vedeva la vena pulsare sul collo, che cosa aspettava ad uccidere quel fantoccio?
Possibile che il suo Io del futuro avesse commesso un errore? Perché quel ragazzetto si fingeva morto ma, sopratutto, perché Lui non se ne era accorto?
La figura statuaria di un giovane biondo con lunghi boccoli che ricadevano sul mantello aveva sostituito la visione, costringendolo a guardarlo: sembrava una divinità greca tanto era splendido, sul mantello portava il simbolo di Godric Grifondoro e stava ricevendo.. oh per la miseria, quella era la spada di Godric in persona! Quanto ne aveva sentito parlare, i libri erano pieni di quella straordinaria storia e lui ancora non era riuscito a scovarne il nascondiglio.
A te, Severus Nicholas Merlinus Potter, il più valoroso tra i miei studenti, confido la custodia della mia spada in memoria di ciò che coraggio e onore hanno fatto per il nostro popolo.  
Tom era quasi svenuto sulla sedia: l'uomo che consegnava la spada altri non era che lo stesso Godric, gli innumerevoli ritratti gli rendevano giustizia. Vestiva con una lunga veste color rubino contornata da linee d'oro lungo i fianchi, chiaramente di ottima fattura, un bianco mantello che sfiorava terra e capelli biondi, anche se non lunghi come quelli del ragazzo inchinato di fronte a lui. Erano chiaramente parte di un'altra epoca, lo dimostravano gli abiti che erano antichi e tipici del Medioevo, il modo rispettoso di tutti gli studenti di rimanere inchinati di fronte ai loro mentori e fondatori della scuola, ma dopotutto erano comunque dei ragazzi. La gioia del sedicente Severus Potter era estatica quanto e più dei Grifondoro attuali che vincevano la coppa del Quidditch, e i suoi amici attorno lo acclamavano come un eroe.
Schifato, aveva ritratto lo sguardo quando la sfera era tornata a mostrargli solo il denso e vorticoso bianco al suo interno; si era chiesto che cosa avesse fatto quel Potter per avere meritato di ottenere la custodia della preziosissima spada del celebre fondatore.

- Eccoci, Tom. - La voce di Lumacorno lo riportò alla realtà e il Serpeverde guardò con desiderio perfettamente celato la stanza delle clessidre in cui era appena entrato. Con loro c'era un Indicibile che raccomandava prudenza; sentiva lo scetticismo del mago nel vederlo lì. La fama di Riddle era nota anche oltre la scuola ma nessuno voleva un ragazzino all'interno di quella parte del Ministero.
Avrebbe aspettato che Lumacorno se ne andasse, cosa che si affrettò a fare, avendo un appuntamento con il Ministro in persona. Tom sorrise guardando l'Indicibile. Ecco il momento che aspettava: molte approfondite ricerche sui libri più antichi ed oscuri gli avevano rivelato la formula per far funzionare i Giratempo.
Sarebbe andato nel passato ad impossessarsi deglio ggetti dei Fondatori da trasformare in Horcrux, e poi nel futuro a liberarsi della minaccia di Harry Potter. In un modo o nell'altro entrambi i due Potter sarebbero scomparsi: il primo non sarebbe mai entrato nelle grazie di Grifondoro, mentre il secondo sarebbe stato schiacciato come un verme anche se, forse, eliminando Severus Nicholas, sarebbe riuscito ad impedire che nascesse il futuro Harry.
Un piano perfetto degno della mente geniale del più grande Serpeverde di tutti i tempi; era già ferrato nelle Arti Oscure e l'astuto omicidio dei Babbani Riddle aveva confermato quanto fosse grande la sua forza. Niente poteva contrastarlo.
Si avvicinò alle piccole clessidre e ne Appellò una in silenzio: l'oggetto levitò fino a lui, che lo nascose in fretta sotto la divisa scolastica che indossava. Uno sguardo all'Indicibile che gli dava le spalle ed un sorriso malvagio trasfigurò i lineamenti già distorti dal Male: un lampo di luce verde la sola cosa che l'uomo vide voltandosi prima di ricadere per terra senza capire che cosa fosse successo.
Poco importava la sua morte, era un sudicio figlio di Babbani, aveva avuto solo ciò che si meritava; prese la bacchetta di tasso e la puntò contro la clessidra gigante che torreggiava sopra le altre e mormorò una formula sottovoce. La sabbia al suo interno prese a vorticare con sempre maggior intensità e nella stanza un vento secco cominciò a sollevare il ragazzo, che non riusciva a controllare la pressione sempre più crescente che minacciava di schiacciarlo.
- Maledizione - sbottò lo studente, che non aveva previsto un dolore così grande dilaniarlo; il nero e la sabbia divennero una miscela unica che travolse tutto.


Anno 997, Scozia.

Una folla si disperse mentre l'uomo a cavallo si avvicinava di gran carriera, seguito da uno più giovane. - Che cosa può essere successo, nobile Grifondoro? -
Godric Grifondoro scrollò la testa gettando all'indietro il candido mantello che consegnò al ragazzo biondo mentre scendeva dal suo lucente destriero color castagna. La gente si era radunata attorno al corpo di un ragazzo svenuto, apparso dal nulla secondo loro: sanguinava e Godric non perse tempo a fare delle domande, puntando verso di lui la bacchetta e sanando all'istante le sue ferite. - Non lo so. Severus, chiedi a questa gente che cosa hanno visto. -
Il ragazzo biondo annuì mentre scendeva a sua volta dal proprio cavallo e si avvicinava alla folla: un misto di bambini, adulti ed anziani, tutti Babbani. A quei tempi non era raro che maghi e Babbani vivessero assieme, anche se persino Grifondoro era dell'opinione di non doversi far notare troppo; subito dopo avrebbero modificato i loro ricordi ma senza invadere troppo la loro mente. Non era Salazar, lui.
Osservò con aperta curiosità lo strano abbigliamento dello straniero, che portava qualcosa di mai visto prima, ma la presenza della bacchetta magica e del mantello lo convinse che si trattava di uno di loro. In quel momento Severus Potter gli si avvicinò e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. - Hanno detto che é spuntato dal nulla, vorticando nell'aria spaventando i bambini: una donna gli ha tamponato la ferita sul collo ma hanno l'impressione che sia.. strano. -
Godric annuì mentre si lisciava il mento con le mani; un pizzetto chiaro e capelli ancora biondi denotavano che era in età ormai matura, toccava quell'anno i sessant'anni ma non li dimostrava. Nel mondo magico l'età era vissuta in maniera diversa, mentre il ragazzo al suo fianco altri non era che il suo più devoto e fidato studente di quasi sedici anni: ancora un anno di arti magiche sotto il suo insegnamento e sarebbe diventato grande. Lo era già. 
- D'accordo, Severus tu porta questo ragazzo al maniero mentre io mi occupo di queste persone. - Il tono gentile della voce di Grifondoro era una delle cose che il suo allievo prediligeva di più, non solo la sua nobile fama: gli sarebbe piaciuto, da grande, somigliare al suo mentore. Mosse il braccio e pronunciò un incantesimo per spostare il corpo del giovane svenuto ormai curato per issarlo sul cavallo bianco, per salirci a sua volta.
La folla applaudì mentre il cavallo si allontanava spedito sotto la guida del suo cavaliere: nessuno di loro avrebbe però ricordato in seguito quanto accaduto, la mano ferma e gentile di Godric avrebbe lavato via ogni traccia di quello strano episodio.
Severus arrivò al maniero di Godric in breve tempo e alcuni elfi domestici lo aiutarono a portare dentro il giovane che ancora non si era svegliato; avrebbe potuto Smaterializzarsi, ma non poteva né doveva attirare l'attenzione quando stavano con i Babbani, e lo affidò alle cure delle creature che servivano devotamente Godric.
Lui si sfilò il mantello e i calzari per poi immergersi in una tinozza di acqua bollente per ritemprare il corpo e lo spirito; era uno dei suoi piaceri, il bagno, e non ci avrebbe mai rinunciato. Poco lontano, in una teca nella stessa stanza che Godric aveva assegnato a lui, la magica spada riluceva come non mai.
- Si è svegliato il nostro amico? - La voce profonda e gentile di Grifondoro era rivolta, poco dopo, a Severus, che scrollò la testa mentre rimaneva inchinato ai suoi piedi.
- No, nobile Grifondoro, vuole che ci pensi io? -
- Buona idea Severus, hai un dono per queste cose. -



Note.
E' la mia prima storia in questo fandom, mi sto facendo aiutare dalla passione per la saga e da mia sorella Violet che mi controllerà che io non scriva cose insensate.
Molte cose le ho inventate. Il nome di Severus Nicholas Merlinus Potter arriva come omaggio al grande Severus Snape, in versione Grifondoro e devoto allievo di Godric. Io sono un Serpeverde di natura - credo che la presenza di Tom Riddle lo spieghi - ma amo questo fondatore. Spero che questo OC non sia sgradito. Siccome Minerva McGonagall dice che Hogwarts é stata fondata più di mille anni prima, ne deduco che nel 997 la scuola sia in funzione già da un pò. Farò del mio meglio per essere coerente con l'epoca del Medioevo e la magia.
E' un What If, Lord Voldemort é reduce dall'omicidio dei parenti e con questo che scrivo tutto potrebbe essere diverso. Ci sarà sicuramente qualche scena a sfondo sessuale ma tutta inerente alla trama, non é basato principalmente su questo anzi.
Sarò cruento nei limiti della sensibilità non desidero elevare il raiting.
   
 
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