Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: bells swan    10/12/2011    16 recensioni
(Seguito di "Un fidanzato in prestito")
Cinque mesi sono passati da quando quella settimana ha cambiato la vita non solo di Bella, ma anche di Edward. Cinque mesi sono passati da quando Bella ha chiesto aiuto a Edward, chiedendogli di fingersi il suo fidanzato. Adesso, è giunto per la nostra beniamina di ricambiare il favore...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'L'amor non si comanda... o sì?'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

      Image and video hosting by TinyPic      


 

Sabato 24 dicembre 2011

 
Metto gli ultimi indumenti preparati dentro la valigia, passando poi a prepararmi.
Faccio una doccia e uno shampoo con prodotti che profumano di vaniglia, coprendomi con un telo e tamponando con un asciugamano i capelli, lasciandoli sciolti, liberi e bagnati sulla schiena.
Mi siedo, truccando il mio volto con attenzione e tuttavia senza utilizzare troppi cosmetici. Un po’ di ombretto color pelle, mascara e matita sotto l’occhio. Un gloss color carne sulle labbra, evidenziandone così la pienezza. Passo a profumare il mio corpo con una crema alla vaniglia, indossando un jeans attillato e un maglioncino rosa davvero delizioso. Asciugo i capelli con il phon, lasciandoli sempre sciolti. Indosso un paio di ballerine nere, recuperando la borsetta e le due piccole valigie, scendendo giù, in attesa di Edward.
Dal giorno in cui è venuto in casa mia a chiedermi aiuto sono passate quasi tre settimane, nel quale ci siamo messi d’accordo tramite Alice.
‘Edward ha detto di portare l’indispensabile’, ‘Edward ha detto che passerà a prenderti lui’, ‘Edward ha detto che verrà a prenderti alle undici di mattina.’
Edward ha detto.
Parla tramite Alice, facendomi pensare che forse si sente anche lui in imbarazzo. O magari gli secca solamente. Chi può saperlo, se non lui?
Mi trasferirò a casa dei Cullen perché loro abitano dall’altra parte della città, così, Esme e Carlisle Cullen hanno fatto conoscenza con i miei, offrendomi ospitalità.
Mio padre era stato entusiasta di incontrarli, ma avevo dovuto dirgli di non fare parola sullo stato di Edward perché loro non sapevano ancora nulla. Charlie c’era cascato.
L’incontro era durato poco, ma abbastanza a convincere i miei a fidarsi dei Cullen, che fra l’altro sono una delle famiglie più influenti della città, insieme alla mia, e a permettermi di passare da loro anche il Natale. I miei hanno deciso così in modo tale da offrirsi anche una seconda luna di miele. O una terza, se si conta la settimana a Miami.
Edward non ha partecipato all’incontro per poter andare all’università, ma io sono stata ben felice di reggere il gioco.
Agli occhi dei Cullen, io e suo figlio siamo fidanzati da luglio, quando gli ho ‘proposto’ – secondo la versione per loro – di venire con me. Gli impegni estivi, soprattutto suoi, ci hanno allontanato ma non diviso.
Ai miei ho raccontato la verità: Edward ha bisogno del mio aiuto perché una ragazza lo perseguita. Non hanno detto nulla, d’altronde anche io ho avuto bisogno di lui per lo stesso motivo.
Praticamente ho mentito a mio padre sull’omosessualità di Edward e alla famiglia Cullen dicendogli che sono la sua fidanzata da luglio. Per il resto, niente più bugie, solo onestà.
“Bella, c’è Edward!” La voce di mia madre mi riscuote dai miei pensieri.
Scendo giù, portando con me le due valigie e la borsetta. Vedo Edward seduto con mio padre sul divano, a guardare interessati una partita di football.
Il mio cuore smette per un attimo di battere, facendomi scambiare un’occhiata con mia madre.
Sono ancora innamorata di Edward, sì. E questo rende tutto ancora più difficile, più imbarazzante. Più doloroso.
Quando la ragazza che perseguita Edward smetterà di farlo, io ritornerò a casa mia. Da sola. Ed è una brutta consapevolezza.
Invece, ho preso con maggior piacere la notizia di questa ragazza. Dovrei essere gelosa, e invece no. Per diversi motivi: uno, se non fosse per lei, Edward non avrebbe mai bussato alla porta; due, perseguita Edward, ma posso darle torto? Anche io, se mi piacesse da impazzire un ragazzo, non gli crederei se dicesse che ha già la ragazza – benché, a differenza di Jessica, non mi sognerei mai di perseguitarlo, avendo una dignità. Prima desidero vederla. E terzo, bella o brutta che fosse, io che colpa ne ho? Io sono così, carina, bello o brutta, tutto dipende dai gusti di ogni singola persona.
Jessica potrebbe anche essere più bella di Miss America, ma se Edward ha chiesto il mio aiuto per farle smettere di perseguitarlo, ci sarà un motivo, no? E questo mi permette di godermi i prossimi giorni, a stretto contatto con lui. L’unica pecca è, appunto, sapere che tornerò a casa senza di lui.
“Edward, andiamo?” chiedo, annunciandomi ai due uomini.
Edward, insieme a mio padre, si volta a guardarmi preso alla sprovvista. Si alza, annuendo. Indica con un cenno del capo le due valigie. “Sono solo quelle?” chiede.
“Sì. Incredibile, vero?”
“Considerando che mi aspettavo portassi con te quattro valigie strapiene,” Edward si avvicina, prendendole in mano “sì, è incredibile” mormora divertito. Saluta mia madre, mentre io saluto mio padre. Poi passo a salutare mia madre e Edward mio padre.
Edward carica i bagagli in macchina, mentre io prendo già posto dentro.
“Bella, ascoltami. La mia famiglia è molto più numerosa della tua, fra zii, nonni e cugini. Verranno a farci visita per un certo periodo di tempo, abitano lontano e vorrebbero approfittare del Natale. Per te è un problema?” chiede, accendendo il motore e fissandomi, aspettando da me una risposta sincera.
“No, perchè dovrebbe dispiacermi? Va bene.” Annuisco. Mi sono sempre piaciute le feste passate in famiglia, possibilmente numerosa. Non è un problema, davvero.
Ci sarà da divertirsi.
 
Non appena scendiamo dalla macchina quasi un’ora dopo di viaggio, mi rendo conto che sarò sola contro una famiglia di venti, trenta, quante persone? Conosco solo Alice e Edward, e di vista i genitori di loro. Oddio, e se facessi loro schifo? E se non gli piacessi? E se...? Interrompo il filo conduttivo dei miei pensieri quando mi rendo conto di una cosa: perché mi sono trasferita a casa di Edward se la ragazza che lo perseguita è all'università?
Non esito ad esporgli la questione.
Edward inarca le sopracciglia, fissandomi sorpreso. “Credevo che Alice te lo avesse detto.”
“Detto cosa?” domando, ancora più confusa di lui.
“Jessica, la ragazza di cui ti ho parlato, è figlia dei miei zii dell’Alaska.”
“No, un momento: hai degli zii che vengono dall’Alaska?” chiedo, sconvolta. Piacevolmente, però.
“Se è per questo, anche dalla Francia.”
Sgrano gli occhi. “Oddio! E la lingua...”
Edward sorride, divertito, facendomi accelerare i battiti del mio cuore, emozionandomi. “Sanno parlare l’inglese, Bella. Non preoccuparti, ci sono io, c’è Alice... Non ti lasciamo sola in balia di sconosciuti, va bene?”
Non riesco più a connettere, non dopo averlo sentito pronunciare in tono dolcissimo ‘ci sono io’. Certo che c’è lui, c’è sempre stato. Abbiamo passato insieme solo una settimana, un periodo troppo breve per conoscerci e per farmi innamorare di lui. Alle volte, penso di confondere per amore una semplice ammirazione. Però poi penso che io sono sicura di amarlo, quindi chi se ne frega se gli altri possono pensare questo?
Io so di amarlo? Bene, l’importante è questo, nulla più.
Annuisco, sorridendogli. Poi, però, connetto meglio e mi ricordo di Jessica, cugina di Edward. Oddio!
Il suo sorriso si allarga, senza dar credito alla mia espressione sconvolta. “Bene. Allora, ti dicevo. Jessica è la figlia di mia zia Sulpicia, che si è sposata in seconde nozze con mio zio Aro, fratello di mia madre. Purtroppo, è la figlia avuto nel primo matrimonio, quindi non abbiamo legami di sangue e questo le permette di essere attratta da me. Mio zio arriverà qui dall’Italia e quest’anno, avendo iniziato il primo anno di università in America, a Jessica tocca passare il Natale con noi. Adesso capisci in che guaio mi trovo? Non posso cacciarla via, per vari motivi: uno, è quasi mia cugina e voglio molto bene a zio Aro; due, mia madre e mio padre approvano che io cerchi una donna; e tre, è piccola e mi dispiacerebbe ferirla. Ha vent’anni sì, però..." Scrolla le spalle, terminando il suo discorso.
Annuisco ancora, comprendendo. Non si tratta di incesto, Edward non finirà in prigione.
“Quando ho detto ai miei di avere già una fidanzata è stato in uno scatto d’ira. Avevo da studiare per un esame importante ed ero preoccupato, avevo appena litigato con Jessica perché mi ha chiamato quasi quindici volte in un ora, e Carlisle e Esme mi stavano rimproverando perché non le ho risposto. Non lo fanno per male, vogliono solo che abbia qualcosa di diverso in testa dallo studio. Però non ne potevo più... e quando mi sono reso conto del danno che avevo combinato, loro avevano raccontato tutto a Alice che credeva avessi detto la verità. Ovviamente, in seguito le ho spiegato tutto ma mi ha visto davvero stressato e quindi ha pensato a te.”
Adesso capisco molte più cose, se non tutte. No, non tutte. Mi manca da capire solo una cosa. “Ma se Jessica non è tua cugina di sangue, perché non provi a conoscerla? Anche solo per diventare amici...” Dio quanto mi odio, ma devo capire fino in fondo e mi serve questa scena.
“Perché in questo momento della mia vita c’è soltanto lo studio, Bella. Non posso, e non voglio, pensare ad altro. Sono ad un passo così dal realizzare il mio sogno, non voglio rovinarlo per una ragazza che non sa capire quando tirarsi indietro” spiega.
La sua risposta mi fa male e bene contemporaneamente. Non ha voglia di conoscere Jessica, e questo è un bene ovviamente, ma non ha nemmeno voglia di una relazione. Questo è male, decisamente.
 
 

Spazio autrice

 
Voi non potete nemmeno immaginare quanto sia entusiasta dell’affetto con cui avete dato il benvenuto al seguito di “Un fidanzato in prestito”, non me lo sarei mai aspettato. Rispondo generalmente alle domande che mi avete posto: i capitoli non dureranno molto, volendo terminare prima dell’Epifania; i due, ovviamente, staranno insieme questa volta! :) Ah, un’altra cosa: non ci sono giorni precisi in cui aggiornerò, i capitoli appena sono pronti verranno pubblicati :)
Il prossimo è quasi pronto e sarà molto più lungo di questo ^^
A presto e grazie ancora!
Il mio blog:http://sweetstewy95.blogspot.com/
 
 
 
 
   
 
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: bells swan