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Autore: _lily_luna_    20/11/2011    16 recensioni
Molti scrivono della nascita, infanzia e crescita dei piccoli Potter, ma sempre dai loro punti di vista, oppure da quello dei genitori, zii, cugini o nonni. E se invece fosse dal punto di vista di James, Sirius, Lily e Remus? Quali sarebbero le loro reazioni, vedendo i loro nipoti (Sirius e Remus è come se fossero i fratelli di James, e di conseguenza una sorta di zii per i tre Potter) nascere, crescere e diventare grandi? Spero vi piaccia!
"Allora, mi sono perso qualcosa?" domandò eccitato
"No, vedi amore, vedi che non sono l'unico a essere emozionato?"
"Sirius non fa testo James, lo sappiamo tutti che pensate praticamente le stesse cose"
"Sbagliato Lily, io non ho mai pensato di sposarti" ghignò, dando il cinque all'amico
[...]
"GRIFONDORO NEL NOSTRO CUORE, SOLO TU LO RIEMPI DI ARDORE, GRIFONDOR CANTA CON NOI,
SEI LA CULLA DI TUTTI GLI ERO-" un tonfo sordo risuonò nell'aria prima di lasciare spazio al silenzio. Lily si girò incredula, e la sorpresa crebbe a dismisura quando si ritrovò davanti Remus con una padella in mano e James e Sirius svenuti a terra.
[...]
“Andiamo, un appuntamento piccolo piccolo, che ti costa?”
“Mi costa la mia salute mentale Potter, ecco cosa mi costa”
[...]
“Sirius, ti prego, dimmi che non stavi cercando di strozzare James solo perché a scuola non abbiamo avuto l’idea di far credere a Gazza di aver impagliato Mrs Purr?”
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, I Malandrini, James Sirius Potter, Lily Luna Potter | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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«Romanticismo?» ripeté per l’ennesima volta Scorpius, scettico ai limiti dell’inimmaginabile.
«Ma certo amico, R-O-M-A-N-T-I-C-I-S-M-O!» scandì Al, annuendo vigorosamente «Le donne amano il romanticismo, Lily ne va pazza»
«Dici?» domandò dubbioso. Fino a pochi minuti prima avrebbe detto che la Potter detestasse il romanticismo quasi quanto detestava lui.
«Senza offesa, ma quel demente di tuo fratello invece che conquistarla la sua donna la fa scappare, con il ‘romanticismo’»
Entrambi voltarono simultaneamente la testa alla loro sinistra, dove una scocciata ed esasperata Emily Baston correva via, con un diavolo per capello. Inutile dire che era immancabilmente seguita dal suo determinato e storico spasimante.
«No Emily, non andare via! Senza di te la mia vita non ha senso! Sei il Sole che illumina le mie giornate, la Luna che mi consola la sera-» «Insieme a quelle sgualdrine che ti porti a letto» lo interruppe inviperita e innervosita «Non è vero, non è vero! Non faccio sesso da mesi ormai! Oh Emily, non correre, non correre!» le urlò, inseguendola e continuando con la sua pseudo-dichiarazione.
«Se vai via io non sopravvivrò! Cosa ne sarà di me? Cosa ne sarà della mia vita?»
«Francamente, me ne infischio»
«Bè…» sussurrò Al, fissando impietosito il fratello «Diciamo che è James a non saperlo applicare nel modo giusto. D’altronde lo conosciamo, è un po’ tonto, siamo obiettivi»
«Solo un po’?»
«Non volevo essere troppo realista» sospirò «Ma sì. Comunque, tornando a noi, devi fare in modo che lo zucchero ti scorra nelle vene e-» «Diventare diabetico?»
«No, devi-» «Far diventare lei diabetica?»
«La vuoi finire!?» sbottò, dandogli un pugno in testa.
«Non ce la posso fare, non posso! Probabilmente è l'unica cosa che il magnifico me non sa fare! Ma dai, mi ci vedi a dire certe cose?» rabbrividirono entrambi
«Salazar, potrei vomitare»
«Su, su, devi solo fare un po’ di allenamento, voglio dire, dentro di te non può esserci solo cinismo, isteria e megalomania, no?»
Un silenzio gelido e imbarazzato seguì quelle parole.
«… Ok, discuteremo di questo punto la prossima volta, ora dobbiamo trovare Lily e mettere in atto la nostra strategia!»
Scorpius respirò a fondo, alzandosi in piedi e stiracchiandosi.
«Ho bisogno di alcool, ho bisogno di alcool» borbottò, per poi chiedere all’amico dove fosse Edward.
«Fammi pensare: domani c’è il compito di Rune, sono le sei del pomeriggio e a momenti si metterà a piovere… E’ al dormitorio, sicuramente» concluse, soddisfatto della sua deduzione.
«Mi darà la sua vodka, secondo te?»
«Brutale sincerità o rincuorante menzogna?»
«… Metodo alternativo?» 
«Ed ti darà la sua vodka come io i miei Scones»
Il biondo abbassò lo sguardo, rassegnato.
«Almeno il brandy?»
«Quello sì, il brandy sì» rispose, dandogli una pacca sulla spalla.

****************************

 «Ecco, vedi perché ero contrario a farlo rimanere a Serpeverde? Oltre ad essere diventato diabolico, hai visto i suoi compagni di dormitorio? Un isterico e megalomane ruba Scones che progetta di farsi la nostra Lils; un ninfomane impazzito e un ubriacone alcolizzato con disturbi della personalità multipla!» strillò James, alzando le mani al cielo e scuotendo la testa, continuando a urlare come un pazzo. «Io lo dicevo, lo dicevo! Dovevamo farlo benedire da Godric Grifondoro quando eravamo in tempo, ma te no, Al doveva seguire la sua strada! Bene, grazie a te il nostro nipotino finirà col gestire una bisca clandestina dove a poker si giocheranno disgraziati gattini siamesi appena nati, mentre nel piano di sopra aprirà una specie di bordello dove l’attrazione principale sarà il suo amico pervertito, mentre il barman sarà il fattone vodkainofilo! E la mia povera Lils! Il mio angelo! Verrà messa incinta dal platinato bastardo a soli quindici anni e sarà costretta a fuggire via da Londra e diventare una ballerina di burlesque per poter mantenere sé stessa e il suo bambino!» detto questo scoppiò in un pianto isterico, inginocchiandosi a terra e gesticolando nevroticamente.
«Ehm… io non lo conosco» si dissociò Sirius, portandosi una mano sul viso in imbarazzo.
«Cerca di capirlo, ieri era Halloween, lo sai che il giorno prima e dopo il suo anniversario di morte o si deprime al  tal punto da risultare irriconoscibile oppure scoppia in frequenti pianti isterici»
«Ok amico, lo so, ma così è troppo! Non ho mai sentito così tante cazzate in tutta la mia non vita!»
«Bè, devo ammettere che Al che gestisce un bordello/bisca clandestina e Lily incinta a quindici anni mi sembra eccessivo, però la descrizione sui suoi compagni di stanza mi sembra esatta»
«Non ti sei ancora reso conto della cosa più inquietante però, mio caro Moony» non finì neanche la frase che già gli stava indicando con un cenno del capo Lily.
Infatti era strano che non fosse ancora esplosa, si stava solo limitando a fissare il marito con uno sguardo assassino, stringendo i pugni. Il labbro superiore le tremò, straziando il suo viso in un ringhio omicida.
«COLPA MIA?»
«Il mio povero nipotino, sgozzato brutalmente dal boss della famiglia scozzese dei Gallesi Verdi Assassini perché i loro gattini erano in realtà dei Vermicoli trasfigurati! Che destino infame, perché? PERCHE’?» urlò, scuotendo la testa disperatamente.
«COLPA MIA?» ripeté nuovamente la rossa, afferrando quella che gli altri due riconobbero terrorizzati come la famigerata padella Lupin-Evans.
«Dì di no, Prongs, dì di no» sussurrò Remus, giungendo le mani in una muta preghiera.
Sirius lo fissò confuso «Ma non eri ateo, te?»
«Oh… è vero» ammise «Vabbè, non importa! Dì di no, dì di no» 
«SI’!» ruggì invece l’altro.
«NO!» esclamarono, coprendosi gli occhi con le mani, per non assistere a quel bagno di sangue che l’espressione di Lily faceva prospettare.
«Colpa dei tuoi geni filo-Serpeverdiani! Per colpa tua la nostra Lily dovrà cambiare nome per non  farsi trovare da nostro figlio che sarà disperato! Come hai potuto fare una cosa del genere a Harry? Il mio bambino avrà un infarto dal dispiacere, ma soprattutto io morirò una seconda volta quando nostra nipote darà alla luce un bambino ossigenato! Come puoi farmi questo, moglie degenere?»
Sirius e Remus voltarono il capo, serrando gli occhi e rannicchiandosi su loro stessi, mentre il sonoro rumore di una padellata che s’infrangeva come onde sulla testa di James risuonava nell’aria. Inutile dire che quel momento rimase nella storia come il secondo colpo più doloroso e potente che venne mai inflitto sul povero cervide in tutta la sua vita e non.

************************************

«Allora, sei pronto?»
«Piuttosto dovresti chiedermi se sono abbastanza ubriaco»
«Sei abbastanza ubriaco?» intervenne Edward, con una cravatta verde-argento legata attorno alla fronte, la camicia sbottonata e la bandiera dei Serpeverde annodata attorno alla vita a mo’ di pareo.
«… No. Dammi altro brandy»
«Solo se Al promette di fotografare la faccia di Lily quando le farai la dichiarazione»
«Prima i cinque falci, poi il miglior vino elfico di mio padre e ora questo! Maledizione Nott, te vuoi mandarmi in rovina!» esclamò indignato.
«Sei pronto ora, cugino? Pronto a calpestare il tuo orgoglio, uccidere la tua dignità e firmare un biglietto di sola andata verso l’aldilà per te e Azkaban per lei?»
«Sei sempre così incoraggiante, D., come farei a vivere senza di te?»
«Ah ah ah, divertente Scorpius, ma dovresti dirle alla tua bella queste cose»
«… Ed, altro brandy»   

***************************

«Prongs?» sussurrò Sirius circospetto, gattonando silenziosamente verso l’amico, drammaticamente steso a terra in una posa agonizzante. «James, fratello, stai bene?»
«Le stelle» gemette l’altro, con una voce inquietantemente stridula e fin troppo acuta. «Non sono bellissime?» 
«Cosa vai farneticando, amico?»
«Ce n’è una proprio sopra la tua testa, e girano, girano, girano, girano e-» «Basta ti prego, a forza di girare mi sta venendo la nausea» lo bloccò, mettendosi una mano sulla bocca e una sullo stomaco.
«E girano, girano, girano, di tanti colori, tanti colori» cinguettò confusamente, prima di svenire definitivamente. Sirius lo fissò apatico per qualche minuto, prima di alzare la testa di scatto verso la rossa, che si guardava le unghie distrattamente.
«Lo hai ucciso» affermò  sconvolto. «Lo hai ucciso»
«Seriamente?» domandò lei, sempre con quel tono annoiato. 
«Io sono sempre serio*»
Il silenzio gelò attorno a loro, mentre Remus e Lily lo guardavano increduli, e James si rianimava improvvisamente, prendendo un enorme boccata d’aria.
«Per Godric, le battute sul tuo nome no! Posso sopportare di tutto, di T-U-T-T-O! Vedi Lily, ad esempio, ma le battute sul tuo nome no, quelle sì che sono capaci di ammazzarmi!»
«Vedo che il demente si è ripreso in fretta» osservò glacialmente l’unica donna, roteando la padella.
«Ho un’ottima resistenza, l’ho sviluppata grazie a te, amore» sorrise radioso, rialzandosi in piedi.
«Che fortuna» sibilò sarcastica fra i denti, inviperita.
«Dai Lily, stai calma» cercò di placarla Remus, sorridendole cordiale. «Torna in te»
«Ma lei è in lei!» sbottò Sirius «Pazza, violenta, sadica, sarcastica, Prefetto-Perfetto, cafféionomane, Miss. Se-copiate-vi-spezzo-in-due-e-vi-rimonto-solo-per-rispezzar-»
«Ma che dici? Persino lei una volta ha copiato»
Tre paia di occhi si spalancarono allucinati.
«Che cazzo dici!»
«Quando, e io dov’ero?»
«Moony, so che non puoi essere serio quanto me, ma almeno provaci»
«Ma è successo davvero, vi dico! Al sesto anno, il test scritto di Difesa! Io e Lily eravamo vicini, James era accanto a Frank e Sirius-» si rabbuiò improvvisamente, cambiando discorso. «Fatto sta che lei non si ricordava una frase e io gliela passai. È finita qui però, non c’è niente di scandaloso»
«NIENTE DI SCANDALOSO?» ruggirono contemporaneamente.
«Mi ricordo quel test, Remus, e sei stato te a copiare da me, non io!»
«REMMY!» esclamarono scioccati, trasalendo e mettendosi una mano sul cuore.
«Che stai dicendo, Lily? Tu copiasti da me!»
«EVANS!»
«Stronzate! Avvenne tutto il contrario, lo ricordo benissimo!»
«MOONY!»
«Stai forse mettendo in dubbio la veridicità dei miei ricordi?»
«EVA-» «STATE ZITTI!» ringhiarono gli altri due. James e Sirius ammutolirono di botto, sporgendo il labbro inferiore come due bambini.
«Mi hanno zittito bruscamente…» mugugnò il secondo, abbassando gli occhi lucidi.
«Dai Pad, capita a tutti almeno una volta nella vita» lo rincuorò l’amico. Peccato che, persi in quel delizioso quadretto dalle tinte paradisiache, i due avessero completamente scordato la sanguinosa guerra che stava svolgendosi attorno a loro. Per questo motivo, una volta tornati alla ‘vita’ reale, dovettero farsi forza a vicenda per non svenire, perché lo spettacolo che si stava presentando davanti ai loro occhi non poteva essere reale. 
«NON CI CREDO» ululò Sirius «Evans e Moony non si stanno realmente picchiando, vero? VERO?»
«Per tutti i boccini d’oro» gridò James senza parole, per poi strillare terrorizzato quando una mano non bene identificata lo afferrò per la caviglia, trascinandolo a terra. Purtroppo per Sirius avvenne che, nello spavento del momento, l’uomo si fosse aggrappato al suo braccio, portandolo giù con sé in quella settantesima bolgia infernale.
Per i dieci minuti seguenti quello che successe fu una feroce sequenza di violenti calci e pugni insanguinati che, paradossalmente, non colpirono mai i due avversari ma si riversarono sui due poveri innocenti.
«Allora Prongs» esordì Sirius, cercando di sdrammatizzare mentre evitava una gomitata nello stomaco, rotolando sul pavimento «Come va la famiglia?»
«Bè, Lily è una sociopatica, siamo morti quando nostro figlio aveva un anno e non lo vediamo da quel suddetto giorno quindi… bè, direi bene» terminò la frase con un gemito strozzato, provocato da una ginocchiata sulla schiena. 
«Ehm… il lavoro?»
«SEI TE CHE HAI COPIATO DA ME!»
«NON E’ VERO! E’ TUTTA UNA MENZOGNA!»
«E’ in questi momenti che mi chiedo se mia moglie non sia per caso una Banshee sotto mentite spoglie»
«Fidati, io me lo domando da anni»
«BUGIARDO!»
«SEI TE AD AVER COPIATO DA ME! TE!» uno schiaffone colpì il viso di Sirius, mentre un calcio nel sedere faceva piegare James in due dal dolore.
«Mi fanno paura, Jamie, seriamente»
«Che Godric ci salvi! Ascolta i tuoi umili servitori, oh potente Fondatore, e risparmia le nostre misere vite!»
Già da quelle stranamente modeste parole, più o meno tutto il deceduto mondo magico si sarebbe dovuto accorgere di quanto fosse grave la situazione. Ad accorgersene se ne accorsero, ad accorrere prontamente tentando di salvare quelle due anime innocenti… un po’ meno.
«NON PENSAVO POTESSI FARMI UNA COSA SIMILE, LUPIN!»
«IO? SEI TE AD AVERMI FATTO UN GRANDISSIMO TORTO! ALMENO AMMETTESSI LE TUE RESPONSABILITA’!»
«Che qualcuno ci aiuti» urlava James «Che qualcuno ci aiut-»
«NIPOTE!» ululò Sirius, con un tono di voce estatico «E’ ubriaco! Quindi ora adempirà involontariamente alla vendetta di Al!»
A quelle parole i due litiganti s’immobilizzarono, fissandosi per un secondo e scansando brutalmente i due poveracci che, con un’energia che neanche loro credevano di avere, riuscirono a tenersi in forze quanto bastava per assistere alla scena.

***********************************

«Andrai bene, amico, me lo sento» sghignazzò Al, gettando finalmente via la sua falsa maschera accondiscendente in favore di un ghigno diabolico.
Tanto, pensava, Scorpius era troppo sbronzo per capirci qualcosa.
«La mia dignità… la mia povera dignità… sto per gettarla al vento per quella mocciosa rossa, che Salazar mi perdoni» biascicava fra sé e sé, cingendo le mani e muovendole avanti e indietro, alzando gli occhi al cielo.
«Se non sei convinto possiamo anche ritirarci» propose mellifluo il moro, sforzandosi di non ridere.
«Scherzi! Mi sembra quasi di volare per quanto sono sbronzo, ora lo facciamo! Anche perché» aggiunse dopo «Se davvero è il romanticismo che piace a tua sorella…» 
«Bene» sibilò maleficamente, mentre si sporgeva per chiamare la sorella.
Un folletto dai lunghi capelli rossi e una spruzzata di lentiggini sul naso li raggiunse poco dopo, fissandoli attentamente.
«Lils, mia cara» sorrise il fratello, dandole un buffetto sulla  guancia. Lei si scostò di qualche centimetro, scettica come non mai.
«Che stai tramando, Al? E perché il tuo amico rincoglionito sembra più fatto del solito?»
«Tramare? Io?» chiese retoricamente, spalancando gli occhi.
«Albus, quella è la faccia che usavi per imbrogliare lo zio George, e con questo ho detto tutto»
«Non esageriamo, nanetta. Ora vi lascio soli, Scorpius vuole parlarti»
«Davvero? Allora me ne vad-» «Ferma lì» sputò fra i denti il ragazzo, afferrandola per un polso, trasformando poi la sua espressione in un sorriso falso quanto il parrucchino di Lumacorno.
«Che diamine-» «Ciao, ciao, sorellina. Ascolta attentamente, mi raccomando» non le lasciò neanche il tempo di ribattere che fuggì via, sfregandosi le mani con un ghigno mefistofelico.
Lily squadrò minuziosamente il ragazzo di fronte a lei, per poi dichiarare fermamente: «Sei ubriaco, Malfoy»
«Solo un pochino» la rassicurò l’altro.
«Passiamo al sodo, allora. No, non esco con te; no, ti odio ancora e sì, alla prossima partita ti soffierò la Pluffa da sotto il naso così velocemente che non farai neanche in tempo a dire “Quidditch”»
Lui rimase in silenzio per qualche secondo, spaesato, per poi scuotere la testa e guardarsi con nonchalance una mano.
«Volevo dirti che sei… sei» strizzò leggermente gli occhi, maledicendo con quella poca lucidità che gli rimaneva la calligrafia incomprensibile di Al. «Una fiamma che arde nel… nel»
«Malfoy, te non stai bene, fatti ricoverare da qualche parte!»
«Oh, al diavolo, passiamo alla parte finale!» esclamò veementemente, prendendola per mano e guardandola intensamente negli occhi. «Lily Potter, sono un’anima dannata, quant’è vero Salazar, e sono destinato ad una fine di fiamme e dolore. Ma con te sarebbe tutto infinitamente più dolce e sopportabile. Per cui ti chiedo, ci verresti all’Inferno con me, Lily?»
Lei rimase impietrita, rossa in viso, e poi… E poi, tutto avvenne in un istante.
«MA VACCI DA SOLO!» strillò, spingendolo all’indietro violentemente.
«Io-Odio-Queste» ad ogni parola corrispondeva una spinta. «Stronzate-Romantiche! Per Godric, non mi sarei mai aspettata una cosa simile da te, Malfoy, ti facevo più intelligente» urlato questo gli diede il più feroce calcio nei gioielli mai visto ad Hogwarts.
Da dietro una colonna Albus scoppiò a ridere, incurante del fatto che probabilmente il suo migliore amico non avrebbe mai più potuto procreare.
«Giustizia» sussurrò, alzando gli occhi al cielo e portandosi un pugno davanti al viso, mentre dietro di lui il pavimento del corridoio si tingeva di rosso.

***********************

L’Infermeria era stranamente silenziosa. Solo un letto era occupato, uno soltanto.
«Maledizione, ho un mal di testa e un mal di palle assurdi» bofonchiò contrariato il paziente, massaggiandosi le tempie. «Non mi ricordo niente, Al, niente! Il mio magnifico cervello è andato in pappa! Sono andato bene?»
«Perfetto» ghignò, dandogli una pacca sulla spalla «Hai magnificamente colpito nel segno»
«Davvero?»
«Certamente, la prossima volta che incontrerai mia sorella ricordale del vostro appuntamento, non fallirai»
«Accidenti, ovviamente sapevo che la mia magnificenza non poteva fallire, ma pensavo che mi avessi raccontato solo una marea di fregnacce senza senso» sospirò sollevato.
«Io? Non ti farei mai una cosa simile» 
“Anche perché… l’ho già fatto”







*  gioco di parole basato sulla pronuncia in inglese del nome "Sirius", che è uguale a "serious", ossia "serio" in italiano.





Salve a tutti, scusate la mia precedente uscita alla "Capitan Ovvio", ma passiamo oltre, ossia ai ringraziamenti a tutti coloro che seguono questa storia e a chi la recensisce, e alle solite scuse per il solito ritardo mensile (Ma che diamine di frase ambigua ho detto? o.0') Ok, concentriamoci sul capitolo ora, che è il continuo di quello precedente e non mi convince molto, ma amen.
Avevo promesso il Lily/Scorpius e tecnicamente c'è, nonostante non sia a livelli diabetici eclatanti. Scherzi a parte, sono fermamente convinta che questa coppia non possa necessariamente applicarsi al "romanticismo". Cioè, ma ve l'immaginate Lily e Scorpius che si tengono per mano, saltellando allegramente per i campi fioriti usando il "ti amo" al posto della virgola? *Trema disgustata* No no, sono fedele ai battibecchi e alle frecciatine. Ora, apriamo una breve parentesi sulla coppia James Sirius/Emily. Vi prego, ditemi che non sono l'unica che adora quando lei lo manda a quel paese/Schianta e affini! Pooooi, sto seriamente adorando Al xD Adoro la sua malvagità e la sua ossessione per gli Scones, e nel capitolo precedente c'è anche un indizio su quello che avevo pensato per il suo futuro. Finisco il mio sclero folle con tutto l'amore che provo per Scorpius modalità megalomane, che mi ricorda troppo l'amatissimo Prussia di Hetalia *-* Grazie ancora a chi legge, e alle recensioni risponderò or ora. Un bacione a tutti


Faith   

   
 
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