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Autore: Sbici9320    05/01/2012    1 recensioni
La nostra storia inizia con due sorelle Kate e Zoe, molto attaccate l'una all'altra. Passano un'infanzia splendida, vivendo in un cottage nelle campagne irlandesi insieme ai genitori. Ma la loro serenità sarà presto infranta...
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Sono ormai 7 anni che Kate e Zoe vivono con la zia, naturalmente la mancanza dei genitori non sarebbe mai potuta essere compensata completamente, ma zia Anne ce l'aveva messa tutta per non far mancar loro mai nulla.
Sette anni sono davvero tanti, e vivere l'intera adolescenza senza i genitori fu veramente difficile per le gemelle: affrontare le prime cotte, i primi rifiuti, i cambiamenti del loro corpo senza potersi confidare con la loro madre; portare il primo vero ragazzo a casa e non poter vedere la reazione di gelosia di un padre, che si vede portar via la sua bambina da un piccolo uomo e che capisce che la sua bambina è ormai una donna.
Tutte cose che non hanno potuto condividere con altri al di fuori della giovane Zia che ha cercato in tutti i modi di far loro da madre, da padre e da sorella maggiore.
Lei è il loro punto di riferimento, il loro sfogo, la loro famiglia.
Zoe, così diligente e sensibile, aveva attirato l'attenzione di Jason, il ragazzo più carino ed intelligente del liceo.
Le si avvicinò un giorno, dopo la lezione di chimica, con la banale scusa di chiederle degli appunti.
La fissò negli occhi: " Sai Zoe, hai davvero degli occhi stupendi e la tua pelle odora di fiori."
Nessuno le aveva mai parlato così. Il suo viso si infiammò e l'unica parola che riuscì a sospirare fu un :"Grazie!", prima di svenire e ritrovarsi al risveglio in infermeria, sotto lo sguardo preoccupato di Jason che le stringeva la mano, sfiorandole delicatamente la fronte.
Fu amore a "primo svenimento" e da allora furono inseparabili.
Anche Kate non era da meno. Sempre da buona "maschiaccio", tutti i pomeriggi dopo scuola aveva gli allenamenti di Football. Era il capitano della squadra femminile, e grazie al suo forte carattere, riusciva a motivare le sue compagne anche quando le partite non andavano bene.
Questo suo modo di fare battagliero e motivante, conquistò il cuore di Nick, il giovane allenatore della sua squadra, appena diplomato alla Dublin University, grazie alla borsa di studio per meriti sportivi.
Si misero assieme il giorno della vittoria del campionato femminile: mentre Kate veniva portata in trionfo dalle cmpagne di squadra e la acclamavano come "campionessa", Nick le si avvicinò sfiorandole una guancia, sporcata dal fango del campo, e le sussurrò all'orecchio: "Sei la mia campionessa!"
E lei, che non era mai stata sorpresa da nessuno in vita sua, gli rispose, sempre sussurrando: " E tu sei il mio campione, baciami"
Il loro bacio fu lungo e romantico, talmente stupendo da far moltiplicare le acclamazioni dagli spalti dello stadio.

Erano passati alcuni mesi e le due ragazze e i rispettivi ragazzi si vedevano spessissimo. 
Ma quel giorno, Nick era partito per gli U.S.A per dirigere una squadra del Texas e Jason aveva un esame di preparazione al test di ammissione all'università.

 

Kate si trovava ad ascoltare l'i-pod sdraiata sotto un'albero di corbezzoli, i suoi pensieri volavano al di là dell'oceano, verso Nick. Ma poi fu distratta:qualcosa le camminava su un'orecchio. Si alzò di colpo, scosse la testa velocemente e con grande violenza, poi si guardò attorno ma non vide nulla. Così si sdraiò di nuovo. Successe ancora una, due, tre volte,ma poi con un gesto pronto riuscì a catturare l'insetto. Questo si dimenava tra le sue mani freneticamente. Voleva uscire e volare via, ma non ci riusciva. In quel preciso istante, Zoe la chiamò da dentro la villetta:
 

-Kat!!! Sei sempre la solita disordinata!!! Dove hai messo i miei appunti??? Lo sai che ho un'esame importante domani!! Dove sono??? Sbrigati vieni a cercarli!!
 

E Kate, sbuffando, rispose:-Arrivo!! Solo un secondo!!! Sono occupata a lottare contro un insettaccio!!


A quella parola la creatura tra le mani di Kate si infuriò! Puf!!! Un scintillio di polvere brillantissima uscì dalle mani della ragazza e l' "insettaccio" scomparve. Ancora frastornata dall'accaduto, rientrò in casa e ridiede gli appunti alla sorella, disperata.
"Cosa poteva essere stato?",pensò.
Quella notte non dormì, pensando a quale insetto avrebbe mai potuto fare una cosa così MAGICA!



Il giorno successivo Kate decise di non dire nulla alla sorella per evitare di essere trattata da pazza allucinata. Così la giornata si svolse come se non fosse accaduto nulla e fosse stato solo un sogno ad occhi aperti.
Le ore scolastiche trascorsero velocemente, ma Kate non aveva ascoltato una sola parola pronunciata dai professori. Continuava a pensare a quelle scintille che erano uscite dalle sue mani. "Cosa poteva essere??? "pensò,era lei che era impazzita? I pensieri su quello strano insetto sovrastavano anche i pensieri romantici che aveva per Nick, ancora impgnato negli States fino all'autunno. Voleva assolutamente scoprire di cosa si fosse trattato, così decise di tornare sotto allo stesso albero ed aspettare di imbattersi di nuovo in quel piccolo essere.
Passarono alcuni giorni e Kate trascorreva l'intero pomeriggio ad aspettare. Zoe si preoccupò per la sorella, percepiva che qualcosa in lei era cambiato, ma non capiva cosa. Così andò a parlarle:

-Kate! Si può sapere cosa ti succede? E' accaduto qualcosa di cui non sono a conoscenza? E' per Nick?

   Vedrai che tornerà più presto di quanto pensi...Ehi mi stai ascoltando? Perchè non mi parli? Cosa ho fatto? Siamo sempre state vicine! Anche dopo la morte di mamma e papà non ci siamo mai più staccate...ma ora?? Cosa è cambiato?

-Senti Zoe, non è una cosa facile da spiegare e sai non so bene nemmeno io di cosa si tratti. E' successa una cosa surreale, mi prenderai per pazza già lo so...

-Pazza?? Kate ma cosa stai blaterando?? Non ti seguo.

-Niente, lascia stare..ti racconterò tutto quando ne saprò qualcosa in più. Ti dispiacerebbe lasciarmi sola??? 

Zoe, esterrefatta, non disse nulla e se ne andò pensando a quanto fosse cambiata la sorella che le diceva sempre tutto, che andava sempre da lei per ogni cosa e che sapeva benissimo che di lei si poteva fidare.

Intanto Kate era rimasta là, sotto all'albero come sempre in attesa, ma anche lei si rese conto di non riconoscersi più.

-Ma che mi prende??- disse tra sè e sè. Decise di tornare in casa e di non pensare più a quel "insettaccio".

Tornò ad essere la Kate di sempre, ma solo per un paio d'ore. Quella notte la vita delle due sorelle fu modificata per sempre. 

   
 
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