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Autore: buffy46    21/12/2011    9 recensioni
Questa è la storia di due ragazze speciali, due amiche, che ritornano dopo molti anni a Mystic Fall’s per ricongiungersi ai loro vecchi amici d’infanzia ma capiranno presto che la loro passione sul soprannaturale non è soltanto una speciale passatempo o idea... è qualcosa di reale e questo lo proveranno sulla loro pelle!!!"
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elijah, Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Cuori in tempesta

 

A Mystic Falls le entrate in scena ad effetto e i ritorni improvvisi erano all’ordine del giorno; infatti quella strana cittadina della Virginia apparentemente innocua e inoffensiva nascondeva un segreto torbido e pericoloso sconosciuto a gran parte degli abitanti. Ma alcuni invece ne erano perfettamente a conoscenza e bisbigliavano nell’ombra per proteggere il loro segreto che si tramandavano da più di 100 anni; ma prima o poi sarebbero stati scoperti dal resto del mondo… prima o poi qualcuno dotato di un po’ d’arguzia e intelligenza avrebbe capito che quegli attacchi di animali feroci erano semplicemente delle false piste per coprire la verità.

Quel qualcuno stava arrivando…

 

Dopo 5 anni di lontananza da casa, due giovani ragazze stavano tornando nel loro paese natale.

Quando il taxi si fermò davanti a una bella e grande villa, uscì per prima una ragazza mora, non molto alta e aveva un’espressione matura e decisa. Sorrise mentre guardava la casa dove era cresciuta e che aveva dovuto sfortunatamente lasciare anni prima; stava per chiudere lo sportello ipnotizzata dal panorama del paese quando sentì un mormorio di dolore:

“Ehi dovrei uscire anche io se non ti dispiace!” infatti qualcun altro stava scendendo dal taxi e la ragazza gli aveva praticamente chiuso la portiera in faccia.

“Oddio scusa Beth! Mi ero incantata!” si scusò subito Alice aiutando l’amica a scendere con le valigie.

“Siamo tutte e due elettrizzate per il nostro ritorno a casa ma non farmi perdere una gamba” rispose ironica Beth guardandola in viso.

Anche Elisabetta (per gli amici Beth) era piuttosto bassa e aveva i capelli castani con gli occhi verdi, ma a dispetto di Alice, lei aveva un’espressione infantile e smemorata, per niente matura.

Alice le sorrise dolcemente e felice le circondò le spalle con un braccio:

“Beh siamo tornate!” esclamò fissando quella misteriosa cittadina, che le aveva appena accolte…. Ma ben presto le due amiche avrebbero capito che non era così accogliente come poteva sembrare.

 

Le due andarono subito alla scuola superiore di Mystic Falls, per rincontrare i loro vecchi amici, che stavano appena uscendo.

Quando Alice vide Bonnie mentre camminava verso la macchina gridò il suo nome e fece segno con la mano per avvertirla della sua presenza.

Bonnie fece un grido di giubilo vedendo la sua vecchia amica e corse verso la sua direzione per abbracciarla; anche se non erano nella stessa classe, visto che Alice e Beth avevano 20 anni, avevano sempre avuto un buon rapporto con Bonnie e gli altri amici.

Alice salutò con gioia anche Caroline, che forse era quella che le era mancata più di tutti per la sua allegria e carattere estroverso, poi però vide Elena Gilbert camminare nella sua direzione con un sorriso finto stampato in faccia.

Beth intanto aveva salutato Caroline e Bonnie timidamente, restando sempre dietro la spalla della sua più cara amica Alice, ma quando vide anche lei la figura di Elena alzò il sopracciglio in modo sarcastico ed esclamò divertita:

“Arriva la reginetta << Miss perfezione >> e << so tutto io! >> “ 

Tutti sentirono quella frase ironica e Alice si girò verso di lei per farle chiudere la bocca.

“Beh?” chiese Elisabetta che non aveva capito perché tutti quanti la stavano guardando in malo modo.

“Ciao ragazze! Siete tornate!” esclamò Elena avvicinandosi a loro.

Sia Beth che Alice la guardarono accigliate e per niente contente di rivederla: a nessuna delle due piaceva Elena Gilbert, per quel suo modo di fare così perfettino credendosi la migliore in tutto e soprattutto quando si pavoneggiava di essere una brava e santa ragazza quando in realtà sapevano tutti che non era così. E Alice poi aveva più di un motivo per avercela con lei…

“Ciao” sussurrarono all’unisono facendo intendere che non sopportavano la sua presenza.

Bonnie e Caroline non fiatavano perché ormai c’erano abituate e non potevano farci niente, quando all’improvviso Tyler si precipitò verso di loro e saltò letteralmente addosso alla povera Alice, facendola cadere.

“Ma tu guarda che bella sorpresa! Alice!” Gridò Tyler felice di rivederla non accorgendosi che l’aveva fatta cadere per la forza della sua spinta.

“Levati!” gridò infastidita Beth cercando di far alzare la sua amica, che rideva anche lei come una pazza.

“Ah Beth ci sei anche tu. Sempre la solita guasta feste!” disse ironico Tyler guardando Elisabetta e cercando di abbracciarla.

“Si mi sei mancato anche tu Tyler” rispose alzando gli occhi al cielo.

Alice, che si era rialzata a fatica, fissò l’amico in modo scrupoloso:

“Accidenti Tyler, sei diventato più forte! Mi hai quasi steso!”

“E’ vero di cosa ti fai? Di stereotipi?” chiese anche Beth guardando i bicipiti muscolosi di Tyler.

Tyler fece un sorriso forzato e disse che erano cambiate tante cose da quando se ne erano andate.

Bonnie tossì lievemente, cercando di attirare l’attenzione:

“Per quanto tempo resterete a Mystic Falls?”

“Il tempo che serve” si fece scappare Beth

“Serve cosa?”

Alice diede una gomitata nel fianco di Beth e rispose ridendo:

“Intendeva che non sappiamo ancora quanto rimarremo qui!” e si voltò a fissare l’amica con degli occhi stralunati.

Elena e Caroline dissero che dovevano andare, perciò salutarono tutti e si avviarono verso la macchina.

“Chi è quello?!” domandò Beth sbigottita e con la bocca spalancata mentre guardava un ragazzo molto carino che non aveva mai visto prima.

“E’ arrivato soltanto l’anno scorso, si chiama Stefan Salvatore ed è il ragazzo di Elena” spiegò Bonnie mentre guardavano Elena infatti dirigersi verso di lui e dargli un bacio.

“Ma tu guarda… perché soltanto a quella smorfiosa capitano tutte le fortune!” mormorò Beth fissando i due piccioncini con un po’ d’invidia.

Beth smettila” rispose Bonnie cercando di difendere la sua migliore amica.

“Ha mollato il povero Matt quindi? Credevo stessero ancora insieme” si intromise Alice dubbiosa fissando Stefan

“Purtroppo l’ha lasciato all’inizio dell’anno” rispose semplicemente Tyler

“Ovvio. Lui era il ragazzo ambito da tutte le ragazze qualche anno fa e lei se l’è preso semplicemente schioccando le dita... quando la loro fama era finita, lei si è buttata sul nuovo ragazzo figo e misterioso”

“Ora basta Elisabetta, Elena non è come tu la descrivi”

“Io penso quello che mi pare” rispose all’improvviso. Il peggior difetto di Beth era il fatto di essere così lunatica… prima era tutta sorridente e gioiosa e l’attimo dopo aveva degli scatti di rabbia e per la stizza non parlava più.

Bonnie scosse la testa perché tanto era inutile discutere e anche Tyler se ne andò perché aveva da fare.

Bonnie… mi dispiace per quello che è successo a tua nonna, non sono potuta venire al funerale ma sappi che mi dispiace tantissimo…” sussurrò Alice avvicinandosi addolorata a Bonnie.

Il suo viso cambiò repentinamente e i suoi occhi diventarono lucidi:

“Grazie Ali… manca a tutti noi”

Infatti la nonna di Bonnie era molto legata anche ad Alice e certe volte la ragazza andava a trovarla a casa per parlare di tutto, visto che lei non aveva mai avuto un riferimento materno.

“Ora scusate ragazze ma devo andare anche io. Spero di rivedervi presto!” disse Bonnie.

Alice si voltò verso l’uscita della scuola e notò che Stefan e Elena erano ancora lì… non sapeva perché ma quando fissava quel strano ragazzo le venivano i brividi.

Si strinse nel giubbotto e tornò a guardare Beth:

“Cerca di controllare la prossima volta la tua lingua tagliente”

“Perché? Che ho fatto?” domandò Beth con tono innocente e confuso.

Alice rise perché ormai c’era abituata al carattere un po’ tonto della sua migliore amica e tornarono a casa.

Ali non ebbe il coraggio di guardare nuovamente Stefan Salvatore…

 

Appena rientrate nella villa di Alice, le ragazze portarono dentro le valigie e misero tutto a posto.

“Davvero gentile tuo padre a darti tutta per te questa grande villa!” esclamò divertita Beth

“Meglio no? Così non avremo seccature e nessuno tra i piedi quando vorremo stare sole”

Lo sguardo di Beth si fece improvvisamente serio e triste.

Ali… grazie per ospitarmi qui. Se non ci fossi tu non saprei dove andare…

Alice si avvicinò all’amica del cuore e le prese le mani tra le sue.

Beth non dirlo neanche per scherzo… hai sempre vissuto in questa casa e non devi sentirti più un ospite”

Elisabetta abbassò lo sguardo intimidita e scacciò via le lacrime; anche se le parole di Alice erano dette in buona fede comunque lei si era sempre sentita un’ospite indesiderato in ogni luogo e la gente buona come la famiglia di Alice la accettava solo per commiserazione.

Quando era ancora piccola infatti Elisabetta perse entrambi i genitori in un brutto incidente; sarebbe stata rinchiusa in un orfanotrofio in attesa di un adozione se il padre di Alice, mosso a compassione e convinto dalla figlia ad accettare l’amica di scuola in casa loro, non l’avesse presa con sé e accettato di inserirla nella sua famiglia.

Al padre di Alice, il signor Summers, certo non mancavano i soldi per mantenere una seconda figlioccia e in più sua figlia aveva passato notti intere a piangere pensando al triste destino dell’amica e che non l’avrebbe rivista mai più. Quindi il signor Summers per farla contenta, aveva accettato Elisabetta come se fosse una di loro e infatti Beth si era sempre sentita amata da quella famiglia così buona e affettuosa, ma per non essere soltanto un peso aveva deciso di fare alcuni lavori domestici visto che Alice non aveva la mamma, e il suo passatempo preferito era diventato il giardinaggio.

Da quel momento in poi Elisabetta si faceva soprannominare “il giardiniere di casa Summers” e ne andava fiera.

Beth accarezzò di rimando le mani dell’amica e disse con tono severo e sicuro:

“Vorrà dire che continuerò a stare ai tuoi servigi per sdebitarmi come ai vecchi tempi! Tu dimmi quello che devo fare e io lo faccio!”

Le due amiche scoppiarono a ridere e Alice intanto mise dei libri impolverati e vecchi nel scaffale del salotto, continuando a dirle che lei non era la sua servitrice e non doveva sentirsi in debito per nessun motivo.

“Quelli sarà meglio nasconderli bene, non si sa mai che qualcuno li veda e li legga” sussurrò Beth spaventata rivolgendosi ai libri.

“E cosa vedranno? Dei semplici libri sul soprannaturale che si vendono nelle librerie di antiquariato. Adesso va di moda credere in queste cose, per non parlare dei telefilm che stanno riscuotendo un enorme successo”

“Forse perché hanno come protagonisti dei gnocchi supersonici come Dean e Sam Winchester. Anche una capra si appassionerebbe a un telefilm soprannaturale, vedendo quei doni di madre natura!” rispose Beth con i cuoricini agli occhi.

Alice scosse la testa:

“Quello in cui crediamo non è soltanto questo, cioè dare la caccia a dei bei ragazzi… è qualcosa di più importante e vitale Beth.” Rispose con tono maturo e sicuro.

“Si si lo so!” disse Elisabetta con un sorriso a 32 denti e andando ad appendere un poster di qualche bellissimo attore in camera sua.

<< Non cambierà mai >> Pensò Alice divertita mentre sentiva dal piano di sopra i passi rumorosi di Beth.

Elisabetta anche se era ormai cresciuta e poteva sembrare una donna fisicamente, era sempre e comunque rimasta la stessa bambina impaurita e amabile, di quando erano alla scuola materna. A volte Alice si preoccupava per lei, considerando che non fosse abbastanza grande per cavarsela da sola o essere autosufficiente, e infatti Beth seguiva Alice ovunque, come se avesse paura di essere abbandonata un’altra volta.

Le poche volte in cui Beth dimostrava di essere una normale adolescente, e non una bambina umile e goffa, era quando si elettrizzava guardando alla tv i suoi attori preferiti, e li fissava estasiata e con faccia sognante, come se fosse un personaggio dei cartoni animati e non appartenesse invece a questo mondo.

La valigia era ormai vuota e l’ultima cosa che era rimasta dentro era un libro molto grande con degli strani simboli nella copertina e un po’ impolverato.

Questo libro Alice invece lo nascose per bene in un piccolo passaggio segreto dietro la sua libreria.

Quel libro parlava di magia oscura…

 

Durante la notte Alice non riusciva a dormire bene… si rigirava nel letto in continuazione ma il sonno era incapace di arrivare.

Sbuffando si alzò dal letto e andò giù a bere un bicchiere d’acqua, ma neanche quello riuscì a calmarla.

In verità era agitata perché pensava sempre alla nonna di Bonnie… come era potuto accadere? Morta in circostanze naturali…? Era sempre stata forte e in salute e le pareva impossibile che fosse morta in quel modo…

Avrebbe tanto voluto andarla a trovare ma ormai era buio ed era meglio aspettare il giorno dopo; Alice si toccò lievemente la collana che qualche anno prima la nonna di Bonnie le aveva regalato e che portava sempre al collo.

Sorrise e pensò:

<< Perché no? Potrei andare ora a trovarla, ma meglio non dire nulla a Beth.. quella mi seguirebbe dappertutto, anche lì, ma se la farebbe addosso dalla fifa >>

Si mise una giacca pesante e sempre attenta a non far rumore, prese la macchina vecchia di suo padre e uscì dal garage.

 

Il cimitero di Mystic Falls di notte aveva davvero un’aria tetra e orribile.

Se qualcuno avesse voluto fare una prova di coraggio, quello era davvero il posto adatto per incutere paura.

Faceva molto freddo e Alice si strinse nella giacca, camminando a tentoni.

Non fu difficile trovare la tomba perché era in bella vista e Alice trattenne a stento le lacrime mentre si inginocchiava davanti alla lapide.

Aveva trascorso gran parte della sua vita con lei, le loro chiacchierate la divertivano sempre e la aveva insegnato tutto quello che sapeva…

Alice si toccò la vecchia collana che aveva al collo quando sentì un rumore dietro di lei; all’inizio non ci badò molto perché pensò fosse soltanto un animale ma quando sentì i passi farsi più nitidi e vicini, si voltò spaventata e infatti vide a qualche passo dietro di lei un uomo.

Non era di certo il custode, Alice lo conosceva bene.

Si alzò respirando a fatica ma non aveva la forza di correre. Quell’uomo aveva uno sguardo da folle, aveva gli occhi neri e la pelle bianchissima.

Alice deglutì nervosamente prima che quell’uomo balzasse sopra di lei, pronto ad attaccarla. La ragazza gridò spaventata cercando di scappare ma l’uomo era sopra di lei e all’improvviso sfoderò i suoi denti affilati pronti a dissanguarla.

Ali impaurita strabuzzò gli occhi. Allora era vero… aveva ragione…

Ma non c’era tempo per essere felici della scoperta, bisognava agire subito altrimenti quello l’avrebbe uccisa.

Tuttavia ad un tratto qualcosa brillò sul petto della giovane… Alice sentì un forte calore provenire dal su collo e la presa del vampiro si indebolì lentamente.

 Improvvisamente un ragazzo sbucò dal nulla e si avventò contro il vampiro per bloccarlo e in pochi secondi riuscì a metterlo K.O. conficcandogli un paletto nel cuore.

Alice era rimasta per terra paralizzata e terrorizzata ma riuscì comunque ad alzarsi per guardare chi fosse il suo salvatore.

Era un giovane ragazzo bellissimo da mozzare il fiato e aveva gli occhi blu con i capelli neri. Si avvicinò lentamente a lei:

“Non dovresti girare per i cimiteri di notte ragazzina, potevi farti del male sul serio”

Grazie… mi hai salvata” Sussurrò a malapena Alice abbassando lo sguardo.

Lui poi la prese violentemente per un braccio guardandola fisso negli occhi:

“Ora dimenticherai tutto, dimenticherai di essere stata attaccata e ti dimenticherai di me”

Alice lo guardò impalata senza fiatare e lui soddisfatto se ne andò via all’improvviso, lasciandola sola in quel luogo di morte.

<< Cosa aveva fatto? >> Si chiese incerta.

 

MOLTI ANNI PRIMA

Alice era andata come d’abitudine a casa della nonna di Bonnie per prendere il thè ma trovò la vecchia signora un po’ triste e abbattuta.

“Che è successo?” chiese preoccupata.

“Niente cara niente… ho solo dormito troppo” e infatti nel dormiveglia aveva avuto una visione orribile… il destino era già stato crudele fin dall’infanzia con quella ragazza così buona e dolce, ma questa volta la scoperta della verità aveva superato il limite e con angoscia la vecchia aveva trovato un rimedio, per ora; Alice non meritava un fardello simile soprattutto alla sua età.

La nonna di Bonnie considerava infatti Alice come una di famiglia e non poteva permettere che venisse distrutta da un potere così malefico… il suo cuore le diceva di intervenire per difenderla.

“Tieni cara, voglio regalarti questa” La vecchia signora diede a Alice una bellissima collana d’antiquariato che conteneva una gemma preziosa e brillante.

“Oddio no non posso accettarla”

“Devi bambina mia, devi” lo sguardo sicuro e quasi impaurito della nonna di Bonnie, convinse Alice ad accettare il regalo e si mise subito la collana al collo.

Felice andò a cercare uno specchio per ammirarsi: anche se la collana era piuttosto vecchia e la gemma aveva perso un po’ di lucentezza, comunque le dava un’aria da signora d’altri tempi e sembrava fatta apposta per lei.

“Come potrò sdebitarmi?” chiese con un lieve sussurro

“Promettimi soltanto che qualunque cosa accada tu la porterai sempre al collo, ti proteggerà dai pericoli del mondo e sono davvero tanti, bambina. Spero che sia per te una luce in luoghi oscuri e che ti darà la speranza di lottare”

Alice la guardò senza capire cosa volesse intendere ma la signora continuava a fissarla con occhi tristi e malinconici.

Da allora la ragazza aveva sempre portato quella collana e non l’aveva mai tolta, neanche quando dormiva, ma col passare degli anni aveva cominciato a sentire un peso nel collo, come se quella collana fosse un fardello da dover sopportare e che la faceva sentire debole e stiracchiata.

Ma una promessa è sempre una promessa e Alice non l’avrebbe mai tolta per nessuna ragione al mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti sono nuova come autrice quindi siate clementi con me please!!!!! XDXDXD

A parte questo volevo dirvi che questa nuova fiction è scritta a 2 mani da me e dalla mia fantastica amica elyforgotten meglio conosciuta con  la storia “My story with an Original...with Elijah.

Andatela a leggere perché è fantastica!!!!!! XDXDXD

Per concludere spero di vedere molte recensioni anche cattive così sapremo dove migliorare nella storia!!!!

Un abbraccio a tutte voi e al prossimo capitolo!!!!! XDXDXD

 

   
 
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