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Autore: xwhatdoesntkillyou    22/11/2011    3 recensioni
La tua vita come una Farfalla: prematuramente imprigionata e successivamente libera e nuda al mondo intero.
'La mia vita? oh è soltanto una macchia di colore che col tempo diverrà sbiadita. Poi trovateci una ragione per rimurginare sul passato!'
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo cinque minuti di tragitto,Zia Ellen ed io giungemmo finalmente in Anthony II Street,in cui si trovava l'abitazione dell'anziana donna.
Esposi di poco il capo al di fuori della mezza metà del finestrino e rivolsi il naso al cielo,quando sentii defluire un piccolo zampillo gelido sulla gote.
Ritirai lentamente il capo all'interno e mi lasciai distrattamente cullare dalle solite preoccupazioni che invilupparono a poco a poco il mio cuore. «Siamo arrivate cara» - mi disse Zia Ellen interrompendo le mie preoccupazioni con la sua voce fioca. Alzai il capo,annuii ed accennai fra i due labbri,un timido sorriso.
Senza badarci,la zia parcheggiò l'automobile come le capitò,ritirò il mazzetto di chiavi dal cruscotto e l'auto smise di funzionare. Aprimmo gli sportelli e scendemmo.
Mi ritrovai improvvisamente innanzi una colossale villa che mi tolse la capacità di connettere il cervello per qualche breve istante.
La zia notò la notevole espressione che assunsi sul viso e soffocò in una piccola risata nascondendosi dietro la sua pochette di pelle lucida nera - la guardi e rendendomi conto di ciò che ebbi fatto,risi anch'io.
Mi condusse sino alla porta d'entrata e la donna,notando per l'ennesima volta un'espressione di stupore dipinta sul mio viso mi disse:
«Oh cara non preoccuparti,ti ci abituerai molto presto vedrai.» accennando fra le sue parole un piccolo sorriso.
Entrammo e poco alla volta mi mostrò tutte le vaste stanze dell'abitazione. «Vieni cara» mi disse facendomi cenno con la propria mano di seguirla,«Ti mostro la stanza in cui potrai sistemare con cura le tue valigie e tutto ciò che hai.» La guardai,annuii e mi abbassai leggermente per prendere le valigie disposte in modo accurato sulla moquette.
Salimmo insieme le scale,dopo di che ci trovammo innanzi ad una porta in legno massiccio dalla cui finestra al lato adornata da una tenda dai bordi scarlatti,venivano illuminati da una striminzita goccia di luce emessa da una lampada lì accanto.
Zia Ellen estrasse dal taschino della propria veste una piccola chiave argentea che introdusse successivamente in una stretta serratura marcata ai bordi da alcune chiazze di ruggine,a causa dei tanti anni trascorsi. La porta fu spalancata e comparve innanzi ai miei occhi,una stanza velata dal dolce gusto della classicità e della finezza,gemellate dal grande tocco finale delle più importanti opere di Vasilij Kandinskij,un influente pitture Russo dell'Astrattismo. Riposi sul letto ben fatto le mie valigie,dopo di che la Zia mi disse: «Vieni cara,scendiamo giù.» - la guardai ed annuii e uscendo dalla stanza,la Zia riprodusse la stessa azione di qualche momento prima,infilando di nuovo la piccola chiave nel suo taschino e ci dirigemmo sulle scale,scendendole adagio per evitare l'assordante cigolio.
Zia Ellen mi condusse nel Salone,posto in cui i libri facevano da sovrani. L'ampia stanza era correlata da una libreria incommensurabile contente diversi tipi di Libri del Dopoguerra. L'anziana Signora mi propose di accomodarmi ed accettai volentieri la sua proposta. Mentre vidi avviarla verso la stanza difronte,la cucina,si voltò verso di me e mi disse accennando fra i due labbri una punta di dolce sorriso: «Tesoro,vado a preparare della cioccolata calda. Non muoverti di lì,mi raccomando.» e sorridendole le dissi: «Non preoccuparti Zia,fai pure.» e rivoltandosi proseguì a passi a rilento lasciando scivolare l'orlo della sua Rosa vestaglia sulla moquette in legno fibrato e concedere all'ambiente il piacevolissimo odore di 'Eau De 4 Reines' de L'Occitane. Mi lasciai trascinare dalla comodità della copertura in pelle bianca del divanetto e posai attentamente,il mio sguardo sulla libreria in precedenza adocchiata. Attratta ardemente dal desiderio di leggere uno di quei libri,notai particolarmente uno posizionato nell'angolo più ristretto della Scansia e avvicinandomi sempre di più lo estrassi soltanto di un po dal suo posto per leggerne il titolo: 'The Heart Is A Lonely Hunter' del '40 di Carson McCullers,nata a Columbus,capoluogo della Contea di Muscogee. Ormai presa istintivamente dalla forte voglia di leggerlo,lo estrassi definitivamente e iniziai a sfogliare le prime due pagine immergendomi nella sua lettura,come colonna sonora un silenzio interrotto ogni sessanta minuti di un'ora segnato dal ticchettìo delle lancette dell'orologio.
Senza che me ne accorgessi,poichè troppo intenta nella lettura di quella splendida opera,Zia Ellen irruppe nella stanza con un piccolo vassoio contenente due tazze di buona cioccolata calda,emananti una fragranza impeccabile. La Zia sorrise e mi disse: «Oh cara,vedo proprio che la lettura ti appassiona.» con la sua solita voce fioca quasi da bambina - distaccai la mia concentrazione da quelle pagine un po ingiallite e la rivolsi alla Zia,facendole un piccolo sorriso ed annuendo.
La Zia quindi,mi disse: «Bhe... allora che ne dici di leggere insieme qualche bella opera nel corso dei prossimi giorni?» la fissai con la felicità negli occhi,quella che raramente provai in alcune occasioni della mia vita. Fu quell'insieme a colpirmi particolarmente. Mi piacque moltissimo l'idea di condividere una delle mie passioni con una persona cara. Con tono sommerso dalla felicità le risposi: «Oh certamente Zia,sarebbe fantastico.» e con complicità,ci sorridemmo all'unanimità.
Prendemmo posto in due poltrone,l'una difronte all'altra e sorseggiammo fra una parola e l'altra la squisita cioccolata calda che fu preparata,mentre il caminetto ardente lì accanto a noi,era pronto ad ascoltarci con aria interessata. Mi accorsi di aver finito la bevanda e mi allungai per giungere al vassoio posizionato sul tavolino in cristallo e per posare la tazza,quando la Zia con aria sera e con la tazza calda ancora fra le mani mi disse: «Cara so per certa la motivazione del tuo ritorno quì,a Canberra.» Abbassai lo sguardo e la Zia mi prese il viso fra le mani con aria amorevole. La guardai dritta negli occhi e con voce rotta dalla collera le dissi: «Il fatto è che sono alla ricerca della mia vita,dei frammenti che in precedenza la costituivano. Non mi conosco,non so a fondo chi sono e quando mi rifletto nello specchio,ho voglia di veder comparire la mia metà,quella dell'anima. Son convinta dunque che quì a Canberra ci sia una notevole parte della mia vita ed ho intenzione proprio quì,nella mia cara città natale,di iniziare tutto.» rigando di qualche lacrima il mio pallido viso. La Zia con aria approvata mi disse: «Certo piccola non preoccuparti,prenditi tutto il tempo di cui necessiti.» asciugandomi il viso col dorso della sua mano,ormai non più liscio quanto una pesca.
Le feci un piccolo sorriso con gli occhi e ci abbracciammo sussurrandole all'orecchio un 'grazie di tutto'.


Do you think it's time to go? But no... this is the authoress space!
Ecco il secondo capitolo *nonmiconvinceperniente* di questa Fan Fiction :3 quì,abbiamo avuto modo di conoscere quanto Emily Elizabeth,la protagonista,abbia un animo nobile e che nonostante dimostri di essere dura quanto una roccia,è una ragazza sensibilissima. Vorrei due recensioni e poi farò il terzo capitolo,le quali idee per farlo sono già belle e pronte! 'w' stay tuned,I recommend.

kiss and carrots - Emily.
  
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