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Autore: _Blume_    24/11/2011    2 recensioni
"Chi l'avrebbe detto prima che io un giorno sarei andato dietro a te, come quando un uomo cerca Dio, questa corsa non ha senso, se il senso l'ho già perso dietro te" {Negramaro, Londra brucia}
Lea è una ragazza un po' diversa dalle altre, un po' uguale alle altre. Occhi grandi, color verde-dorato; capelli lunghi e rossi.Un cuore grande, tanto amore da donare. Tanti, troppi problemi causati dall'invidia e soprattutto dallo strano gioco del destino.
E poi c'è lui. Louis. Un concentrato d'amore e dolcezza.
Una specie di angelo, destinato a curare tante, troppe, sanguinanti ferite.
"Strade che ho perso dentro i tuoi occhi neri di fango stanchi di tutto e fatti di niente,ora le cerco in ogni parola detta per sbaglio da chi non sa bene come passare ad altra sorte. Io vivo disperso nei sotterranei di questi tuoi giorni .." {Negramaro, Londra brucia}
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo I.

Sguardi e riflessioni.

 
    A me.. per essermi sempre sottovalutata; per aver sempre creduto di non farcela.
All’ansia .. quella di tutti i giorni; quella da interrogazioni o test scritti di liceo classico;
quella pre-concerto; quella la sera nel letto, quella che non mi fa sognare, né dormire.
Alla musica. Per avermi scelto.
E infine, ma non per questo meno importante, a Louis.. per la forza che continua a infondermi con la sua potente voce.

    

 
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Flashback

CinqueMesiPrima.

Essere svegliata dalla suoneria del cellulare che squilla impazzito è tra le cose che odiavo di più, soprattutto dopo aver dormito poco e male per via degli incubi e del caldo asfissiante tipico delle notte di Agosto.

‘’My tears are falling on, my skin my skin is not for you..”

<>

“.. e invece no non c'eri tu a far smettere dal mio vi ..”

<>

Sbuffai. Tipico di me.

<< Sì?.. >>

<< Lea.. ciao! Finalmente hai risposto.. Non ti ho mica svegliato? Se sì.. mi dispiace.. >>

<< Mmh.. Mamma taglia corto..! >>

<< Hey, piccina, che hai? >>

<< Niente, mà.. ho solo dormito male.. piuttosto, cosa c’è? >>

<< Ieri zia Jane ci ha portato a visitare la città.. eh, eh.. ecco.. vedi, amore mio, quest’anno a scuola hai avuto molti problemi, non riuscivi a studiare ed eri molto stressata; io e papà sappiamo quanto adori zia Jane e insieme a lei abbiamo deciso di iscriverti ad una scuola qui, a Doncaster. >>

Zia Jane.. Doncaster .. scuola.. eh?

<< Cosa? >>

<< Tesoro.. era quello che volevi.. >>

<< Oddio.. mamma.. io .. io.. ahhhh… >> urlai, stavo urlando e piangendo << oddio.. grazie, grazie..>>

I miei genitori. La mia più grande soddisfazione.


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Mentre Londra brucia uccidi
ogni sguardo su cui cadi,
io ti osservo già da un po'...
e ti perdi
nei miei tuoi stessi occhi stanchi
e mi illudi e passi avanti
forse aspetto un altro po'..


                                                                                           {Negramaro, Londra brucia..}
 
 
 

 
<< Ciao! >>

Accennai un sorriso.

<< Ciao! >>

Mi abbracciò. Fa sempre così.

<< Hey, hey.. fai piano, che lasci i segni.. >> brontolai mostrando un’espressione tra l’arrabbiato e l’offeso.

<> e abbassai lo sguardo.

Lui..

<< Comunque .. hai bisogno di qualcosa? >>

<< Ehm.. in realtà sì.. >> bisbigliò << .. la Major mi ha interrogato in chimica e bè.. >>

<< Fammi indovinare >> lo interruppi << hai preso tre?!? >>

<< Già! >> affermò dispiaciuto.

E poi capì dove voleva arrivare.

<< Alle cinque, domani, a casa mia >>

Sorrise. Un sorriso a trentadue denti.

Dio!

<< Gr.. >>

<< Alt! Non osare ringraziarmi.. >> dico sorridendo.

<< Ok. Ehm.. scappo, ho lezione.. >>

Fece per andarsene.

Trattieniti Lea.. trattieniti. Mmmhh.. oh, fanculo!

<< Hey, Louis! >>

E lui si voltò, incuriosito.

<< Mi abbracci? >>

Tirai le parole dallo stomaco. Cazzo.. quanto pesavano!
E i suoi occhi si illuminarono, e il suo sorriso si accese.
Corse da me. E mi abbracciò.
E sentii il suo profumo entrarmi dentro. Fino al cuore, giù nei polmoni e nello stomaco.
E mi infiammai anche io.



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Oh, Dio.. Lea!
Lea, Lea, Lea! Ti supplico, non sciogliere questo abbraccio. Lea.
Ti prego, rimaniamo così.. per sempre.


 
Ma lei l’abbraccio lo sciolse. E mi sorrise. E io impazzì.
Le sorrisi e andai via.
Scappai. Come quando si cerca di scappare dal dolore, ma il dolore è dentro e non puoi fuggirlo.
E lei era già dentro di me. Da cinque mesi. Da quando aveva messo piede a Doncaster. Da quando, quel giorno, trovai Jane a casa che parlava con mamma e lei era lì.
Seduta, con le gambe accavallate, le braccia conserte.
Poi mamma me la presentò.

<< Louis, tesoro, lei è Lea, la nipote di Jane >>

È successo tutto quando mi ha guardato e ha allungato la mano verso di me.

<< Piacere >>

E mi sorrise.
E in quell’istante morii. Per poi rinascere pochi istanti dopo.
E l’ho odiata, giusto una frazione di secondo, per avermi stregato.
 


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Mi sorrise e scappò.
E mosse l’aria che c’era in torno a noi: la stravolse.
Supposi somigliasse allo stravolgimento che aveva colpito le nostre vite quando c’eravamo conosciuti.

 
_________
|Flashback

<< .. e adesso Lea vive con me >>

<< Bé Jane tu sei una persona responsabile, saprai occuparti bene di tua nipote >>

<< Zia Jane.. >> dissi, interrompendo il loro discorso << è la persona che amo di più dopo i miei genitori, sono certa che ci troveremo bene a vivere insieme>>

Feci una piccolissima pausa e poi ripresi.

<< Ho sempre desiderato vivere e studiare in Inghilterra, e zia lo sa. Apprezzo molto il fatto che sia stata lei a convincere mamma e papà a farmi venire qui >>

Jo, o meglio Johanna,sorrise dolcemente.

Precisiamo: zia Jane chiamava la sua amata vicina di casa Jo, io l’ho sempre chiamata Johanna, perché pensavo fosse, e ancora lo  penso,  più aggraziato, più adatto a definire una donna solare, elegante e gentile come lei.

<< Tua zia ha sempre parlato bene di te, credimi Lea.. >>

<< Eh già.. >> esclamò divertita zia.

La porta d’ingresso.

<< Màà?! >>

Una voce maschile.

<< Sono in cucina, Lou! >>

E poi fu questione di secondi. Davvero.

<< Louis, tesoro, lei è Lea, la nipote di Jane >>

Mi voltai e …

Angeli del cielo tenetemi.              

<< Piacere .. >> provai a dire.

Mi fissò.

| << Ciao >>  disse.

_________________
 

Tutto ciò di cui ero certa, e credetemi nella mia vita di certezze ne ho avute sempre poche, contate con il contagocce, pesate dal destino e offertemi con un dono, che io però, e permettetemi di dire ciò, non ho mai gradito molto, era che da quando c’era Louis qualcosa era cambiato. Da quando avevo quattordici anni, ogni giorno, avrei voluto svegliarmi la mattina e sorridere, ma non lo facevo mai per il semplice motivo che ad ogni alba le certezze diminuivano, si scalfivano, per lasciare posto a incertezze, dubbi, dolore e lacrime.
Ho pianto così tanto nella mia breve vita.. solo diciassette anni, che pensavate? .. che adesso quando lo faccio mi sembra un’azione fin troppo naturale e quotidiana. Ma volete sapere una cosa? Sono esattamente cinque mesi che non verso una lacrima.
Lui m’aveva cambiata. Dannazione se l’aveva fatto.



Note dell'Autrice..
Ciao a tutti :D
Bene .. questo è quello che posso offrirvi come primo capitolo.. Non è magnifico, no.. è solo l'inizio. A me piacciono le melodie in crescendo, non quelle statiche o quelle decrescenti.. oppure adoro le melodie miste.
Quindi questa storia sarà un po' piena di alti e bassi..
"Ogni rosa ha le sue spine".. e qui ci saranno rose con le spine e rose senza spine.
Grazie ha chi ha letto, ha chi ha trovato il coraggi di lasciarmi la propria opinione.. Semplicement grazie. Di cuore.

Un enorme bacio ..
.Blume. = 3

  
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