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Autore: ImNoneSpecial    21/12/2011    8 recensioni
“E tu? Stai bene?” gli chiese la ragazza senza guardarlo.
“No, senò non sarei qui.” Rispose osservandola attentamente.
Quella ragazza non aveva i capelli biondi, non aveva gli occhi chiari e neanche un fisico asciutto; eppure qualcosa nel suo “no, non sto bene” lo aveva colpito.
Forse la rassegnazione con cui lo aveva detto, forse il fatto che non lo aveva guardato in faccia, forse perché sembrava farle così male che nemmeno riusciva a respirare.
I due restarono in silenzio per un po’, con lo sguardo che vagava oltre il laghetto, oltre le cime degli alberi e oltre a quelle nuvole così grigie e opprimenti, in quel momento sembrava potessero vedere di più. Poi smise di piovere così il ragazzo sorrise e si girò verso di lei “piacere, io mi chiamo Harry, Harry Styles.”
{dal Capitolo 1 }
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3: Alex.

Tutto quello che voleva era essere felice. Ma non ci riusciva più da tempo ormai. E poi la sua mente era troppo occupata
a cercare di dimenticare Harry per permetterle di accorgersi di qualunque altra cosa.
Era così distratta che quella settimana aveva già rotto due bicchieri e un piatto, al caffè dove lavorava.
E non si accorse neanche di quando quella domenica, esattamente tre giorni dopo l’ultima volta che lo aveva visto,
lui era entrato nel bar con i suoi Ray-Ban a goccia scuri ed un cappellino di cotone grigio sulla testa.
Il locale era vuoto a quell’ora di domenica mattina ed Amy dava le spalle al bancone, cercando quelle
maledette bustine di zucchero che poco prima le erano cadute . “emh, emh” si schiarì la voce lui.
Lei fece un balzo da terra e si girò di scatto. Lo fissò per qualche istante, incredula. “mi spii?”.
“Ho i miei giri..” rispose semplicemente lui dandosi un occhiata attorno. C’era soltanto un vecchietto che beveva
un caffè leggendosi un giornale, così sospirò e si tolse occhiali e cappello. “Lo prendo come un si..” disse Amy
alzando gli occhi al cielo e abbassandosi di nuovo a cercare le bustine di zucchero.
“Non chiedi neanche al cliente che cosa vuole?” chiese lui divertito appoggiando un gomito al bancone.
“Che cosa vuole signore?” chiese lei forzando un sorriso in modo teatrale. “Un cappuccino e due brioche al cioccolato,
grazie signorina” disse lui facendo la faccia da angioletto. “Ingordo..” borbottò lei andando a preparare il cappuccino.
Lo sentì sorridere, e percepì perfettamente i suoi occhi che la seguivano in ogni suo movimento.  Harry la osservò attentamente,
il modo in cui prendeva la tazza, in cui si sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio.  La aveva pensata per tutto il tempo che
non si erano visti ed era giunto alla conclusione che si, forse era da pazzi, ma doveva assolutamente rivederla.
Harry la fissò per quasi due ore, ma poi una ragazzina gli chiese un autografo e vide Amy sbuffare alquanto irritata.
‘Lui non è un ragazzo normale, mettitelo in testa’ continuava a ripetersi mentre metteva i piatti sporchi nella lavastoviglie.
Stava concentrandosi completamente per evitare di guardare Lui, quando sentì la sua voce dall’altra parte del bancone che
le chiedeva quant’è che doveva pagare. “ 6 sterline” disse lei sbuffando e chiudendo la lavastoviglie con un calcio. Harry pagò e lei
gli consegnò lo scontrino, sulla quale lui ci scrisse qualcosa e gli lo riconsegnò. “Come fai a sapere che non venderò questo scontrino
con sopra il tuo numero di cellulare alla ragazzina che mi offre più soldi?” chiese lei in modo provocatorio. “puoi venderlo,
puoi buttarlo, puoi anche dargli fuoco, ma io sarei molto felice se tu mi inviassi un sms..” disse lui a metà fra il serio e il provocatorio.
Amy inarcò un sopraciglio e guardò Harry voltarsi ed uscire dal negozio.
Nel momento in cui Lui uscì dalla porta a vetri del negozio
Amy pensò che lo odiava. Si, lo odiava perché riusciva sempre a sconvolgere la situazione,
ad aggirare tutti i suoi principi ed ad intrufolarsi nella sua vita. 
 
Quella sera Amy era seduta sull’autobus mentre tornava a casa e distrattamente si chiese che cosa stesse facendo Harry in quel momento.
‘No! La devo smettere, non è possibile!’ si rimproverò.  Entrò in casa, salì le scale di corsa e si lanciò sul letto sfinita.
Dopo qualche minuto in cui era rimasta ferma immobile sul letto decise di afferrare il suo diario e di iniziare a scrivere:
 
 
“ Caro diario,
non lo sopporto più! Lui è così … odioso! Non si è fatto vedere per giorni e poi oggi si è
presentato a lavoro e mi ha fissata per tutto il tempo, ah la sai una cosa? Mi ha anche lasciato
il suo numero su uno scontrino. Ma chi lo vuole il suo numero? Io no di certo! Forse non ha capito
che io non sono una di quelle ragazzine che impazziscono per lui, non può farsi il figo in questo
modo con me!                             
 Però è così carino.. con quegli occhi verdi e i ricci, e le sue labbra sono così..
 MA CHE CAVOLO STO SCRIVENDO? A volte mi chiedo che cosa mi passi per la testa. E la risposta
in questi ultimi giorni è sempre la stessa: Lui. E lo odio per questo, lo odio profondamente.
Come può entrare nella mia vita così? Credendo di farmi un favore a provare ad aiutarmi.
A me non me ne frega niente se lui è Harry Styles, è soltanto un’altra persona che rompe le scatole
in una maniera assurda. Ritornando alla questione principale … cosa me ne faccio del suo numero?
Lo butto? Lo vendo? Oppure gli invio un sms?  Magari chiedo ad Alex, lui saprà di sicuro cosa fare.
Ma se poi lui mi costringe ad inviare un sms ad Harry? Non potrei mai farlo, mi vergognerei troppo!
E poi cosa dovrei scrivergli? Secondo me se gli scrivo un paio di insulti capisce subito chi sono.
Boh.. Alex saprà cosa fare,
lui sa sempre cosa fare. Però non mi permetterà di scrivergli insulti.
Appena racconterò tutto ad Alex lui dirà  “Oddio Amy, è troppo figo, non puoi lasciartelo sfuggire così!”.
E’ questa la sfortuna di avere come migliore amico un gay.
Però Alex è decisamente l’unica cosa decente che c’è nella mia vita, quindi lo devo sopportare.
Oh cazzo. Alex lo so che tu leggerai queste parole (anche perché non ti fai mai gli affaracci tuoi e leggi sempre
il mio diario) quindi ti prego, ti prego, ti prego NON TI ARRABBIARE!
Adesso vado, ho delirato fin troppo per oggi!
Amy.”

 
“vengo a casa tua, sono li fra 15 minuti. Intanto fai una ricerca in internet su un certo Harry Styles. È importante”. Amy rilesse l’sms e
lo inviò al suo migliore amico. Entrò nel bagno e si risistemò un po’ il trucco che dopo una giornata di lavoro era alquanto rovinato.
Si guardò allo specchio e sospirò. Quante volte aveva desiderato che l’immagine dello specchio cambiasse? Che lei fosse più bella
e soprattutto più magra? Quante volte aveva detestato l’immagine di se stessa?
Lei non era magra e non era bella, e si odiava per questo. Sospirò di nuovo ed uscì dal bagno dirigendosi in camera sua.
Afferrò la borsa e ci buttò dentro il suo diario, il portafoglio, il cellulare, dei fazzoletti di carta e anche il famoso scontrino.
Si mise l’mp3 in tasca e le cuffie nelle orecchie nel tentativo di soffocare i suoi pensieri insistenti. Ma ormai era troppo tardi:
un turbine di pensieri confusi prese forma nella sua testa. ‘no.. non posso pensarci adesso!’ pensò lei scuotendo la testa.
Mentre usciva di casa le arrivò un sms da parte di Alex“da quando ti interessi a quel figo di Harry Styles? Mi preoccupi.”.
Sorrise e gli rispose al messaggio. “Poi ti spiego. Novità in arrivo, che a te piaceranno di sicuro! :D”. Alzò lo sguardo dallo
schermo del cellulare e vide l’autobus girare l’angolo e dirigersi alla fermata a 100 metri di distanza da casa sua. “Merda”
mormorò lei iniziando a correre velocemente verso la fermata. Per fortuna l’autista la vide e la aspettò così che in 10 minuti
fu a casa del suo migliore amico.
Alex aprì la porta dopo pochi secondi, ed Amy lo guardò quasi con timore, aspettandosi il vomito di parole con cui
effettivamente l’accolse l’amico:
“Oddio, meno male che sei arrivata Amy: non ce la facevo più ad aspettare! Harry Styles? Novità? Mi spaventi!
E poi su tesoro non fare quella faccia ed entra!” disse lui facendola entrare e chiudendosi la porta alle spalle.
Alex era un bel ragazzo, ed era proprio un peccato che fosse gay.
Era abbastanza alto, con il corpo sottile ed esile;  aveva capelli biondo scuro e profondi occhi marroni.
Amava indossare jeans chiari strettissimi con magliette extra large, solitamente bianche, ma con qualche stampa.
Amy si ricordò quando lui le disse del suo orientamento sessuale: C’era girato attorno per venti minuti, poi all’ennesima
incitazione di lei, le aveva urlato in faccia che era gay. Amy era scoppiata a ridere, dicendo che lo sapeva già da tempo.
“Allora? Ti vuoi riprendere? Dimmi cosa centra quel figo di Harry Styles con te! Insomma non ti sei mai interessata a quel
tipo di musica, e poi mi è arrivato a quel messaggio e.. ma che cavolo ne sai tu di XFactor e del..”
“aspetta! Aspetta! – lo interruppe Amy fermandosi di colpo davanti al divano, senza neanche sedersi – hai detto XFactor?
Harry Styles ha partecipato ad XFactor?”.
“oh mon dieux, ma dove vivi?” chiese Alex sedendosi elegantemente sul divano e accavallando le gambe.
Amy sbuffò e si lasciò cadere pesantemente sul divano. “ok dai, riempimi la testa con le tue stronzate su quell’idiota di Harry Styles…
ma ti prego, ti supplico, sii breve e coinciso!” gli disse lei guardandolo con occhi dolci. Lui scoppiò a ridere, incrociò le mani sulle
ginocchia e si protese verso la sua migliore amica. “Ha fatto i provini per XFactor come solista, e lo hanno fatto anche Niall Horan,
Zayn Malik, Louis Tomlinson e Liam Payne. Ricordati questi nomi baby, perché ti serviranno dopo. Insomma,
avevano fatto tutti il provino come solisti e vennero chiamati assieme ad altri per essere eliminati, ma i giudici ebbero
una sottospecie di illuminazione: decisero di unire i quattro ragazzi che ti ho nominato prima ed Harry in una band.
I One Direction. E ci hanno visto lungo direi! Sono arrivati terzi, ma hanno avuto un successo planetario.
Adesso facciamo una cosa… Ridimmi i nomi di tutti e 5!” Spiegò lui. “Allora… Harry… emh… Miall ?” chiese lei incerta.
 “No santo cielo! Niall! Con la N. – sbuffò – dai continua.”. “allora … Harry, Niall … L-Louis … Liam? Si mi sembra così.
E poi ce n’era un altro con la Z …” riprovò lei. “Zayn!” concluse Alex. con aria scocciata. Amy scoppiò a ridere.
“Ma quanto ti amo?” chiese poi lei retoricamente. “Perché?” chiese lui avvicinandosi. “Perché si un personaggio Alex!
A parte che sei la personificazione dell’idea che ha la gente dei gay, sei davvero fantastico!”  spiegò Amy sorridendo.
“Lo so! Lo so! Gli autografi dopo, fai pure le foto, ma senza flash!” si atteggiò lui gesticolando come sempre.
Amy non ce la fece e scoppiò a ridere sguaiatamente piegandosi su se stessa tenendo le mani sulla pancia.
Anche Alex si unì a lei, ma dopo qualche istante si ricordò improvvisamente di qualcosa e diventò di nuovo serio.
“Adesso che ti ho raccontato tutta la storia Baby, mi devi spiegare tutto! Insomma non puoi mica lasciarmi qui col dubbio!”. 
Amy sospirò ed iniziò a raccontare “La settimana scorsa…” “Aspetta, aspetta! – la interruppe Alex – mi stai dicendo che
qualunque cosa sia successa, è accaduta una settimana fa e tu me la racconti solo adesso?”. Amy sbuffò. 
“Senti Cocco non rompere, se  vuoi sapere cosa è successo stai zitto, sorridi e annuisci!”.
Lui fece il gesto di chiudersi la bocca con una chiave e di lanciarsela alle spalle.
Così lei gli raccontò tutto, ma tralasciò fatto che stesse piangendo. Appena  finì di spiegare
Alex non ce la fece più e si alzò per iniziare a saltellare lanciando gridolini soffocati. “Oddio ma stai scherzando?
Hai il numero di Harry Styles? Oddio Harry Styles! Ma ti rendi conto?! Harry Styles!”. Non riusciva proprio a crederci,
la sua migliore amica aveva conosciuto e fatto sicuramente colpo su un super famoso e super figo, di nome Harry Styles.
Lei, la sua migliore amica,  la stessa ragazza un po’ grassa ma bellissima che lui conosce bene, la stessa lunatica che lo
fa impazzire, la stessa Amy che si fa sempre male. ‘Lo sapevo!  Pensò Alex – la vita non poteva fare schifo per sempre’.
Ma il suo entusiasmo fu spento subito dopo che si accorse dello scarso entusiasmo della sua migliore amica.
“Uffa, sempre la solita storia!” si lamentò. “Si lo so,  sono una guastafeste ma…”. “Ma cosa? Cosa c’è di così difficile?
Prendi il cellulare e gli invii un messaggio!” ribatté Alex deciso. “Ma sei scemo o cosa? È una super star! Ha una fama mondiale,
lo hai detto tu! Io non credo nelle favole, lo sai. E non credo che Harry Styles si possa interessare ad una come me!
Sono un caso clinico cazzo, confronto a tutte quelle che potrebbe avere lui io non sono niente! E poi, come se mi
importasse di quello che potrebbe succedere fra me e Harry! Il problema non si pone: non succederà mai niente!”
urlò Amy.
Alex la fissò, e lei non poté non notare che gli occhi di lui avevano un taglio simile a quello di Harry.
Lui sorrise, afferrò la borsa di lei, ci frugò dentro e tirò fuori il famoso scontrino e il cellulare di Amy.
“Cosa hai intenzione di fare?” chiese lei allarmata. Il sorrisetto di lui si allargò.
“Adesso inviamo un messaggio al tuo amichetto!”.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Lei si rimpossessò del suo cellulare poco dopo e rilesse quello che il suo migliore amico aveva scritto ad Harry.
“Alex, io ti odio! Ma cosa diavolo c’hai in quella testa? Ti sembra il caso di scrivergli un messaggio del genere
dopo che ti ho detto che non me ne frega niente di lui?”

 
 NOTA DELL'AUTRICE:


Buonaseraaa!
Innanzi tutto mi dispiace, volevo postare ieri sera, ma poi Lunedì
ho avuto un piccolo incidente che riguardava il mignolo della
mia mano destra e un bicchiere rotto e quindi non ho più continuato.
Comunque sia non è niente di grave, cioè è un taglio profondo e non posso
scrivere (a mano), però non ho i punti (per fortuna!).
Passiamo al capitolo:
Continuo, o meglio: Amy continua a maltrattare Harry,
ma adesso ha il suo numero di cellulare!
Cosa ne pensate di Alex?
è ispirato ad un mio amico, anzi diciamo che è proprio lui!
siete curiose di sapere cosa ha scritto Alex ad Harry da parte di Amy?
Spero di si!
E cosa ne pensate del diario di Amy?
Il quarto capitolo lo ho già quasi finito, quindi spero di riuscire a postarlo entro la viglia!
Anyway,
anche se le recensioni sono passate da 8 a 5 nel secondo capitolo
so benissimo che capita spesso di non "avere voglia" di recensire o anche
solo di non avere il tempo!
Ci terrei molto a sapere cosa ne pensate di questo capitolo e sopratutto di Alex!
QUESTO E' IL MIO ACCOUNT DI TWITTER: http://twitter.com/#!/ImNoneSpecial
Peace, Love & Music
-Mo.


  
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