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Autore: DarkChan    12/12/2011    5 recensioni
ciao a tutti!
in questa fan fiction voglio provare a scrivere una storia su Kurapika e....!
leggetee!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurapika
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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 Era un giorno come tutti, Kurapika stava passeggiando per le vie di York Shin City e cercava come al solito la comitiva del ragno, per compiere la sua vendetta... aveva incominciato già dalla mattina presto... verso le 8, e non si era fermato un attimo! era oramai mezzo giorno e la fame si cominciava a sentire. mentre camminava tra le strade della città, vide una locanda che emanava un odorino delizioso! ci entrò e si sedette in un tavolo da solo. Gon e gli altri suoi amici erano andati via... per lavoro o dentro a un videogioco! ed era rimasto da solo.
 
 Arrivò subito la cameriera a prendere le sue ordinazioni. "Salve, vuole ordinare?" "Si grazie. vorrei...." non fece in tempo a finire la frase che si sentì dalla porta di servizio mezza aperta:" DAI! FORZA! COSA TI PRENDE, STUPIDA?! NON VOLEVI LAVORARE PER COMPRARTI DA MANGIARE?!? E'?? STO' PARLANDO CON TE, SCEMA! RISPONDI!!!" si sentivano urlare 2 uomini contro una ragazza... probabilmente nuova arrivata che stava pulendo dove questi avevano buttato dell'umido aperto apposta per prenderla in giro. "Mi scusi un secondo..." disse Kurapika alzandosi da tavola e dirigendosi verso la porta di servizio. "Aspetti! dove vuole andare?!!" Li chiese la cameriera, "Perché stanno urlando contro quella ragazza insultandola?? Non mi sembra dal suo comportamento che stia facendo nulla di male." "Lasci stare! non si deve preoccupare! quella è una ragazza ribelle e che ha chiesto di lavorare da noi, ma non fa quello che le si dice."Kurapika si girò e proseguì, ignorando quanto aveva detto la cameriera. “Anche se è una nuova arrivata, e non è molto diligente non la si deve prendere a calci e strillarli addosso.”
 Arrivato davanti alla porta di servizio vide questi omoni giganteschi che stavano prendendo a calci questa ragazza magra e minuta. la quale non stava facendo nulla di male, anzi faceva tutto ciò che quei due omoni le dicenvano.
 "FORZA LAVORA! SE NON VUOI CHE TE NE DIA ALTRI 5 DI QUEI CALCI!?"
 A guardarla bene era una ragazza mora, occhi castani e un visino grazioso, che però adesso era devastato e con dei rivoli di sangue che lo percorrevano.
 "L-Lo.... lo stò fac-cendo...." disse la ragazza tutta tremolante.
 "E'?? CHE COSA?? NON HO CAPITO, PARLA PIÙ' FORTE SE NON VUOI CHE LA TUA TESTOLINA FINISCA SPIACCICATA CONTRO IL MURO!" diceva uno dei  due omoni, prendendola per i capelli, mentre questa gridava dal dolore.
Ad un certo punto un si udì un fruscio di catene… "Perchè le state facendo questo... non mi sembra stia facendo nulla di male..." Si sentirono dire alle spalle. un ragazzo biondo e con gli occhi scarlatti li stava fissando, tenendo delle catene in una mano, faceva davvero paura!
Allora uno di loro (quello che non teneva i capelli dalla ragazza) disse:"HEI TU? STAI DICENDO A NOI?" ...Non ebbe risposta... "STUPIDO HO CHIESTO A TE, QUANDO UN UOMO PIÙ' GRANDE DI TE TI FA UNA DOMANDA… DEVI RISPONDEREE!" e detto questo si scagliò contro kurapika, che con molta agilità e prontezza, schivò il colpo e trovò il nemico scoperto e senza difesa. Allo non esitò un secondo e li tirò un pugno carico di tutta la sua rabbia... anche a lui era successa la stessa cosa... anche alla sua tribù era successa la stessa identica cosa... e alla fine si era concluso tutto con la morte... anzi, lo sterminio...
Pensando a questo non riusciva a smettere… “la mia rabbia… perché esistono uomini tanto crudeli… perché!”
Ad un certo punto, Kurapika si sentì  dire dall’altro uomo:” HEI RAGAZZINO… S-SE NON LA SMETTI SUBITO I-IO UCCIDERO’ QUESTA RAGAZZA! E’ UN AVVERTIMENTO, TI GIURO CHE LO FACCIO!” A quelle parole Kurapika si blocco… non si riusciva più a muovere nulla contro a quell’uomo. Allora si alzò e si diresse verso l’individuo che aveva aperto bocca guardandolo negli occhi molto profondamente. L’uomo fece un passo in dietro quasi come se avesse paura. “Il tuo amico ha detto di ritenersi un uomo e che io devo rispondere alle sue domande per questo. Ha fatto un’enorme errore che mi ha fatto andare in bestia più di quanto lo ero già… voi non potete essere definirvi uomini, dato come trattate quells ragazza.” L’omone, non potendo reagire, lasciò i capelli alla ragazza e se ne scappò via. “Ascolta! Se qualcuno verrà a sapere di questa storia verrò a cercarti…”Lo avvertì Kurapika. Detto questo l’uomo scomparve velocemente ritirandosi nella locanda.
Kurapika prese la ragazza svenuta e la portò nell’unico posto sicuro che conosceva in tutta York Shin City: il suo albergo. Arrivato su in camera sua la lasciò riposare sul suo letto. Poi se ne andò chiudendo la porta dietro di se…

  
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