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Autore: Hikari93    25/11/2011    3 recensioni
[Dedicata a tutte le lettrici di "SasuSaku: una storia complicata]Eccomi ritornata!! Mi aspettavate, eh?
Avevo detto che sarebbero state delle fic indipendenti, ma ho optato per questo, perchè, a mio dire, era meglio così. ^__^
-A dire la verità ho un po’ paura.- osservo Sasuke al mio fianco e sorrido mestamente. Soffermo l’attenzione sui lividi che ha sul volto, quelli che si è procurato mentre combatteva una delle ultime battaglie insieme a Naruto. Lui risponde al mio sguardo supplichevole fissandomi con intensità. Non mi sorride, né mi dice alcunché, ma so che vuole farmi capire che mi è accanto e che non c’è assolutamente nulla che io debba temere. Mi afferra la mano e la stringe forte, al che sorrido.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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-SASUSAKU: UNA STORIA COMPLICATA. EXTRA-

 
Capitolo 6: Fuori
 
 

 
 

-Davvero, Naruto, se vuoi puoi restare ancora!- esclamo, Itachi tra le braccia che, ostinatamente, continua ad attentare ai miei capelli, tirandone una ciocca con forza. Allento la presa della sua mano.
-Lascia che vada- lo precede Sasuke. -Tornerà comunque il mese prossimo- sbuffa.
In effetti, Naruto è diventato nostro ospite fisso per almeno una domenica a settimana, e non so già quanti weekend abbia passato da noi, con mia grande gioia e apparente collera di Sasuke.
Naruto mostra il pollice. -Non preoccuparti, Sakura-chan!- sorride. -Come ha detto il teme, sarò qui a rallegrarvi per molte altre volte!-
Annuisco convinta, mentre lui mi si avvicina e scompiglia affettuosamente a Itachi. Per tutta risposta, il mio bambino alluna la manina e gli afferra tre dita, stringendogliele e mormorando frasi senza senso.
-Tranquillo Itachi!- si fa interprete il mio migliore amico -Tornerò molto presto!-
-Potete smettere di far sembrare “una semplice separazione” un addio?-
Naruto guarda Sasuke in cagnesco, poi gli caccia la lingua.
Lo saluto scuotendo vivacemente la mano e intimo a Itachi di fare lo stesso, ottenendo come risultato soltanto l’allungarsi del braccino e un suo movimento confuso.
-Finalmente- borbotta Sasuke, ma so che finge: in realtà ci sarà molta meno confusione senza Naruto. Meno vita che sa di vita, ma sto facendo il massimo per far sì che Sasuke, pian piano, torni ad avere un suo posto sentito a Konoha, pure se non sarà troppo semplice. L’importante sarà cominciare col piede giusto.
 
 
*
 
 
-Sasuke!- chiamo. Quando vuole, sa essere particolarmente silenzioso: beh, ho proprio l’impressione che voglia sempre. Giro per casa quasi senza seguire una logica, ma so i preciso dov’è; i piedi si muovono da soli, tracciando il percorso da seguire per arrivare da lui. -Eccoti- osservo, quando lo trovo steso a fissare il soffitto bianco – che sarebbe necessario tingere di qualche tonalità più allegra. Poggio le mani sui fianchi, volendo mostrarmi come chi non accetta un no come risposta.
Lui deve averlo intuito, perché mi precede, domandandomi, spento, cosa voglia.
-Oggi usciamo- chiarisco. Sasuke arcua un sopracciglio, come se non avesse capito. –No, no, no!- Scuoto il dito. -E’ inutile che fai quella faccia, perché ho detto che si esce e si uscirà. Vuoi per caso ammuffirti qui dentro?-
Fa finta di ignorare completamente le mie parole e si alza dal letto, erigendosi in tutta la sua altezza di fronte a me. Noto con un certo disappunto che mi supera di molto; molto di più di solo qualche anno fa. Apro la bocca per continuare, ma Sasuke mi cinge i fianchi, premendo le dita sulla mia carne, passionale e apparentemente freddo. Sasuke è molta apparenza.
-Che hai in mente, mh?- chiedo, arricciando le labbra in un mezzo sorriso. Permetto che mi appoggi delicatamente al muro e che poggi la fronte sulla mia. Dischiudo le labbra quando sento che le sue vengono a contatto con le mie, inumidendomele. Mi bacia con lentezza esasperante, come se avesse bisogno di una mia parola per continuare. E so quale. -Non pensarci- mormoro, facendomi forza per abbandonare la dolce sensazione di completo isolamento da tutto e tutti che mi avvolge completamente quando Sasuke è a questa vicinanza. -Non basterà per convincermi a restare in casa, Uchiha.-
Mi guarda come per chiedermi se sono davvero sicura delle mie azioni, e per un attimo mi sento vacillare. -Itachi ha bisogno di un po’ d’aria buona, no?- Faccio spallucce.
Sospira, rilassando i muscoli facciali. –Non per molto, bada.-
-Sei noioso- sussurro, incrociando le braccia al petto, ma appena mi rendo conto di cosa ho effettivamente detto arrossisco. Mi mordo il labbro inferiore con forza, distogliendo il mio sguardo dal suo che ha pensato i miei stessi pensieri un attimo prima che lo facessi io. Ho ripetuto la stessa frase che mi disse in due occasioni… perché io ricordo tutto di noi, e so che per lui è lo stesso. –E va bene- concludo, fingendo di niente, le orecchie in fiamme come il petto. –Vado a prendere Itachi dal box, si dev’essere annoiato di gattonare avanti e indietro per quello spazio angusto!- Quasi scappo via, voltandomi senza il coraggio di fissargli se non i piedi.
 
E’ assurdo il modo in cui camminiamo.
Sasuke, non appena è uscito, mi è sembrato ricominciare a respirare. E’ stato come se solo in quel momento lo vedessi veramente alzare e abbassare il petto, vivo. Dicono che il tempo possa guarire le ferite dei ricordi, ma quanto ne occorre quando il soggetto è tanto malconcio quanto Sasuke Uchiha? Se le ferite sono profondissime, non superficiali ma di quanto più interno possa esserci, quale sarà la medicina adatta?
-Potresti…- tento -anche avvicinarti di più a me. Non mordo, tranquillo!- Inclino la testa, ridacchiando. Itachi, in braccio a Sasuke mi imita, mostrando un sorriso sdentato. Batte qualche pacca sulla spalla del padre e non smette di muovere il piede, talvolta dando qualche calcio flebile.
Sasuke arriccia impercettibilmente il labbro, in un piccolo movimento che solo un’esperta – e io lo sono, avendolo guardato sempre, immaginato sempre e sognato… sì, sempre – può notare. -Questa- sussurra senza nascondere una sfumatura ironica -te l’ha suggerita quel baka?-
Sospiro, scuotendo la testa. -Dove andiamo?- Penso che cambiare domanda sia l’ideale.
-Sei tu che hai insistito per uscire. Non voglio saperne nulla.-
-E va bene- chiarisco, ormai abituata al suo caratteraccio. Camminando in avanti, mi permetto di avanzare di qualche passo in diagonale, riempiendo il vuoto che Sasuke aveva fatto in modo che ci dividesse. Non mi sfugge il suo sguardo di traverso rivolto ai miei piedi, ma faccio finta di niente. Pian piano distendo il braccio, cercando la sua mano. Trovandola, ne accarezzo il dorso, seguendo il profilo delle dita, arrivando alle unghie.
Stranamente non si ritrae al mio tocco, ma immagino che interiormente stia quasi combattendo contro se stesso per non muoversi.
Decisa, gli afferro la mano di colpo, stringendola forte alla mia come se Sasuke potesse essermi portato via a momenti. -Vedi?- Alzo le spalle. -Era difficile?- Ormai per lui non ci sono problemi nel dimostrarsi più umano almeno con me, ma davanti agli altri…
Non so se per Sasuke è lo stesso, ma io mi sento ancora molto bambina dentro, nonostante la mia età e le mie responsabilità verso Itachi. Quando lo sfioro o lo guardo continuo a perdermi in quella dimensione tutta mia dove non c’è spazio per chi vuole immettersi a forza. Imperterrita, continuo a sorridere stupidamente, follemente innamorata, a contatto col mio ossigeno. Il cuore aumenta i suoi battiti, puntuale come al solito, e con lui anche il tempo sembra perdere consistenza e accelerare il ritmo con cui trascorre.
Lo amo, e non credo che non avrò mai dubbi.
La magia di quell’universo solo per noi si scioglie piano e dolcemente, allo stesso modo cui Sasuke allenta la presa e lascia scivolare la mia mano al fianco. Poi si ferma d’un tratto.
Lo osservo ammutolita mentre appoggia Itachi a terra, afferrandolo, sicuro, per la manina. Imbambolata, punto subito l’attenzione all’altro appiglio, quello libero, quello che dovrà essere agganciato da me. Congiungo la mia mano a quella di Itachi, che emette versi di dubbio senso, cominciando a sgambettare, sostenuto da noi, saldamente.
Non credo di poter descrivere nemmeno una minima parte di quello che sento dentro. D’un tratto mi sento improvvisamente vecchia, come se la mia vita stesse per terminare all’improvviso, e non avessi più la mia età, ma molti e molti più anni. Rivedo la mia vita già vissuta, e penso che non ci potrà essere un momento migliore di questo. E’ strano come le persone, provando gioia immensa, credono immediatamente di non poter più provare qualcosa di simile. Eppure tante volte mi è successo e altrettante volte non ho imparato la lezione. Devo essere, dunque, fiduciosa, e sperare che qualcosa di ancora più toccante possa succedermi in futuro, anche se momentaneamente mi appare impossibile.
C’è Sasuke, c’è il mio piccolo Itachi e ci sono io. Non mi dimentico, però, delle persone che mi sono sempre state vicine, con le quali ho litigato, fatto pace e discusso ancora. E mi chiedo, allora, per l’ennesima volta, cosa mai potrà succedermi di più semplicemente bello di quello che sto vivendo ora.
Dischiudo le labbra più volte, prima di riuscire realmente a parlare. -Confessa, Sasuke- dico, per smorzare definitivamente il sottile velo che mi separa dalla realtà: è bello sognare, ma vivere è tutta un’altra cosa. La vita è anche dispiacere, mentre il sogno è perfetto… ma può capitare che la vita e il sogno diventino un’unica cosa? –Odi talmente tanto tenermi la mano che hai voluto mettere Itachi a separarci?-
Lui, in risposta, borbotta qualcosa di incomprensibile.
 

 
 
 
Salve. U////U
Non sono imperdonabile stavolta, ma molto peggio. Insomma, se pubblicavo domani erano esattamente due mesi. Mi perdonate? ;___;
Ho provato a cominciarlo duecento volte, ma mi faceva sempre schifo! >.< Nemmeno adesso mi piace, ma… *sigh*
Dedico questo capitolo a lucythebest02 con la speranza che le piaccia! *.*
Ringrazio i 20 preferiti, 23 seguiti e 6 ricordati.
Grazie! <3
(ovviamente, invito sempre chi non l’ha fatto a leggere la storia “storia”, una “piccola” long di 41 capitoli. Grazie a tutti, vi voglio bene! <3
 

 
 
  

   
 
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