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Autore: Shannonwriter    26/12/2011    1 recensioni
A grande richiesta (si, insomma..) ecco la storia di Natale delle Gilmore Girls! Il progetto di Rory è quello di passare le vacanze natalizie con tutta la famiglia e con il suo Jess ma riuscirà ad andare tutto nel verso giusto? Scopritelo con questa fanfiction che, neanche a dirlo, è sempre la continuazione di tutte le altre che ho scritto finora.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jess Mariano, Lorelai Gilmore, Luke Danes, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera sul tardi, iniziò a nevicare. Lorelai fu la prima a precipitarsi alla finestra alcuni minuti prima che il più piccolo fiocco di neve cominciasse a scendere ma, d'altronde, lei se lo sentiva e come al solito aveva ragione. Portò con sé Danny che inizialmente apparve spaesato senza sapere cosa stesse succedendo ma poi osservò anche lui rapito la neve che pian piano scendeva dal cielo. Anche Rory dovette ammettere che si trattava di uno spettacolo magico soprattutto perché il Natale era molto vicino e contribuiva a creare una certa atmosfera. Luke, ormai abituato all’amore della moglie per la neve, non rimase sorpreso nel constatare che anche al figlio piaceva. Scendeva finissima ma a Lorelai andava bene così. “Non è Natale senza neve” aveva detto. Fu così che quella sera andarono tutti a dormire contenti, pregustando le festività dei giorni a venire.

-

23 Dicembre

Rory stava ancora dormendo quando il suo cellulare prese a squillare. La sera prima era tornata alla locanda un po’ tardi, sua madre aveva insistito per farla rimanere con lei e Danny a vedere la neve attaccarsi visto che Luke si era opposto ed era andato a dormire. Decisamente non ci trovava niente di magico. Il problema era che la neve non ci pensava proprio ad attecchire visto che si ostinava a venir giù troppo, troppo fine. Così a un certo punto Rory si rifiutò di rimanere più a lungo e imitando Luke se ne andò a dormire. Il cellulare non accennava a smettere di suonare e Rory fu costretta a svegliarsi. Prese il telefonino e lesse il nome della persona che la stava chiamando sul display. Jess.

 “Ti ho mai forzato a svegliarti presto la mattina? Eh? No e allora perché tu lo fai con me?” gli chiese con gli occhi ancora chiusi e la voce impastata dal sonno rubato.

 “Stavi ancora dormendo? Sono le dieci” rispose lui.

 “Le dieci? Così tardi? Non dovevo rimanere a vedere la neve ieri sera.”  Si lamentò Rory ripensandoci.

 “Rory mi dispiace tanto.” le disse lui all’improvviso.

Rory aprì piano gli occhi. “Eh? Ti dispiace di cosa?”

 “Per la neve. volevo veramente essere lì e in più Kevin-“

 “Cosa cosa, aspetta!” lo interruppe Rory bruscamente cercando di capire di cosa stesse parlando. “Che c’entra la neve? Non ti seguo.”

 “Guarda fuori.” Le disse mesto.

Rory obbedì e si alzò dal letto diretta alla finestra. Con un gesto aprì le tende e ciò che vide la lasciò a bocca aperta. “No” mormorò dopo aver superato lo shock iniziale. Neve. Un sacco di neve. Centimetri e centimetri che ricoprivano ogni cosa davanti a lei. Le sembrò di non averne mai vista così tanta in tutta la sua vita.

 “Le strade sono bloccate e stanno avendo dei problemi anche alla stazione. Non ho proprio idea di come arrivare lì.” Riprese a dirle Jess seriamente dispiaciuto.

 “Ma, ma…ieri sera non si attaccava al terreno, si scioglieva subito” balbettò quasi Rory.

 “Lo so. Poi è aumentata però.”

 “Ma non si attaccava!” insistette lei sconvolta.

 “Rory respira.” Le disse Jess quasi preoccupato.

Lei lo ascoltò e cercò di ragionare. “Beh ma non è un problema. Oggi non puoi metterti in macchina ma domani magari migliora. O il 25. Si, puoi venire il 25 e nel frattempo avranno ripulito le strade e sistemato le ferrovie, non è impossibile!” disse presa dalla speranza nascente.

 “Non lo so, Rory. Le cose sembrano mettersi davvero male. Alla TV hanno detto che ricomincerà a nevicare fortissimo anche oggi pomeriggio e immagina di notte. Qui è tutto ghiacciato. Mai vista una cosa così.”

 “No, ti prego non dirmi questo.” Rispose Rory lasciando andare anche la sua piccola speranza.

 “Mi dispiace tanto, non sai quanto. Se l’avessi previsto sarei venuto subito con te.” si scusò Jess.

 “Ehi, non sei mica stato tu a far nevicare. Piuttosto incolperei mia madre e la sua danza della neve. è quasi una divinità in quel campo.”

 “Senti, nonostante le previsioni del meteo vedrò che si può fare, magari la situazione migliorerà davvero e riuscirò ad arrivare. Non durerà per sempre.” Cercò di rassicurarla. Non avrebbe mai voluto rovinarle il Natale.

Rory sbuffò triste. “Ok. Oh, che cosa stavi dicendo di Kevin?” si ricordò all’improvviso.

 “Ah si. Mi ha chiamato prima dicendomi che non dovevo essere dispiaciuto e che era un’opportunità per rivedere il libro…”

 “Insomma vuole che resti per forza. Ma lui non ce l’ha una famiglia, una ragazza…?” chiese Rory un po’ infastidita. Di solito sopportava Kevin di buon grado (qualcuno doveva pur farlo o ci sarebbe scappato il morto) ma in quella situazione proprio non riusciva a essere gentile.

 “Si, in Alaska.” Rispose Jess.

 “La sua ragazza è in Alaska??”

 “No, la famiglia. Credi che uno come lui possa avere la ragazza?” le chiese Jess scettico.

 “Ne ha una Sheldon Cooper, perché non lui?”

Jess ridacchiò per la prima volta da quando avevano iniziato la telefonata spezzando la tensione che si era creata.

 “Allora…fammi sapere se ci sono novità ok?” chiese Rory tornando all’argomento principale.

 “Certo. Non essere triste d’accordo? In qualche modo faremo.” La rassicurò con la sua voce calda.

 “Ci proverò.” Gli rispose. Si salutarono e Rory rimase sola in quella grande camera ora più che mai troppo grande per una persona sola, a guardare fuori dalla finestra.

 “Ti odio neve.” sussurrò guardando quella distesa bianca con aria minacciosa. Se l’avesse sentita sua madre…


-


Arrivata a fatica a casa ancora di umore nero, ciò che vide non l’aiutò a sentirsi meglio. Lo spazio riservato alle auto era stato completamente ripulito mentre tutto il resto del giardino era ancora ricoperto da neve. “la calda coperta” così la chiamava sua madre. Calda un corno pensò Rory arrabbiata. Ma non era finita: in mezzo a tutto quel bianco spuntava come se fosse stato lì da sempre un grande pupazzo di neve sorridente completo di cilindro nero, sciarpina rossa e bottoni sulla grande palla centrale che ne formava il petto.

 “Cosa diavolo hai da sorridere?” mormorò Rory quando gli fu vicino. Sperava che non avrebbe fatto la spia con sua madre, tutto era possibile a quel punto.

Infreddolita entrò subito in casa e trovò Luke sul divano del soggiorno con Danny sulle ginocchia, intenti a guardare un film alla tv.

 “Ehi Rory, buongiorno.” La salutò guardandola preoccupato non appena la vide. Evidentemente aveva visto il telegiornale.

 “Ciao Luke. Ciao Danny.” Rispose al saluto con scarsa energia.

 “Hai sentito Jess?” le chiese subito.

 “Si. A New York è un casino. Strade impraticabili, blocchi e quant’altro. Probabilmente non riuscirà a farcela per domani.” Lo informò.

 “Cavoli, ho visto alla tv che la situazione non era bella ma addirittura non può lasciare la città?” chiese Luke allarmato.

 “Pare di no.” Rispose Rory con una scrollata di spalle cercando di non sembrare troppo dispiaciuta.

 “è un peccato. Speravamo di averlo a casa per Natale. Anche sua madre. Tu come stai?”

 “Bene. Non è colpa di nessuno, è andata così. Vedremo come va.” Minimizzò la ragazza.

Luke riusciva a vedere che c’era di più ma non voleva essere invadente.

 “La mamma dov’è?” chiese Rory.

 “Alla locanda. è andata ad assicurarsi che sia tutto a posto. Con la neve…”

 “Già. Ha anche trovato il tempo di fare un pupazzo di neve.” commentò Rory capendo al volo di cosa parlava.

 “Sai quanto le piace la neve.” disse Luke accennando un sorriso.

 “Eccome. Che cosa state guardando tu e Danny?” chiese Rory cambiando argomento indicando il televisore.

 “Oh, Eloise a Natale. Lorelai dice che fa parte dell’educazione di Danny.” Rispose Luke alzando un sopracciglio.

Rory sorrise. “Si, è un film fantastico. Posso guardarlo con voi?” gli domandò.

 “Certo!” acconsentì subito Luke e lei si andò a sedere accanto a lui e al suo fratellino.

 

Note: Hello readers! Aggiorno solo oggi perchè tra i preparativi per il Natale e tutto il resto non ho avuto nè tempo nè voglia di forzarmi a scrivere (che poi se ti forzi esce tutto da schifo) quindi pubblico il quarto capitolo solo oggi. Sorry! Spero abbiate passato bene il Natale e che questo capitolo vi piaccia. Riuscirà il nostro Jess a fare il Xmas miracle? La situazione è proprio così critica a New York? Vedremoooo

   
 
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