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Autore: SmileHoran    07/01/2012    4 recensioni
Ronnie è una ragazza di 17 anni, è in cerca della felicita', e del suo migliore amico di vecchia data. Riuscira' a superare gli ostacoli, sua madre e i suoi compagni? Ma soprattutto, riuscira' a ritrovare la felicita' e il suo migliore amico?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1






Era il mio primo giorno di scuola, in una nuova città, in un nuovo paese. Sono originaria dell' Irlanda, e ora mi ritrovo a Londra. Cosa mi riserverà questo nuovo ambiente?
Varcai il cancello e mi ritrovai di fronte ad un immenso palazzo dai colori spenti, ragazzi che leggevano libri in un angolo, coppiette che si baciavano senza prendere fiato, e altri gruppetti che parlavano tranquillamente. Spero di inserirmi presto.



"Ragazzi, lei è Ronnie, la vostra nuova compagna di classe."  Annunciò lo strano professore, che aveva dei baffi accentati e una buffa parlantina.

Mentre mi dirigevo verso il mio posto sentii un  'chi è quella?' e un 'sembra un cadavere. Un sorriso ogni tanto non guasta'  adirittura 'è proprio ridicola.' accompagnato da risate e occhiatacce varie. Cominciamo bene. Tutti ridevano, eccetto un biondino che continuava a fissarmi, era piuttosto inquietante, ma i suoi occhi di ghiaccio mi paralizzarono all'istante.

"Ehi, devi sederti, non devi fare il palo." Battuta squallida proveniente dalla prima fila. Un ragazzo dai capelli rossi alla 'Justin Bieber' batté il cinque a quella che doveva essere la sua ragazza, la quale era interessata solo a mostrare le sue sporgenze. Ignorai tutto quanto e mi sedetti. Seguii la lezione cercando di ignorare i commenti che provenivano da una parte all'altra dell'aula.

Le lezioni finirono in fretta ed era ora di pranzo. Uscii dall'aula il più in fretta possibile ma qualcuno mi diede uno spintone che fece cadere me e i miei libri. "Stai più attenta quando cammini!" era ancora il rosso di prima. "Già.. togliti dai piedi e torna nel porcile dal quale sei venuta." e questa era la sua ragazza che lo seguiva come un cagnolino.



"Niall mi vuoi dire che hai? È tutto il tempo che te ne stai zitto!" Disse un ragazzo riccioluto.
"N-Niente..." Mentì il biondino.
"Aah è per la ragazza? Carina vero?"
"Sì, è per la ragazza. Ma avete sentito come si chiamava?"
"Ora è più chiaro. Tu credi sia lei." Intervenì un altro ragazzo moro, che era impegnato con il suo trancio di pizza.
"Solo perchè si chiama Ronnie? Sai vero quante sono state le Ronnie con cui ti sei illuso fino ad ora? Lascia perdere."
"No Liam, non lascio perdere. Ronnie è la mia migliore amica, anche se non la vedo da 13 anni non significa che non ci siano più speranze di trovarla. Basta aspettare."
"Allora vai, conoscila."
"Non me lo faccio ripetere due volte."


Quando Niall si allontanò, gli amici tirarono fuori i portafogli. "Quante sterline scommettiamo stavolta? Tornerà a questo tavolo deluso, un'altra volta."




"E-Ehi." Balbettò il ragazzo davanti a me.
"Ciao." Risposi confusa. Perchè mi stava parlando? Ormai ero abituata a ricevere solo risate e prese in giro.
"Mi chiamo Niall, piacere." No. Non può essere.
"Io sono Ronnie." Sorrisi debolmente, cercando di nascondere il mio stupore. Non poteva essere lui.
"Se ti va.. puoi unirti a me e ai miei amici" Mi disse sorridendo.
"Preferirei di no.. non sono molto brava a socializzare."
"Dai, i miei amici sono bravi non preoccuparti" Mi sorrise nuovamente, aveva capito.




"Ragazzi, lei è Ronnie."
"Ah già.. il palo." Rise un ragazzo riccio.
"Scusali.. a volte esagerano." Mi sussurrò Niall.

Presi il mio panino e partirono altri commenti: "Mangia, sei troppo magra.." "Sì, sembri un cadavere.."
"Ora basta." Dissi con le lacrime agli occhi.
"Oh poverina, non dirmi che piangi ora." Altre risate. Niall mi guardava preoccupato. Perfetto, ora facevo pena all'unica persona che mi si era avvicinata da quando ero a Londra. Mi alzai e corsi in bagno. Mi chiusi a chiave e passai una mano tra i capelli. 'Stupida Ronnie', pensai.  'Perchè devo essere sempre la più debole? Non riesco a difendermi, mi faccio calpestare da tutti.' Prova della mia debolezza erano anche le cicatrici dei tagli che avevo al polso. Mia madre non li aveva mai notati, troppo presa dal lavoro.

Decisi di non andare alle lezioni pomeridiane e marinai la scuola. All'uscita però mi ritrovai il riccio... Harry se non sbaglio. Lo ignorai e andai avanti. Sentii afferrarmi il braccio.

"Te la sei davvero presa?"
"Che ti importa?"
"Non credevo ti facesse male.. scusa. Ricominciamo da zero."






Okaaaay. Questo capitolo fa tremendamente schifo, ed è noioso. Ma è perchè siamo all'inizo, poi la storia si fa piu' intrigante (?) Abbiate pieta' e recensite. Anche per qualsiasi critica, le accetto (e credo mi servirebbero per migliorare e.e).
 





  
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