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Autore: _Shadow_96    06/01/2012    8 recensioni
È facile fingere di non vedere quello che in realtà sai.
E lei lo sapeva che quell’uomo le avrebbe fatto del male, che ne avrebbe fatto anche a sua madre, che non sempre le apparenze ingannavano.
Non si era mai sentita così fragile: solo una bambola di ceramica tra le mani di qualcuno che non aveva dato importanza al cartello “Attenzione, maneggiare con cura”.
Doveva fidarsi però dello spiraglio di luce che era riuscito a penetrare nell’oscurità e sperare di riuscire a risalirne.
Dal capitolo 3
“Oh si hai ragione, per me va bene sempre tu quando puoi?”
“In realtà io…perché non ce la studiamo ognuno per i fatti propri, no?? Non voglio farmi vedere in giro con te e rovinarmi la reputazione, non so se capisci” Eliana sentì il sangue ribollirgli nelle vene ma cercò di mantenere il controllo.
“Dovremmo vederci invece perché altrimenti non avremo sintonia”
“Oh piccola se vuoi un po’ di “Sintonia” io sono sempre disponibile”mormorò lui con voce roca.
“Vaffanculo, Russo Fai quello che ti pare”
Accidenti alla prof!!!Accidenti a Russo!! Accidenti a mamma e soprattutto, accidenti a Davide!!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aiutami a non avere paura del buio...


   

Ma ciao!!
Scusate il ritardo ma ieri dopo aver scritto l'intero capitolo ho chiuso il programma e ho cancellato tutto -.-"
Lasciamo perdere che è meglio!! Undicesimo capitolo, spero di non avere descritto in modo troppo forte in caso fatemi sapere, provvederò a modificare. In più mi piaceva di più come avevo scritto prima... Mannaggia!!
Allora oggi vorrei ringraziare tutti quelli che hanno inserito questa ff nelle seguite:

abaa, abuabu, alessia_bill98, Alexandra90, Aly_Swag, broncino, Bryce_78, Carocimi, ChicaTheLiar, dardana, dolcemary, hurry, ile_chan, ketax, kyla91, LadyGiulia, lety91, Mary_TVD, minelli69, myllyje, OnceUponADream, PATATINAFRITTA, prettyvitto, pucca88, Raven_, roxy81, TheFrost, ValeBlack, Veronica91, _Fibi_, _mymind_, stellina999 e  _Tam_

Nelle ricordate:

chiara84, incubus life, malvine e mary028.

Nelle preferite:

Bastet_89, Calmina_97, claudina cullen, Erratic Element, fearless13, gise, JennyChibiChan, kija_salvatore, kimberlina, Kingsbridge, lele90, lisetta95, lucry94, Mary899, OoOReikoOoO e SiriaJ.

Un grazie speciale a chi ha recensito lo scorso capitolo
Dear Juliet, _mymind_, _Tam_, Raven_ e Kingsbridge. Grazie anche a Marmaid che è passata per la prima volta a farmi sapere cosa pensa della mia ff e che spero si farà ancora sentire.

Infine un bacione a tutti quelli che hanno letto, spero di non avervi deluso.
Maddalena <3
PS: fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando ci ho messo tanto per scriverlo e mi farebbe piacere un vostro parere.
Pps: non ne capisco molto di medicina quindi se ho scritto qualche cavolata correggetemi, per favore.




 

 

Questo capitolo è per tutte quelle donne che subiscono violenze e non hanno il coraggio di difendersi.

Denunciate: c'è una vita meravigliosa da vivere fuori da quella gabbia in cui vi hanno rinchiuso e voi meritate di ritornare a respirare ed essere felici.

Non lasciatevi convincere del contrario.
 


  

Capitolo 11

 

"Wickedness and tears"

 

Il ristorante era in realtà un piccolo agriturismo immerso nel verde di un prato immenso. Federico parcheggiò e si voltò verso di lei; durante tutto il viaggio in macchina non avevano parlato per nulla e quel silenzio, almeno ad Eliana, aveva pesato molto.
 
“Siamo arrivati” la ragazza alzò lo sguardo dal tappetino dell’automobile e si voltò verso di lui. Appena incrociò i suoi occhi desiderò avere la confidenza e la sicurezza adatti per sporsi e poggiare le labbra su quelle di lui “Hai perso la lingua per caso?”
 
“N-no e non fare lo stronzo” lo rimproverò sorpresa che la sua voce non le fosse uscita in un rantolo.
 
“Vuoi litigare? Perché io non sono dell’umore..” Federico aprì la portiera ed uscì dall’auto imitato da lei qualche secondo dopo.

“Non atteggiarti a figo impertinente solo perché ci sono i tuoi amici”

“Io non mi atteggio in nessun modo sei tu che da quando siamo saliti in macchina non hai più detto una parola”
 
“Vorrei vedere te in mezzo a venti persone che non conosci!” sbottò rivelandogli il perché della sua agitazione. Si sentiva in imbarazzo a stare in mezzo a tante persone sconosciute e la sua agitazione solitamente era una calamita per le catastrofi. Quando aveva accettato era stata così presa dalla rabbia e dalla gelosia che non aveva minimamente pensato alla situazione in cui si sarebbe trovata ma ora che quelle sensazioni erano evaporate il suo animo timido era ritornato riempiendola di dubbi e preoccupazioni. Federico mormorò un “Oh” di sorpresa portandosi la mano destra nei capelli con l’espressione di un bambino che scarta il suo regalo di Natale scoprendo che è proprio quello che desiderava con tutto il cuore.
 
“Non devi vergognarti, sono simpatici”
 
“Immagino” borbottò chiudendo la zip della e si sorprese quando lui la strinse tra le braccia. Il calore del suo corpo la riscaldò all’istante allontanando il freddo e sciogliendo tutta la tensione che si portava addosso; ricambiò la stretta poggiando la testa sul petto di lui e respirò il suo profumo cercando sicurezza.
 
“Ehi piccioncini muovetevi!!” Eliana sbuffò stringendo di nuovo Federico a sé.
 
“No, stringimi ancora un po’” lo sentì ridere e anche le sue labbra si spiegarono in un sorriso “Mi dispiace è solo che non voglio metterti in imbarazzo”
 
“Io voglio solo che ti diverta”


“Lo so. Che dici entriamo? Ci hanno già richiamato una volta”
 
“Andiamo” Federico le strinse una mano e la trascinò, letteralmente all’interno del ristorante. Appena ebbero varcato la soglia furono accolti dal profumo di Ambipur alla lavanda e dal chiacchiericcio dei ragazzi e di altre persone sedute a tavola.
 
“Ehi Fede vieni ti ho conservato il posto” Vanessa si stava sbracciando verso Federico per farsi vedere. Eliana osservò i due tavoli da venti uniti a formare un unico grande tavolo e non si sorprese per nulla quando vide gli ultimi due posti rimasti: uno a capotavola e l’altro a sette posti di distanza proprio accanto a Vanessa. Osservando Federico notò una scintilla di fastidio passare nei suoi occhi e questo nonostante la situazione la rese un po’ felice.

“Veramente Vane io vorrei sedermi accanto ad Eliana. Conosce solo me e non voglio che si senta in imbarazzo” le guance della bionda si colorarono di un rosso acceso e le labbra si aprirono in una smorfia di sorpresa e delusione.

“Oh ma io ti ho tenuto il posto!!” sbottò come una bambina incrociando le braccia al petto e ciò mise in mostra il suo decolté già abbastanza in vista “D’accordo sedetevi dove vi pare io me ne vado” si alzò, traballando sui tacchi, e senza neanche prendere il cappotto corse fuori.
 
Ochetta è tutta una recita ecco perché ha lasciato il cappotto!!Avrebbe voluto urlarlo ma preferì restare in silenzio e prese a sfogarsi con il suo povero labbro.

“Ely io...La riporto dentro, ok? Aspetta qui” Federico le baciò lievemente una guancia e le strinse la mano prima di correre fuori dal locale. Eliana decise di evitare ulteriori discussioni così si sedette a capotavola; qualche secondo dopo una mano delicata si posò sulla sua spalla battendo lievemente.

“Dai ci pensiamo noi a farti divertire” la voce nonostante l’ironia era molto dolce e ciò fece alzare lo sguardo di Eliana che si posò sulla ragazza alla sua sinistra, la più bella ragazza che avesse mai visto: capelli ramati e lisci, occhi verdi sapientemente truccati, i tratti del viso delicati e armoniosi e da quel che poteva vedere era anche magrissima “Io sono Samantha ma se vuoi puoi chiamarmi Sam” le sorrise e porse la mano, manicure perfetta, che Eliana si affrettò a stringere.

“Eliana, piacere”
 
“Io sono Marco, suo fratello” anche Marco era molto bello ma a differenza della sorella i suoi capelli erano di un castano chiaro, quasi dorato. Dopo essersi presentata Eliana tornò a concentrarsi sui ricami della tovaglia e del tovagliolo.

“Dai non stare così Vanessa è solo una troietta a cui brucia ancora l’essere stata lasciata da Federico”
 
“Pff a Federico non è mai fregato nulla di lei, la scopava e basta”

“Marco!! Lascialo perdere è un insensibile. Tu e Fede da quanto state insieme?” Eliana avvampò e il grissino che stava mangiucchiando le andò di traverso “Ehi, ehi..”

“Noi non stiamo insieme” riuscì a dire dopo essersi ripresa e aver bevuto un bicchiere d’acqua. Sentì la porta d’ingresso aprirsi e nonostante i buoni propositi di non alzare gli occhi si ritrovò a guardare la mano di Federico stretta a quella di Vanessa.

“Scusatemi ragazzi è solo che sono nervosa in questo periodo” la biondina sbattè le ciglia con lo sguardo da cane bastonato ma nessuno le diede peso e ciò fece sorridere Eliana che abbassò gli occhi non appena Federico si voltò verso di lei. Alla fine Vanessa ebbe la meglio e così Eliana si ritrovò a dover sopportare le risatine di lei che non faceva altro che accarezzare Federico. Loro due non erano fidanzati certo, ma lui aveva detto di tenerci a lei quindi...
Decise di lasciar perdere e si concentrò sulla lettura del menù composto per lo più con specialità di terra, prodotti tipici e molto caserecci. Gli altri optarono per un antipasto della casa, pappardelle ai funghi porcini, carne alla griglia, patate e insalata. Marco e Samantha la fecero divertire molto soprattutto quando iniziarono a litigare per colpa di Layla la cagnolina di Sam. Dopo aver mangiato il dolce, un buonissimo tartufo al cioccolato bianco, i ragazzi divisero il conto a metà e Eliana non si accorse di aver trattenuto il fiato, sperando di riuscire a pagare con i pochi soldi che aveva in tasca, finché Marco non la osservò accigliato. Quando uscirono dal ristorante Vanessa era ancora appolipata a Federico stile koala così Eliana decise di accompagnare i due fratelli all’auto.

“Allora, alla fine ti sei divertita?” le chiese Samantha armeggiando nella borsetta, forse in cerca delle chiavi.

“Certo, grazie mille” sorrise ma la sua gioia si spense quando Marco le poggiò una mano sul fianco.

“Questo è il mio numero” Sam le porse un biglietto da visita e sistemò la borsa sulla spalla “Fatti sentire qualche volta” si sporse e le baciò le guance prima di infilarsi in macchina e mettere in moto.

“Senti…Io mi sono divertito con te e sei anche molto carina” Eliana avvampò e lo osservò da testa a piede; era un bellissimo ragazzo e avrebbe dovuto sentirsi lusingata ma la sua mente continuava a concentrarsi su Federico e Vanessa completamente schiacciati sul cofano dell’auto “…uscire con me?”

“C-cosa?”
 
“Ti va di uscire con me un giorno di questi?”
 
“Ehm..io, non so..”

“Senza impegno, una pizza e un cinema” la guardò con gli occhi speranzosi e lei annuì afferrando il fogliettino che le porgeva “Fammi uno squillo così salvo il tuo numero e ti chiamo”
 
“D’accordo” lui le sorrise e si chiuse in macchina; i due fratelli la salutarono con la mano prima di allontanarsi. Rimasta sola Eliana deglutì e si avvicinò ai due…polipi “Fede…possiamo andare?”
 
“Si entra ti raggiungo” tentennò guardandolo negli occhi mentre Vanessa la osservava come se fosse un moscerino da schiacciare e solo quando ne ebbe abbastanza entrò in macchina. Vide perfettamente la bionda provarci con Federico, strusciarsi su di lui, passare le mani nei suoi capelli e baciarlo; purtroppo lui le circondò i fianchi con le mani e ricambiò. Eliana non volle continuare a vedere, una fitta di dolore le si propagò nel petto e per impedirsi di piangere dovette chiudere gli occhi. Li tenne così anche quando la portiera del guidatore si aprì e si richiuse, anche quando Federico le accarezzò i capelli scostandoglieli dal viso, anche quando capì che si stava innamorando di lui.
 
************

Riaprì gli occhi proprio mentre l’auto svoltava nel suo quartiere e si stiracchiò per bene cercando di riprendere il pieno controllo del suo corpo.

“Ben svegliata” il tono di voce di Federico era un misto tra ironia e dolcezza come se fosse preoccupato di una qualsiasi sua reazione.

“Mmmh” Eliana si voltò verso casa sua mentre lui parcheggiava e quando vide l’auto di Davide ferma nel vialetto iniziò a tremare.

“Oh fatina” Federico si sporse per abbracciarla e nonostante il diavoletto sulla sua spalla sinistra continuasse a punzecchiarla per allontanarlo lei si lasciò stringere forte.

“O-ora passa, tranquillo” si concentrò cercando di fermare il tremolio che le faceva battere i denti e qualche minuto dopo aiutata dal calore del corpo che la stringeva si calmò “Va bene io..” lui si scostò e Eliana lo vide passarsi la mano sulle labbra tante volte finché non divennero rosse e gonfie.
 
“Posso baciarti?”
 
“N-no, non puoi baciarmi dopo aver baciato lei”
 
“Io..non volevo farlo”

“Oh allora vuoi dirmi che la tua lingua ci è finita per caso nella sua gola?” sbottò Eliana sporgendosi per aprire la portiera.

“Pensala come vuoi” si voltò verso di lui e non seppe resistere; si sporse e gli schioccò un bacio a stampo prima di scendere dall’auto: si avviò verso casa solo quando la vide svoltare l’angolo e il tremito che le scosse le spalle non era solo per il freddo. Camminò a passi lenti e misurati cercando di ritardare il più possibile ma alla fine giunse davanti alla porta di casa e la aprì lentamente cercando di fare il minor rumore possibile: non servì a nulla. Sua madre e Davide corsero all’ingresso e quando la vide le iridi di lui diventarono sempre più scure mentre Romina si stringeva il collo livido con una mano tremando.

“E così finalmente la bambolina si decide a tornare a casa” Eliana sentì tutto il disprezzo nella voce di Davide e il suo cuore cominciò a galoppare nel petto. Con un’unica falcata le fu vicino e le afferrò i capelli così forte che lei dovette piegarsi sulle ginocchia per cercare di alleviare il dolore “Brutta puttana come ti salta in mente di fare quello che cazzo ti pare eh?” le diede un ceffone così forte che Eliana cadde sul pavimento e il suo labbro cominciò a sanguinare.

“Davide ti prego” Romina aveva stretto Davide per le spalle cercando di fermarlo ma lui la strattonò via con così tanta forza che sua madre si ritrovò contro il muro a gemere dal dolore.

“Mamma..”quella distrazione le costò cara e Davide ebbe tutto il tempo per sferrarle un calcio così potente allo stomaco da mozzarle il respiro: lui continuò a colpirla. Eliana non ebbe più la forza di muoversi e di opporsi quando lui le si sedette cavalcioni sui fianchi e iniziò a colpirle il viso.

“Brutta puttana ti ho già detto che tu sei mia!!” la colpì di nuovo e Eliana lo osservò sfinita mentre lui ghignava compiaciuto. Riuscì anche a cogliere il lampo che passò negli occhi di lui e ciò la fece tremare dalla paura “Ora ti insegno io l’educazione” si alzò da lei e iniziò a slacciarsi i pantaloni.

“No!! No ti prego!!” lui però non la ascoltò anzi la prese per i capelli e la fece inginocchiare davanti alle sue gambe aperte. Il corpo di Eliana fu scosso dai singhiozzi e non riuscì a smettere di piangere anche se questo le costava uno sforzo immenso.

“Succhia”

“Noo!!”

“Ho-detto-succhia” Eliana si divincolò in tutti i modi cercando di farlo allontanare ma lui continuava a tenerla per i capelli.

“Davide!!” urlò Romina e ciò bastò a distrarlo e permettere a Eliana di alzarsi.

“Mi dispiace mamma!!” le urlò Eliana aprendo la porta e corse via nonostante il dolore al fianco le mozzasse il respiro. Quando non ebbe più la forza di muoversi si accasciò sul marciapiede e prese il cellulare dalla tasca. La voce di lui fu come un balsamo e sembrò far diminuire il dolore che provava, anche nell’anima.

“Pronto, Eliana”

“F-fede..”ansimò e prese un respiro profondo nonostante il dolore “V-vieni a p-prendermi”
 
“Eliana dove sei? Cazzo perché ti ho fatto tornare lì…Merda. Vengo subito dimmi dove sei”
 
“Via…Giovanni Verdi. Sbrigati” premette il tasto verde e si mise a sedere nell’unica posizione che non le provocava dolore. Le sembrò passata un’eternità quando sentì il rombo dell’auto di Federico e lui corse davanti a lei “Ehi..”
 
“Oh mio dio. Mi dispiace così tanto” le baciò una guancia e la prese tra le braccia. Dopo un po’ di fatica e tanto dolore per Eliana finalmente riuscì a farla stendere sul sedile posteriore e si affrettò a entrare in macchina.

“Va p-piano. Sto. Bene”
 
“No che non stai bene!! Cazzo…Da quanto va avanti?”

“Anni...” Eliana cercò di guardarlo dallo specchietto e quando ci riuscì si accorse che stava piangendo “Oh non piangere, io sto bene” lui imprecò e diede un pugno al volante, in compenso rallentò. Appena arrivarono in ospedale dovettero aspettare mezz’ora poi finalmente un’infermiera li fece portare in una stanza; l’odore di disinfettante la stordì leggermente facendole venire voglia di vomitare ma resistette.
 
“Allora comincio con il labbro, va bene?” il medico iniziò a medicarle il labbro sanguinante poi si dedico al suo ventre dolorante; quando le alzò la maglietta Federico inspirò bruscamente e imprecò e questo la spinse a muoversi per vedere cosa avesse di così orribile “Stia ferma è un livido, molto esteso. Ora mi dica quando le sente male” iniziò a fare pressione sul sulla sua pancia e quando le toccò il punto in cui le faceva malissimo non riuscì a trattenere un urlo di dolore. Il dottore annuì e si sfilò i guanti di lattice “Credo abbia una costola fratturata ma per accertarcene dobbiamo fare una radiografia. Aspetti qui fra poco le mando un’infermiera” appena si fu allontanato Federico si avvicinò e le prese la mano tra le sue.

“Mi dispiace così tanto..”
 
“No, tranquillo guarirà” lui le sorrise mesto e posò una mano sul suo ventre “È davvero così grande il livido?”
 
“Troppo. Eliana voglio che tu venga a vivere a casa mia, non puoi tornare lì”
 
“Non voglio dare fastidio a te e tua madre”

“Non lo farai, mi sento così in colpa per averti fatto rientrare in casa. Avevo un brutto presentimento..”

“Non potevi saperlo” qualcuno bussò alla porta e due infermiere fecero capolino nella stanza.

“Scusi ma le dobbiamo chiedere di allontanarsi” Federico le lasciò un bacio sulla guancia e si allontanò. La diagnosi del medico si rivelò corretta così dopo averle fasciato il petto e consigliato una pomata per sgonfiare il viso ammaccato la mandarono a casa. Eliana appoggiò la fronte al finestrino e allungò la mano sul cambio per poggiarla su quella di lui; Federico se la portò alle labbra e vi lasciò un bacio.

“Andrà tutto bene te lo prometto. Ti fidi di me?” lei lo guardò per qualche secondo poi sorrise e si sporse a baciargli la guancia.

“Mi fido” lui sorrise e tornò a guidare mentre Eliana si lasciava andare tra le braccia di Morfeo consapevole che la sua vita dal quel momento in poi sarebbe cambiata per sempre.





Angolino Maddy!!

Aaaaallora, prometto che dopo questo me ne vado!! Visto che questo capitolo è molto triste, o almeno credo, volevo lasciarvi qualcosa per addolcirvi. Premetto e specifico che ognuno può continuare a immaginare i personaggi come vuole, queste foto sono solo per darvi un'idea su come si sono formati nella mia mente!! Se non ricordate chi sono vi dico subito che Erica e Giulia sono le migliori amiche di Antonella anche se sono solo di contorno nella ff mentre i due ragazzi sono i migliori amici di Federico.


Questa è Antonella!! Questa è Erica.


Questa è Giulia Lorenzo e Michele.




Antonio e...... Daniela ma senza Tattoo!!


 


 

  
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