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Autore: lisettola    20/12/2011    1 recensioni
Harry Potter è appena fuggito dalla festa per il matrimonio di Bill, con i suoi migliori amici, Ron ed Hermione. Mentre vagano per Hyde Park delle strane figure li accerchiano... Chi saranno? chi sarà quella strana ragazza?
Dal prologo: "Non possiamo scappare velocemente, dovremmo portare Hermione in braccio. Io e Ron ci guardiamo e capiamo che non c’è via di fuga, a meno che colui che ha scagliato il pugnale non uccida anche gli altri due."
La mia versione un pò modificata di Harry Potter e i doni della morte!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da VII libro alternativo
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Il giorno dopo, all'ora di pranzo, ricevo la visita di un maestoso gufo, con legata a una zampa una lettera da parte di Harry:
Ti vengo a prendere per le 18.30. vestiti comoda e calda. Anche se è maggio non è caldissimo dove ti porterò. A più tardi.
Incuriosita più che mai nel pomeriggio inizio a prepararmi, indossando un paio di Jeans elasticizzati e attillati, una maglia a maniche lunghe molto carina ma comoda e scarpe a tennis nere.
Decido di portarmi anche un maglioncino di pile per stare calda come mi ha detto.
Mentre mi sto pettinando in bagno sento che Harry è appena arrivato con la materealizzazione.
“Arrivo!!” dico mentre finisco di legare i capelli.
Corro in sala e vedo Harry poggiato al muro con in mano un manico di scopa.
“Buonasera.” mi dice allegro.
“Ciao... ma... dove ai intensione di portarmi con quel coso?”
“Lo scoprirai presto... prima ci smatreializziamo.”
mi porge la mano che afferro saldamente e in un attimo mi ritrovo circondata da alberi.
“Dove diavolo siamo?” chiedo guardandomi intorno.
“In una foresta.” mi dice prendendomi in giro.
“Molto sagace.” dico irritata.
“Fidati. Mettiti la felpa e tieniti stretta a me.”
monto dietro di lui a cavallo della sua scopa e con una spinta sul terreno si alza in volo, facendomi cacciare un grido.
“Non mi dire che hai paura di volare?”
“No... è solo la prima volta che lo faccio. Dammi tempo di abituarmi.” dico stringendomi a lui e arpionandomi alla sua felpa. Fa qualche giro tra gli alberi, zigzagando abilmente tra di essi e, una volta che mi sente tranquilla, inclina leggermente il manico all'insù, uscendo dalle chiome verdi.
Uno spettacolo impressionante mi si para davanti, una distesa d'alberi si affaccia su un enorme lago e più avanti, vicino alle sue rive, il castello di Hogwarts si erige in tutta la sua bellezza.
Rimango estasiata dalla vista, delle tante piccole luci che si sprigionano dalle finestre del castello, stringendomi ancora di più a Harry ma non per paura, in un vero e proprio abbraccio.
“Toglie il fiato non è vero?” mi dice mentre voliamo sul lago.
“Non era cos' due anni fa.”
“Lo so... è per questo che ho voluto portarti qui. Non voglio che per te rimanga un luogo triste, voglio che tu lo veda almeno un po' con i miei occhi, questa è stata la mia casa per 6 anni.”
ha ragione, ogni volta che pensavo a Hogwarts lo pensavo come un luogo tetro, un luogo di morte ma adesso, vedendolo così, mi vergogno anche ad averlo pensato.
“è bellissimo.”
“Te lo avevo detto no? Ti avrei portato a volare sopra il lago nero....”
“Te lo ricordi.” dico con gli occhi umidi.
“Ogni cosa. Non dimenticherò mai niente di quello che ho fatto o farò con te.”
continuiamo a volare sopra il parco fino ad arrivare a un grande campo con 6 anelli. Dove atterriamo al centro del suo prato.
“Non è così male volare. Capisco perchè ti piace tanto.”
mi sorride e con un movimento di bacchetta fa apparire dal nulla un enorme coperta, delle lanterne e  un cestino con la cena dentro.
Ci sediamo e in silenzio iniziamo a mangiare, guardandoci di tanto in tanto, in maniera imbarazzata.
Quando finiamo, sistemo tutto nel cesto e  lo appoggio sul prato, fuori dalla coperta, per poi sdraiarmi a guardare il cielo.
Sento Harry che mi osserva per un po', mentre traccio linee invisibili tra le numerose stelle che ci sono in cielo, e poi si sdraia anche lui al mio fianco, chiudendo gli occhi e respirando profondamente.
“Mi ero dimenticato questa sensazione. Pace, non avere pensieri per la testa...”
Lo guardo rilassarsi e mi volto su un fianco, fino a sentire il suo calore per la vicinanza, con un dito inizio a tracciare il suo profilo, delicata come una carezza e dopo appoggio la mia testa sul suo petto e vado a infilare una mano nei suoi capelli, giocando con delle ciocche ribelli.
Improvvisamente lui si volta verso di me e poggia la sua fronte sulla mia e la sua mano sul mio fianco.
“Se adesso provassi a baciarti, tu accetteresti il mio bacio?”  dice  facendo accelerar i battiti del mio cuore.
“si, credo che lo accetterei molto volentieri.” dico in un bisbiglio timido
“bene, perchè ho una voglia matta di farlo...” dice prima di avvicinarsi e poggiare le sue labbra sulle mie.
Allora erano davvero perfette come le ricordavo le sue labbra... e la sua lingua, oh! É dolce e sa del pasticcino al miele che aveva mangiato prima.
Mi accarezza lentamente, dolcemente, appassionatamente, facendomi girare la testa.
Non so per quanto stiamo lì, minuti, ore... non mi interessa davvero. Sarei morta per avere un altro bacio come quello, solo il suo, perchè gli appartengo, non potrei mai essere di nessun'altro.
Quando ci separiamo mi accorgo di essere completamente avvinghiata a lui, circondando le sue gambe con una gamba e stringendo con una mano la sua felpa, mentre lui mi trattiene vicino a se con una mano sui miei capelli.
“Se l'intento era farmi declassare il bacio di ieri, con quell'idiota, da orribile a schifoso ci sei riuscito in pieno.” dico con voce roca e un sorriso sulle labbra.
“Ci speravo... ma non mi sono concentrato poi tanto su quel pensiero, anzi per nulla. Mi hai distratto...”  scherza anche lui con voce roca. Dio com'è sexy.
Inizia ad accarezzarmi i capelli con delicatezza e poi mi abbraccia forte ispirando tra di essi e facendomi il solletico sul collo con il suo respiro.
Mi metto a ridere e cerco di allontanarmi da lui ma inutilmente dato che ha stretto la sua presa attorno a me, capendo che mi sta dando noia e volendo farmi il solletico, ma sa bene che è una mossa inutile poiché, infatti, dopo pochi secondi di lotta riesco a bloccarlo, mettendomi a cavalcioni su di lui e bloccando i suoi polsi sopra la sua testa.
“Ce la farò mai ad avere la meglio?” chiede ansante con un sorriso sulle labbra.
“Non puoi saperlo, ti consiglio ci provarci e e riprovarci se avrai tempo.”
“Ci proverò tutta la vita.” dice sempre sorridendomi ma con tono più serio.
                                                    (...Missing Moment...)

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Capitolo corto ma con missing moment annesso.... ^^
sono in ritardo con la pubblicazione mi dispiace tanto! non trovavo più la usb dove tengo le mie storie... ore di panico! XD
Ora vado, che crollo dal sonno!
Commentate!! ^^
  
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