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Autore: Sari555    20/12/2011    0 recensioni
Non sono brava con le presentazioni quindi vi lascio con un pezzo estratto dal primo capitolo:
Lo sentiva forte e chiaro come quella mattina, era il rumore della solitudine. I passi di Kakashi ben preso vennero sostituiti da altri passi più calmi ed’equilibrati.
- Chi va là? - urlò Yume presa da una strana sensazione mista di paura e incertezza.
Nessuna risposta.
- Chi sei, dimmi il tuo nome - ancora passi che non accennavano a fermarsi, sempre più vicini.
Nessuna risposta.
- Chi sei? - sempre più vicini.
Nessuna risposta.
- Voglio solo sapere il tuo nome, ti prego - qualcuno di fronte a lei si era fermato. Sentiva chiaramente e indistintamente una presenza, alta slanciata fargli d’ombra.
Spero possa avervi incuriosito
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 2: Missione 

Se n’era semplicemente andato, saltando silenziosamente su qualche tetto il più lontano possibile. Doveva riflettere sul il da farsi.
L’aveva lasciata lì come una stupida a chiamare il suo nome a vuoto, abbandonandola com’era solito a fare con le persone.
Era scappato per il suo bene, per il bene di quella ragazzina inconsapevole della spada di Damocle che pendeva sulla sua testa.
-Yume?- troppo presa da quell’estraneo di cui conosceva solo il nome, non si era accorta del ritorno di Kakashi e cosa più importante del ritrovo di Max che gli stava deliberatamente leccando la mano, provocandogli non poco solletico – Ahaha Max! - la risata cristallina dell’amica non poté far altro che provocare l’ilarità del ragazzo che la scrutava intenta a giocare con quel cane che le stava tanto a cuore.
- Dove sei stato cucciolo? Lo sai che mi hai fatto tanto preoccupare?!  Non farlo mai più!! Intesi? – disse Yume con il cuore più leggero e qualche lacrimone agl’occhi.
- L’ho trovato vicino al giardino del signor Watanabe - disse Kakashi ricordando quella scena così buffa che gli scappò un risolino – Cosa c’è di divertente? – disse cercando di rialzarsi dalla quella posizione fetale.
- Diciamo che la nostra adorata palla di pelo se la stava spassando – la faccia attonita di Yume non fece altro che aumentare l’allegria di quel ricordo ancora vivido – Che??!!! –
- Maxi non è così ingenuo come pensavo – disse sghignazzando Kakashi percependo quel timido sorrido e quel rossore farsi largo sulle guance dell’amica – Speriamo sia sterile – sentenziò Yume ancora imbarazzata.
- Su dai andiamo che sei tutta bagnata – la felpa di Sasuke era ancora sulle sue spalle, in bella mostra agl’occhi di Kakashi che preferì non fare domande – Ok, su vieni Max – richiamò il cane che era già al suo fianco pronto per guidarla verso casa.
 
˜

Non sarebbe ritornato alla base, non senza aver portato a termine la sua missione. Una missione delle più semplici diventata la più difficile, per quei stupidi problemi etici che si stava creando.
Le parole perentorie di Itachi gli risuonavano nella testa forti e chiare.
 
- Ho una missione per te - disse il ragazzo/uomo che sedeva dietro l’imponente scrivania.
- Ah si? – chiese insolente come suo solito Sasuke. Odiava essere comandato come una marionetta, specialmente se il burattinaio in questione era quella persona per cui nutriva tanto odio. Suo fratello.
- Si, tieni – gli porse una busta abbastanza spessa. Una delle tante buste che celavano la fine di una vita, talvolta prematura.
- Prego, aprila pure – una ragazza. La foto di una bellissima giovane che avrà avuto si e no la sua età. Ecco cosa nascondeva.
- Si chiama Hurara Yume – la cosa che però colpì Sasuke furono i suoi occhi. Occhi diversi, privi di vita, morti – Hurara? Come il capo della Yakuza? -
- Esatto. Il signor Hurara ultimamente ha voluto fare il gradasso con le persone sbagliate e ora deve pagare pegno – la ragazza era evidentemente nata nella famiglia sbagliata.
- Lei è la figlia. Come avrai già notato dalla foto è cieca dalla nascita per cui dovrebbe essere molto semplice, non trovi? - “già” pensò amaramente.
-Comunque troverai tutte le informazioni necessarie all’interno della busta – i loro sguardi non s’incrociarono neanche un attimo durante quel poco scambio di parole.
-Puoi andare- lo congedò freddamente.
Da quando era diventato l’erede di quella società segreta, ma non così segreta, di assassini, Itachi era cambiato. Dall’incidente di quella notte non era più lo stesso.
-E … Sasuke? – si girò velocemente, abbastanza per vedere un lampo rosso vermiglio farsi largo negl’occhi del fratello –Si?-
- Vedi di non fallire – parole ironiche che dissimulavano una certa serietà.
- Ovviamente- non era altro che una sfida. Come era solito a fare Itachi lo stava mettendo sotto prova. Testava le abilità di quel fratellino che non aveva più nulla a che vedere con quel bambino che ricordava ridere e scherzare insieme a lui.
“Voglio proprio vedere cosa farai” pensò Itachi osservando Sasuke che si stava incamminando verso l’uscita della residenza.
 
Seduto su una fila di tegole fissava la luna. La stessa luna che gli faceva da testimone quella notte. La stessa luna a cui non si poteva nascondere niente poiché ella era onnipresente.
“Mi dispiace” pensò tristemente prima d’incamminarsi verso la sua preda. Una preda che non aveva via di scampo.
 
˜
 
Finalmente sola fece, stancamente ,scivolare i vestiti a terra.
Dopo tutto quello che era successo in quel giorno aveva bisogno proprio di farsi un bagno.
Troppe emozioni aveva ricevuto il suo cuore, troppi gli avvenimenti che l’avevano turbata e troppi erano i pensieri che si aggiravano indisturbati nella sua mente.
 La casa di già piccola, al momento che era l’unica che si poteva permettere, ospitava un bagno molto angusto con solo lo spazio per una vasca e una misero wc.
Si era sentita così bene a comprare con i suoi soldi quella casa. Si era sentita indipendente e felice come se avesse finalmente imparato a volare senza l’aiuto di nessuno, ed’era così.
A malapena il tempo di quel pensiero che sentì un qualcosa di freddo e metallico sfiorargli la schiena nuda. La lama di una katana era puntata su di lei ma questo non l’aveva spaventata perché a rassicurarla c’era lo stesso odore che aveva sulla pelle, c’era lo stesso odore che c’era sulla felpa.
Anche se da nemico, lui era tornato.
- Sasuke? -
 



Note dell’autrice:
Sono riuscita ad’aggiornare wow :D
Non ho avuto molto tempo libero, anzi sono praticamente sovrastata dagl’impegni ma il tempo per le ff lo trovo sempre o quasi.
 Comunque sono le 00:29 e sono leggermente sovreccitata per il troppo caffè quindi vi lascio e vi do la buona notte …
Ma prima di andare a dormire così che non possa più rompere a nessuno ^^ voglio ringraziare ANGEL KISS e ZAKURIO che hanno recensito !!!! :)
Ovviamente ringrazio anche chi l’ha messa tra le preferite, le ricordate e le seguite e chi legge … Grazieeee
Baci
Sari
  
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