Serie TV > Una mamma per amica
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Autore: Shannonwriter    23/12/2011    1 recensioni
A grande richiesta (si, insomma..) ecco la storia di Natale delle Gilmore Girls! Il progetto di Rory è quello di passare le vacanze natalizie con tutta la famiglia e con il suo Jess ma riuscirà ad andare tutto nel verso giusto? Scopritelo con questa fanfiction che, neanche a dirlo, è sempre la continuazione di tutte le altre che ho scritto finora.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jess Mariano, Lorelai Gilmore, Luke Danes, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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22 Dicembre

 

Il giorno dopo Rory si svegliò con una strana sensazione. Non sapeva cosa fosse ma non le piaceva per niente. Fuori c’era il sole ma nonostante ciò faceva veramente freddo. Si strinse forte nel suo cappotto quando uscì dalla sua stanza del Dragonfly e decise che si sarebbe tenuta impegnata il più possibile per non pensare a quella brutta sensazione. Decise di vedere Lane e le diede appuntamento in piazza per fare un giro e parlare un po’. Nonostante il passare degli anni e i cambiamenti delle loro vite erano rimaste comunque amiche e cercavano sempre di rimanere in contatto. Lane raccontò a Rory com’era la vita da mamma, tutti gli aneddoti più divertenti sui suoi gemelli e su suo marito. Per Natale aveva già scelto che cosa regalargli, un plettro appartenuto a Jim Morrison trovato su un sito di aste online. Ce l’aveva messa tutta per aggiudicarselo ed era molto contenta della sua idea. Rory per quanto cercasse di concentrarsi ascoltò solo in parte ciò che la sua amica aveva da dirle tanto che alla fine Lane se ne accorse.

 “Hey, Rory mi stai ascoltando?” le chiese per distoglierla dai suoi pensieri mentre si andavano a sedere alla panchina sotto il gazebo.

Rory sbatté le palpebre e la guardò subito. “Cosa?” chiese spaesata.

 “Va tutto bene? Sembri un po’ distratta.” notò preoccupata Lane.

 “Oh si, certo tutto bene.”

Lane la guardò bene negli occhi. “Rory, ho due bambini piccoli e sono abbastanza abituata a riconoscere le bugie. Spara.”

Rory si arrese. “Non è niente, davvero. è solo che mi sono svegliata con una strana sensazione e proprio non riesco a farmela passare.”

 “Una sensazione? Una cosa alla Medium?”

 “No, non proprio. Non so come descrivertela, ma è come se sapessi che qualcosa andrà storto.”

 “Cavoli, è una cosa seria.” Commentò Lane.

 “No, dai non esagerare. Sicuramente è una cosa passeggera, vedrai che mi passa.” La rassicurò Rory. Poi però si confidò. ”È che con il fatto che Jess è a New York a finire il libro sono un po’ preoccupata. Forse non avremmo dovuto separarci, dovevo rimanere per sostenerlo e poi venire qui con lui. Che fretta c’era? Alla fine potevo aspettare qualche giorno invece di mettergli ansia. Sono una pessima fidanzata!” disse lasciandosi prendere dallo sconforto.

 “Hey, hey Rory calmati. Ti stai agitando per niente. Jess non è un bambino e non ti avrebbe detto che ti avrebbe raggiunta se avesse saputo che era impossibile. Poi è al terzo libro, giusto? sa il fatto suo.” Cercò di calmarla l’amica.

Rory ci pensò su seria. Forse si era lasciata prendere un po’ troppo dall’agitazione, quella doveva essere di sicuro la sua giornata no. “Certo che sa il fatto suo, sono sicura che ce la farà però…ecco, negli ultimi tempi con tutta la faccenda del libro siamo diventati una specie di team.” Disse sorridendo alla parola. “Io gli portavo il caffè, tenevo lontano Kevin da lui quando gli stava troppo addosso…e lui era lì per me quando ero stressata per il mio lavoro. Ecco, forse è per questo che mi sento in colpa. Dovevo restare, questo era il regalo di Natale giusto, altro che quello che gli ho preso.” Concluse Rory triste guardando in basso.

Lane le appoggiò entrambe le mani sulle spalle e la girò verso di lei affinché alzasse la testa. “Il regalo che gli hai comprato è bellissimo, sicuramente molto più personale e speciale di quello che ho preso io a Zack. In questo momento stai solo uscendo di testa perché lui non è qui e visto che da un anno siete più o meno come Cip e Ciop non sei abituata a stargli lontano. Fidati, ci sono passata con mio marito. Ora, visto che oggi non sembra essere esattamente la tua giornata stai facendo la faccenda ancora più grande di quanto sia in realtà. Calmati, andrà tutto bene. Lui arriverà per la Vigilia come previsto e il suo libro sarà già in mano al manager. Hai capito bene?”. Il potere di convincimento di Lane era impressionante, si vedeva che era una mamma, sembrava la signora Kim quando voleva farsi sentire.

 “Non è vero che siamo come Cip e Ciop.” Obiettò debolmente Rory mettendo il broncio.

 “Oh davvero? preferisci Pongo e Peggy? Ti avverto che i cartoni Disney li conosco tutti, Steve ne va pazzo. Potrei andare avanti per ore.” Rispose Lane decisa.

Rory rise rilasciando la tensione. “Ok, ok ammetto di essermi lasciata trasportare un pochino.”

 “Si, giusto un pochino” concordò Lane sorridendo.

 “Non vedo l’ora che questa giornata finisca. Grazie per le parole d’incoraggiamento, ne avevo bisogno.”

 “Quando vuoi.” Rispose Lane soddisfatta abbracciandola.

-


Dopo aver lasciato Lane a casa sua, Rory si decise a tornare a casa di sua madre, stanca di scappare dai suoi tentativi di scoprire cosa ci fosse nello scatolone che aveva ricevuto la mattina e, più che altro, perché aveva esaurito le attività che potevano impegnarle la giornata. Non appena entrò sentì delle voci provenire dalla cucina. Quando vi entrò vide Danny seduto sul seggiolone che rideva mentre Lorelai accanto a lui faceva altrettanto.

 “Si può sapere che sta succedendo?” chiese Rory incuriosita da quella scena.

 “Oh, ben tornata! Hai deciso di smettere di nasconderti da me?” disse Lorelai ancora euforica.

 “Non so di cosa tu stia parlando. Allora, perché tutta questa felicità?” chiese ancora la ragazza togliendosi il cappotto e la sciarpa.

 “Beh, abbiamo appena visto le previsioni del tempo e indovina un po’?”

 “Neve?” tirò a indovinare Rory.

 “Siiii! Neve! e non lo so se Danny ha capito cos’è però sembra contento. Vero piccolo?” chiese al figlioletto che insisteva a ridere e a battere le manine.

Rory lo osservava con stupore. “Accidenti Danny, sei il degno figlio di Lorelai Gilmore.”

 “Tu non hai mai reagito così quando eri piccola e neanche da grande a dire il vero.” commentò la donna guardando storto Rory. “Ti fa perdere punti.”

 “Povera me.” replicò la figlia in tono neutro sedendosi al tavolo della cucina.

 “Ah prima che me lo dimentichi. Ha chiamato Hamingway.” Buttò lì Lorelai.

 “Caspita, è resuscitato e ha pensato di chiamare me? Mi sento importante.” rispose Rory ironica.

 “Divertente, ma parlavo del tuo ragazzo.” Disse Lorelai come se nulla fosse.

 “Cosa?!” chiese Rory sorpresa, una punta di panico nella sua voce. “ha chiamato qui? Come mai?” Eccola che ritornava la brutta sensazione, era successo qualcosa.

 “Ha detto che al cellulare non ti trovava e che quindi ha provato qui.” Le spiegò.

 “Molto strano.” Disse tra sé e sé la ragazza mettendosi a frugare nella sua borsa. Quando trovò il cellulare si accorse che era spento. Evidentemente doveva essersi scaricato senza che se ne accorgesse e così aveva perso due chiamate di Jess.

 “Cavoli, mi fai usare il tuo telefono?” chiese a sua madre.

 “Certo, fa pure.” Acconsentì passandole il cordless.

 “Grazie” e prendendolo si allontanò per poter telefonare.

Seduta sul divano del soggiorno compose il numero di Jess e aspettò di sentire la sua voce.

 “Pronto?” disse dopo il terzo squillo.

 “Jess, ciao sono io. Il mio cellulare è morto, che succede?” le parole uscivano tutte insieme.

 “Rory ho finito, circa un’ora fa!” le annunciò felice all’altro capo del telefono.

Rory sentì di nuovo la paura scivolare via, al suo posto solo tanta gioia. “Sul serio?!”

 “Non ti dico che notte ho fatto, a un certo punto il finale era chiarissimo e se fossi andato a dormire l’avrei perso quindi sono rimasto sveglio.” Le spiegò soddisfatto di sé. Rory non poté che condividere quel sentimento.

 “tutta la notte??”

 “Ne è valsa la pena.”

 “Oh Jess, è fantastico! Sapevo che ce l’avresti fatta! Non vedo l’ora di leggerlo!” si complimentò Rory felicissima.

 “Temo che prima Kevin me lo ruberà dalle mani. Sta venendo qui adesso. Lo sai com’è.”

 “è vero, peccato. Se fossi stata lì avrei potuto dargli un’occhiata.” Rispose Rory un po’ delusa. “Beh, pazienza. Allora adesso puoi venire qui?” gli chiese speranzosa.

 “Direi che non c’è più niente che può fermarmi.” Disse Jess tutto d’un fiato. Dalla sua voce sembrava che non avesse mai smesso di sorridere.

Rory tirò un sospiro di sollievo. “Ok, fammi sapere quando stai arrivando d’accordo?”

 “Certo. Oh, è arrivato Kevin.” Disse Jess sentendo bussare alla porta. “Ti amo” la salutò.

 “Ti amo anch’io” e riattaccarono.

Quella breve telefonata aveva trasformato la sua brutta giornata in una splendida. Il suo più grande timore riguardava la conclusione del libro, voleva che Jess si concentrasse e che facesse un lavoro grandioso e il suo desiderio si era avverato. Avrebbero passato il Natale insieme, un Natale da ricordare.

 

Note: Hello! No, la cosa della brutta sensazione non è stata messa lì a caso. Vedreteeee! XD

   
 
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