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Autore: _PolS    08/11/2011    7 recensioni
Due ragazze, con qualcosa in più rispetto a tutta la loro famiglia. Si erano sempre sentite un po' diverse e ora ne hanno la certezza. Una ha continuamente dei forti mal di testa e l'altra sembra sempre un passo davanti agli altri, ma nascondono un segreto, un segreto che non possono dire nemmeno ai loro parenti. Come si vive sapendo cose che non si dovrebbero sapere Roxanne? E com'è sapere in anticipo cosa sta per succedere Lucy? Vi piacciono queste sensazioni? E se scopriste che non sempre è un bene avere questi doni? Se alcune cose potrebbero causarvi delle amare conseguenze? State attente, siate responsabili e non usufruitene, è questo il segreto per vivere felici. Le nostre ragazze passeranno il loro sesto anno fra scherzi, amicizie, amori e segreti, riusciranno a superarlo illese?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Weasley, Roxanne Weasley, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Secrets

 

CAPITOLO 1.

Natale 2011, la Tana.

 

Il Natale alla tana era sempre stato molto confusionario. E come poteva essere altrimenti con tredici bambini scalmanati che mettevano sottosopra tutta la casa e dei padri che a volte erano peggio dei loro pargoli?

Molly però era contenta. Adorava vedere i suoi nipotini giocare e scherzare fra di loro e le piaceva moltissimo la compagnia delle nuore che chiacchieravano in cucina mentre l'aiutavano a preparare la cena. Gli “uomini” di casa invece stavano facendo le pulizie come lei aveva ordinato. Poteva vedere dalla finestra Bill e George che pulivano il giardino, Percy che cercava di acchiappare alcuni gnomi da giardino particolarmente irrequieti, sapeva che Ron stava pulendo le camere e che Arthur probabilmente aveva rapito Harry a Ron per chiedergli informazioni su qualche altro aggeggio Babbano . Charlie sarebbe arrivato quella sera insieme alla sua nuova compagna. Molly sperava ardentemente che fosse come le donne che le occupavano la cucina al momento. Non avrebbe mai potuto desiderare di meglio per i suoi figli. Hermione, la dolce e pragmatica Hermione, Fleur, che doveva ammettere che all'inizio non sopportava ma che poi si era dimostrata la donna forte e coraggiosa che era, Audrey, timida ma altruista e generosa e infine Angelina, che era stata come un raggio di sole per George dopo la morte di Fred. Doveva molto a quella ragazza, l'aveva aiutata moltissimo a risollevare l'umore del figlio e infine si erano innamorati. Lui sembrava tornato quello di un tempo, rideva e faceva battute e scherzi, ma ogni madre conosce i propri figli e lei sapeva che quando non c'era nessuno George si chiudeva in se stesso e pensava. Lo capiva, anche lei faceva lo stesso ma per lui era stato più difficile, Fred era parte di lui e lui era parte di Fred, tutti li avevano sempre considerati una persona sola e George dopo la sua morte aveva dovuto imparare che lui non era la metà di qualcosa e a cavarsela anche senza il gemello. Una ferita come quella non sarebbe mai guarita del tutto ma doveva ammettere che Angelina era stata l'antidolorifico perfetto, era pura allegria, spensieratezza e forza di volontà, e aveva regalato a George due ragioni per non mostrarsi mai triste. Quelle due ragioni erano i suoi figli, Fred Junior, nome datogli in onore del suo gemello, e Roxanne.

-Signora Weasley, va tutto bene?-

Era talmente assorta nei suoi pensieri che non si era accorta che Audrey si era avvicinata. Era una bella donna, lunghi capelli castani boccolosi, occhi azzurri e nasino all'insù, bassina ma comunque più alta dell'anziana donna che le stava accanto.

-Cara, quante volte ti ho detto di chiamarmi semplicemente Molly?- le chiese sorridendo.

Audrey le fece un timido sorriso e attese la risposta che non le era ancora arrivata.

-Tutto bene, stavo solo pensando.-

La donna annuì e andò ad aiutare sua figlia Lucy che era inciampata su uno dei numerosissimi giochi di James e ora si teneva il nasino e tratteneva le lacrime.

Molly vide come la prendeva in braccio e la coccolava dandole mille bacini sulle guance, sulla fronte e su ogni centimetro di pelle che riusciva a raggiungere, vide come la bambina rideva al contatto delle labbra della madre e cercava di allontanarla con quelle manine paffute. Molly sorrise e passò in rassegna di tutti i suoi nipoti.

Victorie sedeva sulle gambe di Teddy che le accarezzava i capelli e ascoltava gli sproloqui della ragazzina sul suo primo anno ad Hogwarts.

James e Fred volavano a un metro da terra su delle scope giocattolo che i genitori gli avevano regalato il natale scorso. Con dei genitori del genere quei due non potevano non amare volare. Lily, Hugo e Louis stavano seduti sulle scale e parlottavano tra di loro. Molly non voleva indagare troppo.

Molly, l'altra Molly, la figia di Percy e Audrey, e Dominique erano andate in cucina a vedere cosa cucinavano le loro madri. Albus e Rose sedevano intorno al tavolinetto del salotto e giocavano a carte mentre Roxanne e Lucy stavano lunghe davanti al caminetto e ridevano alle battute che si scambiavano.

Molly amava la sua famiglia, non avrebbe mai potuto desiderare di meglio.

Guardò fuori dalla finestra e si accorse che aveva cominciato a nevicare, subito dopo rientrarono in casa George, Bill e Percy spazzando via la neve dalle spalle e dalla testa.

-Pulitevi i piedi!- ordinò loro la donna dal salotto.

-Si mamma.- rispose George. -Brrr quant'è freddo!-

-Già.- fece Percy. -Mamma è già arrivato Charlie?-

Non fece in tempo a rispondere che qualcuno bussò alla porta.

Bill aprì l'uscio e sorrise.

-Bentornato fratello.- disse abbracciandolo.

Molly corse all'entrata.

-Su ragazzi, lo saluterete dopo, fateli entrare altrimenti geleranno.-

Appena il figlio entrò la madre lo riempì di baci.

-Mamma basta. Dai, ferma!- protestò.

Molly si allontanò un poco e notò la donna che stava, o meglio si nascondeva, dietro la schiena di Charlie. Il figlio notò lo sguardo della madre quindi mise una mano dietro la schiena della fidanzata e la spinse avanti.

-Mamma possiamo andare in cucina così saluto tutti e vi presento questa bellissima fanciulla?-

Durante tutto il discorso Charlie non aveva staccato gli occhi dal viso della ragazza e le sorrideva in modo tenero e affettuoso.

-Certo!-

Li fece accomodare in cucina dove Angelina, Audrey, Ginny e Andromeda apparecchiavano l'enorme tavola rettangolare mentre Hermione, aiutata da Ron ed Harry, andavano a prendere altre sedie dal salotto.

Dopo una serie di abbracci e saluti al fratello/zio/amico, Charlie presentò la sua ragazza.

-Cari parenti, lei è Alexa, la mia fidanzata. Tesoro loro si presenteranno poco a poco per non farti dimenticare tutti i loro nomi, anche perchè adesso non c'è tempo a quanto vedo.- disse indicando i fornelli.

Hermione saltò su come una molla.

-Oh mio Dio, il pollo! Ragazzi è pronto! Tutti a tavola!- urlò rivolta ai bambini.

Quelli si riversarono in cucina come un'onda anomala e si sedettero intorno al tavolo seguiti da tutto il resto della famiglia.

Molly si sedette a capotavola, fra James e Dominique, opposta al marito seduto dall'altro lato del tavolo.

Fra chiacchiere, racconti e bisticci Molly ebbe l'occasione di osservare per bene Alexa. La donna aveva parlato poco da quando era arrivate e sembrava anche piuttosto timida e riservata. Aveva capelli castani lunghi fino alle spalle e caldi occhi color cioccolato, un viso fino e pulito e l'aria educata e perbene. A prima vista poteva dire che le piaceva.

Osservò James che rideva per una battuta di Fred e poi si rimetteva a mangiare assorto.

-James!-

Il ragazzo sobbalzò all'improvviso urlo di Roxanne e a momenti si strozzò con il brodo che stava ingoiando.

Prese a tossire come un forsennato e Molly e Fred gli diedero qualche pacca sulla schiena per farlo riprendere.

Poi con le lacrime agli occhi si rivolse alla cucina.

-Che c'è? Perchè hai urlato a quel modo?- chiese.

Roxanne mise su un'espressione contrita e arrabbiata.

-Non fare il finto tonto, ti ho sentito bene!- lo accusò.

Angelina, seduta accanto alla figlia, la guardò arrabbiata.

-Tesoro non si urla a tavola.-

Roxanne si girò verso la madre.

-Ma mamma, James ha messo un serpente di gomma dentro il letto di Albus per farlo spaventare!- protestò la bambina.

James era scandalizzato.

-No che non l'ho fatto!- fece James con gli occhi spalancati.

-Jamie, se dici le bugie arriva il mostro della laguna e ti porta via, lo sai? Io ti ho sentito benissimo, hai praticamente urlato.-

Molly ora era confusa, era seduta a trenta centimetri di distanza da James e lui non aveva aperto bocca.

Ora era calato il silenzio su tutta la tavola e tutti alternavano lo sguardo da Roxanne a James. Molly si scambiò uno sguardo con Angelina e Ginny e loro capirono al volo.

-Roxie, Jamie, venite un secondo in salotto così ne parliamo con più tranquillità?- disse Ginny al figlio e alla nipote. I due bambini si alzarono in silenzio e Molly ed Angelina uscirono con loro.

-Allora Roxie, che è successo?- chiese la madre alla piccola una volta che si furono tutti seduti sui divani davanti al camino.

La bambina incrociò le braccia.

-Ho sentito Jamie che diceva di aver messo quel serpente nel letto di Al.-

-Ma io non l'ho detto!- esclamò James.

Ginny prese il mento del bambino e lo girò verso di lei incatenando i suoi occhi chiari a quelli identici del figlio.

-Ma l'hai fatto?-

Il bambino arrossì e abbassò lo sguardo colpevole.

-Ecco...io...-

-L'hai fatto o no?- gli ripeté la madre.

-Si! Va bene? L'ho fatto.- ammise lui.

Roxanne si aprì in un gran sorriso.

-Allora visto che avevo ragione?!- fece tutta contenta di aver dimostrato che aveva detto il vero.

James si girò verso di lei confuso.

-Roxie ma tu come facevi a saperlo?-

-Te l'ho detto, ti ho sentito a cena.-

-Ma io a cena non ho detto niente, io e Fred avevamo promesso di non parlarne per tutta la sera per non rischiare di rovinare lo scherzo!-

-Quel piccolo vandalo era d'accordo con te??? Adesso lo prendo e glie ne do quattro!- Angelina era furiosa e stava per andare a prendere il figlio per le orecchie ma Molly la fermò.

-Angie cara ferma un secondo. Qui abbiamo un problema.-

-Quale problema? Mio figlio ha fatto un dispetto ad Albus e...-

-Angelina hai seguito quello che hanno detto i nostri figli?- le chiese Ginny interrompendola.

-Si certo ma...-

-Allora ti sarai resa conto che Roxanne dice di averlo sentito mentre lo diceva ad alta voce a cena mentre James nega di averlo fatto, inoltre io ero seduta vicino a lui e non ho sentito assolutamente niente. James non ha aperto bocca.- la interruppe di nuovo Molly.

Roxanne aveva 5 anni e James 6, tutti e due erano nell'età in cui i bambini dicono piccole menzogne, magari per sfuggire ad una sfuriata dei genitori, ma tutti sapevano che James non era in grado di mentire alla madre e Roxanne era quello che sembrava, una ragazza semplice e genuina e fino a quel momento non aveva mai detto una bugia a nessuno, inoltre sembrava davvero convinta.

-Ma io l'ho sentito forte e chiaro!- protestò la bimba sempre più confusa.

Angelina si risedette e rimandò la punizione del figlio a più tardi.

-Allora cosa facciamo?-

La domanda della donna cadde nel vuoto ma Molly ebbe un'ispirazione.

Roxanne!”

-Ah!- sobbalzò la piccola che stava guardando il pavimento con aria abbattuta. -Nonna che ho fatto?- chiese spaventata.

Angelina e Ginny si scambiarono un'occhiata confusa e poi guardarono Molly che sorrise per aver risolto il mistero. Però un attimo dopo si rabbuiò, una cosa come quella era un bel problema se non si faceva attenzione.

-Niente. Io non ti ho detto niente.- le rispose la nonna.

Roxanne si arrabbiò.

-Ma che avete tutti oggi, vi prendete gioco di me? Hai appena urlato il mio nome!- urlò con le lacrime agli occhi. Da un momento all'altro sarebbe scoppiata a piangere.

-Tesoro, la nonna...-

-Angelina penso di aver risolto il problema, Roxie siediti per favore.-

La bambina ubbidì e si asciugò gli occhi con la manica del maglione.

-James voglio che questa cosa che diremo adesso non esca da questa stanza capito? Non lo dovrai dire a nessuno.- fece la donna.

James annuì energicamente.

-Roxanne io non ti ho chiamata...-

-Ma...-

Molly la zittì con un gesto della mano.

-Lasciami finire tesoro. Tu hai sentito il mio pensiero. Io ho urlato nella mia mente il tuo nome e tu mi hai sentito e questo spiegherebbe il perché solo tu hai sentito sia James che me.- terminò.

A James cadde la mascella, Ginny si portò le mani alla bocca e Angelina si irrigidì. Roxanne non mosse un muscolo, rimase ferma a fissare la nonna, poi sbatté le palpebre e una singola lacrima le solcò il viso.

La madre si precipitò ad abbracciarla ma lei la respinse.

-Io non voglio sentire i brutti pensieri della gente!- disse in un sussurro.

-Non lo farai.-

James sorprese tutti con la determinazione nelle sue parole.

-Non dovrai mai sentire i brutti pensieri della gente Roxanne perché io starò sempre con te a pensare a cose allegre e divertenti, così ti basterà concentrarti su di me e tutte le brutte cose spariranno.-

Non lo avevano mai visto così serio e Angelina si commosse per quello che il nipote era disposto a fare per la sua bambina.

-Ti chiedo un solo favore.- continuò. -Se dovessi sentire cose imbarazzanti o che non vorrei far sapere ti prego di non dirle in giro.-

La sua espressione era così buffa che Roxanne non poté fare a meno di scoppiare a ridere e corrergli incontro per soffocarlo in uno dei suoi abbracci stritolatori.

-Grazie Jamie, ti voglio bene!- gli disse ancora fra le sue braccia.

-Anche io Roxie.-

Le tre donne si commossero ma Molly doveva far capire loro che era una cosa seria.

-Ragazzi avete capito bene no?! Questa cosa non la dovrà sapere nessuno, sarà un segreto.- sottolineò la donna.

Roxanne e James annuirono seri ma Angelina si rabbuiò.

-Molly, io non lo posso tenere nascosto a George e Fred, sarebbe impossibile.- pigolò.

-Giusto! Io e Fred potremmo essere i difensori di Roxie, così sicuramente non le succederà mai niente.-

Molly annuì.

-Certo Angie, diglielo, ma fallo in un momento calmo.-

Angelina fece si con la testa.

-Tesoro, tu dovrai stare attentissima, ti capiterà spesso di sentire cose che non dovrai sentire e a cui non dovrai assolutamente rispondere sennò si potrebbe venire a sapere del tuo particolare dono. Ok?- disse Angie alla figlia prendendola per le spalle e guardandola negli occhi scuri.

Roxanne annuì.

-Ora torniamo di là e diciamo...giusto che diciamo?- chiese Ginny.

-Diciamo che era tutto uno scherzo di Roxanne per far pagare a Jamie uno scherzo che le aveva fatto, ma solo se ce lo chiedono, sennò facciamo finta di niente. Tu sei disposta a prenderti la colpa tesoro?- fece Angelina.

-Si.- rispose la bimba.

-Bene, andiamo.-

Roxanne entrò in cucina con aria affranta, Angelina con un espressione fintamente arrabbiata, James come uno che l'ha passata liscia e Ginny e Molly tranquille.

Nessuno chiese niente ma Albus si guardò le spalle dai due cugini per tutta la sera.

Molly si disse per la terza volta in quella serata quanto fosse fortunata ad avere una famiglia così e lo vide anche da James, che per una volta non stava organizzando stupidi scherzetti con Fred ma che stava con quest'ultimo davanti al fuoco con Roxanne sulle proprie gambe e Lucy accanto a loro a raccontar loro delle barzellette.

Si, pensò Molly guardando Lucy e Roxanne che ridevano alle battute di James, quei due saranno pienamente in grado di proteggerla.

 

**Angolo autrice:

Ed eccomi con una nuova storia appena sfornata. So che ne sto scrivendo anche un'altra ma cercherò di mandarle avanti entrambe al meglio. Questo capitolo è solo introduttivo, come lo sarà il prossimo e chissà, forse farò un introduzione più lunga di due capitoli. Vedrò.

Spero che la storia vi interessi e che lasciate tanti commentini...il riquadro bianco in basso non aspetta altro di essere riempito!! xD

A presto,

PolS 

  
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