- PROLOGO
I suoi magnifici occhi blu si fermarono improvvisamente,
senza nessun avvertimento, sui miei.
Il mondo si fermò bruscamente, tutto
scomparve. Facevamo parte di una realtà dove esistevamo solo io e lui, era la
nostra realtà.
La sua anima si rifletteva nella mia.
Non sentivo più le urla persistenti delle altre persone, non
facevo più caso al caldo soffocante provocato da quell’ammasso di corpi
infiniti; ero incantata davanti a quello spettacolo, riuscivo a vedere il mondo
intero in quell’azzurro. Guardava proprio me?
Mi accorsi di stare trattenendo il respiro. Buttai fuori l’aria
e gli sorrisi.
Uno di quei sorrisi veri, che sorge sulle labbra solo quando si
è veramente felice, uno di quelli che si vorrebbe avere ogni giorno, eliminando
per sempre la finzione e la tristezza.
Ed era veramente così. Non ricordavo di
esser mai stata più felice. Era qualcosa che rincorrevo da tanto tempo, ero
arrivata finalmente a destinazione?
Lui ricambiò il sorriso, quello che avrei sempre voluto
vedere, quello che aspettavo da una vita intera, che mi dava la forza per
andare avanti, quello che molte, forse troppe persone criticavano, ma che per
me era perfetto. Ecco, proprio quel sorriso ora era rivolto proprio a una delle
persone che si trovava in quella orda di gente davanti a lui e che forse ero
proprio io.
Esisteva il paradiso? Fino a qualche minuto prima non avrei
saputo rispondere. Ora potevo dire di esserne certa, mi ci trovavo in quel
preciso momento. La musica continuava e il nostro sguardo reggeva alla realtà,
come se nessuno dei due avesse mai potuto spostare gli occhi altrove.
Avrei voluto quel momento continuasse per sempre e che si
riproducesse all’infinito, come una vecchia cassetta di cui si può riavvolgere
il nastro e mantenere vivi i ricordi nella propria mente.
Non avrei mai dimenticato quell’istante, ne ero certa.
La sveglia suonò.
“Dannazione!”
Il mio sogno si dissolse con la stessa velocità con cui prese
forma.
Sentì qualcosa spezzarsi dentro di me; era sembrato tutto così
dannatamente reale. Ero ad un passo dalla felicità e questa mi fu strappata
dalle mani, quando sembrava fossi un passo dall’avercela fatta.
Feci un respiro profondo, cercando di farmi forza e scacciare
la malinconia che mi aveva assalita; spensi la sveglia.
Mi alzai con
malavoglia, preparandomi alla giornata che, come al solito, sarebbe stata
animata dalla voglia di trovarsi altrove.
Intanto grazie di essere arrivato fin qua :3
So che è molto corto e per questo non sono molto soddifatta neanche io..
Prometto che il prossimo sarà più avvincente (?) e probabilmente molto più lungo.
Intanto fatemi sapere cosa ne pensate come inizio, accetto qualsiasi tipo di critica e di commento, grazie mille in anticipo :3