Vi lascio subito alla lettura, per chiarimenti e ringraziamenti, ci vediamo a fine pagina! :)
NUOVO
MONDO (parte 1)
Lentamente il mondo intorno a lui cominciò a riprendere forma.
Sentì
delle voci sommesse, come se provenissero da molto lontano, le percepiva come
dei sussurri remoti, non riusciva a comprendere quello che dicevano.
Tutto era
confuso.
La testa
gli faceva male, gli sembrava che qualcuno gli avesse dato una botta
incredibilmente forte, sentiva il cuore pulsare energicamente nelle vene ed un
rimbombo doloroso percorrergli le tempie.
In poche
parole si sentiva uno straccio, ma già il fatto di saperlo e percepirlo voleva
dire che si stava per svegliare del tutto.
Il dolore
lo rendeva consapevole di essere vivo.
Cercò di
aprire gli occhi, ma questi non ne volevano proprio sapere di seguire i comandi
che Harry cercava di dare loro.
Le
palpebre erano pensanti come dei macigni ed il solo pensare di sollevarle,
provocava nel ragazzo un estrema stanchezza e debolezza.
Voleva
sapere che cosa stava accadendo intorno a lui, a chi appartenessero quelle
voci, dove fosse e perchè.
Sapeva
solo di essere disteso su di un soffice materanno, calde e protettive coperte
lo facevano stare molto bene e per un attimo si sentì rinvigorito, come non gli
accadeva da molto tempo.
La sua
mente era un subbuglio e non riusciva a ricordare come fosse arrivato in quel
luogo.
“ Ma
siete sicuri che stia bene? “
Harry
sentì una voce, ora riusciva a capire distintamente le parole dette da essa.
Sembrava
appartenere ad un maschio, probabilmente un uomo data la bassezza e la
rochezza, ma era una voce che aveva già sentito, che conosceva già.
Non
riuscì però a capire a chi appartenesse, era ancora tutto troppo confuso e la
sua mente faceva ancora fatica a fare chiarezza circa quello che gli stava
capitando.
“ Madama
Chips ha detto che deve solo riposare, era all’estremo delle forze…”
Questa di
voce, invece, non la riconosceva proprio, apparteneva ad una donna, ne era
certo, poiché era soave e dolce, come quella di una madre, ma restava comunque
a lui sconosciuta.
Si chiese
perché mai c’erano delle persone accanto a lui, in fondo erano tutti morti, chi
mai avrebbe potuto soccorrerlo quando l’unica cosa che voleva era tornare dai
suoi cari?
“ Non
capisco come abbia fatto a ridursi in quello stato, insomma se non lo avessimo
aiutato sarebbe morto, era debilitato e debole e l’energia magica presente nel
suo corpo era quasi nulla e voi sapete che se essa termina, il mago in
questione muore…e poi è arrivato così all’improvviso… “
In quel
preciso istante,grazie a queste ultime parole ad Harry ritornò tutto alla
mente, come un film che gli scorreva davanti agli occhi.
Ricordò
la battaglia con Voldemort, la sua uccisione e l’immensa solitudine, ma ricordò
anche di quell’angelo.
Come
aveva detto di chiamarsi?
Era una
Healer?
Ricordava
perfettamente ora.
La sua
comparsa.
La
proposta.
Ricordava
di averla accettata.
Poi una
luce bianca e tanta, tanta pace.
Cercò di
riflettere attentamente su quello che poteva essere successo.
Quella
donna misteriosa, l’angelo, doveva averlo realmente trasportato nella
dimensione parallela, come gli aveva preannunciato, e probabilmente, lui era
svenuto a causa dell’energia persa nel combattimento contro il Signore Oscuro
del suo mondo ed era stato trasportato e salvato da qualcuno.
“ Lily,
non ti preoccupare, vedrai che il ragazzo starà bene, deve solo restare a
riposo, ci prenderemo noi cura di lui “
Esclamò
una terza voce, questa volta maschile, che Harry sapeva di conoscere, ma non
riusciva ad associare ad un volto.
“ Lo so,
James, ma sono ugualmente preoccupata, sembra così indifeso…”
Era
nuovamente la donna di prima ad aver parlato ed in quel momento Harry capì una
cosa molto importante.
Una cosa
che avrebbe cambiato il suo mondo per sempre, che lo avrebbe reso migliore, che
lo avrebbe reso orgoglioso di essere ancora vivo e di non aver mollato, di non
essersi lascianto andare.
Lily?
James?
No, non
poteva essere vero.
Non
poteva esser finito davvero sotto le cure dei suoi stessi genitori,
immediatamente dopo esser stato trasportato in quell’universo parallelo, era
troppo assurdo.
Sarebbe
stato davvero un sogno, ma non era possibile!
“ James
ha ragione, aspettiamo che si risvegli, poi parleremo con lui e gli
chiederemo…”
Remus!
Harry,
finalmente riconobbe la prima voce che aveva sentito quando si era risvegliato.
Oh mio
Dio, pensò Harry.
Lily,
James e Remus.
Che fosse
davvero…?
Harry si
alzò di scatto seduto, preso da un improvviso desiderio di sapere se quel sogno
fosse reale.
Ma non
aveva fatto i conti con le ripercussioni che quel gesto avrebbe provocato.
Prima
ancora di realizzare quello che aveva fatto, sentì un dolore fortissimo
percorrergli il corpo, ed un potente capogiro lo fece quasi cadere dal letto.
“Woah!”
Qualcuno
lo afferrò prima che potesse farsi ancora del male, forti braccia lo sostennero
e cercarono di rimetterlo disteso, ma Harry non voleva tornare a dormire,
nonostante la stanchezza, lui doveva sapere se tutto quello che pensava fosse
vero.
“ Ehi
ragazzo, non sforzarti troppo, non ti sei ancora ristabilito, hai bisogno di
riposo. “
Harry
trovò finalmente la forza per aprire gli occhi e osservare la persona che
ancora lo teneva tra le braccia, come se avesse paura che potesse cadere di
nuovo.
E fu in
quel momento che il verde smeraldo si incontrò con l’oro.
Padre e
figlio, senza nemmeno saperlo, si videro per la prima volta.
Harry,
stava davvero guardando il volto di suo padre.
Poco
importava se non era il suo vero padre, ma solo una copia di un'altra
dimensione, per lui era come se lo fosse.
Harry
avrebbe tanto voluto poter vedere anche sua madre, non desiderava altro.
Ma si
sentiva debole, e tutto intorno a lui si stava facendo nuovamente nero.
Non
voleva addormentarsi di nuovo.
Non
voleva smettere di guardare quegli occhi d’oro.
Non
voleva.
Ma non
poté fare altro se non rilassarsi e svenire tra le braccia forti di suo padre.
James
Potter sentì quel fragile corpo rilassarsi tra le sue braccia, e per un attimo si
spaventò, per poi tranquillizzarsi subito sentendo una mano sulla spalla, che
cercava di confortarlo.
Lily
Evans, sua moglie, lo guardò negli occhi, per poi posarli sul giovane ragazzo
ormai svenuto nella stretta del marito.
“
Lasciamolo riposare, così quando si risveglierà, starà meglio! “
James
annuì con la testa, stendendo il giovane sul letto con quanta più delicatezza
possibile.
“
Speriamo, Lily, perché non mi ero mai preso uno spavento del genere, insomma ha
rischiato davvero di morire… ed è… ed è così giovane! “
Il moro
era davvero scioccato da quello che era capitato poche ore prima.
Non era
certo cosa da tutti i giorni passeggiare per il bosco di fianco a casa tua e
trovare un ragazzo disteso, svenuto ed in procinto di morire.
Lily gli
andò a fianco, come fece lo stesso Remus, e prese una sedia, sedendosi di
fianco al marito, in prossimità del letto del ragazzo, così che potessero
tenerlo d’occhio qualora ci fossero stati problemi.
“ Chissà
che cosa gli è successo…” Si domandò la donna, prendendo la mano del marito e
stringendola forte.
La sua
stretta venne ricambiata.
“
Ragazzi, io vado dagli altri, voi rimanete qui, se succede qualcosa non tardate
ad avvisarmi “
Detto
questo Remus uscì dalla stanza, lasciando soli i due coniugi ed il ragazzo ora
addormentato.
Lily lo
osservò.
Era così
pallido, meno di quando lo avevano trovato, ma sempre troppo per i suoi gusti,
era molto magro, come se non avesse mangiato per giorni ed era anche pieno di
ferite che preannunciavano il fatto che avesse combattuto contro qualcuno.
Rilasciò
un sospiro preoccupato, per poi poggiare la sua testa sulla spalla del marito.
“ Vedrai
che starà bene Lily, secondo me è un ragazzo forte! “
Non ne
dubitava affatto, ma era ugualmente ansiosa di sapere che cosa mai avesse
potuto ridurre un ragazzo di diciassette anni in quello stato.
Suo
figlio avrebbe avuto la sua stessa età se non fosse morto ancora prima di
nascere.
Cercò di
non pensare a quel fatto che ancora le faceva provare un dolore infinito e si
concentrò sul presente, su suo marito e soprattutto sul giovane che era disteso
davanti a lei.
Si
abbassò lentamente a toccare la fronte scalfita da una cicatrice a forma di
saetta del ragazzo, e sentì che scottava un poco.
“ James,
penso gli sia venuta la febbre “
Il marito
la guardò preoccupato.
“ Vado a
chiamare Madama Chips, speriamo non si alzi, questo ragazzo ne ha già passate
troppe! “
Ed uscì
dalla stanza in fretta e furia.
Lily
guardò il volto pallido del diciassettenne.
Prese una
sua mano e la strinse.
“ ..non
te ne andare… “
Un
sussurrò provenne dalle labbra di quel giovane ancora senza nome.
Lily
rimase molto sorpresa e si avvicinò per verificare di aver sentito bene le sue
parole.
“…non
lasciarmi solo… “
Questa volta
capì perfettamente, una morsa stinse il suo cuore nel vedere quanto l’altro
avesse sofferto.
Strinse
la sua mano maggiormente.
“ Non ti
lascio, tranquillo, resterò qui di fianco a te “
Sul volto
di Harry si formò un piccolo sorriso, nel sentire, quelle dolci e rassicuranti
parole che lo avrebbero accompagnato nei suoi sogni.
ANGOLO AUTRICE
Eccomi qui con il primo vero capitolo di questa storia!
Harry ha incontrato i suoi genitori, o meglio per adesso ha visto solo suo padre, ma presto incontrerà veramente anche Lily ed il loro primo incontro sarà davvero molto importante ai fini della storia!
Scusate se non è così lungo come avevo premesso, ma è stato diviso in due parti per ragioni di trama!
Allora, per prima cosa vorrei ringraziare infinitamente tutte le persone che hanno commentato il primo capitolo, non pensavo sareste state così tante!
Grazie infinite e fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo!!!
Ringrazio anche tutti coloro che hanno aggiunto la storia nelle seguite, in quelle da ricordare e nelle preferite, grazie mille anche a voi!
Commentate vi prego, sono sempre felice di sapere quale è il vostro parere riguardo la storia!
Prossimo aggiornamento presto!
Un grosso bacione a tutti,
la vostra kiki4ever :)
P.S. Vi piacerebbe qualche immagine ad inizio capitolo?