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Autore: Sheart    05/01/2012    3 recensioni
“Non preoccuparti, ci rincontreremo. Te lo giuro, fidati di me..ti prego, piccola” bisbigliò dolcemente asciugandomi le lacrime che rigavano lentamente le mie guance. Aveva bisogno di me, non volevo lasciarlo, ma sentivo quella solita sensazione che ogni volta mi portava via da quel mondo. Quel mondo che fino a pochi mesi prima potevo solo immaginare leggendo i libri Fantasy che mi piacevano tanto. Sentivo la mia immagine diventare sempre più sfocata..come nebbia. Sarebbe stata davvero l'ultima volta che lo avrei visto? No,no,no accantonai quel brutto pensiero. Volevo fidarmi di LUI perchè...perchè..io.
“ IO TI AMO!!!” lo dissi ad alta voce senza accorgermene, ma che importava; quella era la verità e dovevo dirglielo. Lui sorrise. Sorrise radioso come un bambino quando vede per la prima volta il mare. “ TI AMO ANCHIO”.
E così finì tutto...o forse no...
Spero con tutto il cuore che questa storia vi piaccia, io ci sto mettendo tutta me stessa! E' la prima storia che scrivo quindi so che non è il massimo. Per migliorare avrò bisogno del vostro aiuto quindi sono ben accette anche le critiche..ma siate buoni :P . Fatemi sapere cosa ne pensate, baci.
Giulia *-*
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Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4. L'uroboro

Quella mattina mi sentivo meglio; niente senso di nausea o di svenimento e niente mal di testa. Era sabato, la scuola era chiusa ed era una bellissima giornata di sole quindi avevo deciso di andare a fare un giretto per i negozi in centro accompagnata dalle mie amiche e da mio fratello. Si, avete capito bene; mio fratello che fa shopping (cosa che detesta) con tre ragazze...strano vero? L'ho pensato anchio quando lui mi ha chiesto di venire con noi ma poi ho pensato anche che poteva servirci qualcuno che portasse le buste!!
"Oddioo guardate quel vestitino!! Non è bellissimo?" Rachel aveva un sorriso da un orecchio all'altro, le mani appoggiate ad una vetrina e gli occhi luccicanti fissati su un manichino vestito da un abito corto bianco a fiori rosa pallido, con un bellissimo corpetto e la gonna svasata a vita alta. Semplice ma bellissimo.
"E' fantastico e sono certa che starebbe benissimo con la tua carnagione!" le mie parole le illuminarono il viso ancora di più "Lo pensi davvero?" si rivolse prima verso di me che annuii decisa, poi verso Tyler, che preso alla sprovvista balbettò imbarazzato "C-certo, ti starebbe molto bene"  e infine a Grace che la incitò " Cosa aspetti?! Vai a provarlo!". Entrammo nel negozio che era davvero molto elegante e raffinato; parquet di noce, lampadario in vetro che scendeva con ornamenti a foglie e pendenti a gocce, pareti sulle tonalità pesca e rosa antico, la cassa e le poltroncine bianche in stile barocco di fronte a una parete coperta per una metà da un grande specchio e per l'altra metà da 3 spogliatoi di legno con le tendine dello stesso colore della parete. Appena entrammo la commessa da dietro la cassa con delle dita affusolate e piene di anelli scintillanti e vistosi abbassò gli occhiali sulla punta del suo naso alla francesina e ci squadrò dalla testa ai piedi. Ci sentivamo tutti fuori posto con i nostri jeans e semplici magliette a mezze maniche e iniziavo a dedurre dall'ambiente sofisticato che il vestitino di cui si era letteralmente innamorata Rachel costasse un occhio della testa ma non dissi niente (anche se non ce n'era bisogno perchè l'avevano capito tutti).
"Buongiorno, posso aiutarvi?" disse la commessa facendoci un sorriso forzato e continuando a guardarci di sottecchi come se fossimo gli assassini del Fashion.
"Si, grazie. Vorrei provare quel vestito in vetrina." chiese Rachel con tono pacato e cordiale mentre indicava il vestitio con l'indice. Forse non l'avevo mai vista così seria!
"Mmm...quello? Ne sei sicura, ragazzina?"
"Ha detto che vuole provarlo." Ty si intromise evidentemente infastidito da quell'atteggiamento fin troppo altezzoso.
Quando Rachel uscì dal camerino rimanemmo tutti a bocca aperta, quel vestito sembrava cucito apposta per lei.
"Sembri una principessa, sei bellissima!"
"Grazie, Alyssa" mi sorrise ma sembrava delusa "Però non credo di potermelo permettere!!" sussurrò per non farsi sentire dalla commessa e mi mostrò il cartellino dove c'era scritto il prezzo: 800 dollari?!
"Hei tu, la smetti di sorridere in quel modo?! Sembri uno stoccafisso! Se hai qualcosa da dire, dilla" guardò Tyler con due fessure taglienti al posto dei soliti dolci occhioni castani.
Lui rise di gusto inarcando un angolo della bocca verso l'alto e guardandola insistentemente facendola innervosire ancora di più. Lei lo ignorò e infine cercò Grace alle nostre spalle per chiederle il suo parere. Ci voltammo tutti ma Grace non c'era, dov'era finita?! Ci guardammo intorno e mentre Rachel tornava nel camerino per rimettersi i suoi vestiti noi uscimmo dal negozio  sotto lo sguardo corrucciato della commessa. Stavamo iniziando davvero a preoccuparci quando Ty mi afferrò e mi indicò col mento un punto della piazzetta di fronte, in direzione del bar. C'erano un ragazzo e una ragazza seduti a tavolino che si stavano baciando. Guardai male Ty, aveva voglia di prendere in giro due piccioncini proprio in quel momento?! Non potevo crederci.
"Guarda bene..." mi disse, così mi voltai di nuovo. Rimasi spiazzata, non avrei mai voluto vedere una cosa del genere: Will, il "fidanzato" di Grace, con un'altra ragazza. Ora era chiaro il motivo per cui Grace se ne era andata senza dirci niente. Poverina...doveva essere a pezzi, si fidava così tanto di Will e anche per noi ormai era diventato un amico.
"Devo andare a cercarla...forse so dov'è. Tu rimani con Rachel, ci vediamo a casa."così  mi liberai delicatamente dalla stretta di mio fratello e iniziai a correre verso un vicoletto che portava direttamente al Parco delle Orchidee, il posto preferito di Grace. Ogni volta che era triste la trovavo sempre lì, seduta sulle panchine di fronte alla fontana a forma di donna ricoperta di rose che versa l'acqua da un vaso. Quel giorno il vicoletto era molto buio nonostante fosse quasi mezzoggiorno...perfino più buio di quella fredda sera di novembre dell'anno prima in cui io e Rachel l'avevamo percorso per andare da una Grace sconvolta dalla decisione di divorziarsi dei suoi genitori. Andavo a passo spedito verso la fine del vicolo da cui proveniva una luce soffusa  cercando di tastare il terreno e di orientarmi con le braccia tese in avanti. D'un tratto la figura nera di un ragazzo mi si stagliò di fronte, non riuscivo a vedere altro che una sagoma alta e possente appoggiata al muro con le braccia incrociate e sembrava mi stesse aspettando. La luce che proveniva dalla fine del vicolo illuminava leggermente parte del suo viso spigoloso indurito dagli occhi felini e dalle scure e folte sopracciglia. Le labbra carnose sembravano sigillate in una specie di sorriso provocante e i capelli castani portati all'indietro avevano diversi riflessi dorati. Bellissimo...ma tenebroso. Le mie gambe erano paralizzate, i battiti del mio cuore accelerati e gli occhi sbarrati e non sapevo dire precisamente se fosse per la paura che incuteva quel ragazzo o per l'aura di bellezza e di mistero che si portava addosso. Iniziò a camminare verso di me finchè non fu tanto vicino da riuscire a sentire il suo lento respiro sul mio viso. Era più alto di me almeno di 15 cm e due cose mi saltarono subito all'occhio: il grigio scintillante dei suoi occhi e un tatuaggio coperto per metà dal colletto della giacca di pelle nera. Quel disegno mi ricordava qualcosa...lo avevo già visto in qualche libro. Era un bellissimo drago alato che si mordeva la coda formando un cerchio perfetto, eterno.
Eterno...ma certo!! Mi balenò nella mente l'immagine della pagina di un libro Fantasy che avevo letto qualche mese prima. Quel disegno si chiamava Uroboro, rappresenta la natura ciclica delle cose, l'eterno ritorno...!!!
"Cosa ci fa una bella ragazza come te tutta sola in un vicolo buio?" domandò quel ragazzo avvicinandosi ancora di più. Non sembrava avere buone intenzioni, no affatto. Ero in panico, i battiti del mio cuore erano tanto forti che forse riusciva a sentirli anche lui e non potevo muovermi nonostante il fatto che la mia mente stesse urlando "Diamine, muovi queste chiappe e scappaaaa!!". In più iniziavo a vedere le immagini sfocate e contorte e sempre più scure...non sarà che....??


...Si, proprio come pensavo. Cavolo questo maledetto posto mi attirava sempre nei momenti meno opportuni! Ero preoccupata per ciò che quel ragazzo avrebbe potuto fare al mio corpo, forse non avrei sentito nessun dolore  perchè quella che si trovava lì, in quel mondo incantato era il riflesso della mia mente, della mia anima ma...se mi avesse uccisa (intendo se avesse ucciso il mio corpo...oddio che confusione) sarei rimasta intrappolata lì per sempre??? Nella mia mente si stavano susseguendo i presagi più brutti e sconvolgenti al mondo quando sentii un sottile fruscio alle mie spalle e mi voltai sicura di trovare Ryan, l'angelo del sangue che avevo incontrato l'ultima volta. Fino a quel momento non mi ero resa conto di essere così impaziente di rivederlo...
E invece non era lui, era il ragazzo del vicolo e sembrava sconvolto di vedermi lì, quasi quanto lo ero io di vedere lui in quel posto. La strafottenza e la malizia sul suo volto avevano lasciano il posto ad un' emorme curiosità e meraviglia.
"T...tu riesci a raggiungere Dibyon??" mi chiese.
"Beh se è il nome di questo posto, si riesco a farlo. Anche se non so come."
Il suo atteggiamento era completamente cambiato; prima sembrava volesse divorarmi con gli occhi ed ora invece sembrava un bambino che aveva scoperto qualcosa di fantastico ma non avrei abboccato, non mi sarei fidata di lui.
"Da quanto tempo?"
"Non credo siano affari tuoi. Piuttosto, tu chi sei e che ci fai quì? Pensavo che tutto questo fosse solo frutto della mia immaginazione . Ma tu eri reale, lo so , ne sono certa." più che riempirlo di domande stavo cercando di convincermi che non ero pazza e lui me lo confermò:
"Non è affatto frutto della tua immaginazione. E' molto, molto di più...non sottovalutarlo. Dibyon è reale ma fa parte di un'altra galassia. Una galassia nana ellittica lontana 6 parsec dalla nostra Via Lattea, per essere precisi."
"S...sei parsec?! E' tantissimo!!" ricordavo vagamente la spiegazione di scienze dello scorso anno sulle unità astronomiche: "il parsec equivale a 3,26 anni luce  e quindi 6 parsec a..."
Mentre io stavo ancora attivando il cervello per fare quel calcolo lui aveva la risposta già pronta. Incredibile.
"19,56 anni luce che sarebbero approssimativamente 1 milione, 236 mila, 994 volte la distanza tra la terra e il sole."
Cosa?! Quel ragazzo doveva avere una calcolatrice impiantata nel cervello!!! Era impossibile fare calcoli del genere a mente!
"Smettila di guardarmi come se fossi un uomo-robot super intelligente." disse infastidito "Devo andare, non una sola parola Alyssa. Per favore."
" Non avevo detto di chiamarmi Alyssa...si può sapere perchè tutti conoscete il mio nome quì?!" Inutile, stavo gridando al vento. Lui se ne era già andato.
" Hei, calma. Lo saprai." ...e perchè arrivate tutti all'improvviso alle mie spalle spaventandomi a morte?!...pensai.
" Ciao Ryan, non ti avevo sentito arrivare. Eri quì da molto?"
"Abbastanza da origliare solo l'ultima frase. Comunque sono contento che tu sia tornata da me."
"Beh non è che sia proprio mia intenzione..." risposi stizzita ma un attimo dopo me ne pentii. Nei cerulei occhi di Ryan vidi un lampo di delusione che mi lasciò spiazzata.
"Mi dispiace, non volevo offenderti" cercai di scusarmi e subito ritornò quel bel sorriso sul suo volto.
"E' tutto ok, ti capisco; deve essere molto difficile per te avere tutta questa confusione in testa. Voglio aiutarti quindi ti porterò a visitare il nostro quartiere e ti spiegherò un pò come funziona da queste parti. Sempre se ti fa piacere, ovvio!"
"Certo!!" Mi brillavano gli occhi...non vedevo l'ora. Finalmente avrei saputo qualcosa di questo posto...come l'aveva chiamato....Dibyon?.
"Perfetto. Prego Madame." disse Ryan porgendomi il braccio come un vero gentiluomo del 700.



Angolo dell'autrice

Eccomi quì! :) Prima di tutto vorrei ringraziare tutte voi che mi state sostenendo, voi che leggete, che commentate e che avete messo la mia storia fra le seguite o preferite. In particolare un grandissimo grazie va a Sixtina, BlissAriel, LittleKappa, _Mrs Styles_ , Stella 94 e Candystar.
 Bene, ora vorrei parlarvi di una cosa che riguarda i personaggi. Qualche settimana fa navigando sul web ho trovato qualche foto di attori/attrici, modelli/e che potevano avvicinarsi molto ai personaggi di questa storia per il loro aspetto fisico. So che immaginarseli è molto più interessante e divertente per alcuni (anche per me spesso :P ) e che poi si può rimanere delusi. Un pò come quando si legge un libro e poi si vede il film...spesso è molto meglio il libro. Vi dico tutto questo per non rovinare le aspettative di qualcuno che preferisce seguire la propria fantasia e immaginazione quindi se volete vedere le immagini andate moooooolto giu...se non volete farlo..FERMATEVI QUì !! ;)
Ps: la prima immagine è il tatuaggio del  nuovo ragazzo.
Baci,spero vi piaccia il 4° capitolo e anche i personaggi!!!

































Tatuaggio simbolo dell'immortalità (uroboro):





Alyssa:





Grace e Rachel:





Tyler:





John:





Ryan:


E il nuovo ragazzo.....ve lo farò vedere la prossima volta :P
  
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