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Autore: Ithil    09/08/2006    3 recensioni
Lily-rose ha finalmente realizzato il suo sogno:pubblicare il suo romanzo.
Ma la svolta alla sua vita sentimentale e proprio tra le nebbie londinesi del St. James's Park : un incontro voluto dal destino...(Serendipity !!)
Attenzione però...la tempesta è dietro l'angolo ed ha le sembianze di Kate, la fidanzata di Orlando, pronta a combattere! Trionferà il vero amore ? Basta solo credere al proprio cuore...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 14

capitolo XIV - La promessa -

 

I giorni successivi furono davvero faticosi da sostenere moralmente : non avevamo fatto in tempo a far pace e a metterci insieme che eravamo già separati.

Summer , che era stata felicissima di sapere cosa era successo il 31, mi aveva detto che dovevo abituarmici e soprattutto di non preoccuparmi perché, dopo tutto quello che mi aveva confessato di provare per me, era improbabile che pensasse a qualcun’altra. Dovevo,tuttavia, ammettere che alla gelosia non ci pensavo affatto, era più che altro la nostalgia a insidiarmi.

Anche in questo, però, Orlando era stato molto dolce e comprensivo: appena poteva correva a chiamarmi e stavamo al telefono ore, a parlare ed a scherzare.

Qualche sera più tardi verso le una o le due della notte,il telefono squillò e mi svegliai di soprassalto: mi ero addormentata mentre aspettavo la sua chiamata.

« Pronto…» risposi assonnata.

« Ehi!! Che fai dormi ? » dall’altro capo del telefono mi arrivò la voce di Orlando più sveglia che mai.

« Secondo te? Sono quasi le due…! »

Lui scoppiò a ridere.

« Ma dove eri finito ? »

« Stavo finendo di girare una scena notturna e poi sono uscito … »

« Con chi ? » chiesi incerta, « con la Dunst ? » azzardai.

« No, anche se volessi non potrei visto che appena finisce sul set torna dal fidanzato! Ora che stanno di nuovo insieme stanno sempre appiccicati… » sorrise divertito, « e comunque non preoccuparti visto che sto con un amico! »

« Amico ? chi è ? »

« Dominic Monhagan, hai presente ? »

« intendi quello che faceva l’hobbit Merry ? » doveva essere lui , se non ricordavo male…

« Sì proprio io!!! » un’altra voce arrivò dalla cornetta, probabilmente stava origliando.

« è lei la tua ragazza ? » sussurrò , ma non abbastanza piano da non farsi sentire da me.

« si,dai fammi finire di parlare… » rispose Orlando.

Trattenni una risata , sembrava un buffo teatrino.

« A questo punto inizio a preoccuparmi…sicuri che voi due non combinerete qualche disastro insieme?? »

« noooooo!!! Non stare in pensiero!! » non mi sentivo molto tranquilla, ma che potevo fare, correre dall’altro capo del mondo per farli stare buoni ?

« va bene!! Cercherò di fidarmi… » mi fermai un attimo cercando di tornare seria,« mi manchi… »

« Mi manchi anche tu da morire… » ci fu un secondo di silenzio,« a-allora ciao! »

« ciao!! Buonanotte… »

« ‘Notte! » mi salutò.

Riagganciai il telefono: avevo come l’impressione che dovesse dirmi qualcosa…

***

Chiusi il telefono con il tasto rosso. Era sempre una tortura sentirsi in quel modo…Quella mattina avevo anche dovuto ripetere undici volte la stessa semplice scena, mettendo a dura prova la grande pazienza di Cameron, perché non riuscivo a concentrarmi : dovevo solamente parlare al telefono disteso sul letto, mentre Kirsten, fuori campo, leggeva le sue battute…

Lily tornava dolcemente nei miei pensieri facendomi perdere la coscienza di ciò che stavo facendo…ero pazzo di lei, e Dom non perdeva un minuto per rinfacciarmelo ironicamente!

Presi il cappotto appoggiato sul letto e stavo uscendo dalla porta quando il telefono suonò di nuovo.

Forse era Lily…

« Pronto ? »

Dall’altra parte non arrivava nessun suono.

« Lily ? sei tu ? »

Questa volta sentii chiaramente un singhiozzo di pianto.

« Chi è ? » mi stavo preoccupando, non poteva essere Lily, l’avevo appena sentita ed era di buon umore…

« AH! ALLORA è QUESTO IL SUO NOMEE!! »

allontanai la cornetta dall’orecchio, quel grido mi aveva quasi assordito.

« Kate ? »

« Neanche mi riconosci, ora? »

« cosa vuoi ? »

« Voglio tornare con te…mi manchi, mi dispiace per tutto quello che ti ho detto l’ultima volta…perdonami! » mi supplicò piangendo.

La sua chiamata mi aveva colto alla sprovvista.

Dom non vedendomi arrivare all’ascensore, era tornato indietro per vedere cosa mi aveva trattenuto.

« chi è? » mi domandò cercando di parlare piano.

« Kate… » gesticolai.

Dom sgranò gli occhi e soffocò una risata.

« che vuole ? »

« rimettersi con me… » dissi tappando con la mano il microfono del telefono.

Intanto Kate continuava a parlare e a dire che era cambiata e che era disposta a fare di tutto pur di riconquistarmi… « Orlando…io ti amo ancora lo sai… »

« Kate ti prego smettila… non siamo più fidanzati,» sospirai spazientito,« io ora sto con Lily e stiamo bene insieme…le voglio bene… »

Dall’altro capo sentii solo un ultimo gemito rabbioso e poi più niente…aveva chiuso la chiamata.

Fissai attonito la cornetta… e poi guardai stupito Dom che per tutto il tempo si era morso un unghia per non ridere.

« è incredibile… » accennai scotendo la testa attonito.

« Tutte ti vogliono! Ma che gli farai tu alle donne! » scoppiò a ridere.

« Povero me! » mi coprii gli occhi con una mano.

Dentro di me speravo solo che Kate non stesse cercando di mettere in mezzo anche Lily.

***

Erano ormai otto giorni che Orlando era partito e non sapevo precisamente quando sarebbe tornato, speravo però che potessimo passare almeno il giorno del suo compleanno insieme: mancavano solo cinque giorni.

La mia fissazione di trovargli un regalo aveva talmente ossessionato Summer che alla fine fu costretta a raggiungermi per paura che potessi andare in crisi.

Sinceramente la presenza della mia migliore amica mi dava una certa sicurezza e tranquillità.

Summer arrivò il 9 gennaio esattamente quattro giorni prima del compleanno di Orly, e io non avevo ancora trovato un regalo… ci mettemmo subito al lavoro sfogliando riviste su riviste e cercando qualcosa anche su internet…ero più indecisa che mai!

« Allora che te ne pare di questo ? » disse mostrandomi un maglione a strisce.

Storsi il naso…non era veramente il massimo.

Sbuffai. Erano all’incirca sei ore che andava avanti così.

« senti io vado a preparare un caffè altrimenti divento pazza! » ironizzai,« ne vuoi una tazza ?»

« Molto volentieri! Ma lo sai che è meno faticoso scegliere un vestito da sposa che farti decidere ? » mi fece la linguaccia. Come risposta le feci una boccaccia, sembravamo tornate ai vecchi tempi.

Andai in cucina e riempii la macchinetta del caffè con l’acqua e i chicchi macinati .

DRIIIN! DRIIIIIN!!

Il campanello echeggiò nell’appartamento. Mi voltai di scatto, non avevo proprio idea di chi fosse, non aspettavo nessuno.

« vado io!!! » gridò Summy dal soggiorno.

Intanto versai il caffè in due tazze verdi, le presi e tornai in salotto per vedere chi fosse.

Mi bloccai proprio sulla porta della cucina …non credevo ai miei occhi …

" Non è possibile !"

Appoggiai piano le due tazze su un tavolino lì vicino per non rischiare di farle cadere per lo stupore.

Una donna bionda sedeva sul divano con grandi occhiali da sole appoggiati sul naso, aveva un viso sbattuto : doveva aver pianto.Appena mi vide si alzò.

« Lily… Lily James ? » chiese.

" come fa a sapere il mio nome ?"

« sì, e lei … »

« dammi del tu ,ti prego…abbiamo la stessa età… »

« Kate Bosworth ? »

« in persona »

Mi avvicinai per stringerle la mano, ma lei si sedette immediatamente.

« Come hai fatto a trovarmi ? » la domanda era più che lecita visto che mi aveva solo vista una volta e per di più di sfuggita.

« Ognuno ha le sue fonti,e… con i soldi si ottiene tutto. » la frase suonò alquanto squallida : voleva solo mettermi a disagio , ma il tentativo fu pressoché inutile visto che non me ne importava affatto del suo denaro.

« Sai bene perché sono qui… » affermò sicura di sé.

« Orlando, suppongo ? »

All’udire quel nome, la sua mano ebbe un tremito : era lui la causa del pianto.

« Certo! »

« Allora … » la incitai a parlare.

« ALLORA!» sbottò. Poi trasse un respiro tentando di calmarsi. « sono qui per chiarire il rapporto che…c-c’è tra voi due» le ultime parole vennero pronunciate con particolare disprezzo.

« Non hai parlato con lui? »

« Sì »

« Ebbene? Non ti ha detto che stiamo insieme ? »

« Ah ah ah! » rise spezzante, « certo… » confermò.

« Cos’ hai da ridere ? » stava iniziando a scocciarmi il suo comportamento altezzoso e non riuscivo a capire dove volesse andare a parare.

« Tutta questa situazione assurda, e la tua ingenuità! »

Le lanciai uno sguardo torvo.

Riprese a parlare « Ma credi veramente che Orlando possa dimenticare due interi ed intensi anni passati con me? »

« penso proprio di si, visto che tra le due quella che ha lasciato sei tu! » risposi acidamente : quella donna era capace di tirare fuori il peggio di me…ed erano solo cinque minuti che ci conoscevamo.

Si alzò di scatto, « Sporca sgualdrin… » iniziava a dare in escandescenze ed io ero visibilmente irritata .

« E poi, » proseguii imperterrita, « Sono io la sua ragazza, adesso…tu sei solo acqua passata, e non riuscirai a rompere l’equilibrio che c’è tra noi DUE!! » le urlai in faccia.

« Zitta! » le sue gote erano di un colore violaceo.

« Continuo quanto mi pare e piace!! » stava oltrepassando il limite del sopportabile.,« Ora ti prego , esci immediatamente da casa mia! »

« Figurati! Non ci tengo a rimanere neanche un attimo di più in questo buco! »

Andai verso la porta e la spalancai « Esci! »

A passo svelto si avvicinò all’uscio, ma quando mi passò davanti si fermò « Ricordati… » disse piano , mal celando rabbia e rancore,« lo riconquisterò e allora sarà mio, prima di quanto pensi…fosse l’ultima cosa che faccio! » Afferrò la maniglia del portone e lo sbatté alle sue spalle.

Summer aveva assistito meravigliata alla scena, ed io ero senza parole.

Scossi la testa: era assurdo che si fosse presentata così ,improvvisamente, al mio appartamento... permettendosi di insultarmi, ma soprattutto di mettere in discussione il rapporto meraviglioso che io ed Orlando stavamo cercando di creare insieme.

Ma quell’ultima frase, forse lanciata in preda alla furia, aveva irrimediabilmente incrinato le mie sicurezze e messo una fastidiosa pulce nell’orecchio…non riuscivo a togliermi quelle dannate parole dalla testa…

************

Ciaooo a tutti!!!

come al solito ringrazio chi mi recensisce Ilenia91dorough ( sono contenta che la scena ti sia piaciuta!! grazieee!!) e Fr@ ( non avevo abbandonato e sono felice di non averti persa come lettrice!! ^__-)

e ringrazio anche tutti coloro che leggono senza recensire...continuate!!!

1 bacione a tutti!! la vostra Ithil

   
 
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