Buona sera!
Eccomi qua con un nuovo capitolo.
Buona lettura ^_^
Eccomi qua con un nuovo capitolo.
Buona lettura ^_^
Capitolo 31
Bella POV
Mancavano
due giorni al matrimonio. Solo due e io non avevo ancora avvisato i miei
genitori dell’imminente evento.
Tutto
era pronto, anche se, secondo Alice, eravamo ancora in alto mare. L’avevo
sempre saputo che fosse pazza, ma non fino a questo punto. Era praticamente
tutto pronto: dalle decorazioni del giardino fino ai tavoli per il ricevimento.
Tutto era pronto e Alice non faceva altro che urlare come una pazza a destra e
a sinistra impartendo ordini a tutta la famiglia Cullen.
Mi
dispiaceva che lavorassero tutti così tanto e io non facevo praticamente
niente, nemmeno Edward. Ci aveva proibito di immischiarci in qualsiasi cosa
c’entrasse con il matrimonio, dovevamo solo pensare ad arrivare rilassati al
grande giorno, freschi e bellissimi.
Mi
sentivo davvero in colpa, avrei dovuto dare una mano, in fondo era il mio
matrimonio, ma Alice faceva tutto in modo che non muovessi nemmeno un dito.
Odiosa.
Mi
scusai varie volte con tutti i Cullen, ma mi guardavano come se stessi dicendo
un’eresia.
Quindi,
avevo tutto il tempo libero, mi dividevo tra la caccia, il leggere un libro, a
guardare i film che volevo vedere da tempo, ma che non ero mai riuscita a
vedere per mancanza di tempo. Riempii ogni istante libero stando con Edward,
andando a visitare luoghi che non avevo mai visto, città, paesi. Posti che
avevo sempre sognato di conoscere, ma che non ne avevo avuta la possibilità.
Ero
sdraiata sul letto intenta a leggere un libro, anche se una parte del mio
cervello pensava ad un modo per dire ai miei genitori che si stava per sposare.
Si sarebbero arrabbiati parecchio, avevo avuto tutto il tempo, ma non mi
trovavo in una situazione facile.
<<
Un bacio per i tuoi pensieri >> la voce di Edward mi spaventò, non
l’avevo sentito arrivare, ma aveva anche il vizio di camminare in modo troppo
silenzioso.
<<
Non sto pensando assolutamente a niente >> gli risposi continuando a
leggere il libro.
<<
Bella, sei diventata una vampira, non sei cambiata completamente. Che cosa ti
passa per la testa? >>
<<
Sai che è strano sentirti dire una frase del genere? Di solito non dovresti
farla. >>
<<
Per me è più difficile di quanto tu possa pensare. Non sono abituato a dirla e
mi fa un certo effetto. A chi dovrei chiedere una cosa del genere? Solo a te.
>>
Abbassai
il libro e lo posai accanto a me sul letto.
Guardai
il soffitto e sbuffai.
<<
Pensi che ci sia qualcosa che non va in me? >>
<<
Perché dovrebbe esserci qualcosa di sbagliato in te? >> lo sentii
appoggiarsi accanto a me sulla sinistra.
Mi
girai a guardarlo. Aveva la testa appoggiata alla mano e mi guardava in modo
serio.
<<
Sinceramente pensavo che quando fossi diventata vampira tutto sarebbe stato
normale per te, insomma, che avresti potuto leggermi nel pensiero, ma invece
non è stato così. Non ce la fai, non
riesci a penetrare nel mio cervello e… >>
<<
Da qualche altra parte penetro benissimo però >> mi rispose malizioso.
<<
Edward! >> se avessi potuto sarei arrossita come un pomodoro. Come gli
venivano in mente certe uscite?
Scoppiò
a ridere e mi fece segno di andare avanti.
<<
Io sono serissima >> lo guardai offesa.
<<
Anch’io sono serio. >>
Sbuffai
e poi ricominciai a parlare. << Dicevo che non riesci a leggermi in
testa, quello che penso, in nessun modo. Deve esserci per forza qualcosa di
sbagliato in me. >>
<<
Da dove ti sono venute in mente tutte queste cazzate? Non c’è niente di
sbagliato in te, ci deve essere una spiegazione logica, qualcosa che non siamo
ancora riusciti a capire, ma non è colpa tua, è solo che non abbiamo ancora
capito cosa mi impedisca di leggerti nel pensiero. Non hai niente di sbagliato,
io ti trovo tremendamente stupenda >> mi si era avvicinato e mi stava
baciando il collo mentre la sua mano mi accarezzava il ventre.
<<
Edward, sto facendo un discorso serio, potresti calmarti un attimo? >> la
mia voce usciva tranquilla, come se l’uomo che amavo non mi stesse stuzzicando
e la cosa non mi facesse alcun effetto, ma non era assolutamente vero. Dentro
di me c’era un fuoco che divampava, un fuoco che chiedeva di uscire e poter
fondersi con il fuoco di Edward. Un fuoco che più passava il tempo, più
divampa, più non lo ascoltavo e non gli davo retta, più si espandeva facendomi
impazzire.
<<
Smettila Bella di pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in te. Non c’è mai
stato niente di sbagliato in te, va bene? Sei solo tu che ne sei convinta.
Vedrai che prima o poi riusciremo a capire che cosa c’è che mi blocca di
leggerti nel pensiero, ma per adesso, vuoi lasciarti baciare e scollegare il
cervello per una buona oretta? >> parlava a contatto con la mia pelle
mentre mi veniva sopra e mi sovrastava con il suo corpo perfetto.
<<
Un’oretta? Solo? >> lo guardai finalmente negli occhi lasciandomi andare
a quella passione che mi stava divorando dall’interno.
Volevo
fare l’amore con lui, per ore, giorni, settimane se fosse stato possibile. Da
umana pensavo che quando avrei avuto la prima volta sarebbe stato più semplice
resistere alla voglia, ma non potevo sbagliarmi più di così. Quella era stata
la fine. Quello era stato il punto di non ritorno. Dopo che l’avevo fatto era
sempre più difficile resistere e più ne facevo più volevo farlo. Quando me ne
resi conto da umana, speravo che da vampira le cose sarebbe state migliori, che
ce l’avrei fatta, ma mi sbagliai nuovamente. Diventando vampira era qualcosa a
cui non riuscivo a resistere, avrei voluto fare l’amore con Edward tutti i
giorni per il resto della nostra eternità.
<<
Tutte le ore che vuoi, piccola >> sussurrò sulle mie labbra, prima di
posarle sulle mie.
Il
bacio fu subito passionale, pieno di morsi alle nostre povere labbra.
Con
una leggera spinta capovolsi le posizioni e cominciai a strusciarmi in modo
poco casto contro di lui.
<<
Odio il fatto che tu adesso sia più forte di me >> sussurrò roco.
<<
Non puoi immaginare quanto a me la cosa ecciti invece >> gli confessai.
Non
mi resi minimamente conto di quello che avevo detto, altrimenti sarei subito
scesa da sopra Edward e me ne sarei andata, leggermente in imbarazzo.
Quando
eravamo in atteggiamenti intimi, perdevo qualsiasi freno inibitorio, dicevo
qualsiasi cosa mi passasse per la testa.
Gemette
senza ritegno mentre gli torturavo il collo riempiendolo di baci e di morsi.
Gli strinsi la maglietta con troppa foga e gliela strappai.
<<
Ops >> dissi ammirando il petto di Edward nudo, che cominciai a
percorrere di baci e con le mani.
Eravamo
già sulla via di non ritorno, era chiaro.
Ben
presto anche i pantaloni e i boxer di Edward fecero compagnia al pavimento
mentre io mi dedicavo ad una pratica per me alquanto inconsueta, soprattutto
una volta. Infatti, una volta, ma avevo cominciato a prenderci gusto.
Sentirlo
ansimare mentre leccavo e stringevo la sua intimità tra le mani, era qualcosa
di altamente afrodisiaco. Altro che mangiare cibi strani, mi bastava sentire
come ansimava e come sussurrava il mio nome per farmi andare completamente
fuori di testa.
Stavo
facendo una cosa che non avevo mai fatto, ma che mi veniva in modo naturale.
Cosa toccare, come toccare, cosa fare.
Quando
Edward raggiunse l’orgasmo era completamente sconvolto, se ne rimase sul letto
con gli occhi sbarrati.
<<
Stai bene? >> gli chiesi parandomi davanti al suo viso.
<<
Sì, no… un secondo >> si passò una mano tra i capelli e gli lasciai un
bacio sulla mascella e poi scesi al collo.
<<
Devo chiamare Carlisle? >>
<<
No, sto solo ripensando a quanto sia stato incredibile e… Dio, non ho parole.
>>
Ridacchiai
leggermente mentre gli lasciavo baci da tutte le parti.
Improvvisamente
mi sentii prendere per i fianchi e poi dopo sentii il contatto con il
materasso.
<<
Che stai facendo? >> sorrisi felice.
<<
C’è qualcosa che voglio provare a fare >> mi rispose malizioso scendendo
a baciarmi il collo.
<<
Vorresti spiegarmi o… >> sospirai.
<<
Smettila di parlare e lasciami fare. >>
Seguii
il suo consiglio e mi lasciai andare completamente contro le sue carezze, i
suoi baci, le sue attenzioni.
Cosa
avesse in mente Edward non l’avevo ancora capito, ma l’unica cosa a cui sapevo
pensare era alla sua lingua che torturava i miei capezzoli facendomi impazzire.
C’era
qualcosa per riuscire a capire se fosse morta? Se quello era il Paradiso? Morta
lo ero già, quindi non era possibile e non potevo nemmeno essere in Paradiso,
ma quello lo era sicuramente. Dove potevo essere se non in compagnia di tanti
angeli bianchi con le ali? La cosa sconvolgente erano le mille sensazioni che
stavo provando, la voglia di ridere come una pazza sfrenata. Gridavo il nome di
Edward come se fosse un mantra e non sapessi dire altro.
Si
stava dedicando a me come mai aveva fatto. Mi chiedevo dove avesse imparato,
con chi avesse fatto pratica, da chi avesse avuto lezioni. Era qualcosa
di…sconvolgente, totalmente disarmante.
Il
mio corpo fluttuava nell’aria, leggero, libero. Avevo la sensazione di non
avere più niente sotto di me, che intorno a me non ci fosse più niente. Ero una
vampira, avevo i sensi sviluppati, ma in quel momento erano pari a zero. Tutto
era vuoto, tutto era inutile, tutto era inesistente davanti al piacere che
Edward mi stava dando.
Quando
finalmente l’orgasmo mi travolse, rimasi con il cervello completamente
annebbiato, il cuore che stranamente batteva. Sì, batteva come se non avesse
mai smesso di farlo.
Perché
il mio cuore sembrava non arrendersi al fatto di essere morto? Che la sua ora
di battere era ormai conclusa? Batteva imperterrito come se il fatto che io
dovessi essere morta fosse nulla. Sembrava che volesse correre dietro a
qualcosa.
<<
Bella? >> improvvisamente mi trovai davanti al viso il volto di Edward.
Da
dove era uscito? Avevo chiuso gli occhi? Probabile, dato che non ricordo di
aver visto niente, assolutamente niente.
<<
Mmh? >>
<<
Mi stavo seriamente preoccupando. >>
<<
Perché? >> mi alzai a sedere e lo guardai perplessa.
<<
Era da cinque minuti che ti chiamavo, ma non rispondevi. >>
Lo
guardai ancora più interrogativa non riuscendo a capire di cosa stesse
parlando.
Rimanemmo
in silenzio a guardarci.
<<
Edward, tu hai… >>
<<
Io ho? >> sorrise sghembo comprendendo benissimo a cosa mi stessi riferendo.
<<
Tu hai… >>
<<
Cos’ho fatto Bella? >> sussurrò sulle mie labbra guardandomele in modo
ossessivo.
Se
non la smetteva di guardare le mie labbra in quel modo non avrei risposto delle
mie azioni e non avevo idea di che cos’avrei fatto.
Portai
una mano tra i suoi capelli e con le gambe avvicinai il suo bacino al mio.
Mi
avvicinai alle sue labbra, ma si tirò leggermente indietro. Mugugnai
contrariata. Perché doveva fare così lo stronzo?
<<
Dì cos’ho fatto e potrai baciarmi quanto vorrai. >>
<<
Questo è un ricatto bello e buono >> gli fissavo le labbra in modo
famelico.
<<
Sì >> si avvicinò alle mie labbra e mi lasciò un leggero bacio a stampo.
Gli
bloccai la nuca e approfondii il bacio. Cercò di opporsi in ogni modo, ma non
riusciva a liberarsi dalla mia presa.
<<
Non vale >> sussurrò per poi tornare a baciarmi nuovamente.
Strusciò
la sua intimità contra la mia facendoci gemere entrambi. Poco dopo mi penetrò
con un colpo secco facendomi quasi male, se non fosse che era fin troppo
piacevole averlo in me.
Adoravo
fare l’amore con Edward, lasciarci andare alla passione, sperimentare cose
nuove. Non mi sarei mai stufata di farlo, mai.
*
* * * *
Quella
era stata la giornata delle coccole e del fare l’amore. Passammo praticamente
tutto il giorno nel letto, a parlare, a rimanere in silenzio persi nei nostri
pensieri.
Quali
erano i miei? Semplice, i miei genitori. Cercai di trovare una soluzione, ma la
verità era che non c’era un modo giusto per dirglielo e che non potevo nemmeno
dire cosa io ero veramente.
L’unica
soluzione era che rispondessi in modo vago alle loro domande facendo finta di
niente, come se non ci fosse niente di diverso e loro se stessero immaginando.
Sarebbe stato difficile, ma avrei dovuto farlo, per loro, per proteggerli, per
impedire che venissero uccisi dai Volturi perché sapevano troppo.
<<
Andiamo a trovare Charlie? >> chiesi ad Edward lasciandogli un bacio sul
petto.
<<
Sei riuscita a trovare una soluzione? >>
<<
L’unica soluzione che ho trovato è far finta di niente, rispondere in modo vago
alle loro domande e lasciar stare. Non posso rischiare che loro perdano la vita
per la mia stupidità. >>
<<
Andiamo a cambiarci allora, andiamo subito. >>
Ci
mettemmo dieci minuti a cambiarci perché Edward continuava farmi i dispetti
mentre ero nuda e non riuscivo a fare assolutamente niente. Lo odiavo con tutto
il cuore, un cuore colpo d’amore però.
<<
Dici che la prenderà male nel sapere che mancano due giorni al matrimonio?
>>
Eravamo
in macchina da dieci minuti e non mancava poi molto a casa di mio padre.
<<
Be’, come vorresti che la prenda? Che salti di gioia? >>
<<
Dovrebbe! Insomma, sapeva già che volevamo sposarci, no? Quindi non dovrebbe
prenderla così male. >>
<< Spero solo che non prenda un fucile in mano e cerchi di sperarmi, perché altrimenti avremo un problema da risolvere >> rise leggermente, probabilmente per stemperare la situazione.
<< Spero solo che non prenda un fucile in mano e cerchi di sperarmi, perché altrimenti avremo un problema da risolvere >> rise leggermente, probabilmente per stemperare la situazione.
Per
quanto cercasse di non far trasparire il suo stato d’animo, mi sembrava
alquanto agitato.
Bussammo
e aspettai che mio padre arrivasse ad aprire la porta.
<<
Ciao Bella! >> sorrise raggiante quando mi vide.
<<
Ciao papà! Come stai? >> ci abbracciammo.
<<
Tutto bene, e tu? Come stai? È da un po’ che non ci vediamo e mi sembri…
diversa >> mi squadrò da capo a piedi << Che ti è successo?
>>
<<
Non è successo assolutamente niente, papà. Ti sembrerò diversa solo perché è da
un po’ che non ci vediamo, ma non ti preoccupare, non è successo niente.
>>
<<
Edward! Scusa, che maleducato. Come stai? >>
Ci
sedemmo in salotto, mentre speravo con tutto il cuore che l’argomento “Bella
quanto sei cambiata” fosse chiuso.
<<
Bene, grazie. Ci siamo divertiti molto. >>
<<
Eh be’, ci credo, è da tantissimo che
siete via. Allora, che mi raccontate di bello? >>
Tra due giorni mi sposo e vorrei che mi
accompagnassi all’altare. Ok, forse non è questo quello che vorrebbe sentirsi
dire, vero?
<<
In realtà, siamo venuti qua per un motivo preciso. >>
Lo vidi farsi improvvisamente serio e girò subito lo sguardo verso Edward, guardandolo in modo torvo.
Lo vidi farsi improvvisamente serio e girò subito lo sguardo verso Edward, guardandolo in modo torvo.
<<
Cos’hai combinato? >> gli puntò un dito addosso.
Edward
vicino a me si irrigidì leggermente, ma rimase in silenzio lanciando
un’occhiata verso di me.
<<
Non sono incinta, papà, se è questo che ti preoccupa. >>
<< Grazie a Dio. Non sei pronta per diventare madre e io nonno, ovviamente. Sei ancora troppo giovane. >>
<< Grazie a Dio. Non sei pronta per diventare madre e io nonno, ovviamente. Sei ancora troppo giovane. >>
Pensava
che ero anche troppo giovane sposarmi, quindi non c’era niente di strano nel
suo pensiero. Sicuramente non sarebbe diventato nonno, mai.
<<
Ti ricordi quando Edward mi aveva chiesto di sposarlo e avevo accettato?
>> si fece nuovamente serio e annuì. << Ci sposiamo tra due giorni.
>>
<<
Cosa?! Tra due giorni?! E quando avevi intenzione di dirmelo? Poche ore prima
delle nozze? >> aveva gli occhi fuori dalle orbite e aveva alzato
leggermente la voce.
<<
In realtà, è stato tutto una cosa molto improvvisa e veloce. Le ho chiesto di
sposarla solo ieri. La mia famiglia si è messa tutta all’opera per organizzare
il matrimonio e la cerimonia. È stato tutto così improvviso, non l’avevamo
programmato >> Edward inventò una scusa per mio padre. Scusa che sembrò
bersi.
<<
Ma non potevate aspettare ancora qualche giorno? A cosa serve sposarsi già tra
due giorni? Avete tutta la vita davanti. >>
<< L’eternità, per essere sinceri >> sussurrò Edward in modo che lo sentissi solo io.
<< L’eternità, per essere sinceri >> sussurrò Edward in modo che lo sentissi solo io.
Trattenni
un sorriso e continuai a parlare con mio padre che non sembrava averla presa
così male, anche se all’inizio era stato un po’ reticente.
Sapeva
che ero decisa, gliel’avevo già spiegato quando Edward gli aveva chiesto la mia
mano, quindi sapeva che non doveva opporsi tanto o fare la paternale, ero
decisa, lo sarei stata sempre.
Per
il resto del tempo mio padre continuò a guardarmi in modo strano, come per
cercare di capire che cosa ci fosse di diverso in me. Ce ne andammo prima che
cominciasse a fare domande strane, per fortuna, non sapevo cosa avrei risposto
se avesse cominciato a parlare.
Prima
di uscire di casa promisi che avrei chiamato immediatamente mia madre e che le
avrei dato la grande notizia.
Fu
quello che feci in macchina.
<< Pronto? >>
<<
Ciao mamma! Sono Bella. >>
<< Bella! Come stai? È da un po’
di tempo che ci sentiamo. Com’è andato il viaggio? >>
<<
Sto bene grazie. Il viaggio è stato una meraviglia. E tu, come stai? Phil?
>>
<< Oh, noi stiamo bene, cara, non
ti preoccupare. Allora, raccontami qualcosa di bello. Mi sarebbe tanto piaciuto
venire con te, almeno avremmo passato un po’ di tempo insieme. >>
<< In realtà, tra un paio di giorni passeremo del tempo insieme. >>
<< Perché tra un paio di giorni? >> immaginavo già la faccia di mia madre leggermente corrucciata.
<< In realtà, tra un paio di giorni passeremo del tempo insieme. >>
<< Perché tra un paio di giorni? >> immaginavo già la faccia di mia madre leggermente corrucciata.
<<
Mamma, tra due giorni Edward e io ci sposiamo. >>
Seguì
un silenzio di tomba. Silenzio in cui credetti che mia madre fosse morta o
avesse avuto un infarto.
<< Sììììììììì! >> l’urlò che
seguì mi ruppe un orecchio, ne ero certa. <<
E dimmi, come ha fatto a chiedertelo? Hai pianto? Com’è l’anello? Oddio! Mia
figlia si sposa >> la sentii tirare su con il naso.
<<
Non stai piangendo, vero mamma? >> Edward se la stava ridendo mentre
ascoltava la conversazione.
<< E come potrei non piangere,
tesoro? La mia bambina è diventata grande, si sta per sposare, con un uomo
adorabile, bellissimo. E chi se lo sarebbe immaginato? >> si soffiò il
naso e io scossi la testa.
<< E com’è il vestito? >>
<<
Ci credi che non l’ho ancora visto? >>
<< Come no? E quando hai
intenzione di vederlo? Mancano due giorni al matrimonio. Cavolo, devo avvisare
Phil e dirgli di prenotare i biglietti. Dobbiamo assolutamente esserci.
>>
<<
Fammi sapere quando arrivate in aeroporto che passiamo a prendervi, ok?
>>
<< Ma non vi disturbate, troveremo
sicuramente un modo per arrivare. Ci vediamo presto, Bella. >>
<< Ciao mamma. >>
Riattaccai e sorrisi. Mia madre era unica, semplicemente unica, non ci poteva essere un modo per descriverla meglio.
<< Ciao mamma. >>
Riattaccai e sorrisi. Mia madre era unica, semplicemente unica, non ci poteva essere un modo per descriverla meglio.
<<
Non poteva andare meglio >> disse Edward.
<<
Assolutamente. >>
<< Ha detto che sono un uomo adorabile e bellissimo >> si pavoneggiò.
<< Ha detto che sono un uomo adorabile e bellissimo >> si pavoneggiò.
Lo
guardai malissimo e non appena parcheggiò in garage scesi in garage e correndo
andai in camera.
Poco
dopo arrivò anche lui.
<<
Che ho detto di strano? >> mi guardò perplesso.
<<
Sei troppo sicuro di te, Edward Anthony Masen Cullen. >>
<<
Ma io so di essere bellissimo, non vedi quanto lo sono? >>
Scossi
la testa e scesi andando a cercare Alice, Jasper e gli altri che stavano
sicuramente lavorando per organizzare il matrimonio.
*
* * * *
Mancavano
meno di dodici ore al mio matrimonio ed era tutto il giorno che non vedevo
Edward.
Alice ci stava facendo seguire tutte le tradizioni, quindi non dovevamo vederci o passare la notte nello stesso letto. Che tradizioni stupide, come se non avessimo già fatto l’amore insieme, che senso aveva?
Alice ci stava facendo seguire tutte le tradizioni, quindi non dovevamo vederci o passare la notte nello stesso letto. Che tradizioni stupide, come se non avessimo già fatto l’amore insieme, che senso aveva?
Non
sapevo più come far passare il tempo, anche se Alice e Rose mi stavano tenendo
alquanto occupate mentre passavamo una serata tra donne facendo maschere di
bellezza, unghie, docce e qualsiasi altro trucco di bellezza per farci apparire
al meglio il giorno seguente, come se avessimo bisogno di tutti quegli
accorgimenti per migliorare il nostro aspetto.
Quando
finalmente rimasi un po’ solo, cominciai ad avere un po’ di paura. Ma era
normale, vero?
Insomma, sapevo di amare Edward, l’avevo sempre amato e probabilmente ancora prima di conoscerlo lo amavo, ma avevo paura. Di cosa non lo sapevo di preciso nemmeno io.
Insomma, sapevo di amare Edward, l’avevo sempre amato e probabilmente ancora prima di conoscerlo lo amavo, ma avevo paura. Di cosa non lo sapevo di preciso nemmeno io.
Dell’ignoto?
Del futuro che non avrebbe mai avuto fine? Del matrimonio? Della vita di coppia
da sposati? Non sapevo esattamente di cosa avessi paura, ma mi sentivo
attanagliata dai dubbi.
E
se avessi fatto la scelta sbagliata? Se
sposarlo fosse la scelta sbagliata? Se avergli detto che volevo diventare una
vampira era sbagliato? Se essere una vampira fosse sbagliato?
Non
ero più sicura di niente, forse solo dell’amore che provavo per Edward, ma
sembrava non bastare. Tutte le scelte che avevo fatto da quando l’avevo
conosciuto furono messe in discussione, ogni singola scelta.
Ero
nel letto ad occhi sbarrati che pensavo e ripensavo senza mai fermarmi. Per mia
fortuna i ricordi da umana erano ancora abbastanza chiari e ricordavo tutto,
ogni singolo momento passato con Edward e non.
Avevo
fatto bene a fidarmi di quel ragazzo così strano? A volerlo conoscere
nonostante sapessi cosa fosse? Avevo fatto bene ad andarmene da Forks? O
perdonarlo quando era tornato a cercarmi a Phoenix come se il tempo non fosse
passato?
Dubbi, troppi dubbi che mi spingevano a scappare, a correre, ad andare lontano.
Dubbi, troppi dubbi che mi spingevano a scappare, a correre, ad andare lontano.
Scesi
le scale ed uscii di corsa nel bosco.
Aria,
forse avevo solo bisogno d’aria.
Mi
fermai in un luogo sperduto, non sapevo neppure io dov’ero esattamente.
Sposarlo
o non sposarlo? E se non l’avessi fatto dove sarei andata? Non avrei potuto
continuare a vivere con i Cullen, non sarebbe stato giusto per Edward e neanche
per me, eppure… non riuscivo a pensare di lasciarlo.
<<
Bella >> una voce a me famigliare mi chiamò.
Mi
girai immediatamente e mi trovai davanti Esme che mi sorrideva gentilmente.
<<
Esme, che ci fai qui? >>
<<
Ti ho visto uscire di corsa dalla porta e ho pensato di seguirti. Forse hai
bisogno di parlare con qualcuno. >>
<<
Parlare. Avrei bisogno di qualcuno che mi dica che sto facendo la cosa giusta,
ma… Forse a dirla così sembra una cosa brutta. Non so se sono pronta a
sposarmi, se voglio sposarmi. So di amare Edward, però, allo stesso tempo, ho
paura, anche se non so di cosa. Perché dovrei paura? Ne abbiamo già passate
tante noi due, ma siamo ancora qua. Vorrei rovinare tutto adesso? Decidendo di
non sposarlo? Sarebbe un errore, giusto? >>
Esme
sorrideva come se comprendesse il mio sentimento.
<<
So come ti senti, Bella, anch’io mi sono sentita così quando dovevo sposare
Carlisle. Penso sia normale, per ogni donna, ma anche per ogni uomo. Forse per
noi vampiri è una cosa diversa. Abbia un’eternità davanti e possiamo fare
qualsiasi cosa vogliamo. Pensare di impegnarci per sempre, per quel per sempre
che per noi sarà sul serio l’eternità, può fare ancora più paura che per gli
umani. Ma è normale, è capitato a tutti, capita a tutti. Devi solo pensare al
sentimento che ti lega ad Edward e non pensare a nient’altro. Pensa solo a lui,
se senti che il tuo cuore vuole passare solo del tempo con lui, allora vuol
dire che stai facendo la cosa giusta. >>
<<
Grazie, vedrò che cosa vuole il mio cuore >> l’abbracciai.
<<
Sai già cosa vuole, solo che adesso stai facendo ragionare la paura. Rilassati,
è solo un matrimonio >> mi lasciò un bacio sulla guancia e se ne andò.
Sposarsi
o non sposarsi? Diventare la signora Cullen e far parte definitivamente della
famiglia, oppure rimanere Isabella Swan? Il mio amore era così forte da
spingermi a sposarmi davvero?
La notte avrebbe portato consiglio e mi avrebbe sicuramente rischiarato le idee, o almeno, lo speravo.
La notte avrebbe portato consiglio e mi avrebbe sicuramente rischiarato le idee, o almeno, lo speravo.
Eh sì, ragazze, la nostra cara Bellina
sta cominciando ad avere dei dubbi. Una cosa normale, no? Insomma, ha paura, è
una cosa di cui probabilmente non si rendeva conto davvero, ma adesso dovrà
farlo. Sposerà alla fine Edward, o deciderà di lasciarlo? O di non sposarsi?
Eheh, chi lo sa.
Questo capitolo è cominciato con una
parte alquanto passionale, no? I nostri due ragazzi si sono lasciati andare
finalmente del tutto, anche Edward, dato che prima Bella era vampira. E
sinceramente ho adorato Edward in ogni sua forma *Q*
Charlie e Renee sanno finalmente del
matrimonio. Charlie non l’ha preso per niente bene, Renee invece sembra non
veder l’ora di assistere al matrimonio.
Stavo dimenticando di chiedervi scusa
per il leggero ritardo. Avrei dovuto postare ieri sera, ma sono arrivata a casa
tardi e non ho assolutamente trovato il tempo per postare, quindi eccomi qua
adesso.
Avviso che il prossimo aggiornamento
arriverà Martedì 27 Dicembre, dato che Domenica e Lunedì è festa.
Approfitto per farvi gli Auguri di Buon
Natale a tutte voi *_*
Ringrazio chiunque abbia letto e abbia commentato. Grazie anche alle persone che hanno aggiunto la storia alle seguite, preferite e ricordate e alle nuove lettrici che hanno cominciato a leggere la storia. Grazie davvero *_*
Un bacione e alla prossima ^_^
Ringrazio chiunque abbia letto e abbia commentato. Grazie anche alle persone che hanno aggiunto la storia alle seguite, preferite e ricordate e alle nuove lettrici che hanno cominciato a leggere la storia. Grazie davvero *_*
Un bacione e alla prossima ^_^