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Autore: ToXiWiN    03/12/2011    4 recensioni
Lui. Il male, la tentazione, la lussuria. Qualcosa di troppo opposto a Lei per poterlo anche solo amare.
Lei. Il bene, la purezza, il pudore. Qualcosa di troppo opposto a Lui per poterla anche solo desiderare.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Quando il cielo cambia colore.










Lui. Il male, la tentazione, la lussuria. Qualcosa di troppo opposto a Lei per poterlo anche solo amare.
Lei. Il bene, la purezza, il pudore. Qualcosa di troppo opposto a Lui per poterla anche solo desiderare.



Era passata una settimana da quella strana conversazione con la Nott, della quale era rimasta molto colpita. La bionda infatti le aveva consigliato, o meglio, intimato di stare alla larga da Malfoy visto che ultimamente sembrava particolarmente interessato all’ondeggiare dei suoi fianchi o alle sue brillanti risposte in classe, invece che stare attento alla povera Susan in completini intimi francesi.
Sbuffò, sdraiata a pancia in su sul letto con i capelli rossicci sparsi su tutto il materasso. Ormai era da tanto che ripensava su quella storia, non che gliene importasse, ovvio, ma di certo non poteva passare sopra ad un intimazione tanto minacciosa di una delle più belle ragazze di Hogwarts che, guarda caso, stava proprio con Malfoy dalla bellezza di tre mesi. Sbuffò ancora, tirandosi a sedere e raccogliendo distrattamente i capelli in una disordinata crocchia dalla quale uscivano liberamente alcuni ciuffi ribelli. Si infilò dei vestiti a caso prima di scendere in Sala Grande dove avrebbe dovuto cenare insieme a i suoi cugini e ad Albus, con il quale non aveva ancora fatto pace dalla sera del litigio.
Aprì la porta e scese nella Sala Comune dove ad attenderla c’erano tutti i suoi cugini e suo fratello che non appena la videro si alzarono in piedi pronti per andare a gustarsi il banchetto.
- Come mai così silenziosa stasera, Rose? – le chiese il fratello affiancandola, mentre scendevano le scale che li avrebbero portati a cena.
- Non è solo stasera Hughetto! E’ già dalla bellezza di sette giorni che la nostra Rose non spiccica una parola! – precisò Dominique dando una leggera gomitata al cugino piccolo che ridacchiò.
Rose si limitò ad alzare gli occhi al cielo, forse un po’ era vero che non parlava, ma di certo non era per il discorso di Malfoy! Lei e quell’energumeno avevano deciso di odiarsi, non proprio pacificamente, dal primo giorno di scuola, anzi…dal momento in cui misero piede sul treno che li avrebbe portati ad Hogwarts. Più di tutto, infatti, a darle noia erano state le insinuazione di Albus sul fatto che a lei potesse piacere Scorpius Malfoy, come se lei fosse stata come una delle tante ochette sbaveggianti che correvano dietro a quel tipo di ragazzi.
- Vedi…non ha risposto alla provocazione nemmeno stavolta – disse la bionda con un sorriso beffardo sulle labbra.
- Si in effetti non è da Rose! – concordò il minore – Lily tu che ne pensi?
- Penso che la tua cara sorellina ci stia nascondendo qualcosa! – disse lei passando un braccio sulle spalle alla diretta interessata.
- MA LA VOLETE PIANTARE? – gridò lei facendo girare nella sua direzione molti dei ragazzi che stavano scendendo le scale insieme a loro, molti dei quali si misero anche a ridere, ma lei come al solito non ci fece caso e continuò con la ramanzina – Se proprio lo volete sapere sono sotto tiro dalla Nott. Contenti?
Aveva deciso che quello sarebbe rimasto un segreto fra lei e la probabile futura Malfoy, ma visto che i suoi familiari avevano la capacità di farla impazzire se si accorgevano che nascondeva qualcosa, anche una sciocchezza, era impossibile che riuscisse a far finta di niente per più di una settimana.
Difatti, intorno a lei si creò come il vuoto. Tutti a quelle parole si erano fermati, immobili, nella posizione in cui erano stati fino a un secondo prima, gli occhi sgranati e lo sguardo fisso su di lei che pretendeva delle spiegazioni che di certo non avrebbe dato a tutta la marasma dei suoi parenti su un paio di scale che cambiavano direzioni a seconda di come li pareva. Si voltò verso di loro, non sentendo più il rumore di passi che fino a poco prima le riempiva le orecchie, alzando un sopracciglio con espressione alquanto scioccata e scettica.
- Che cosa c’è ora?
- Tu-sei-sotto-cosa-dalla-Nott? – chiese tutto di un fiato e con voce particolarmente acuta Roxanne.
- Oh, lascia stare! – disse prendendo per un polso Dominique e con la mano libera il braccio di Hugo e trascinandoli con forza, facendo risvegliare anche dallo stato di trance il resto del gruppo.
Scese le scale ad una velocità incredibile trascinandosi dietro anche quei due sacchi di patate che continuavano ad urlare inutili insulti in sua direzione e Albus e tutta la famiglia dietro che continuava a implorarla di fermarsi. Non ne poteva già più di tutte quelle insinuazioni, possibile che non potesse tenere qualcosa per lei senza rischiare di ricevere il terzo grado? In fondo aveva diciassette anni, era maggiorenne per il mondo magico, e molto più grande di molti di quelli che in quel momento la stavano giudicando come una ragazza senza cervello. Quella era la cosa che le dava fastidio, lei era sempre stata la diligente, quella che prima di fare qualcosa ci pensava una vita, quindi non potevano di certo venirle a rinfacciare nulla anche perché non aveva fatto niente che poteva compromettere la sua credibilità.
Albus la raggiunse, scavalcando e superando gli altri, le prese un polso liberandola dalla presa di Hugo e le intimò a voce abbastanza bassa per farsi udire solo da lei:
- Rose, è meglio che parliamo!
- Concordo! – si intromise Dominique che era troppo vicina per impedire che sentisse la “conversazione” fra lei e il cugino.
La rossa scosse la testa esasperata e annuì facendo cenno agli altri di aspettarli lì. Scesero tutti e tre i gradini due a due per arrivare il prima possibile nei bagni del primo piano che ormai erano liberi dall’infestazione di Mirtilla Malcontenta che ormai si era trasferita nei bagni dei Prefetti, a detta sua molto più comodi e lussuriosi. Albus chiuse la porta alle sue spalle per poi voltarsi verso le due ragazze al centro della stanza, una con un espressione decisamente scocciata sul viso pallido, l’altra molto impaziente con i capelli che quasi mandavano scosse elettriche per la tensione. Il moro si avvicinò e dopo aver infilato le mani nelle tasche chiese con tono saccente:
- Centra Scorpius, vero?
- Puoi evitare di chiamarlo per nome in mia presenza? – supplicò disperata.
Dominique nel frattempo continuava a passare lo sguardo dall’uno all’altro, visibilmente confusa e sicuramente non stava capendo niente di quello che stava succedendo. Non aveva ancora capito che il ragazzo sapeva cose che nemmeno Rose sapeva e che di certo non le sarebbe venute a sapere molto presto.
- Mi volete dire che cosa centra quel figo di Malfoy?
- Niente! – sbottò la rossa.
- E invece sì! – disse esasperato l’altro, come se fosse un discorso già affrontato da tempo. Poi si rivolse verso la mora – La Nott ha intimato a Rose di stare lontana da Scorpius pe…
- Malfoy! – lo corresse l’altra.
- ...Malfoy… – ripeté per accontentarla marcando il cognome - …perché crede che lui si sia preso una sbandata per la nostra rossa.
Dominique sembrò cadere dalle nuvole e Albus e Rose per un attimo credettero anche che cadesse a terra, i grandi occhi verdi le si sgranarono per la sorpresa, la bocca aperta per lo stupore e il cervello in tilt con una vaghissima possibilità di rianimarsi nel giro di pochi secondi. Dopo parecchi attimi di silenzio in cui il solo rumore che continuava a vagare per la stanza erano gli sbuffi di Rose che non riusciva a tenere fermo il piede che continuava a battere sul pavimento bagnato, la mora di riprese. Si mise la mano destra fra i capelli, lo sguardo finalmente puntato sulla cugina e la testa che riprendeva a funzionare momentaneamente.
- Che…che…CHE COSA?! – urlò alla fine rischiando di spaccare i timpani ai due disgraziati.
- Ehm…reazione esagerata…- sentenziò Albus scuotendo la testa.
- Rose ma è vero? Cioè tu e Malfoy vi siete messi insieme e non mi hai detto nulla? Come…come diavolo hai potuto farlo? Io…
- Ehi! Frena, frena, frena! Io non mi sono messa con nessuno! E le insinuazioni della Nott sono il frutto di una mente malata che probabilmente non riesce nemmeno a far funzionare l’unico neurone che ha! – disse esasperata l’altra, prendendo in considerazione l’idea di sdraiarsi sul pavimento umido del bagno e non alzarsi più.
Stavano oltrepassando i limiti, si era sempre saputo che Susan Nott non fosse una cima…era il classico tipo di ragazza che passa i tre quarti della sua giornata davanti ad uno specchio a sistemarsi il trucco sbavato e a sbavare lei dietro i ragazzi popolari di qualunque scuola facesse parte. Non potevano certo prendere sul serio l’insinuazione fatta da una deficiente che non sapeva nemmeno quale fosse la corretta funzione di un manico di scopa! Non se il confronto era con lei!
- Senti Rosie…- cominciò Albus usando il suo nomignolo, cosa che non le piacque affatto visto che tutte le volte che lo utilizzava era per dirle qualcosa che difficilmente le sarebbe andato bene - …sono il migliore amico di Scor…ehm…Malfoy, per quanto possa sembrare strano! Lo conosco anche meglio di me stesso e ormai lo conosco abbastanza bene per dire che quando si mette in testa una ragazza è solo per un orgoglio personale, non lo ho mai visto veramente innamorato…quindi ti prego, io…
- Aspetta un attimo! Anche tu credi che fra me e Malfoy ci sia qualcosa? – chiese lei, stavolta più che scocciata proprio ferita. Si aspettava di tutto ma non certo che anche Albus, probabilmente il cugino con cui si confidava di più dopo Dominique potesse venirle a fare la ramanzina sul fatto che quell’energumeno biondo non fosse un tipo raccomandabile.
Il silenzio che seguì però confermò la sua domanda e lei non ebbe bisogno di aggiungere altro se non uno sguardo schifato in direzione dei due cugini, misto alla delusione che provava nel sentire quelle parole pronunciate proprio dalle persone di cui si fidava di più. Uscì dal bagno velocemente, contenta almeno del fatto che i due non si dessero la pena di seguirla, e iniziò a camminare a passo spedito per i corridoi, senza curarsi minimamente degli sguardi confusi delle bambine del primo anno o delle battutine ironiche delle sue compagne di anno.
Ormai aveva anche deciso che la cena sarebbe saltata quindi si addentrò nei corridoi più bui a quell’ora tarda, diretta verso la biblioteca sperando che fosse ancora aperta. Qualunque altra ragazza al posto suo sarebbe stata più che felice, anzi entusiasta, nello scoprire di essere l'oggetto di interesse di Scorpius Malfoy, ma lei non era come tutte le altre e di certo non era intenzionata a diventarlo. Oltretutto perchè mai avrebbe dovuto desiderare uno come Scorpius, che di bello aveva solo l’aspetto esteriore, quando a correrle dietro aveva la bellezza di Thomas Baston?
I suoi pensieri furono interrotti dal corpo di qualcuno quando svoltò l'angolo, un corpo robusto e muscoloso appartenente sicuramente ad una persona molto alta dato che il suo viso andò a schintarsi contro un bel paio di pettorali maschili. Il sovraccolpo le fece fare un paio di passi in dietro ed una mano le afferrò appena in tempo un braccio prima che cadesse di peso a terra, non tanto per la sopresa quando proprio per il colpo...sicuramente anche l'altro stava camminando a passo spedito. Alzò lo sguardo pronta a scusarsi con il povero malcapitato che aveva avuto la sfortuna di ritrovarsi sulla sua strada proprio la sera in cui i suoi famigliari avevano deciso di farla impazzire. Si ritrovò, però, davanti a due freddi occhi grigi che la fissavano divertiti, mentre lei si limitava a fissarlo con un espressione dura e decifratrice cercando di capire se quello che le aveva detto la Nott poteva anche minimamente essere vero.
- Weasley…
- Malfoy…
Continuarono a fissarsi ancora per qualche secondo, entrambi sembrava che stessero cercando di trovare delle risposte negli occhi dell'altro, entrambi con le sopracciglia aggrottare nello sforzo di riuscire a capire, un po' più contenuto lui che come al solito avva il sorriso da schiaffi stampato sulla faccia perfetta. Rose iniziava a pensare di essere sul punto di impazzire! Con tutti i cavolo di ragazzi con cui poteva avere la possibilità di scontrarsi proprio Malfoy dovv capitarle, come se gli insulti che si rivolgevano ogni giorno non sarebbero sufficienti. Difatti...
- Che c'è Weasley? Hai perso la bussola? La Sala Grande è dalla parte opposta!
Accidenti che sarcasmo che aveva il platinato! Rose prese velocemente in considerazione l'ipotesi si sfoderare la bacchetta e Schiantarlo contro un muro, pssibilmente, provocandogli un trauma cranico...di certo non sarebbe stato un gran danno per il suo povero neurone solitario!
- No, Malfoy! Tu piuttosto...ti consiglierei di togliere la tua mano dal mio braccio prima che i lanci uno Schiantesimo! - disse indicando la mano del bondo che era ancora ancorata sul suo gomito.
Lui ubbidì allìistante, come se si fosse appena accorto che il suo braccio scottasse, e alzando le mani sopra la testa come in segno di resa disse sarcastico:
- Per carità, non avessi a sciupare tanta bellezza!
Rose gli ringhiò praticamente contro e poi dopo essersi passata una mano sulla fronte come a scacciare via la rabbia che le stava montando craduatamente su, lo sorpassò e continuò per la sua strada a passo spedito, almeno fino a che una mano non si sitrinse intorno al suo polso fermado la sua "fuga". Si girò inviperita, conoscendo già il nome del proprietario di detta mano, pronta ad urlargli contro le peggio imprecazioni ma si bloccò non appena vide l'espressione di Malfoy. Era serio probailmente come non lo aveva mai visto, le sopracciglia aggrottate facevano da perfetta cornicie a quegli occhi che per una volta lasciavano trasparire un briciolo di preoccupazione e i capelli biondi e spettinati gli lambivano la fronte. Per la prima volta, a quella visione, Rose lo trovò...bello! A quel pensiero arrossì maledicendo se stessa.
- Senti Weasley...Susan per caso ti ha detto qualcosa di strano in questi giorni?
AH! Allora era lì che voleva andare a parare, ma se, come era ovvio, non gliene importava niente di lei, perchè quell'espressione preoccupata? Probabilmente non voleva che la gente iniziasse a credere ad un tale scemenza e che la sua reputazione cadesse a picco.
- Sì, ma stai tranquillo platinato…non credo ad un sola sua parola e la scuola non lo verrà a sapere! - disse scocciata, propensa a finire al più presto quell’inutile conversazione. Si girò nuovamente pronta ad andarsene e passare la serata fra libri e scartoffie ma la medesima mano la fermò nuovamente e lei fu costretta a voltarsi ancora, stavolta visibilmente incavolata nonostante l’espressione del ragazzo.Questa però cambiò nuovamente, ritornando il solito ghigno beffardo.
- Allora stai tranquilla pure tu, pel di carota…nessuno saprà della mia conversazione con Baston! - disse mimando la parola “conversazione” con le dita a mò di virgolette.
Gli occhi le si sgranarono involontariamente. Che diavolo centrava Baston e perché la parola “conversazione” era stata messa in un contesto che non le piaceva per niente? Solo in quel momento si rese conto della spaccatura verticale che attraversava il labbro inferiore del biondo, ancora rossa come se non fosse più vecchia che di un paio di giorni.
- Che…che intendi? Che centra Thomas? - chiese balbettando appena, consapevole di quale sarebbe stata la risposta.
Lui ghignò ancora chinandosi su di lei fino ad arrivare ad una distanza veramente minima dal suo viso. In qualsiasi altra situazione si sarebbe allontanata di scatto e gli avrebbe mollato uno di quelli schiaffi che lo avrebbe ricordato fino a che campava, in quel momento però era troppo sconvolta e bisognosa si risposte al più presto anche solo per accennare un minimo movimento.
- Vedi, rosellina…- disse con tono sensuale -…il mio pugno è andato accidentalmente a schiantarsi contro il bel musetto del tuo ragazzo in seguito ad una animata discussione sul tuo conto!
Ed in quel momento il mondo intero le crollò addosso.



Spazio autrice:
Saaalve! Allora, ringrazio come prima cosa Ginny per la recensione positiva che non mi aspettavo assolutamente! Sono molto felice che ti sia piaciuta e spero che continuerai a seguire! ;)
Per il resto spero vivamente che la storia vi abbia anche minimamente incuriosito da invogliarmi ad andare avanti.
Ah, giusto per chi fosse un po’ curioso avevo pensato per Scorpius un attore tipo Alex Pettyfer:
http://3.bp.blogspot.com/-nkdqQc8dPRY/TWESPnCSAWI/AAAAAAAAATE/Hdt9n0sYU5g/s1600/AlexPettyfer18.jpg
E a Rose una Susan Coffey ricciola:
http://30.media.tumblr.com/tumblr_l1chsnKXO61qbvi6ro1_500.jpg

Ovviamente sono solo delle mie idee, ognuno li immagina come vuole!! :D

 

Nel secondo capitolo:
- Il tuo amico ha fatto a botte con Baston...
Lui scosse la testa, per niente sorpreso e la cosa insospetti al quanto la rossa che si drizzò meglio a sedere sulla sedia e gli rivolse uno sguardo indagatore. Che lo sapesse già? Che sapesse anche il motivo della lite?
- Al...perchè non ne sembri sorpreso? - chiese con tono accusatorio.
- Perchè lo sapevo già!


   
 
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