Decisi che piuttosto che arrivare tardi il primo giorno di scuola fosse meglio non arrivare proprio, ed essendo io uno spirito libero cresciuto nelle campagne del Sudafrica, non mi feci alcun problema a marinare la scuola, passando la mattinata nell’enorme parco intorno all’edificio, aspettando le due. Erano circa le due meno dieci, quando mentre sfogliavo annoiata il mio libro di geografia, un ragazzo biondo mi salutò: - Ciao, sono Niall – Lo salutai con un cenno. - Oggi anche per te niente scuola? – mi chiese beffardo - No, stamattina ero in ritardo e poi ho deciso che non avevo voglia di andare a scuola – gli spiegai. - Neanche io…tu sei? - - Sono Charlotte. Piacere di conoscerti - gli strinsi la mano evitando di raccontargli che avevo scoperto solo oggi questo modo di presentarsi. Era alquanto imbarazzante e avevo già fatto la mia figuraccia con Harry stamattina. - Ti va di venire a pranzo con me e i miei amici? - - Siete famosi anche voi? - domandai ironicamente. - Sì, in effetti siamo famosissimi! ahah, non è colpa nostra se siamo adorabili - rise Niall. Era contagioso. - Bè stamattina ho conosciuto un altra celebrità, un ragazzo di nome Harry...o qui in Inghilterra dite molte bugie o è facile diventare famosi! - esclamai ridendo e mi chiesi se Niall fosse nella band di Harry. - Eheh, a dire il vero siamo tutti e due dei One Direction. E' il nome del nostro gruppo. - - Wow! - risposi - Allora oggi andiamo già a pranzo insieme: Harry mi ha invitato! - Presi un ciuffo dei suoi capelli e me lo rigirai intorno al dito. - Mi piacciono i tuoi capelli - gli annunciai. - A me piacciono i tuoi - rispose prendendomi un ricciolo biondo. Sorrisi allegra. - Sono già le due, raggiungiamo gli altri davanti all'entrata? - propose Niall, facendomi ricadere sul viso il mio ciuffo biondo. - Certo andiamo! - risposi prendendogli la mano per farmi aiutare ad alzarmi. Però anche quando fummo entrambi in piedi camminando verso l'ingresso principale della scuola, non mi lasciava la mano anzi me la tenecìva stretta. Tenero. Quando giungemmo all'entrata c'erano già i ragazzi ad aspettarci.