Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lady Bracknell    19/08/2006    4 recensioni
Era completamente assorto. All’inizio pensò fossero solo i suoi baci, o il modo in cui gli passava la mano fra i capelli e lungo il collo, la squisita sensazione che derivava dal suo tocco, ma col passare dei minuti si rese conto che non era una sola cosa che lo assorbiva in quel modo – non era il suo tocco, il suo sapore o profumo, oppure i suoi deliziosi baci – era semplicemente lei.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
capitolo 2

Ed ecco a voi a tempo record (forse perché era corto?) il secondo capitolo!

Farò i salti mortali per riuscire a postare il terzo prima di partire per le vacanze giovedì...

Nel frattempo grazie per avere recensito numerosi ( a proposito Little Fanny, grazie mille per il papiro che dovrò tradurre all’autrice… tvb… vedrai che ti faccio appena ti prendo…!).

Qualcuno ha trovato il personaggio di Remus un po’ OOC.. secondo me questa parte gli calza benissimo, sottolinea il suo lato malandrino che pochi autori privilegiano.

Lo preferisco di gran lunga al solito Remus che fa il nobile e piange su se stesso e le sue disgrazie ( non ho detto che in quella veste non mi piaccia, è comunque adorabile... ).

Ora basta con i miei sproloqui, vi lascio alla lettura di ciò per cui avete aperto questa pagina..

 

Buon divertimento!

2.      Between the Lines.

 

“Oh, Malocchio no,” lo supplicò. “Tutti tranne lui.”

“Lupin è un mago dannatamente in gamba.” Rispose Moody. “Potresti imparare molto da lui.”

 

Tonks fece un rumore che assomigliava molto a ‘pfft’.

“E’ stato insegnante di Difesa contro le Arti Oscure l’anno prima che io in.. ehm, non insegnassi.” Grugnì Moody. “Sarebbe stato un ottimo Auror, se vuoi saperlo.”

 

“Ma... tutta la notte!” esclamò, il volto contorto in una smorfia. Moody fissò entrambi gli occhi su di lei, quello magico che tremava leggermente nell’orbita. “E va bene!” disse lei infine, alzando gli occhi al cielo.

 

Moody uscì dalla stanza borbottando fra sé, e lei tornò a dedicarsi all’allestimento di falsi testimoni oculari che avrebbero dovuto affermare di aver avvistato Sirius e fissò la pergamena con aria truce.

Dodici ore, intrappolata nel sottobosco fuori dalla tenuta dei Malfoy con Remus Lupin. Terribile. L’intera notte... gemette al pensiero e diede un colpo alla tavola con la testa.

 

Era così occupata a compiangersi immersa nella sua relazione che non notò nemmeno Remus entrare.

“Buona sera,” disse lui e lei alzò la testa, sorpresa.

 

“Hai visto Moody?”

 

“Sì,” rispose Remus attraversando la stanza e studiando con interesse la libreria. “Sono impaziente al pensiero di avere il piacere della tua compagnia, tutta la notte. E vedo che tu sei felicissima alla prospettiva di avere la mia.”

 

Lo guardò con gli occhi socchiusi, incapace di capire se il suo commento fosse sarcastico o meno.

 

Remus scelse un libro e, invece di portarselo nella sua stanza, come Tonks si aspettava, si sistemò in una delle poltrone accanto al caminetto e sfogliò le pagine finché non ebbe trovato quello che cercava.

 

Tornò a dedicarsi alla sua relazione, ma dopo alcuni minuti, passati a fissare la pergamena con aria assente, realizzò di non riuscire proprio a concentrarsi.

 

“Hai davvero insegnato Difesa contro le Arti Oscure a Hogwarts?” gli chiese.

“Perché?” domandò, senza alzare gli occhi. “Hai bisogno di aiuto con i compiti per casa?”

 

Tonks lanciò uno sguardo alla pila di pergamene s cui stava lavorando e poi tornò a fissare lui, accigliandosi. Infastidita dal fatto che non avesse nemmeno alzato lo sguardo per notare la sua occhiataccia, accartocciò un pezzetto di pergamena bianca e glielo lanciò, prendendolo sulla tempia e facendogli cadere un ciuffo di capelli sugli occhi. Rimase abbastanza colpita nel vedere che la cosa non lo aveva minimamente turbato.

 

“Sembri proprio il tipo.” Disse.

“Il tipo?” chiese lui, inarcando un sopracciglio.

“Per essere un insegnante”

“Fammi indovinare,” disse, voltando pagina, “Siamo tornati di nuovo sul fatto che sono noioso?”

“Non necessariamente,” rispose. “E’ solo che mi stavo chiedendo... io ero sempre nei guai a scuola.”

“Ci avrei scommesso.”

 

Giocherellò con la fine della sua piuma per un attimo, studiandolo. Non riusciva mai a capire cosa stesse pensando, e lo odiava.

 

“Scommetto che tu non ti sei mai messo nei guai.”

“Non sono mai stato preso.” Disse, guardandola con uno sguardo vagamente malizioso. “C’è differenza.”

 

Lei represse un sorriso con grande difficoltà. Risposta interessante, pensò. Si mordicchiò l’unghia del pollice e lui tornò alla sua lettura.

“E che tipo di guai combinavi?”

“Qualsiasi cosa.”

“Provalo,” lo sfidò. “Qual è la cosa peggiore che tu abbia mai fatto?”

 

Remus sospirò e girò pagina, per un momento lei pensò che non avrebbe risposto.

“Ho spinto tre altri studenti ad eseguire un incantesimo altamente avanzato e pericoloso, per non dire illegale, su di loro, e in una occasione ho quasi ucciso qualcuno. Tu?”

 

Alzò lo sguardo, le sopracciglia inarcate in un’espressione di garbata curiosità, e Tonks deglutì. Non si era aspettata qualcosa del genere. “Ho fatto diventare rosa i vestiti di Piton, una volta.” Mormorò debolmente.

 

“Sono sicuro che fosse molto attraente,” disse, “ma ho sempre preferito Severus in un abito di pizzo, e magari mentre indossa un cappello con sopra un avvoltoio impagliato.”

 

“Cosa?”

 

Remus le fece il più debole dei sorrisi.

“Uno dei miei studenti aveva molta paura di Severus,” disse, “e quando abbiamo affrontato i Mollicci, l’ho convinto a pensare a Piton con addosso i vestiti di sua nonna. Il risultato è stato decisamente più divertente di quanto mi fossi aspettato.”

 

“Piton l’ha poi scoperto?”

“Oh, sì,” le assicurò Remus. “Era sulla bocca di tutti.”

“E cosa ha detto?”

“Ci ha riso sopra.”

“Davvero?” chiese, sporgendosi verso di lui, scioccata.

“No.”

 

Lei rise e Remus sorrise leggermente prima di tornare al suo libro. Tonks avrebbe voluto parlare ancora con lui, ma non riusciva a pensare a niente da dire, e più tempo passava, più imbarazzante sarebbe stato.

 

Con riluttanza riportò la sua attenzione agli appunti sugli avvistamenti di Sirius per la sua relazione mensile su di lui. Yorkshire, pensò. Sì, dovrebbe essere un bel posto per...

 

La pergamena accartocciata la colpì sulla fronte, in mezzo agli occhi. Alzò lo sguardo su Remus per vederlo mentre voltava pagina serenamente, non guardando nemmeno dalla sua parte.

 

Ma sapeva che era stato lui.

 

Si trattenne dall’impulso di chiamarlo bastardo e represse un sorriso. Forse trascorrere una notte con lui non sarebbe stato poi così male, dopo tutto.

 

 

 

Questo è quello che pensi tu, cara Tonks... ma niente spoiler, spiacenti, dovrete aspettare il prossimo capitolo per sapere cosa succederà…

 

Fine secondo capitolo, ancora 6 alla fine.

 

L’ultima volta ho dimenticato di segnalarvi il sito dove potete trovare l’originale: www.fanfiction.net  l’autrice è Lady Bracknell e il titolo è invariato.

 

Continuate a seguire, perché sarà sempre meglio!

 

*-* Nonna Minerva *-*

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lady Bracknell