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Autore: xflashdelirium    03/01/2012    4 recensioni
“HAKUNA MATATAAAAAA”
“Zio, smettila di strillarmi nell’orecchio, tanto mi stavo per alzare”borbottai.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Seeee vabbè non ci credo.Ti ha davvero chiamato un manager di una band?" domandai.
"Ti sembra che io stia scherzando?" si grattò la testa " Vuole che io diventi il batterista del gruppo"
"Pff" scoppiai a ridere "Ma davvero? E chi sono?Hai accettato?"
" Sono una band inglese emergente.Comunque no, non ho accettato. Non credo di poter passare dal rock al pop solo perchè me lo chiede un manager"
"Hai fatto bene"
Mi andai a preparare poichè quella sera sarei uscita con Violet, la mia migliore amica. Aveva 17 anni come me. La amavo perchè era tutto ciò che non ero io:simpatica, bella, positiva.
Mi vestii con jeans stretti scuri, e una maglia nera con pailettes che scopriva una spalla. Il tutto era accompagnato da un trucco leggero, poca matita, poco fondotinta e un velo di lucidalabbra trasparente.Per quanto riguarda i capelli decisi di lasciarli 
come erano, cioè sciolti.
"Ciao Vivì"
"Ciao Liz...Comunque non devi dirmi niente riguardo ad oggi, e se vuoi conforto e quant'altro, io ci sono, anche per un abbraccio"
"Lo so, lo so grazie"  l'abbracciai.
Fu l'abbraccio più lungo della mia vita e il più tenero e sincero. Com' è che si dice, 'I fidanzati vanno, gli amici restano' ed era così. Decidemmo di andare al pub/discoteca a Lincoln Street, Violet diceva che lì si potevano trovare i ragazzi più fighi di tutta Londra, tra i quali ci sarebbe stato sicuramente Brian, definito dalla mia amica 'figherrimo'.Non ci ero mai entrata ma già a due miglia di distanza potevi sentire 
la musica.
Il locale era strapieno. Quasi mi vergognavo ad essere lì, in fondo non conoscevo nessuno apparte Violet. L'afferrai per un braccio per non perderla. Tutt' intorno era un magma di buio, corpi, colori, musica: tutto si fondeva nell'atmosfera della discoteca,
era impossibile distinguere una cosa dall'altra, una persona dall'altra. Le luci psichedeliche mi stancavano gli occhi, riuscivo a malapena a vedere i miei piedi.
"Liz ti presento Mark, Owen e Amy" quasi urlò Violet.
"Piacere sono Liz" e strinsi la mano a tutti e tre. Mi avvicinai all'orecchio di Violet e le dissi:"Andiamocene per favore"
"Siamo appena arrivate!" rispose, e mi porse una birra. All'inizio esitai a prenderla, ma poi mi ritornarono in mente le vicende vissute durante quella giornata: la colazione, la rottura con Ricky...
La nottata andò avanti, scolando litri e litri di birra accompagnati da qualche coctail misterioso offerto dagli amici di Violet. Cos'altro mi ricordo? Assolutamente niente. 
Mi risvegliai il giorno dopo nel mio letto con un mal di testa assurdo. Mi alzai, andai in cucina e mi avventai sulla tazza di caffè bollente che aveva lasciato mio zio. Lo sentii parlare dal suo studio.
"Zio vado a farmi la doccia" strillai.
"Si va bene" rispose dall'altra stanza.
Mentre imprecavo  perchè non riuscivo a regolare la temperatura dell'acqua, pensai a cosa successe la notte prima. Cos'era successo al pub? Come ero tornata a casa? E Violet?
Uscii dalla doccia, presi un accappatoio e lo avvolsi intorno al mio corpo. Aprì la porta del bagno e scesi in cucina per prepararmi qualcosa da mangiare, magari un toast o pane con la nutella.Mi affacciai al salotto per vedere se mio zio fosse uscito.
"Allora le volevo fare questa propost..."  il tizio non finì la frase che mio zio esordì con un "Ecco questa è mia nipote Elizabeth"
Che figuraccia. Mezza nuda, col pane e nutella ficcato in bocca e i capelli grondanti d'acqua. Benissimo.
"Ma tu non sei quell.." mi guardò un  biondino.
"Piacere, scusate, mi asciugo e sono subito da voi"dissi.
Ingoiai ciò che stavo mangiando e andai subito ad asciugarmi. Indossai dei pantaloncini e una t-shirt con la scritta Ramones. Quando ritornai in salotto Tommy e il signore stavano ancora parlando. Con loro c'erano altri cinque tipetti che mi squadravano
neanche fossi stata un'aliena.
"Scusate per prima, sono Elizabeth Lee, nipote di Tommy" strinsi la mano all'uomo, che poco dopo mi rivelò di essere un manager. Quindi dedussi che i ragazzi comodamente seduti nel divano erano i one direction.
"Allora le propongo di diventare il batterista dei one direction"disse l'uomo.
"No, le ho già risposto di no al telefono, quindi è no!"
"Deve considerare che potrà usufruire di molti privilegi"e continuò "Inoltre avrà uno stipendio cospicuo, ben 10.000 sterline a serata"
"Ma la vostra musica...E'...Come dire...Diversa da quella che suono io. Non è rock, è pop giovanile per ragazzine con gli ormoni a palla"rispose in tono sarcastico, e aggiunse "A meno che... Mi aggiungo alla combriccola solo se si farà almeno un singolo rock!"
"Beh...Non lo so...Forse..." balbettò "Si ci stiamo, faremo questo singolo!" si intromise il ragazzo riccio.
"Visto che i ragazzi hanno casa a 60 miglia da qui, sarà meglio che affittino una casa qui vicino, e fortunatamente la casa accanto alla vostra è al caso nostro!Così potrete fare le prove senza attraversare mezza Inghilterra" concluse John, il manager.
"Bene ragazzi  allora ci vediamo domani, ciao" disse Tommy. Io non pronunciai parola, mi limitai a scuotere la mano in segno di saluto.
Prima che tutti se ne andassero il biondino mi guardò di sfuggita balbettando qualcosa di incomprensibile anche per me, poi "Senti ma ti ricordi di me?"Voleva sicuramente dirmi qualcosa, ma non fece in tempo poichè il coetaneo con i capelli neri e l'orecchino lo prese sotto braccio, portandolo fuori.
Mi persi per un millesimo di secondo nei suoi occhi profondi, mai visto un azzurro così intenso.
Dopo che  se ne furono andati presi le mie medicine, diedi da mangiare a Pogo e mi complimentai con mio zio per l'accordo raggiunto. Non che vivessimo male sia chiaro, anzi avevamo una bella casa e Tommy riusciva benissimo a sostentarci entrambi suonando qua e là in locali londinesi. Certo che con 10.000 sterline la nostra vita sarebbe cambiata radicalmente. 
Ripresi le ultime forze e mi ficcai sotto le coperte. Tuttavia non feci a meno di ripensare al ragazzo biondo e alle suo parole. Chissà che voleva. Bah.




Tonna's space :3
ok ok...pensavo che anche questo capitolo fosse più lungo invece ._. 
dal prossimo capitolo entreranno in scena i one direction.Spero continuate a seguirmi .
Baci xphenomeniall
  
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