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Autore: An11na    15/11/2011    4 recensioni
Gaara, un ragazzo introverso e che sembra odiare il mondo, viene mandato, contro ogni sua volontà, con i suoi fratelli a casa del padre, divorziato dalla madre, per passare l'estate...Coppia principale ItaGaa, ma è probabile che ci siano altre coppie, come sicuramente la SasuNaru, SasoDei e forse anche qualche altro piccolo pairing...Fatemi sapere che ne pensate!!!!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Itachi, Sabaku no Gaara , Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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style="MARGIN: 0cm 0cm 10pt; TEXT-AUTOSPACE: ; mso-pagination: none; mso-layout-grid-align: none" class=MsoNormal>Capitolo 11- Dolorose verità

 

Gaara non si aspettava di ritrovarsi di nuovo in ospedale dopo così poco tempo: dopo Sai, anche suo padre adesso era nei guai e il problema più grave era che il rosso non aveva la più pallida idea di cos'avesse l'uomo.

Ultimamente, Gaara si era accorto che Kenzo non sembrava sprizzare di salute, ma non se n'era curato poi troppo, pensando a una banale influenza e concentrandosi egoisticamente su lui e Itachi; proprio per questo addesso si sentiva in colpa e si mangiucchiava un'unghia nervosamente nell'attesa di avere un riscontro dal medico che aveva preso in cura suo padre.

Itachi era poco più in là e parlava con un dottore annuendo preoccupato di tanto in tanto; dovevano conoscersi perchè il loro modo di approcciarsi era molto fluido e quando si salutarono, si abbracciarono brevemente.

Itachi si avvicinò di nuovo a Gaara e l'espressione sul suo viso non prometteva niente di buono "Chi era quel dottore?Ti ha detto qualcosa su mio padre?" chiese preoccupato e Itachi si sforzò di sorridergli nascondendo l'espressione preoccupata "No, ha detto che non ne sa niente e che dobbiamo pazientare ancora un pò...Quell'uomo era mio zio e lavora qui all'ospedale...Speravo di riuscire a farmi dire qualcosa, ma non ho avuto fortuna...Ma non ti preoccupare, vedrai che andrà tutto bene" lo rassicurò accarezzandogli la testa.

Gaara annuì sforzandosi di sorridere a sua volta e tornando a concentrarsi sulla porta chiusa, oltre la quale si trovava suo padre, ancora privo di conoscenza; tra i due calò il silenzio per diversi minuti, nei quali ognuno rimase assorto nei suoi pensieri, fino a quando il medico finalmente uscì dalla stanza e spostò lo sguardo sui due ragazzi, sospirando gravemente e avvicinandosi "Tu sei Gaara, il figlio di Kenzo, non è vero? Tuo padre mi ha parlato molto di te, siamo buoni amici..." iniziò a parlare il dottore con un sorriso tirato "Sì...Certo...Dottore, per favore, mi dica come sta mio padre" rispose Gaara cercando di essere il meno sgarbato possibile, nonostante l'ansia gli stesse attanagliando lo stomaco.

Il medico sospirò di nuovo e chinò il capo "Vorrei parlare da solo con te se è possibile" mormorò, mentre itachi si alzava con un sorriso "Vado a prendere qualcosa da bere" annunciò stringendo lievemente il braccio di Gaara, come a fargli capire che lui era comunque lì, ma Gaara non sembrò nemmeno accorgersene e continuò a fissare il medico, sempre più agitato "E' così grave?" chiese con tono triste, avendo interpretato il silenzio del dottore come una cattiva notizia.

Il dottore strinse le labbra, dispiaciuto di dover dare una così brutta notizia a un ragazzo così giovane "Dove sono i tuoi fratelli?" chiese ancora, mentre Gaara cominciava a spazientirsi "Non sono riuscito a rintracciarli...Ho lasciato un messaggio a casa e più tardi riprovo a chiamarli...Dottore, la prego" rispose sbrigativamente e il medico non potè più tergiversare: si sedette al fianco del rosso col capo chino, come se stesse cercando le parole giuste da dire in una situazione simile "Vedi, Gaara...E' ormai diverso tempo che tuo padre è malato...Si è fatto curare da noi fino a un pò di tempo fa e si è già sottoposto alla terapia, ma non ha avuto successo e adesso si rifiuta di ripeterla...Il problema è che...Il tumore adesso è molto più esteso e un'operazione non servirebbe più a nulla se non a farlo stare fisicamente peggio...Inoltre lui non ne vuole sapere e nessuno è ancora riuscito a convincerlo a cambiare idea...Almeno finora..." spiegò il dottore guardando dispiaciuto quel ragazzo che in quel momento sembrava così fragile, mentre lo fissava con gli occhi ricolmi di lacrime "Dove?" chiese solo in un sussurro, come se facesse fatica a parlare "Ai polmoni" rispose desolato il medico.

Gaara si morse le labbra fino a farle sanguinare e strinse i pugni cercando di trattenere le lacrime che prepotenti spingevano sull'orlo dei suoi occhi "Mio padre sta morendo?" chiese poi alzando il viso mentre le lacrime cominciavano a scendere copiose, ormai senza alcun freno e il dottore gli strinse una spalla come a volerlo consolare "Potrebbe esserci sempre una speranza...Adesso va da lui, ti sta aspettando" rispose l'uomo, non avendo il cuore di dare una risposta chiara a una tale domanda.

Gaara annuì e si alzò asciugandosi le lacrime e ringraziando il dottore, prima di entrare nella piccola stanza dove suo padre riposava; era una tipica stanza d'ospedale, completamente bianca e fredda, con una piccola finestra che dava sul cortile, di fianco alla quale si trovava un tavolino anch'esso bianco e il letto dove giaceva Kenzo, pallido e scavato come non mai.

Quando l'uomo si accorse della presenza del figlio, cercò di sorridergli, accorgendosi subito dopo  che Gaara non aveva nessuna voglia di sorridere, allora sospirò chiudendo gli occhi per un attimo con un'espressione sofferente, ma non dovuta alla sua condizione: le cose non sarebbero dovute andare così, avrebbe dovuto resistere un altro pò, almeno fino alla fine dell'estate, ma le troppe emozioni di quegli ultimi tempi avevano contribuito a peggiorare le sue condizioni e la cosa che  più lo faceva soffrire, era la consapevolezza del fatto che i suoi figli lo avrebbero visto in quelle condizioni ed era l'ultima cosa che voleva.

 "Perchè non ce l'hai detto?" chiese in un sussurro Gaara, rompendo quello strano silenzio e facendo riaprire gli occhi all'uomo, che spostò lo sguardo dispiaciuto sul figlio "Gaara, io non vi ho fatto venire qui per accudirmi o per farvi preoccupare per me...Volevo solo passare una bella estate insieme a voi" cercò di spiegare l'uomo, ma le sue parole servirono solo ad alimentare la rabbia di Gaara che strinse i pugni e digrignò i denti "Un' estate? Volevi dire l'ultima estate! E' per questo che ci hai fatto venire qui proprio adesso? Speravi di cavartela senza dirci niente?" quasi urlò il rosso, mentre le lacrime ricominciavano a scendere incontrollate sul suo viso.

Kenzo alzò una mano come a voler fermare quel fiume di parole, ma i suoi gesti sembravano all'improvviso rallentati "Volevo solo...Che sapeste...Quanto vi voglio bene...Specialmente a te, Gaara" spiegò ancora l'uomo con tono stanco, come se parlare gli procurasse uno sforzo immane e Gaara sembrò accorgersene perchè all'improvviso si calmò, senza però riuscire a fermare le lacrime.

Ormai non gli importava più di essere il figlio orgoglioso, né di far credere al padre che non lo avesse ancora perdonato per averli lasciati, né tantomeno di nascondere la sua parte più sensibile al genitore: mordendosi piano le labbra si avvicinò al letto dove si trovava Kenzo e con un singhiozzò gli gettò le braccia al collo piangendo a dirotto "Ti voglio bene anch'io, papà....Ti voglio bene..." mormorò stringendo il più possibile l'uomo, che ricambiò l'abbraccio, felice e sollevato per aver fatto pace con suo figlio una volta per tutte.

 

 

 

Gaara e Kenzo rimasero ancora a lungo a parlare, come se dovessero recuperare tutto il tempo perso, almeno finchè non entrò un'infermiera dichiarando che gli orari di visita erano terminati.

Un pò tristemente, Gaara salutò il padre, promettendogli che sarebbe tornato a trovarlo il giorno seguente e uscì dalla stanza ritrovandosi davanti Itachi che lo aspettava; Gaara si era quasi dimenticato di lui, troppo preso dalla situazione di suo padre, così, per farsi perdonare per l'attesa, si avvicinò a lui e lo baciò piano stringendo tra i pugni il bavero della camicia del moro "Sono felice che tu sia qui" sussurrò sorridendo quando si furono staccati e Itachi sorrise a sua volta baciandogli la fronte "Non potrei essere da nessun'altra parte" rispose per poi abbracciarlo e tenerlo così per alcuni minuti "Va tutto bene?" chiese infine e Gaara annuì sospirando "Sì, ma non mi va di restare solo, sta notte, ti prego resta con me" chiese vergognandosi un pò per quella richiesta infantile, ma Itachi sorrise dolcemente e gli alzò il viso con due dita "Non mi devi pregare per avermi con te...Andiamo" disse ricevendo uno sguardo di gratitudine dal rosso, prima di incamminarsi mano nella mano verso la macchina di Itachi.

 

 

 

La mattina seguente, Gaara si svegliò con un senso di sollievo: chiarire una volta per tutte con suo padre gli aveva fatto davvero bene e poi aveva passato una splendida notte con il suo ragazzo: lui e Itachi erano arrivati a casa del rosso e lì avevano trovato Kankuro e Temari ad aspettarli più agitati che mai.

Quando Gaara spiegò ai suoi fratelli la situazione, Temari ebbe quasi una crisi isterica, ma Gaara la tranquillizzò spiegandole che per il momento non c'era da preoccuparsi, ma che il padre avrebbe dovuto rimanere in osservazione.

Con la scusa della lunga giornata appena trascorsa, Gaara e Itachi si dileguarono in camera del primo, ma non fecero l'amore, nonostante il desiderio di ripetere l'esperienza nella grotta fosse forte per entrambi: quello non era il momento per lasciarsi andare alla passione, così si limitarono a coccolarsi e a baciarsi finchè entrambi non si addormentarono.

Quella mattina, però, quando Gaara aprì gli occhi, rimase deluso nel non trovare Itachi al suo fianco e come una reazione a catena, anche l'ansia per le condizioni del padre tornò ad attanagliargli lo stomaco; fortunatamente l'ansia durò poco, o almeno fino a quando Gaara non vide il suo ragazzo entrare in camera con un vassoio con su la colazione.

Appena Itachi si accorse che Gaara era sveglio, gli sorrise appoggiando il vassoio sul letto e baciandolo dolcemente "Buongiorno...Scusami, avrei voluto aspettare che ti svegliassi, ma ho pensato che portarti la colazione a letto sarebbe stato ancora meglio" spiegò il moro sistemandosi nella sua parte di letto e facendo sorridere Gaara che lo baciò ringraziandolo.

Mangiarono chiacchierando tranquilli, come se fosse una giornata come le altre, finché, quando il vassoio fu vuoto, Gaara non lo spostò sul comodino, accoccolandosi poi più vicino al moro e appoggiando la testa sul petto di quest’ultimo, baciandolo, per poi risalire lungo la gola e il collo dove lasciò una scia umida di baci leggeri, mentre con la punta delle dita, percorreva le braccia e l’addome di Itachi, il quale assecondava quei baci andando incontro alle labbra di Gaara e accarezzandogli la schiena nuda.

Gaara cominciò a risalire con le labbra lungo la mascella del moro, raggiungendo il mento e infine il labbro inferiore, che succhiò piano; si baciarono brevemente, poi il rosso riprese il suo percorso di baci spostandosi lungo lo zigomo, fino a raggiungere il lobo dell’orecchio che mordicchiò leggermente.

A quel gesto, Itachi avvertì dei brividi percorrergli la spina dorsale: l’orecchio era il suo punto debole, specialmente quando glielo stuzzicavano con i denti come stava facendo Gaara in quel momento; trattenendo un gemito, Itachi fece sdraiare Gaara sotto di sé, così da poter ricambiare quelle attenzioni, quindi ripercorse il tragitto compiuto dal rosso sul corpo di quest’ultimo, partendo però dal viso per poi scendere sul petto e l’addome, dove andò a stuzzicare l’ombelico del più piccolo con la lingua.

Entrambi cominciarono a sentire il sangue ribollire nelle vene e Gaara dovette mordersi le dita della mano per non gemere ed evitare che i suoi fratelli li sentissero; Itachi andò a cercare nuovamente le labbra di Gaara e lo baciò con passione crescente, mentre le mani andarono ad accarezzare ogni singolo punto che riuscirono a raggiungere.

Per la seconda volta, Itachi scese lungo il petto di Gaara, raggiungendo in poco tempo l’orlo della tuta che indossava il rosso e giocando con l’elastico fino a che non gli ebbe sfilato i pantaloni fino alle ginocchia; Gaara si aggrappò con forza alle spalle di Itachi, mentre quest’ultimo cominciava a stuzzicare l’erezione del rosso con le mani e quando poi Itachi iniziò ad usare anche la bocca, Gaara dovette mordersi una mano per trattenere i gemiti e gettò la testa indietro sdraiandosi completamente, mentre il respiro diventava sempre più corto.

Itachi continuò a pompare per diversi minuti, aiutandosi anche con le mani, che andarono a stuzzicare i testicoli del rosso per poi raggiungere la piccola apertura tanto agognata; Itachi iniziò a preparare il più piccolo, infilando prima un dito e successivamente un secondo, cercando di raggiungere i punti più sensibili del rosso, il quale, nonostante il fastidio iniziale per quell’intrusione, non desiderava altro che sentire Itachi dentro di sé.

Non ci volle molto prima che il moro lo accontentasse: quando si accorse che Gaara era ormai al limite, smise di stuzzicare la sua eccitazione e gli afferrò le caviglie portandosele sulle spalle “Farò piano, te lo prometto” disse a Gaara annuì sorridendo “E’ tutto a posto, mi fido di te” rispose cercando di rilassarsi il più possibile, mentre Itachi cominciava a premere contro la sua apertura.

Il dolore fu meno acuto della prima volta, ma Gaara dovette comunque stringere i denti mentre Itachi spingeva piano per posizionarsi meglio; il moro cominciò a muoversi lentamente, stando attento alle reazioni di Gaara ad ogni suo movimento, finché non si accorse che l’espressione di dolore sul viso del rosso era stata sostituita da una di puro piacere.

Allora cominciò a muoversi più velocemente, andando ripetutamente a stuzzicare i punti più sensibili, mentre con le mani non smetteva di accarezzarlo ovunque riuscisse ad arrivare; Gaara sentì che stava per perdere il controllo a causa dell’immenso piacere che stava provando e si aggrappò con più forza alle spalle del più grande, graffiandolo leggermente con le unghie, mentre con la bocca andò a cercare l’orecchio del moro per poterlo mordicchiare, sapendo quale sarebbe stata la reazione del ragazzo.

Infatti, non appena Itachi ricevette il primo piccolo morso, non riuscì a trattenere un gemito e le sue spinte si fecero ancora più rapide e profonde, tanto che a Gaara mancò il fiato per alcuni secondi e fu costretto a rinunciare a stuzzicare l’orecchio del moro per aggrapparsi con forza alla testiera del letto, così da aiutarsi anche con le braccia mentre andava incontro a quelle spinte.

Dopo alcuni minuti, il respiro di Gaara cominciò a farsi sempre più affannato e Itachi capì che il rosso era ormai al limite, così cominciò a spingere sempre più a fondo, fino ad entrare completamente, mentre con una mano scendeva a stuzzicare l’erezione del rosso; bastarono poche altre spinte prima che Gaara venisse trattenendo un forte gemito e sporcando il petto di entrambi e a Itachi bastò la visione sublime del volto di Gaara stravolto dal piacere e le contrazioni dovute all’orgasmo per seguirlo e venire con un sospiro.

Rimasero abbracciati per alcuni minuti, beandosi dei reciproci respiri che mano a mano trovavano il giusto ritmo; si coccolarono un po’, crogiolandosi tra le lenzuola poi Itachi si alzò a malincuore rivestendosi “Devi andartene?” chiese Gaara ancora sdraiato sul letto, un po’ rattristito nel vedere Itachi che si preparava; il moro annuì sorridendogli intenerito dal tono deluso del suo ragazzo “Sì, devo passare da casa a prendere alcuni strumenti e poi devo andare alle prove” rispose chinandosi a baciarlo “Vuoi che ti dia un passaggio all’ospedale?” chiese presumendo che Gaara sarebbe andato a trovare il padre “No, andrò più tardi con Temari e Kankuro, non preoccuparti” rispose il rosso sorridendogli grato e Itachi annuì baciandolo ancora “Come vuoi…Ti chiamo quando ho finito” disse e Gaara annuì “Va bene…Ti amo” disse “Ti amo” rispose Itachi con un ultimo bacio per poi uscire dalla stanza.

Gaara restò in ascolto finché non avvertì la macchina di Itachi allontanarsi, poi si alzò sorridendo e decise che avrebbe chiesto ai suoi fratelli di accompagnarlo il prima possibile in ospedale, così da poter restare più tempo col padre e avere anche il tempo di stare un po’ con Itachi la sera.

 

 

 

Itachi parcheggiò la macchina di fronte all’ospedale, fissando scuro in viso l’entrata dell’edificio; aveva ormai preso la sua decisione e non si sarebbe tirato indietro proprio ora: teneva troppo a Gaara, si era accorto di amarlo sul serio e se non avesse fatto quello che aveva in mente, se ne sarebbe pentito per tutta la vita.

Scese dall’auto assicurandosi di averla chiusa ed entrò nell’edificio, dirigendosi subito verso la stanza dell’uomo, sperando che fosse sveglio e che avesse voglia di ascoltarlo; bussò alla porta della stanza e una voce maschile lo invitò ad entrare.

Con un sospiro, Itachi aprì la porta e se la richiuse alle spalle, avvicinandosi poi al letto sul quale si trovava l’uomo, il quale lo fissava un po’ sorpreso “Buongiorno, signor Sabaku, mi scusi il disturbo, si sente bene?” chiese il ragazzo inchinandosi leggermente quando si ritrovò di fronte al letto.

Kenzo annuì ancora un po’ sorpreso e sorrise lievemente “Ciao Itachi…Sì, ti ringrazio, ora sto meglio…Ma tu come mai sei qui? E’ successo qualcosa a Gaara?” chiese un po’ preoccupato, ma Itachi subito scosse la testa rassicurandolo “No, no, lui sta bene…L’ho visto poco fa e ha detto che più tardi verrà qui…No, in realtà sono qui perché vorrei parlare un attimo con lei…Sempre se ha un minuto da dedicarmi” spiegò cominciando a sentirsi un po’ nervoso.

Kenzo era sempre più stupito: se Itachi non voleva parlare con lui di Gaara, allora quale altro motivo poteva esserci? Annuendo, tuttavia, invitò il ragazzo a sedersi e Itachi obbedì prendendo un grosso respiro, prima di prepararsi a iniziare il suo discorso.

 

 

 

 

 

Scusate,scusate,scusate…Lo so, il mio ritardo è imperdonabile, ma giuro che ci ho messo tutta la mia buona volontà per aggiornare il prima possibile….Purtroppo me ne sono capitate un po’ di tutti i colori e lo ammetto, ho avuto un piccolo calo di ispirazione…Più che altro non sapevo come fare per rendere il capitolo il meno noioso possibile, essendo un po’ troppo serio….Poi, rileggendo ciò che avevo già scritto, ho pensato di aggiungerci una lemon non prevista e sono riuscita a sbloccarmi…Spero di essermi fatta perdonare proprio per questa nuova lemon e spero davvero di riuscire ad aggiornare prima che passino altri 2 mesi….Un bacio a tutti e grazie per la pazienza!!!!!!!

 

 

X  Sakura734: Prometto che se avrò il giusto spunto e soprattutto il tempo, la prossima fic sarà proprio quella….Mi sa tanto che sti due sono fin troppo dolci, ma io li trovo carinissimi quando fanno i piccipucci…ehehe…Va beh, ecco qui un’altra carrellata di miele e zucchero per te…Buona lettura e buona serata, un bacio!!!

 

X  Sweet_Dreams: Cercherò di essere il più drammatica possibile, lo giuro!!! Intanto qui un piccolo assaggio iniziale con il discorso di Gaara e Kenzo, ma non è ancora niente, vedrai…Io sti due li amo, sono fantastici insieme e anche se risfogliando One Piece sto trovando un sacco di altre coppie che mi gustano parecchio, questi due restano i miei preferiti forever…Goditeli per bene con questo cap…A presto!!!

 

X  Red Fox: ahahahahahahahha….Io giuro che ti adoro!!!Mi fai morire!!!!Se ti è piaciuta la scorsa lemon, chissà cosa succederà con questa!!!!A questo giro mi sono abbastanza sbizzarrita, ma probabilmente ce ne saranno altre nei prossimi capitoli, quindi preparati…Per i capitoli, in realtà ancora non lo so quanti saranno, ma in teoria non ne dovrebbero mancare molto….Tuttavia potrei anche decidere di allungarla un po’ di più, quindi è ancora tutto da vedere, non temere…In ogni caso, non smetterò di scrivere su sti due, anche se, come detto prima, il mio interesse sta cominciando a orientarsi verso alcune coppie di One Piece davvero niente male…Alla prossima, comunque, non serve che ti dica che DEVI farmi sapere cosa ne pensi di questo nuovo capitolo e ti ringrazio ancora tantissimo per tutti i complimenti che mi fai, sei un tesoro!!!

 

X  Saba05: Ciao! Ti ringrazio molto, sono contenta che il capitolo sia riuscito bene e spero che anche i prossimi siano di tuo gradimento…Eccone un primo assaggio, intanto, fammi sapere cosa ne pensi…Un bacioooo

 

X  Beads and Flowers: Eh no, Gaara l’ha presa proprio male, poverino…Però l’esperienza ha fatto anche sì che lui e Kenzo finalmente si riunissero…Adesso bisogna vedere cos’ha da dire Itachi di tanto importante…Per quanto riguarda il rapporto con Gaara, sinceramente io li vedo molto Itachi passionale, Gaara più timido e chiuso…Che poi non siano dei campione nell’esternare le emozioni, siamo tutti d’accordo…A presto!!!!

  
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