Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: groffgasm    14/12/2011    2 recensioni
FanFiction St. Berry. Dopo il diploma Rachel si traferisce con Kurt a NY per frequentare la NYADA (New York Academy of Dramatic Arts). Jesse St. James vive a NY già da più di un anno, esattamente da dopo le Nazionali del 2011 e ha ottenuto un importante ruolo a Broadway. Il destino li farà rincontrare. È inevitabile che Rachel sarebbe stata accettata alla NYADA. È inevitabile che Jesse sarebbe riuscito a calcare i palcoscenici di Broadway. Un sacco di cose sono inevitabili... sarà l'amore tra Jesse e Rachel una di queste?
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Non ne voglio parlare.”

“Jesse, io voglio aiutarti. Ma non posso farlo se tu non me lo permetti.”

“Non voglio il tuo aiuto, così come non voglio l'aiuto di Matt. Sto bene. Quante altre volte devo ripeterlo per fare in modo che mi lasciate in pace?”

 

Jesse versò due cucchiaini di zucchero nel caffè di Ashley, glielo passò e poi si affacciò alla finestra. Persino nei vetri di quest'ultima si notavano le sue occhiaie. Aveva dormito poco quella notte. Poco e male. I ricordi legati a quella festa l'avevano tormentato tutta la notte. Non era riuscito a liberare la sua mente da Rachel Berry. Quando alle 8 di mattina si era rassegnato e si era alzato dal letto per un momento aveva pensato fosse stato tutto solo un sogno. O un incubo. Non era riuscito a scegliere tra i due. Ma purtroppo le chiamate perse di Matt e Ashley gli avevano reso ben chiaro che i ricordi erano reali. Non si era immaginato tutto. Rachel Berry e Jesse St. James insieme ancora una volta. Era successo davvero. Era arrivato ad una conclusione però. Sapeva cosa avrebbe fatto. Sarebbe andato avanti con la sua vita. Avrebbe cercato di lasciarsi alle spalle quella dannata festa il più in fretta possibile. Avrebbe dimenticato Rachel Berry. Dopo tutto era stato solo un incontro casuale. Le probabilità di un altro incontro erano una su un milione. Insomma, sicuramente non l'avrebbe più rivista. Ma si sbagliava.

 

“Grazie per il caffè.”

“Se avessi saputo che eri qui per farmi il terzo grado non ti avrei aperto la porta. E prego.”

“Avrei sfondato la porta a calci. E sai che ne sono capace.”

Jesse non potette trattenere la risata perchè sapeva che Ashley l'avrebbe fatto davvero.

“Finalmente un sorriso!”

Egli prese in mano la sua tazza di caffè. Bevve un sorso e poi la appoggiò di nuovo sul tavolo. Prese coraggio.

“È una lunga storia.”

“Ho tutto il tempo che vuoi.”

“Parla di un Jesse St. James più giovane e innamorato.”

“Ok. Sputa il rospo. Subito! Jesse St. James innamorato non posso perdermelo per nulla al mondo! Ho bisogno di questa storia come ho bisogno dell'aria che respiro!”

Jesse rise di nuovo.

“So che c'è qualcosa che lega te e quella ragazza e so anche che è qualcosa di profondo. Ho visto il modo in cui la guardavi. Non ti ho mai visto guardare nessuna così.”

“C'era. C'era qualcosa di molto profondo.”

“Eccolo lì, il Drama Queen!”

Jesse si portò alla bocca la tazza di caffè e bevve l'ultimo sorso.

“È una storia triste. Scordati il lieto fine.”

“Che non si tratta di una barzelletta l'avevo capito da ieri sera. I tuoi occhi, Jesse. Dicono di più di quanto tu credi.” Ashley esitò qualche secondo. “Senti Jesse, io non voglio costringerti anche se si direbbe il contrario. Ma sono sicura che se riuscissi a parlarne con qualcuno potresti stare un po' meglio. Tenerti tutto dentro di certo non è la soluzione migliore. Sono tua amica e vederti così giù di morale rende triste anche me.”

“Sei la mia migliore amica.”

“Sì però non dirlo a Matt. Diventerebbe geloso.”

Ashley fece l'occhiolino a Jesse e lui annuì sorridendo.

 

Si fidava di Ashley così come si fidava di Matt.. Erano i suoi migliori amici. Non si era stupito del fatto che avevano notato che c'era qualcosa che non andava in lui la scorsa notte. Non si era stupito che lo avessero chiamato quella mattina. Si era stupido però per ciò che Ashley aveva appena detto.“So che c'è qualcosa che lega te e quella ragazza e so anche che è qualcosa di profondo. Ho visto il modo in cui la guardavi. Non ti ho mai visto guardare nessuna così.” Era così evidente quanto fosse importante Rachel Berry per lui? O meglio, quanto fosse stata importante. E lei? In che modo lo guardava lei? “Non che la cosa mi importi”, pensò Jesse. Poi sospirò e tirò fuori il cellulare dalla tasca della sua felpa.

 

“Matt, sono io. Vieni a casa per un caffè? Ashley è già qui. Vorrei parlarvi di ieri sera.”

 

 


 

“Wow. Mai sentita una storia d'amore tanto incasinata. E credimi, ho non poca esperienza alle spalle.”

“Vi presento Rachel Berry, Drama Queen.”, rispose Kurt al commento di Vanessa e tutti sorrisero.

 

Rachel Berry era seduta con le ginocchia incrociate sul letto e stringeva in mano il suo unicorno di peluche. Era stato un regalo che i suoi papà le avevano fatto il giorno in cui era partita per lasciare Lima. Si era chiesto se ormai non fosse troppo grande per quelle cose ma la verità è che non si è mai troppo grandi per avere un peluche tutto per sé da stringere tra le braccia quando se ne ha voglia. Guardò l'orologio. Erano quasi le cinque. Aveva parlato per più di mezz'ora. C'era stato bisogno di convincerla a parlare all'inizio ma poi le parole erano uscite dalla sua bocca naturalmente. Ripensò un attimo a tutto ciò che aveva detto. A partire da quando Shleby gli aveva chiesto di diventare suo amico fino a cosa si erano detti su quel terrazzo alla festa. Non aveva tralasciato nulla. Ora Amy e Vanessa sapevano tutto di lei e Jesse St. James. Anche Kurt aveva le idee più chiare.

 

“Per una volta devo dar ragione a Jesse.”

“Tu non eri quello che lo odiava e si divertiva a chiamarlo Jesse St. Sucks?”

“Non ho detto di considerarlo un bravo ragazzo ora. Semplicemente non ha avuto tutti i torti a fare ciò che ha fatto ieri. Se tu fossi stata nella sua posizione avresti probabilmente fatto qualcosa del genere. Ho sempre pensato che quel bacio alle Nazionali non fosse stato piacevole per lui ma ora mi rendo conto che è stato proprio un duro colpo. A quanto pare anche Jesse St. James ha un cuore.”

“Vabbè io direi che siete pari ora. Insomma, il video di Run Joey Run, le uova, il bacio alle Nazionali e la festa di ieri. Due pari. Palla al centro.”

Rachel scoppiò a ridere.

“Cercavo di sdrammatizzare la situazione”, spiegò Vanessa.

“Grazie, Vanessa. Lo apprezzo. In realtà ora che sapete tutto non c'è più comunque nulla da fare. Cioè, non credo di rivederlo mai più. Non so dove abita. Credo di aver capito che ormai abita qui ma non so nient'altro. Non ho più il suo numero. Non saprei come contattarlo. E soprattutto non credo che lui voglia essere contattato.”

“Ma ora metti un attimo da parte lui. Pensa a ciò che vuoi tu. Tu se potessi contattarlo, lo faresti?”

 

Rachel non sapeva cosa rispondere. Il problema era che anche se lei avesse voluto lui sicuramente non avrebbe voluto. Era stato abbastanza chiaro a tal proposito quando l'aveva praticamente cacciata. “Mi hai provocato più dolore di quanto nessun' altro mi abbia mai provocato. Mi hai fatto smettere di credere nell'amore.” Ripensò a quello che le aveva detto Jesse. Probabilmente essere presi sotto da una macchina le avrebbe fatto meno male che sentire quelle parole. Non aveva scherzato né esagerato nel pronunciarle. Era stato sincero. E in quel momento lo odiava per esserlo stato perchè l'aveva fatta sentire terribilmente in colpa. Ma aveva ragione. E per questo l'odiava anche di più. Aveva trovato il coraggio di affrontarla. Lei non c'era riuscita dopo quel bacio alle Nazionali. Cercò di concentrarsi su ciò che aveva detto Vanessa. “Pensa a ciò che vuoi tu”

 

“Io vorrei solo parlarci ancora. Spiegargli che mi dispiace davvero per averlo fatto soffrire. Ma lui non vuole sentir ragione.”

“Quindi se tu potessi, lo contatteresti. Se per esempio avessi il suo numero di telefono, lo contatteresti?”

“Sì.”

“Speravo in questa risposta. C'è una cosa che devo dirti.”

 


“Mi spieghi esattamente cos'è successo?”

“Dopo che Rachel è andata via e tu sei andato via con Caroline, lei e sua cugina si sono avvicinate verso di me. Avevano pensato che io sapessi qualcosa in più di loro ma io gli ho detto che anche io non avevo la più pallida idea di cosa stesse succedendo e che non avevo mai visto Rachel e né mai sentito parlare di lei in vita mia. Poi una cosa tira l'altra. Abbiamo cominciato a parlare di varie cose e...”

“E le hai chiesto di uscire?”

“Sì.”

“Matt, che cazzo però! Con tutte le ragazze che stavano alla festa, proprio con un'amica di Rachel dovevi flirtare?”

“Io non vedo il problema di questa storia sinceramente, Jesse.”

“Il problema è che vi ho detto che vorrei restare alla larga il più possibile da Rachel Berry. E Matt che fa? Ci prova con la sua amica!”

“Guarda che Vanessa e la tua ragazza...”

“Non è la mia ragazza!” lo interruppe bruscamente Jesse alzandosi e sbattendo la mano destra in un pugno sul tavolo.“Avrei fatto meglio a starmi zitto e non raccontarvi nulla di lei!”

“Jesse ti dai una calmata e torni a sederti, per favore?” Ashley si alzò e mise una mano sulla spalla di Jesse. “Perchè sei così incazzato? Hai detto di averle detto tutto ieri sera, no? Le hai detto quanto ti ha fatto male. Cos'altro c'è?”

“C'è che non doveva succedere tutto questo! C'è che l'avevo dimenticata! Non dovevamo rivederci mai più. Avevo superato la sua mancanza e tutto il dolore. E ora mi ritrovo punto e a capo. Come se fossi tornato un anno indietro. E stanotte non sono riuscito a chiudere occhio a causa sua. Per cui scusami tanto se non riesco a mantenere la calma!”

 

Le parole erano uscite senza che fosse riuscito a fermarle. Fissò il pavimento per qualche secondo e poi tornò a sedersi. Si versò dell'acqua nel suo bicchiere e bevve lentamente. Poi lo appoggiò sul tavolo. Ora era più calmo.

 

“Mi dispiace. Non volevo prendermela con voi.”

“Tranquillo, Jesse.” Ashley allungò il suo braccio sul tavolo e strinse la mano di Jesse nella sua.

“Avreste dovuto vedere il suo sguardo mentre le gridavo addosso. Era così indifesa. Voleva scusarsi alla fine ma non gliene ho dato nemmeno modo. L'ho praticamente cacciata.”

“Jesse da tutto quello che ci hai raccontato, se l'è praticamente cercata. Mettiamola così: nessuno dei due vincerebbe il premio “Fidanzato dell'anno” per come vi siete comportati a vicenda.”

Jesse le sorrise e stava per risponderle ma Ashley continuò. “Certo che non mi stupisce tutto ciò. Solo tu potevi far parte di una relazione così tanto incasinata. E tra l'altro è peggio ancora se ci soffermiamo a pensare che è l'unica relazione semiseria che hai avuto in vita tua.”

“Perchè tu invece sei un' esperta di relazioni stabili, vero?” era intervenuto Matt.

“Senti chi parla! E poi mettiamo le cose in chiaro. Io non voglio una relazione seria. Ciò non vuol dire che non sarei in grado di gestire una relazione stabile con un ragazzo.”

Matt e Jesse si guardarono e poi tornarono a fissare Ashley non convinti del suo tentativo di difendersi.

“Pensate quello che volete! Possiamo tornare alla questione principale ora? Vi ricordo che è Jesse il motivo per cui siamo qui, non io.”

“Sinceramente non so cos'altro dire. Vi ho raccontato tutto.” rispose Jesse.

“Quello che stavo dicendo io prima è che... Vanessa e Rachel si conoscono solo da un paio di giorni. Vanno alla NYADA insieme. Vanessa è al terzo anno, Rachel al primo. Stasera la porto a cena fuori.”

 

Jesse sorrise e provò un senso di soddisfazione quando sentì che Rachel frequentava la NYADA. Non ne era sorpreso affatto. Aveva sempre saputo che era destinata a grandi cose. Si sentì per un momento tanto orgoglioso di lei. Chissà se lei avrebbe provato lo stesso nel sapere che lui avrebbe debuttato a Broadway tra qualche mese. Forse sarebbe stata un po' gelosa nel sapere che lui avrebbe calcato quei palcoscenici prima di lei.

 

“NYADA!”, esclamò Ashley riportando Jesse alla realtà. “Wow, dev'essere una in gamba!”

“Sì, lo è. L'hai sentita cantare ieri sera. Anche se quello non è nulla rispetto a cosa è capace di fare davvero. Dovresti vederla recitare ogni battuta di Funny Girl alla perfezione, compresa l'esecuzione magnifica di tutte le canzoni. È tra le persone più talentuose che abbia mai conosciuto. Ed è molto determinata. Diventerà una star. È inevitabile.

 


 

“Allora?”

“Sei sicura che Matt accetterà?”

“Tentar non nuoce. L'importante è che ne sia convinta tu.”

“Fallo.”

“Ok.”

Vanessa e Amy si divisero l'ultimo biscotto che Kurt aveva offerto dalla sua scatola. Salutarono e andarono via.

“Kurt, cosa ne pensi tu?”

“Tesoro, è evidente che stai male per questa situazione. Se parlargli di nuovo e chiarire le questioni in sospeso può aiutarti a stare meglio e a lasciarti tutto alle spalle allora tanto vale provarci.”

“Grazie per aver capito.” disse Rachel e si gettò tra le sue braccia. “Ti voglio bene, Kurt.”

“Anch'io, Rachel. Allora cosa ti va di fare? Andiamo a fare una passeggiata e poi ci guardiamo un bel film? Una commedia divertente?”

Rachel annuì.

 

 

“Ci riusciresti mai tu?” chiese Kurt a Rachel quando Friends With Benefits era terminato.

“A far cosa?”

“Ad avere un amico con cui andare a letto ogni volta che vuoi fare sesso senza evitare di innamorarti di lui?”

“Non ci ho mai pensato in effetti. Ma non credo.”

“Il fisico di Justin Timberlake è stata la parte più bella del film.”

Rachel stava per rispondere quando il suo cellulare vibrò. Un messaggio ricevuto. Vanessa.

Non è stato difficile. Matt me l'ha dato tranquillamente. Usalo per bene. A domani” Seguivano una faccina che fa l'occhiolino e un numero di telefono.

“Kurt, è Vanessa!”

“Allora, ce l'ha fatta?”

“Sì! Ho il numero di Jesse!”

“Grande! Vuoi chiamarlo o gli mandi un messaggio?”

“Un messaggio è meglio. Vorrei evitare che mi chiudesse il telefono in faccia.”

 

Ciao. Il tuo amico ha gentilmente dato il tuo numero alla mia amica Vanessa perchè io lo volevo. Spero la cosa non ti crei problemi. Avrei bisogno di parlarti. Sto male per quello che è successo ieri. Possiamo vederci? Rachel.”

 

Rachel si ritrovò a dover aspettare tre giorni prima di vedere il nome di Jesse sul display del suo cellulare.

 

Domani pomeriggio alle 6 all'entrata del Winter Garden Theatre. Va bene per te?”

 

“Kurt, mi ha risposto! Jesse mi ha risposto! Credevo che non mi avrebbe risposto più!”

“Se l'è presa comoda il ragazzo. Che ti ha scritto?”

Rachel lesse ad alta voce il messaggio per Kurt e poi rispose a Jesse.

 

Sì, va benissimo. A domani.”

 

 


 

Nota: Ciao a tutti! Scusate se ci ho messo di più del solito ad aggiornare ma sono stata fuori città. Vi prometto che il prossimo capitolo lo pubblicherò in pochissimo tempo :) Ringrazio ancora una volta tutti voi che leggete la mia storia e spero continui a piacervi. A presto :)

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: groffgasm