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Autore: Scaramouch_e    06/01/2012    1 recensioni
[aggiornamento del 23.07.2019: questa storia rimarrà incompiuta. Mi sto dedicando ad altro, ma non la voglio cancellare, e o eliminare. Quindi rimarrà qui, senza conclusione. Scusatemi.]
C'è Elizabeth Bennet una delle figlie della numerosa e benvoluta famiglia Bennet la quale incomincerà la sua nuova avventura a Hogwatrs con la sua simpatia e ironia.
C'è Fitzwilliam Darcy, figlio della nobile famiglia Darcy incomincia anche lui l'avventura volendo liberarsi del nome che porta.
C'è Charlie Weasley, figlio di Arthur e Molly Weasley che ha per amico il giovane Fitzwilliam.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Famiglia Weasley, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Altro contesto
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capitolo VI disclaimer: io non scrivo a scopo di lucro. Tutti i personaggi sono rispettivamente di Jane Austen (per quanto concerne Pride and Prejudice) e di J.K. Rowling (per Harry Potter.)
Buona lettura! :)

Magic and Prejudice.


Arrivò Halloween e Albus Silente aveva organizzato non solo il solito banchetto, ma anche un gran ballo per festeggiare il decimo anno senza Voldemort.

Il vecchio preside a inizio anno, aveva dato l’annuncio che oltre il ballo ci sarebbe stata una gradita sorpresa e molti studenti bisbigliavano su quale fosse: per alcuni si trattava sicuramente di lupi mannari, troll e vampiri non addomesticati portati dal loro nuovo professore di difesa contro le atri oscure; altri invece dicevano che ci sarebbe stato alcool a volontà e giovani e innocenti veele ad accompagnare il ballo; altri ancora speravano che Albus Silente avesse invitato il nuovo complesso rock, le Streghe Stravagarie che faceva follie nel cuore di parecchie studentesse.
Il preside aveva tenuta nascosta l’identità di questa sorpresa persino ai prefetti e caposcuola, ed essi non erano del’umore adatto, visto che gli altri continuavano a chiedere cos‘era.
Quindi, quando arrivò Halloween i prefetti e i caposcuola compreso Charlie, sembravano tutti più rilassati.

La mattina c’era normalmente lezione, e i Grifondoro e Corvonero avevano cure delle creature magiche insieme.
“Non mi fare domande su cosa ci sarà stasera.” disse Charlie, stanco, arrivando dietro a Lizzy e facendola spaventare.
“Non ti farò domande, basta che tu stai fermo!” sibilò la ragazza all’amico osservandolo torva.
Charlie alzò le braccia in segno di resa.
 “Tu con chi vai al ballo?” domandò Charlie sbadigliando, osservando Elizabeth la ragazza sbuffò.
Forse era l’unica ragazza a Hogwarts a non essere agitata per il ballo, ma anzi era così tranquilla che non aveva nemmeno pensato a chi invitare, anche se aveva ricevuto diverse proposte, ma non aveva pensato ancora con chi andare.
“Con nessuno.” sbottò dopo un attimo di silenzio. “Io non ho invitato nessuno, ho ricevuto molte proposte, ma non ho ancora risposto a nessuno!” disse con uno sguardo da ‘e non ti permettere di dire il contrario, che altrimenti ti fulmino.’
“Tu con chi vai?” domandò per cambiare argomento e interessata, mentre insieme agli altri studenti si avviavano a lezione. Non aveva mai sentito di Charlie innamorato, e voleva sapere se per caso stesse con qualcuno.
“Ancora non ho pensato a nessuno… anche se effettivamente mi piacerebbe invitare Tonks.”
Elizabeth esultò dentro di se: la giovane Tassorosso aveva espresso più volte il desiderio di partecipare al ballo, e quando le amiche incuriosite, le avevano chiesto da chi voleva essere invitata, la strana ragazza dopo esitazioni aveva mormorato un timido ‘Charlie Weasley‘.
“Spero… di ehm… non averti creato problemi con la mia scelta…” borbottò Charlie colpito dall’insolito fare di Lizzy: la ragazza era rimasta infatti muta, come se stesse riflettendo su qualcosa.
Svegliata dal borbottio del suo amico, Elizabeth si riprese e lo abbracciò facendolo arrossire. “Sono così contento per te, per voi!” disse eccitata Lizzy. “Invitala subito mi raccomando, prima che lo faccia qualcun altro.” disse con gli occhi lucidi di felicità dopo essersi staccata da Charlie e avergli dato un pugnetto sul braccio muscoloso.
“Siamo arrivati…” Charlie si staccò da Lizzy facendo un colpo di tosse.

Per quanto vecchio, il professor Kettleburn godeva di stima e rispetto da parte degli alunni che decidevano di frequentare Cura delle Creature Magiche. Era un uomo canuto e anziano, ma che sapeva il fatto suo e nelle sue lezioni c’era sempre qualche sorpresa, qualche animale esotico o strano che lui aveva personalmente catturato.
Le lezioni si tenevano all’aperto, vicino alla capanna di Ruberus Hagrid custode delle chiavi e dei luoghi a Hogwarts, in pratica il guardiacaccia. Ruberus era un omone, enorme ma per niente spaventoso.
Almeno non per chi gli era amico: Charlie era uno degli amici stretti del gigante, per via della passione per le creature pericolose, in particolare i draghi: Charlie, infatti adorava letteralmente quelle grandi creature misteriose e paurose e Hagrid ne voleva adottare una. Elizabeth non sapeva dire chi fosse più pazzo fra i due, ma l’amicizia fra l’omone e il rosso Weasley continuava ancora.
Lizzy doveva ringraziare Charlie per averle fatto scoprire Cura delle Creature Magiche; i Weasley infatti, conoscevano molto bene il vecchio professore e avevano consigliato al ragazzo di inserirla fra le materie da seguire cosa che egli aveva fatto esortando anche gli altri amici a farlo e Lizzy, alla fine aveva ceduto.
Il professore quel giorno sembrava ancor più arzillo e eccitato del solito quando li accolse vicino alla capanna di Hagrid.
“Molto, molto bene. Avvicinatevi ragazzi. Oggi studieremmo le Fenici, grandi creature le Fenici!”
I ragazzi bisbigliarono fra di loro eccitati e il prof sorrise.
“Animali fantastici nevvero? Possono guarire ferite lievi con le lacrime e posso trasportare carichi pesantissimi.” incominciò il professore andando verso uno zaino che aveva messo poco più in là dai ragazzi e da dentro pescò un uovo. Era grande tre volte un uovo di gallina, dorato e rosso fuoco.
I ragazzi bisbigliarono colpiti da quell’uovo che il professore teneva con una mano. “Avete capito cos’è ragazzi? È un uovo di fenice, bello vero? L’ho preso tanto tempo fa in India quando ero giovane e arzillo, e fra poco si schiuderà.” il professore guardò la classe rimasta stupita dall’ultima informazione.
Il professore continuò a parlare delle Fenici: delle loro leggende presso i babbani e i maghi, del loro spegnersi e riaccendersi con il fuoco e delle altre cose che riuscivano a fare i leggendari animali.
“Guardate si sta per schiudere.” mormorò Cassandra e i ragazzi si fecero vicini all’uovo.
Effettivamente l’uovo tremava molto e c’erano delle crepe, poco dopo esso si schiuse facendo nascere il pulcino che guardò i ragazzi con i suoi occhi grandi.
Eccitati, i ragazzi non si lamentarono del tema da svolgere, e il professore li guardò sorridente quando lasciarono l’improvvisata aula.


***

“Come vorrei avere un cucciolo di fenice!” esclamò Charlie con gli occhi luccicanti di gioia. Lizzy scosse la testa mentre leggeva Storia Moderna della Magia, per il tema che doveva svolgere per Storia della Magia.
“Tu vorresti avere un sacco di animali.” disse la ragazza chiudendo il libro, aveva capito che quella mattinata non l’avrebbe passata a studiare. Fissò il suo migliore amico con un po’ di sofferenza per il suo carattere.
“Allora, Charlie Weasley, parliamo d’altro. Entro stasera, anzi adesso, devi invitare la signorina Tonks al ballo. Come farai?” Charlie passò lo sguardo da Elizabeth che lo fissava, a Tonks seduta tranquillamente al tavolo dei Tassorosso a parlare con la sua amica Charlotte.
“Io… Oh… okay.. Vado!” balbettò e senza pensarci due volte andò verso il tavolo dei Tassorosso.
“Tonks posso parlarti un attimo? In privato grazie.”
Lizzy sorrise sentendo le parole di Charlie dette a Tonks e poi vide lui portare fuori la ragazza che aveva un colorito leggero sulle guance.
“Ma come diavolo hai fatto?” il posto di Charlie venne occupato ben presto da Charlotte.
La migliore amica di Tonks era esterrefatta e guardava Lizzy con uno sguardo d’invidia.
“Sono solo molto brava a persuadere la gente.” Elizabeth richiuse il libro e fissò Charlotte negli occhi.
“Allora Cupido, adesso dobbiamo pensare a te!”
“Non incominciare Charlotte, io non vado con nessuno. Tu con chi ci vai?”
Charlotte alzò le mani. “Lo sai che sono già fidanzata.”
Lizzy sbuffò: Charlotte aveva conosciuto, quell’estate William Collins, suo cugino, erano usciti insieme e magicamente era scoppiato l’amore.
Lei non approvava quell’unione, non per via del’età, ma per il carattere di suo cugino: era troppo… diverso da loro, troppo falso e stare con Lady de Bourghe di certo non migliorava il carattere del cugino.
“Non dirò niente.” disse Lizzy osservando l’amica che sorrise in segno d’affetto e ritornò sulle pene della signorina Bennet.
“Grazie Lizzy, ma ritornando a te: possibile che nessun ragazzo abbia attirato la tua attenzione? Non sei nemmeno fidanzata! E esci con qualcuno, oppure stai troppo in pensiero per Mr. Wickham?” a quel nome gli occhi di Lizzy si riempirono di amarezza.
“Non ci sentiamo più. Temo di avertelo detto.”
Purtroppo era vero: ormai era da metà del mese di Ottobre che non si sentivano, che lui non scriveva più, visto che lei aveva sempre provato a scrivergli.
Lizzy aveva paura che il suo principe azzurro fosse partito, che si fosse fidanzato o peggio ancora che fosse morto.
Quando aveva capito che non avrebbe più visto il falco nero entrare nella stanza con una lettera da parte sua, aveva capito di averlo perso; aveva scritto alla sua adorata Jane dicendole tutto, anche le cose che non le aveva rivelato prima: che in realtà, lei per il giovane George provava qualcosa di più del’amicizia e lei le aveva detto di resistere, che presto sarebbe stata con lei e che a Natale si sarebbero riviste... Eppure l’attesa, di una lettera da parte di lei o di lui, stava diventando snervante.
“Lizzy, ma mi stai ascoltando?” a richiamarla al presente, fu ovviamente Charlotte, che la guardava con aria preoccupata.
“Stavo pensando ad altro, dimmi ti chiedo scusa.” mormorò Lizzy.
Charlotte scosse la testa. “Stavo semplicemente chiedendoti che ti metterai stasera.” per il ballo era previsto anche un vestito mascherato: insomma era una vera e propria festa babbana di Halloween.
“Ah mia mamma mi ha procurato qualcosa, anche se non l’ho ancora visto.” disse Lizzy sentendosi colpevole.
Dall’amica venne un urletto. “Stasera mettitelo, voglio vedere cos’è! e non fare che dopo non vieni!”

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Capitolo un pò cortino, ma spero che vi possa piacere.
Nel prossimo, ovviamante ci sarà il ballo e tornerà Darcy.

Come al solito, se commentereste mi farebbe tanto piacere.
Un bacio a tutti!



   
 
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