Le
scale del dormitorio femminile
Ormai lo sanno tutti che James Potter è un grande, che
sa fare tutto, che non esiste nulla che lo possa ostacolare, eccetera
eccetera…
In
realtà, una cosa che mi ostacola, miei cari fans, c’è…
Sono quelle stramaledettissime scale del dormitorio
femminile!
Sono anni che frequento questa scuola e sono anni che
queste scale mi tormentano giorno e notte.
All’inizio il loro pensiero era accompagnato dal mio
odio nei confronti di Lily.
Adesso io e lei stiamo insieme ma questo non mi
allontana dall’intento di salirci…
Non
passa giorno che io non tenti di mettere piede su di uno scalino senza
ritrovarmi con la faccia spiaccicata sul pavimento, con il resto dei Malandrini
che mi guarda ridendo.
In
questo precisissimo istante sono fermo, immobile e a braccia conserte davanti le
scale, e le fisso con uno sguardo arcigno e duro.
Oh,
mio carissimo Godric, te la farò pagare!
“Ancora che guardi le scale??? Vieni a sederti, dai!”,
mi dice Sirius, sull’orlo dell’esasperazione.
Io
sbuffo e seguo il consiglio di Sirius.
“E
comunque, il dormitorio dei Serpeverde non è così…lì, ragazzi e ragazze salgono
e scendono dai dormitori quando vogliono…”.
Io
mi volto lentamente verso Sirius e lo guardo sconcertato.
Credo che sia l’unico essere vivente che sia mai
riuscito a farsi un giretto nelle Case altrui senza essere
scoperto!
Eh
beh…ha imparato dal migliore!
Oh!
Ecco che entra qualcuno fischiettando allegramente.
È
Remus, di ritorno dalla biblioteca.
Si
siede di fronte a noi, sfoggiando un sorriso oserei dire
trionfante.
“Da
quel tuo sorrisetto deduco che hai fatto un bel lavoro con la ricerca della
McGranitt, bravo”, dice Sirius, “Dammela che me la copio in un
secondo”.
“Scordatelo! Ci ho messo un
pomeriggio!”.
“Avanti, Rem! Che ti costa???”.
“Mi
costa fatica e lavoro, cose che tu non sai neanche dove stanno di
casa…!”.
Io
mi volto a fissare ancora l’entrata del dormitorio delle
ragazze.
“Ti
tormentano quelle scale, eh?”, dice Remus, accorgendosene.
“Non immagini quanto…”.
Remus si lascia sfuggire una risatina, che Sirius coglie
al volo.
“Tu…”, fa Sirius.
“Io…?”, ribatte Remus.
“Tu…”.
“Io?”.
“Tu…”.
“Io?”.
“Piantatela!”, sbotto io, distogliendo per un attimo lo
sguardo dalle scale e concentrandomi su quei due scemi, “Tu-io-tu-io…ma vi si è
incantato il disco???”.
“Cosa mi volevi dire, Sirius?”.
“Remus, tu…sai qualcosa, non è
così?”.
Oh-oh, la faccenda mi interessa
molto.
Solitamente, quando Remus ci nasconde qualcosa, è
qualcosa di mooooolto interessante.
“No…ma che dici? Io??? Ma quando
mai???”.
“Eh
no, caro mio! Avanti, confessa! Quei tuoi sorrisetti non mi sono piaciuti per
niente!!!”.
“Ma
cosa vuoi??? Non è successo nulla!”.
“Ti
sei fidanzato?”.
“No!”.
“E
allora cosa ci nascondi?”.
“Un
bel niente!”.
“Sono temuto per i ricatti e perché riesco a farmi dire
tutto dalla gente…non hai nulla da dirmi?”.
“No!!!”.
“D’accordo, come vuoi! Buonanotte a tutti, vado a
letto!”.
E
detto questo si alza e scompare attraverso il nostro
dormitorio.
Io
sono rimasto sorpreso che non sia scoppiato il finimondo.
È
assurdo che Sirius si sia arreso così facilmente…sicuramente ha in mente
qualcosa…
*
“No, ti prego, NO!!! Tutto, ma quello
no!!!”.
“Oh, si, invece! Sputa il rospo,
avanti!”.
“Noooo!”.
“E
allora l’hai voluta tu!!!”.
“Ok, ok…te lo dico!”.
Sirius sta torturando Remus a
morte!
Cioè…non per
davvero…lo sta minacciando…
E
io e Peter che fissiamo allibiti la scena…
A
volte Sirius è proprio senza cuore.
Dopo due ore di torture spietate, finalmente Felpato è
riuscito a far cedere Remus intimandogli che avrebbe dovuto rubare le mutande a
Mocciosus e farle diventare bianche che più bianche non si
può.
Effettivamente, anch’io avrei ceduto sotto un ricatto
del genere…mi fa schifo solo a pensarci!
Fra
poco Remus ci rivelerà il modo per fregare una volta per tutte quelle odiose
scale del dormitorio femminile.
“Allora…”, ecco che inizia, “…che ve lo dico a fare?
Tanto non seguireste mai il mio suggerimento!”.
“Vuoi che ti faccia lavare le mutande di Mocciosus per
una settimana intera tra volte al giorno???”, gli intima
Sirius.
“No, per carità! Allora…ci sarebbe stato un modo
semplice per salire le scale, ovvero quello di bloccarle col Petrificus Totalus, ma non servirebbe a
niente perché l’effetto durerebbe pochissimi secondi…quindi ho pensato ad un
altro modo…è un po’ più complicato ma funzionerà!”.
“Sei sicuro?”, domanda Sirius
scettico.
“Stai mettendo in dubbio le potenzialità della mente
incontrastata del gruppo???”.
“Mi
perdoni!”.
“Stavo dicendo…l’altro modo sarebbe
quello di utilizzare
“Trasformarmi in ragazza???”, esclama Sirius, “Te lo
puoi espressamente togliere dalla testa!”.
“Ecco, appunto…!”
“Posso provarci io!”.
Tre
paia di occhi sono puntati su di me.
“Davvero???”.
“E’
con James Potter che state parlando, miei cari!”.
“Ehm...si! Ogni tanto lo
dimentichiamo…!”.
“Fate male! Nessuno può scordare le mirabolanti imprese
del mistico James Potter…”.
“Dacci un taglio”, scalmano in coro. Io mi faccio
piccolo piccolo.
“Ottimo!”, fa Remus, “Spero non ci siano altri volontari
perché per preparare
“Scusa un attimo!”, intervengo io, bloccandolo con una
mano davanti alla sua faccia, “So che
“Lo
dico sempre che voi mi sottovalutate! Ho sgraffignato il quaderno di appunti di
Mocciosus! Lì c’è scritto tutto!”.
“E
bravo il nostro Lunastorta!”, Sirius fa per abbracciarlo ma Remus si ritrae
indietro.
“Dicevo, per preparare questa Pozione servono degli
ingredienti che voi mi procurerete
entrando di soppiatto nell’ufficio di Lumacorno…”.
“Consideralo già fatto!”, esclamo
vittorioso.
Poco dopo mi volto verso le scale e sulle mie labbra si
dipinge un sorriso di trionfo.
“Mio caro Godric…ti abbiamo
fregato!”.
*
“Avete preso tutto?”, chiede Remus a me, Sirius e Peter,
di ritorno dall’ufficio di Lumacorno.
“Tutto!”, rispondiamo.
Remus dà uno sguardo agli ingredienti e si sofferma su
un barattolo con un’espressione sbalordita.
“Cosa sono queste???”, sbotta, indicando il
contenuto del barattolo.
“Ehm…le sanguisughe!”, risponde
Sirius.
“E
tu queste me le chiami sanguisughe??? Razza di imbranato, sono
girini!!!”.
“Non darmi dell’imbranato, signorino
so-tutto-io!!!”.
“E’
mai possibile che tu debba sempre combinare qualcosa???”.
“C’erano anche Peter e James, perché te la devi sempre
prendere con me???”.
“E
qualcosa a cui si può rimediare, comunque, Remus”, intervengo io in tono calmo,
“E poi ricordati che James Potter non fallisce mai, quindi andrei a fare
un’altra visitina all’ufficio del Lumacone”, prendo il
barattolo.
“Aspetta!”, mi ferma Remus, “Devi darmi il capello di
una ragazza!”.
“Oh, si! Abbiamo anche quello!”.
Gli
porgo un capello lungo castano.
“Ma
di chi è?”, mi domanda.
“Boh! Non le ho detto di dirmi come si chiama quando
l’ho fatta cedere al mio fascino e le ho chiesto se gentilmente soddisfava il
desiderio di un ragazzo di avere un capello della sua bellissima chioma!”,
rispondo alzando le spalle.
“Sei sempre tu, James!”, dice
Sirius.
“Si…sono irresistibile! Spero solo che Lily non mi abbia
visto!”.
*
È
passato poco più di un mese da quando Remus ha cominciato a preparare
Dopo cena, Remus mi annuncia che
Aspettiamo con pazienza che
Quando finalmente anche l’ultimo dei ragazzi si dilegua,
Remus mi mette davanti al naso un calice da cui fuoriesce una puzza
bestiale!
Lo
prendo in mano e guardo il contenuto…è qualcosa di viscido e melmoso…che
schifo!
“Io
dovrei bere questa roba???”, esclamo contrariato.
“Questa roba, come la chiami tu, è
“Non mi chiamo Sirius!”.
“Ehi! Perché che hai da dire su Sirius???”, sbotta
Felpato, sentendosi chiamato in causa.
“Solo che non sarebbe stato prudente mandarti da solo in
mezzo a centinaia ragazze che dormono!”, dice Remus.
“Ah
si? Mi stai prendendo per un maniaco sessuale???”.
“Beh, no…ma è pur vero che importuni le ragazze giorno e
notte!”.
“E
con questo? Loro ci stanno! Tu sei solo invidioso!”.
“Di
te? Non lo sarei nemmeno sotto
l’influsso dello stesso peccato capitale!!!”.
“Io
bevo, eh?”, mi intrometto per far concentrare la loro attenzione su di me, ma
niente.
“Devi smetterla di parlarmi come se fossi una
sottospecie di troglodita!”.
“Non è colpa mia se lo sei
davvero!”.
“Ma
con quale autorità ti permetti di darmi del troglodita, razza di
secchione???”.
“Non chiamarmi secchione!”.
“Se
io sono troglodita, non vedo per quale motivo tu non debba essere un
secchione!”.
Stanno facendo dei discorsi assurdi!
Questi non sono studenti del settimo anno! Sono bambini
dell’asilo!
“IO
BEVO QUESTA SCHIFEZZA, SE NON VI DISPIACE!!! GRAZIE INFINITE PER
In
men che non si dica, ingurgito in un sol sorso
È
disgustosa!!!
“Allora…?”, fa Remus, “Senti
qualcosa?”.
All’inizio scuoto la testa, ma poi mi accorgo che sta
accadendo davvero qualcosa dentro di me…
Mi
guardo le mani, sembra che stiano bollendo. A mano a mano diventano sempre più
chiare e più piccole.
I
miei vestiti sembrano diventare sempre più grandi…il mio corpo si sta
rimpicciolendo!
Credo di essermi trasformato in una
ragazza!
Mi
tolgo subito gli occhiali, evidentemente la ragazza in cui mi sono trasformato
non ne ha bisogno.
I
miei amici mi guardano scioccati. Ma tra loro, il più scandalizzato sembra
essere Remus, che mi scruta con la bocca e gli occhi
spalancati.
“Ma
sei completamente scemo???”, mi dice, alzando il tono di
voce.
“Cosa???”, faccio io, perplesso.
“Tu
ti sei trasformato in Alice, la ragazza di Frank Paciock!!! Come diavolo ti
funziona il cervello???”.
“Vuoi dire che ho sedotto Alice?”.
“No, scemo! Significa che se tu sali nel dormitorio
delle ragazze e ti vede la vera
Alice, sono guai!”.
“Non mi vedrà nessuno! Mantello dell’Invisibilità,
ricordi?”.
“Sarà meglio per te…l’effetto dura all’incirca un’ora,
vedi di non tardare!”.
“D’accordo”.
E
detto questo, mi avvio verso quelle famose scale…
Appoggio titubante il piede sul primo scalino…niente!
Non è successo niente!!!
Dopo un segnale trionfante rivolto ai Malandrini, mi
accingo a salire.
Come sono emozionato!
Eccomi in cima alle scale…è uno spettacolo guardarle
dall’alto.
Beh, caro Godric, sarai stato furbo…ma i Malandrini sono
insuperabili!
Ecco qui il dormitorio delle ragazze del settimo
anno.
Visto che sono qui ne approfitto per dare un’occhiata a
Lily. Devo ringraziare gli Elfi Domestici che hanno fatto esplodere un secchio
di Liquido Colorante nella stanza da Caposcuola di Lily, che si trova costretta
a dormire nella sua vecchia stanza fino a quando non ridipingeranno
tutto.
Molto lentamente entro nella stanza. C’è buio pesto, non
si vede quasi niente.
Uffa, e adesso quale sarà il suo
letto?
Mi
dirigo verso il letto più alla mia destra, scosto le tende e…ops, è Alice!
Mamma, se si svegliasse e mi vedesse non oso
immaginare…!!!
Mi
allontano velocemente dal letto di Alice e passo subito
all’altro.
Le
tende del letto a baldacchino sono leggermente scostate per permettere che entri
una leggera luce proveniente da fuori. Ed è proprio questa luce che mi permette
di vedere capelli rossi sparsi sul cuscino.
È
lei..
La
mia Lily…
Accidenti quanto è bella…se sapesse che sono qui sotto
spoglie femminili, mi ucciderebbe! Ma sono anche sicuro che la farei cedere come
ho sempre fatto finora per mascherare le birbanterie che combino insieme ai
Malandrini.
Trovo una sedia e mi metto di fianco a lei, a
guardarla.
*
Quanto tempo sarà passato da quando sono qui non lo
so…
Sono ancora qui a fissare la mia Lily che dorme…lo so
che non è nulla di speciale, ma per me è tutto.
All’improvviso sento che c’è qualcosa che non va in
me.
Mi
guardo le mani e noto che stanno cominciando a bollire di
nuovo.
Porca paletta,
Devo uscire, devo uscire!!!
Esco velocemente, ma attento a non fare rumore, e mi
appoggio alla parete ansimando.
Mi
sto ritrasformando…Mi accascio al pavimento e cerco di soffocare i gemiti di
dolore che mi provoca la trasformazione.
Mi
accorgo di essere tornato me stesso quando tutto intorno a me mi appare
sfocato.
Inforco gli occhiali.
E
adesso sono davanti un bivio: una remotissima parte di me mi dice di ritornare
in Sala Comune, il resto mi dice di ritornare da Lily.
Beh, sapete quale parte di me ho deciso di seguire,
no?
*
Sono seduto a cavalcioni sulla sedia con le braccia
appoggiate alla spalliera e la testa su di esse.
E
sto ancora guardando Lily…
La
stanza si sta via via illuminando. È quasi l’alba.
Credo che sia meglio che vada, se non voglio che una
delle ragazze si svegli e comincia a urlarmi contro.
Do
un ultimo sguardo a Lily. Lentamente avvicino il suo viso al suo e le sfioro le
labbra con le mie.
Lei
si muove un po’…spero non si sia svegliata.
Mi
dirigo verso le scale e inizio a scendere…tutto a un tratto queste si
trasformano in uno scivolo e io rotolo giù, arrivando in Sala Comune con un
tonfo che fa sussultare i Malandrini addormentati sulle poltrone e sul
divano.
“Chi c’è???”.
“Ragazzi, sono io…”, mormoro, alzandomi a fatica dopo la
botta al fondoschiena ricevuta.
“Ma
che fine hai fatto???”, chiede Remus.
“Beh…ero…”.
“Allora???”, fa Sirius eccitato, “Com’è il dormitorio
delle ragazze???”.
E
se gli dico che in realtà non me n’è fregato niente del dormitorio ma che sono
stato tutta la notte a guardare Lily dormire, dite che mi
uccide?
“Beh…è…un normalissimo dormitorio. L’unica nota positiva
è che adesso non c’è nulla in questo castello che i Malandrini non abbiano già
scoperto!”.
Scoppiamo a ridere, subito zittiti da Remus che ci
raccomanda di non svegliare nessuno.
Certo che questa visita al dormitorio femminile è stata
fantastica!
E
poi Lily…semplicemente incantevole.
Spero solo che non lo venga mai a
sapere!
Ed
ecco qui il secondo Missing Moment…come vi è parso?
Un
commentino non vi costa nulla.
GRAZIE A
TUTTI COLORO CHE HANNO COMMENTATO LO SCORSO MISSING MOMENT,
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!! Siete mitici!!!!
Special thanks to gemellina, che mi aiuta sempre (come
farei senza di te, giò???).
CIAO A TUTTIIIIIIIIIII
SMAKKETTONI ONI ONI!!!
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