Ecco il capitolo finale della storia.
Grazie per ogni singola recensione, dico davvero.
Sono molto affezionata a questa storia, in quanto in gran parte parla davvero della mia vita.
Perciò, sono davvero grata che vi sia piaciuta.
Just Believe, Cami.


17. Our beginning will never have an end.


Manca una sola settimana, una fottuta settimana e torno nel mio bel paese.
I ragazzi hanno finito per accorciare il tour, in quanto anche Louis sente il bisogno di riposo.
Dopo lo shock e ogni casino, sentiamo la necessità di tornare a casa.
Che poi vorrei proprio capire in che casa andrò a finire.
Dopo mia madre e la mia cacciata di casa mi sento una senzatetto, non so come fare ne dove andare.
Mi guardo intorno, l’ospedale tedesco è anche meglio di quello francese, tutti gli infermieri sono così puntuali e severi, a volte è fastidioso, specialmente quando spero di poter passare anche solo cinque minuti con il mio ragazzo.
E’ stupenda la scena delle dottoresse, scandalizzate che chiudono subito la porta della stanza, appena vedono un semplice bacio tra me e Zayn.
-amore, felice di tornare a casa?- sembra quasi un bambino, così sorridente.
Ogni parte del mio corpo sembra essere tornata a posto.
-certo, anche se devo ancora capire dove andare a vivere, almeno finche non trovo un appartamento mio-
La faccia di Zayn si piega in una smorfia –risolveremo anche questa, non ti preoccupare.-
Certo, come se si potesse risolvere in così poco tempo, è quasi impossibile.
Finirò in un motel per qualche settimana, a cercare un monolocale come una disperata.
A diciassette anni non si possono avere queste preoccupazioni.
Zayn nota il mio sguardo preoccupato.
-te l’ho promesso, ok? Troveremo una soluzione.-
Mi da un bacio leggero sulle labbra.
Ammetto che la tranquillità riesce a trasmettermela, ma in questo momento il problema è molto più grande di noi e delle nostre capacità.
 
Lo stress è terribile in questo periodo, mi sento così una stupida.
Le lacrime cadono dal mio viso un giorno sì e l’altro pure.
Louis tenta in tutti i modi di consolarmi, ma sa che finche non ricevo una conferma di un tetto sopra la mia testa, continuerò a soffrire.
-come può una madre comportarsi così?- urlo al mio amico.
Non sa cosa dire, mi guarda intristito ai piedi del mio letto.
-Alex, fosse l’ultima cosa che faccio, troverò una soluzione!-
Mi fa l’occhiolino, tentando di nascondere ogni sofferenza, anche se so quanto stia male anche lui.
 
LOUIS.
 
Non riesco a concentrarmi, sono le prove dell’ultimo concerto e tutto ciò a cui riesco a pensare è la mia amica.
Mi sembra di avere le mani legate, quasi fossi incapace di darle una mano.
Ma devo, in tredici anni di amicizia non ha mai chiesto davvero aiuto, ma questa volta è un segnale forte e chiaro.
Liam nota la mia distrazione.
-dai ragazzi, prendiamoci un secondo di pausa-
Ci sediamo tutti al bordo del palco.
Mi dà una pacca amichevole sulla spalla.
-qualsiasi cosa, noi siamo qua per aiutarvi-
Sorrido, quasi fosse un ringraziamento.
Guardo in faccia Zayn, è più preoccupato di me.
Harry torna dal dietro le quinte.
-ragazzi! E dopo questa chiamata di mia madre durata ben mezz’ora, posso dirvi che è la migliore nel perder tempo parlando di cose totalmente inutili!-
Scoppiamo a ridere.
-ha parlato di quanto le mancassi, del fatto che arriveranno gli architetti a casa, per mettere a posto il terrazzo-
Da quando vivo insieme ai ragazzi è tutta un’altra storia, ci sentiamo una vera famiglia.
-ah sì, ha pure detto che il bungalow nel giardino di casa è stato messo a posto.-
Non so come, non so il perché, quella frase sembrava cadere nel momento giusto.
Guardo i ragazzi sorridendo.
-è una paralisi?- chiede Niall guardandomi impaurito.
-no coglione, ho un’idea!-
Harry si siede di fianco a me curioso –beh?!-
-Harry, l’hai appena detto! IL BUNGALOW!-
Salto giù dal palco urlando.
Rido di felicità, sapendo di aver appena trovato la soluzione alla mia amica.
-cazzo è vero!- Zayn sembra avermi capito.
Man mano ognuno dei ragazzi intende la mia idea, tutti tranne Harry.
-hai bisogno di uno schemino?-
Gli prendo il viso tra le mani –il bungalow è stato messo a posto, Alex ha bisogno di una casa, IL TUO BUNGALOW FA A CASO NOSTRO!-
I suoi occhi si illuminano, finalmente ha capito.
-E’ VERO!- sorride soddisfatto di aver capito.
Dopo ogni problema, incomprensione, la soluzione viene sempre fuori.
 
ALEX.
 
-buongiorno amore!- la faccia di Zayn sembra in estasi quando entra nella mia stanza.
E’ seguito da tutti e quattro i ragazzi.
-oddio che è? Una processione?-
Ridono –no, siamo venuti per la notiziona del secolo!- urla Harry soddisfatto.
Continuo a non capire, così faccio segno di parlare.
Zayn si siede di fianco a me.
-le soluzioni arrivano quando meno te l’aspetti, sai?- mi accarezza una guancia.
Non comprendo.
Louis si intromette –hai presente la nostra casa?-
Sorrido –scherzi? Ci passo più o meno tutti i pomeriggi!-
-ecco, sai com’è fatta quindi? Anche cosa c’è nel giardino…-
-certo, c’è una piscina, con due trampolini, e un bungalow non utilizzabile-
Mi sorride –bingo-
Mi vogliono far vivere in un bungalow distrutto?
-quella famosa casetta distrutta, è stata messa in sesto!-
Non riesco bene a crederci –volete dire che…-
-CHE TI ABBIAMO TROVATO L’APPARTAMENTO BELLA MIA! SI TROVA, STRANAMENTE, NEL GIARDINO DI CASA NOSTRA!- urla felice Niall.
Sento una sensazione bellissima nascermi in corpo, sembra tutto così assurdo.
Non può essere vero.
-non ci credo…-
Zayn mi abbraccia dolcemente, così come Louis.
Li guardo dritto negli occhi, ancora una volta la mia salvezza è stata trovata da quello che è il mio migliore amico da ben 13 anni e che credo sarà per il resto della mia vita.
-sai che la convivenza potrebbe diventare un problema, vero amore?- Zayn mi sorride.
Lo avvicino dolcemente –può diventare un problema, o l’unione di tutta una vita.-
E di certo, noi due, innamorati di appena diciott’anni,  non ci saremmo mai aspettati che la verità sarebbe stata la seconda opzione.
 
6 ANNI DOPO.
 
Il suono di quel pianoforte quasi mi tranquillizza, cammino lentamente, con a fianco mio padre, lo sento piangere di gioia.
La gente mi guarda quasi affascinata da una bellezza della quale oramai sono consapevole.
Sento il mio cuore tremare quando lo intravedo, a pochi metri da me.
Mi ritrovo al suo fianco, con un ultimo bacio di mio padre.
Le parole di quell’uomo tutto in nero neanche le riesco a sentire, percepisco solo la mia totale felicità.
L’uomo della mia vita mi sorride come nessuno aveva mai fatto prima.
Guardo dietro di lui, quei tre ragazzi che ci accompagneranno per tutta una vita sorridono, sapendo di assistere ad una conferma di un legame duraturo.
Guardo dietro di me, Louis mi fa l’occhiolino, quasi se ne fregasse del luogo e del compito che sta vestendo: il mio testimone.
D’un tratto mi sento riportata alla realtà, Zayn mi prende le mani, guardandomi dritta negli occhi.
L’uomo in nero ha terminato di parlare.
-lo voglio…- escono quasi melodicamente queste parole dalla bocca del mio fidanzato.
Mi sento chiamata in causa, e dopo il solito discorso, tocca a me pronunciare quelle due fatidiche paroline.
-lo voglio-
Sorrido così sinceramente da poter dimostrare ogni sensazione provata in me in quel momento.
-Vi dichiaro marito e moglie-
Marito e moglie? Siamo davvero diventati ciò?
Ripenso al primo incontro, a quanto quegli occhi mi avessero fulminato, guardo Harry, e penso a quanto sia cresciuto da quella sera a casa sua.
Penso a Louis, e a quanto fosse riuscito a salvarmi la vita, dopo ogni mia caduta.
Penso a noi due, Zayn e Alex, due ragazzi nati per amarsi, due ragazzi coraggiosi, che hanno superato tutto ciò che due semplici adolescenti non avrebbero dovuto superare.
Zayn e Alex, due adolescenti, due innamorati, un solo vero amore, che porterà al per sempre.