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Autore: Attide    08/01/2012    9 recensioni
**Sento un moto di tenerezza nei suoi confronti nascermi dentro: in fondo è stata l’unica persona che abbia mai affrontato il problema così direttamente, e che mi abbia fatto sentire veramente bene.
Lo sto per ringraziare quando lo vedo sporgersi verso di me, pericolosamente vicino al mio viso. Non so perché mi stia succedendo ma sento una morsa all’altezza dello stomaco e all’improvviso respirare mi sembra un’operazione faticosa. Incontro nuovamente i suoi occhi chiari che non fanno altro che scrutarmi, lo vedo sorridere e sento una sua mano chiudersi sotto al mio mento e spingere verso l’alto. Lo guardo senza capire.
'Chiudi la bocca Granger, altrimenti entrano le mosche'**
La vittoria della battaglia finale ad Hogwarts non ha portato con sé solo la tanto agognata serenità;la stessa Hermione Granger dovrà combattere contro i suoi fantasmi e verrà aiutata in questo percorso dal rapporto di amore/odio che prova nei confronti di Draco Malfoy.Questa storia è la dimostrazione di come anche chi fa parte del carro dei vittoriosi può avere perso.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Buonasera mie adorate lettrici! Come state?
Come in tutte le cose, anche in questa siamo giunti alla fine. So che non è la storia che molte di voi avrebbero voluto leggere, ma personalmente posso solo che ritenermi soddisfatta. Volevo che fosse una storia travagliata, incoerente, a tratti anche logorante…e ci sono riuscita.
Non mi sarei mai potuta aspettare un affetto così sincero ed incondizionato da parte vostra, nemmeno nelle più rosee previsioni.
Per questo vi amo infinitamente, ringraziando tutte voi con questo capitolo che spero non vi deluda troppo!

Infine un ringraziamento speciale va alle mie adorate BlueWinter, martymione, Sara Black 98, VR 46, Serpeverde_4ever93, Nefastia, lory 1989, _Staystrong, BLUEFLAME ed hermione59 per avermi donato un po’ del loro tempo con le loro recensioni.
Grazie ancora per avermi fatto vivere questa bellissima esperienza, per avermi capita e per avermi sopportata in ogni mio sproloquio.
A presto, un bacio. 
I personaggi di questa fiction appartengono esclusivamente alla scrittrice J.K.Rowling; la storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
 
 
 
 


Cap. 13
 





‘’Di te amor mio mi prendo il vizio.
Vizio che prende un bambino,
vizio che prende l’adolescente,
quando l’amore è furente,
quando l’amore è divino.’’
 
 





È strano come tutto possa cambiare, così, all’improvviso, senza neanche darci il tempo di capirlo.

A volte mi sembra quasi di non avere il controllo delle miei azioni, come se tutto fosse già stato scritto, come se io stessi agendo semplicemente assecondando un progetto prestabilito.

Ora guardandomi indietro vedo quanto impervio e faticoso sia stato il cammino che mi ha portata fino a qui, ma al contempo riesco a vedere il filo conduttore che di pensiero in pensiero, di emozione in emozione mi ha portata ad agire con una semplicità che al pensarci risulta sconcertante.

Dopo anni di conflitti e di annebbiamento ho ritrovato il mio equilibrio: ogni cosa sembra aver sempre avuto il solo scopo di andarsi ad incastrare nel puzzle di esperienze che tutt’ora mi costituiscono.

Sorrido, portandomi dietro l’orecchio una ciocca di capelli sfuggita all’austera acconciatura dello chignon.
Sorrido della mia natura pateticamente poetica e malinconica.

Osservo la natura del parco di Hogwarts appoggiata alla struttura del porticato in pietra, annusando l’aria e assaporando il tepore estivo.
Per l’ultima volta come studentessa.

 
Al pensiero mi si forma un groppo in gola, lasciandomi sull’orlo di una crisi e portandomi ancora una volta ad allontanarmi inevitabilmente dal resto dei miei compagni, ora impegnati in tutt’altre attività.

Quante volte durante quello stesso anno avevo desiderato che tutto finisse?
Quante volte avevo pregato affinché giugno arrivasse il più presto possibile?

Ed ora eccomi qui, due ore dopo aver consegnato l’ultimo esame scritto della mia carriera scolastica, a rimpiangere tutto.
L’incertezza, la costante incognita sul futuro, sul mio futuro…sembrano comprimermi il petto.

Cosa farò adesso? Che ne sarà della ormai consueta routine?

Le lezioni, la signora Grassa, la biblioteca, i banchetti di Natale, i dormitori, la Sala Comune.

Molteplici immagini mi si parano davanti gli occhi, facendomi rivivere frammenti di vita.

Ginny ed il suo pigiama azzurro, la consegna della posta alla mattina, le corse per i corridoi…


Un ultimo dolcissimo pensiero blocca quel flusso ininterrotto di emozioni.

Lui.
Lui ed il suo orgoglio, lui e la sua finta indifferenza.

Lui ed il suo splendido sorriso, lui e la sua vivace intelligenza.

Inspiro profondamente, tentando di calmare il battito frenetico del cuore: che ne sarà di noi?

Non che non ci avessi ancora pensato, anzi: ogni giorno delle ultime tre settimane non era passato senza che quel tormento mi attanagliasse la mente, ma puntualmente avevo preferito nascondermi lasciando che il problema scivolasse di giorno in giorno, fino ad arrivare ad oggi.
 
Affranta mi guardo intorno, alla ricerca di qualche diversivo, e lo trovo.

Una saltellante chioma rossa corre verso di me, facendomi sorridere per tanta vitalità.

‘ Hermione Granger! Che diamine fai qui da sola, l’ultimo giorno di scuola della tua vita!
Dovresti correre per i prati, spargendo petali di margherita qua e la!’ mi urla Ginny, ormai a pochi passi da me.

‘ E da quando tu sai cosa sono le margherite?’ le chiedo divertita.

Nel mondo magico non esistono fiori innocui come le margherite.

‘ Stai sempre a concentrarti su dettagli inutili’ mi liquida lei con fare sbrigativo, per poi continuare:

‘ allora? Cos’hai da dire a tua discolpa?’ mi chiede con fare indagatore.


La guardo per un attimo in silenzio, godendomi ogni tratto del suo volto: quanto mi mancherà la quotidianità con lei ed i suoi attacchi isterici.

‘ Niente…sto…sto solo pensando a tutto quello che perderò lasciando questo posto’ le confesso, non riuscendo a nascondere la nota di malinconia nella voce.

Per un attimo vedo i suoi lineamenti farsi seri, colpiti dall’amarezza dei miei pensieri, ed in quel momento so di non essere la sola ad esserne assillata: anche lei a modo suo sente che tutto sta per cambiare.

‘ Anche a me mancherà questo posto ’ mi dice affiancandomi e guardando verso il parco, lasciando che il vento le scompigli i capelli.

‘ Qui ho fatto i disastri  peggiori della mia vita, ho trascorso momenti bellissimi.
Qui ho avuto modo di sentirmi qualcuno e non solo “l’unica figlia dei Weasley”…qui ho tutti i ricordi più belli di Fred’ continua con voce decisa, facendomi temere il peggio all’accenno a suo fratello.


Ma nulla sembra poterla scalfire: è nuovamente la ragazza forte di un tempo, la donna orgogliosa e meravigliosa che è diventata.


‘ Ho sofferto…ho pianto tra queste mura, ma ho conosciuto le persone più importanti della mia vita. Te, Neville, Harry…’  sussurra dolcemente, facendomi sentire amata da qualcuno che non fosse i miei genitori come poche volte nella vita.

Incapace di spezzare quel momento di serenità, continuo a guardare le onde dell’erba piegata dal vento, ragionando sulle sue parole.

‘ Non fraintendermi, non prolungherei questa agonia per nulla al mondo…ma non rimpiango nulla.
Se potessi rifare tutto da capo, non cambierei assolutamente niente perché tutto quello che ho fatto mi è servito per essere quella che sono ora.
Forse mi sarebbe potuta andare meglio, ma chi lo sa, nella vita non si può mai dire…quindi è meglio tenersi stretto quello che si ha, non trovi?’ mi dice sorridendo appena, persa in chissà quali ricordi.

Sono piacevolmente stupita da tanta decisione, mai mi sarei aspettata che un giorno Ginny mi avrebbe fatto un discorso così serio.

‘ Davvero non rimpiangi nulla?’ le chiedo, ammirata e dubbiosa allo stesso tempo.

Io se potessi rifarei centinaia di scelte diverse...

‘ Davvero’ mi risponde con sicurezza, voltandosi verso di me e squadrandomi, per poi continuare:

‘ senza contare che in ogni caso non sarò mai sola perché avrò accanto a me persone meravigliose, come te…come anche tu non sarai mai sola perché avrai sempre tutti noi, anche chi non ne te lo dimostra appieno ’ conclude, ora sorridendo apertamente.

Ancora una volta le emozioni sono troppe per poter essere descritte, mai mi sarei potuta aspettare di trovare un’amica così sincera e leale, così forte e coraggiosa.

‘ Oh Ginny’ sussurro con le lacrime agli occhi, fiondandomi ad abbracciarla.

La sento ridacchiare, terribilmente a disagio dopo questo momento sentimentale e assolutamente fuori dalle sue corde e per questo ancora più speciale.
Dopo quelli che mi sono sembrati pochi secondi sento la sua mano picchiettarmi sulla spalla, inducendomi ad arretrare per guardarla dritta in volto.


‘ Credo ci sia qualcun altro che ti voglia parlare’ mi dice, indicando con un cenno della testa alle mie spalle.

Mi volto lentamente, restia ad interrompere quel momento magico, ma non appena vedo chi mi si sta avvicinando non posso fare a meno di emozionarmi.


Un passo cadenzato e indiscreto. Un portamento arrogante ed orgoglioso ma allo stesso tempo enormemente fragile.
Occhi cupi e tormentati da anni di paura, occhi desiderosi di vedere un futuro diverso.

Sorrido sentendo il sangue scorrermi più velocemente nelle vene, desiderosa di perdermi in lui.

‘ Ci vediamo dopo’ mi dice Ginny, donandomi quel momento di intimità, ricordandomi della sua presenza.

‘ Ok…’ le rispondo, ripensando alle sue ultime parole.


 Non sarai mai sola perché avrai sempre tutti noi, anche chi non ne te lo dimostra appieno.


 
‘ Ah Ginny…il discorso che mi hai appena fatto…non aveva messaggi subliminali, vero?’ le chiedo ridendo, rendendomi improvvisamente conto di quello che mi aveva voluto dire.


Anche chi non ne te lo dimostra appieno.


Malfoy.

‘ Solo se tu ne vuoi vedere, Hermione’ mi risponde ironica, allontanandosi con il sorriso sulle labbra.

Scuoto la testa, divertita dal suo cambiamento nei confronti del ragazzo che tanto aveva disprezzato in quei mesi, quel ragazzo che adesso mi è di fronte e mi guarda sorridendo.


‘ A cosa devo tutta questa ilarità?’ mi chiede osservandomi in ogni centimetro, come ormai è solito fare da quando ci siamo baciati.

‘ Ha fatto una battuta per tirarmi su di morale, niente di che ’ gli rispondo, ricambiando il suo sguardo.

Vederlo così sereno è una delle sensazioni più rassicuranti che io abbia mai provato, tanto da farmi quasi dimenticare tutte le angosce di poco fa…quasi.


‘ E per quale motivo dovevi essere “tirata su di morale”?’ mi chiede assottigliando gli occhi, mantenendo un tono di voce calmo ma facendomi capire quanto la cosa lo infastidisca.

Ecco ci risiamo. Prima è il ragazzo più dolce del mondo e subito dopo ritorna distante.
Sbuffo, non riuscendo a trattenermi, ed alzo gli occhi al cielo: chissà se il nostro rapporto è destinato ad andare avanti così.

‘ E adesso che ti prende?’ mi chiede affondando le mani nelle tasche dei pantaloni, liberandosi dell’atteggiamento austero che lo ha sempre contraddistinto da tutti.

‘ Succede che sei un ossimoro vivente, ecco cosa succede!’ gli dico esasperata, senza però scompormi o allontanarlo.

Lo vedo guardarmi con scetticismo, accigliandosi leggermente.

‘ E per quale motivo?’ mi domanda incredulo, quasi sul punto di ridermi in faccia.

Lo so, a volte esagero, ma ciò non lo autorizza a deridermi!

‘ Non ridere di me Malfoy, non osar…’ comincio a dirgli puntandogli un dito addosso all’altezza del petto, ma all’improvviso mi ritrovo con le labbra occupate in ben altro modo.

Mi zittisco di colpo ed anziché allontanarlo per non avermi fatto finire lo avvicino ancora più a me, approfondendo quel tenerissimo bacio.

Lo sento sorridere soddisfatto e impreco mentalmente: possibile che mi faccia questo effetto?    
Che ne è della mia proverbiale spina dorsale quando serve?

Dopo alcuni secondi e molti brividi dopo mi allontano da lui, con gli occhi lucidi e le guance rosse, in cerca di aria pulita per liberarmi del suo meraviglioso profumo.

‘ La devi smettere di zittirmi così’ gli dico con l’intento di essere acida ma con la tenerezza di un’innamorata.

Alle mie parole lo coglie una risata deliziata che inevitabilmente coinvolge anche me, facendoci sembrare due bambini.

‘ Certo, certo…ora mi vuoi rispondere?’ mi domanda, facendomi capire come gli interessi sapere cosa mi passa per la testa.

‘ A quale delle due domande?’ gli chiedo temporeggiando.

‘ Granger…’ mi ammonisce lui con tono serio.


Mi appoggio alla pietra del porticato, come a sorreggermi, pensando a cosa dirgli e cosa no.
E se poi rovinassi tutto? Le mie paranoie sono sempre state fonte di confusione tra noi.

Lo guardo ancora una volta negli occhi in cerca di risposte ed ancora una volta li vi trovo tutta la forza e l’amore per decidermi.

‘ Ho paura perché sto per abbandonare quello che è stato il mio mondo per gli ultimi sette anni della mia vita.
Ho paura perché tutte le certezze che avevo riguardo al mio futuro prima della guerra, ora non lo sono più.  Ho paura della mia stessa paura che ricominci tutto come un anno fa, che tutto crolli nuovamente nel buio. E poi…’ gli dico decisa, bloccandomi all’ultimo pensiero.

E poi…
Noi.
 


Qui dove tutto è iniziato, tutto potrebbe finire.
 
 

‘ e poi…ho paura perché non so come potremo affrontare tutto. Ho paura per noi, per il nostro futuro…ho paura perché non so se tu ne voglia uno con me’ concludo guardandolo, senza cedere.
Come farebbe una donna e non più una ragazzina.

 
 
Qui dove tutto è iniziato, tutto può finire.
 



Lui mi osserva in silenzio, vedo la tensione che lo attanaglia, sento che il mio essere stata sincera potrebbe aver rovinato tutto.
Quale ragazzo mai accetterebbe di prendersi una responsabilità tale come quella di starmi accanto?

E poi la vedo.
Vedo la forza nei suoi occhi, vedo la tenacia farsi spazio tra i nostri dubbi e uscirne vincitrice.
Mi si avvicina, accarezzandomi la guancia, sostenendomi come mesi addietro avevo fatto io.

 
‘ Siamo cambiati entrambi perché siamo stati disposti a cambiare. Certamente non abbiamo modificato radicalmente il nostro modo di vedere la vita, ma lo abbiamo fatto in maniera tale da essere sufficiente.
Ad esempio se tu fossi ancora la stessa Hermione di sempre, non staresti qua a scompigliare quella splendida pettinatura per cui stamattina avrai impiegato delle ore…’ mi dice, cercando di alleggerire l’atmosfera e facendomi ridere.

‘ Come anche io se fossi sempre lo stesso Draco di un anno fa…di certo non amerei una Grifondoro’ mi sussurra giocoso  muovendosi, leggermente a disagio per quella contorta dichiarazione.

 
E per la seconda volta nella stessa giornata sento di essere amata come non mai, incondizionatamente.
Lo accarezzo anch’io, soffermandomi sulle sue labbra mentre lui mi bacia dolcemente ogni dito.

‘ Grazie’ gli sussurro, incapace di aggiungere altro.

Lui sorridendo si scosta da me, lasciandomi lo spazio per ragionare coerentemente.

‘ Quello che voglio dirti è che non so come andrà a finire, né se il destino ci separerà. Ma io farò di tutto affinché ciò non avvenga’ mi dice con tono serio e deciso, come se fosse una promessa.

‘ ma non montarti la testa adesso’ aggiunge, sfoggiando un sorrisetto impertinente.


Sorrido, intenerita dal suo comportamento, consapevole della fatica che deve aver fatto per aprirsi in quel modo.

‘ D’accordo’ gli rispondo raggiante, serena come solo con lui riesco ad essere.

Poi all’improvviso lo vedo allontanarsi da me, mentre si dirige verso il castello.

Non faccio nemmeno in tempo a rendermi conto del vuoto che mi si sta per formare per quella sua freddezza improvvisa che lo vedo voltarsi a guardarmi con faccia fintamente annoiata.

‘ Non vorrai mica passare la tua ultima serata da studentessa di Hogwarts con quei megalomani della tua Casa spero!’ mi urla con tono offeso.


Io lo guardo inebetita: che cosa gli è preso?


‘ Non mi guardare così…ti tengo il posto a cena’ mi dice, voltandomi le spalle ed incamminandosi con passo spedito.


Troppe emozioni e pensieri si susseguono nella mia testa, facendomi sentire le vertigini.
Sento ancora la debole eco dei suoi passi sul marmo quando l’importanza di quelle semplici parole mi arriva al cuore.

Mi vuole accanto a lui.
 

Ti tengo il posto a cena.
 

Vuole veramente che io sia parte della sua vita, a partire dalle piccole cose.

E come era cominciato quell’anno, ancora adesso inizio a correre per raggiungerlo, con la voglia di vivere nell’animo.


Qui dove tutto è iniziato, ora tutto finisce…
O forse no.
 
 
 
 






N.B:i versi con cui si apre il capitolo sono frutto del genio di Alda Merini.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                                             
 
 
                                                                                      
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
 

   
 
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