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Autore: GoddessHaruna    27/08/2006    10 recensioni
Finalmete la grande scuola di magia "Card Captor Accademy" sta riaprendo i suoi battenti e con se porterà un sacco di misteri e di rivelazioni...Sakura è sola e non conosce nessuno, ma troverà nuove amiche e... Universo alternativo. Fantascienza. E...leggete per scoprire!
Genere: Romantico, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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La maledizione delle due corone

 

La maledizione delle due corone

 

 

Cap.2: Sono ancora in tempo per iscrivermi?

 

 

 

 

Rika, Chiharu, Naoko e Tomoyo si recarono nella sala delle conferenze che, alle occasioni, era usata come sala da ballo.

Il grosso salone era fatto interamente di candido marmo bianco e grosse colonne sostenevano lo splendido soffitto, dove lampadari con cristalli illuminavano la stanza.

In fondo alla sala vi erano due troni.

Le quattro ragazze raggiunsero uno dei grossi pilastri di marmo e vi si fermarono ai suoi piedi.

Chiharu mise le mani dietro la testa e si appoggiò, con il resto del corpo, alla colonna.

- La festa sarà la stessa dell'anno scorso, vero? - chiese Rika guardandosi attorno.

- Già, purtroppo. La solita e noiosa ramanzina, dove quella stupida gallina di Meiling farà la scenata della brava ragazza! Non succederà nulla, come al solito! - rispose Chiharu.

- Non ne sarei tanto sicura -

Tutte le ragazze guardarono Tomoyo, che aveva fatto quell’affermazione.

- Senti qualcosa, Tomoyo? -

La ragazza dagli occhi color prugna, oltre a custodire uno degl'elementi, l'acqua, aveva anche il dono della veggenza.

- Non ne sono sicura...c'è qualcosa o qualcuno che m'impedisce di vedere oltre a questa sera, però...-

- Però? - chiesero in coro le sue amiche, avvicinandosi.

- ...sono sicura che stasera ci sarà qualcosa di nuovo -

All'improvviso, Chiharu vide penzolargli, davanti a gli occhi, un rametto di vischio e cominciò a seguirlo con la testa, fino a che non si fermò, come se stesse baciando qualcuno, ma davanti a lei non c'era nessuno.

- Chiharu ti senti bene? - chiese Naoko, vedendo gli strani movimenti dell'amica.

Al posto del nulla, comparve Takashi che baciava Chiharu e sopra alle loro teste teneva un rametto di vischio.

Il ragazzo si staccò e sorrise: - Un'antica leggenda afferma che chi si bacia sotto al vischio il primo dell'anno, si bacia tutto l'anno! -

Chiharu si mise una mano in fronte: - Hai commesso qualche errore di calcolo, mio caro! Oggi non è il primo dell'anno! -

- Si, invece! Il primo dell'anno...scolastico! Non sono un genio! -

Tutte si guardarono e mossero la testa.

- Ogni scusa è buona per baciare la tua ragazza, vero? - chiese Rika, mentre le altre ridevano.

Takashi era un simpatico ragazzo della loro stessa età: amava fare battute e raccontare leggende, ma soprattutto amava Chiharu.

Erano insieme già da molto tempo ed erano una coppia perfetta.

- Che turni hai preso? - chiese Chiharu, prendendogli la mano.

- Quelli della notte, come fatto tutti i miei amici. Lo sai che ormai è quasi una regola: maschi notte, femmine giorno -

Chiharu si rattristò: - Uffa! Così non possiamo vederci...-

Lui le prese il mento e lo portò a se: - Non ti preoccupare, in un modo o nell'altro ci riusciremo! -

Uno squillo di trombe risuonò nell'aria e attirò l'attenzione di tutti.

Da due finestre entrarono due piccole farfalle dai colori freddi e cominciarono a volteggiare per la stanza, finchè non raggiunsero il fianco dei due troni.

Da una farfalla comparì Rubby Moon, la guardiana della Luna e dall'altra farfalla uscì Spinel Sun, il guardiano del Sole.

Rubby Moon era una splendida fanciulla dai lunghi capelli rosati e gli occhi rossi; Spinel Sun era un grosso puma violaceo, dagl'occhi azzurri come il cielo. Entrambi avevano ali da farfalla.

I due s'inginocchiarono e sui troni comparvero il Signor Clow e la Signora Mizuchi.

Tutti gli allievi applaudirono.

Le trombe squillarono ancora e, da due porte opposte, ai lati della sala, uscirono il Principe Eriol e la Principessa Meiling, raggiungendo i loro avi.

Come annunciato da Chiharu, Meiling cominciò a tenere un lungo discorso a tutti gli allievi, mentre si vantava della sua bravura e che nessuno sarebbe mai stato al suo livello, facendo intervenire Eriol, ogni tanto, per confermare la sua tesi.

Quando ebbe finito, Clow prese la parola e spiegò a tutti lo svolgimento del nuovo anno scolastico e delle attività didattiche che si sarebbero svolte.

Spiegò anche alcune regole ed infine fece i suoi più sinceri auguri a tutti quanti.

La serata si stava svolgendo a meraviglia e ormai era al suo termine, quando qualcuno bussò al grande portone fatto d’oro massiccio, dalla parte opposta ai troni.

TOC TOC TOC

All'ultimo rintoccò, il portone si spalancò.

Tutti gli allievi cominciarono a borbottare, ma un ruggito li fece zittire.

Rubby Moon e Spinel Sun si prepararono a difendere la scuola, ma Eriol e Mizuchi li bloccarono con un gesto della mano.

Dal grande portone entrò una splendida pantera, dal pelo nero e lucido, le grandi zampe e i sicuri occhi.

L'animale si guardò attorno e poi ruggì con tutta la potenza che aveva in corpo, facendo tremare di paura tutti i presenti.

- Buona, Star -

Una voce calda e molto seducente, rimproverò l'animale.

La voce proveniva dall'esterno della porta e tutti si chiesero chi fosse.

Avvolto in un grande mantello bianco, che copriva anche il suo volto, una sagoma entrò nella grossa sala, fermandosi ed allungando la mano verso la sua pantera.

L'animale porse il proprio muso al padrone, mentre ricevette carezze sulla testa.

- Brava - si complimentò la sagoma, mentre la sua voce rimbombò per tutta la stanza.

La sagoma, avvolta nel suo mantello, cominciò ad avanzare verso i troni, seguito sempre dalla sua pantera, e si fermò soltanto quando fu ai piedi dei due fondatori.

- Signor Clow, Signora Mizuchi, scusate il mio ritardo, ma sono qui per iscrivermi a questa scuola, insieme a tutti i vostri allievi -

L'entità disse quelle poche parole, senza inginocchiarsi davanti ai due fondatori, cosa che a Rubby Moon e Spinel Sun diede molto fastidio.

- Come avete fatto ad entrare nella scuola? - chiese Spinel Sun: - I leoni di marmo non fanno entrare nessuno dopo la chiusura dei cancelli, soprattutto se non appartiene alla lista dei partecipanti alla scuola! -

L'entità rise: - Quei due cuccioli la fuori? Sono così dolci! Ma veniamo alla mia domanda: desidero essere iscritto a questa scuola -

- Non sapete che l'orario d'iscrizione è già terminato questo pomeriggio? - chiese la guardiana della Luna.

- Già e voi non potete più partecipare a questa scuola! Mi dispiace! Ripresentatevi il prossimo anno! - continuò il guardiano del Sole.

- Ve né prego, vengo da un posto molto lontano da qui ed io e la mia Star abbiamo affrontato molti pericoli per raggiungere questa scuola...-

- Ci dispiace, ma non possiamo farci nulla, è la legge dell'accademia - Rubby Moon era più decisa che mai a non far entrare quello straniero nella sua scuola.

- Se non sbaglio, divina Rubby Moon, l'articolo sette del paragrafo due, sezione tre del regolamento dell'Accademia dice " qualsiasi allievo può iscriversi nell'arco delle ventiquattro ore successive alle chiusure delle iscrizioni!" -

La guardiana della Luna non seppe rispondere allo straniero: poteva aver mentito, come poteva aver detto la verità.

Nella sala un borbottio generale si alzò.

- Lo straniero ha ragione...- disse Clow, sedendosi al suo trono.

- Vi prego straniero di accettare le più sentite scuse dai due guardiani per come le hanno risposto, ma ora...ve né prego, diteci il vostro nome in modo che io possa scriverlo sul registro d’iscrizione - Mizuchi disse quelle parole, con la sua voce calma e sicura, mentre porse davanti se le mani e una strana campana ne fece capolinea.

- Il mio nome? - L'entità si tolse il cappuccio bianco, scoprendo così bellissimi capelli marroni, occhi color nocciola dallo sguardo profondo e deciso, e una bellezza inaudita : - Sharon - disse infine: - Volete sapere anche il mio cognome? -

La principessa Meiling, come tutte le altre ragazze in quella sala, rimasero abbagliate da tanta bellezza.

- Non ve ne è bisogno, poiché il vostro nome è unico, in questo registro..Suppongo che frequenterete il turno di notte -

- Supponete il giusto, Signora Mizuchi -

Mizuchi alzò la sua campana in aria e il suo strano rumore penetrò nelle mura del castello e nelle sue profondità.

- Siete parte integrante di questo castello, Sharon, sarete assegnato alla stanza milletrecentodue e frequenterete il corso notturno...- recitò la donna dai lunghi capelli rossi.

- Milletrecentodue? - ripeté Takashi dal posto in cui assisteva alla scena: - E' la mia stanza! -

Mizuchi abbassò la campana e sorrise al nuovo arrivato: - Vi auguro buona permanenza a lei e alla sua bellissima pantera -

Shaoran annuì e fece retro-front per ritirarsi nella sua stanza.

- Shaoran? -

La voce della principessa lo bloccò, ma lui non si voltò.

- La mia stanza è all'ultimo piano della torre, se volete farmi visita...- Meiling si avvicinò al nuovo arrivato e si attaccò al suo braccio, ma subito la pantera ringhiò.

- Scusatemi principessa, ma sono venuto qui per un'altro motivo...- Così dicendo si spostò dalla ragazza, ma prima di proseguire, voltò il suo sguardo in direzione di Tomoyo, Rika, Naoko, Chiharu e Takashi, osservandoli e annuendo.

Poi, insieme alla sua pantera, uscì da quella enorme ed elegantissima stanza.

- Ra...ra..ragazze? Avete visto che sguardo? - chiese Rika come se fosse diventata una statua.

- Ho sentito degli strani brividi lungo la schiena - continuò Naoko.

- Che ragazzo affascinante! - Chiharu.

- Si dice che chi abbia occhi così profondi ha il privilegio di avere un cuore puro e cristallino! - Takashi recitò uno dei suoi proverbi, mentre ricevette una botta in testa dalla sua ragazza.

Tomoyo invece rimase a fissare il grosso portone d'oro massiccio, ancora aperto, e ripensò a quanto era accaduto.

" Perchè quel ragazzo non mi convince? Perchè non riesco a leggere il suo futuro? Perchè quando è passato ci ha guardati? "

La ragazza sentì su di se uno sguardo e si voltò: Clow la stava fissando e lei si sentì strana.

- Pronto Tomoyo, qui è la Terra che parla? Ci sei? -

Tomoyo distolse lo sguardo da Clow e ritornò con la mente dai suoi amici: - ehm, scusa non ti stavo ascoltando...-

- Ti ho chiesto cosa stavi pensando...- ripeté la domanda Naoko.

- A nulla, Naoko. Pensavo allo spettacolo che Sakura si è persa stasera -

 

 

Il suo mantello bianco risaltava tra il buio del corridoio.

La luce della luna, che proveniva dalla finestra, lo illuminava ad ogni suo passo.

La sua pantera si lamento un pò e lui si fermò.

- Sei stanca, vero Star? -

Il ragazzo si piegò sull'animale e ricevette un leccata da esso.

- Forza, andiamo a riposare un pò...-

Lui proseguì la sua strada, ma si accorse che Star non lo volle seguire.

L'animale annusò l'aria e poi cominciò a piangere davanti alla porta di una delle stanze da letto del dormitorio.

- E' questa? - chiese il ragazzo, mentre la raggiunse ed aprì la porta.

La pantera entrò nella stanza e osservò tutti i cinque letti che vi erano al suo interno: un cane, un gatto, un topolino e una civetta, dormivano sui letti delle loro rispettive padrone.

La pantera si avvicinò al letto vuoto e lo annusò.

Vi salì sopra e cominciò a rotolarsi fra le sue coperte, contenta d’essere li.

Il ragazzo seguì la sua bestia e si fermò ad osservarla: - Ti piace questo letto, vero? -

Prese, poi, il cuscino e ne aspirò l'essenza, rimanendo per un secondo ad occhi chiusi ed immaginandosi chi vi dormiva li sopra.

Respirò tutto il suo profumo e un'immagine vaga si fece largo tra i suoi pensieri.

Star scese velocemente dal letto e cominciò a ringhiare: qualcuno si stava avvicinando.

Il ragazzo rimise a posto il cuscino ed insieme uscirono da quella stanza, che non era la loro.

La pantera precedette il suo padrone e quando raggiunse la fine del corridoio, si voltò a guardarlo.

Gli occhi dell'animale, gialli dai riflessi verdi, dalle pupille dilatate, per veder meglio al buio, fissarono quelli altrettanto profondi del suo padrone e i due si capirono al volo.

- E' già ora? - chiese lui.

La pantera annuì.

Il ragazzo strinse i pugni e si appoggiò al muro al suo fianco.

- Prima o poi tutto ciò finirà, Star, e noi riusciremo a vincere -

La pantera si avvicinò al ragazzo e si strofinò contro di lui, facendogli capire che non era solo e che lei ci sarebbe sempre stata con lui.

Il ragazzo si piegò sull'animale e lo abbracciò, accarezzando il suo pelo lucido.

- Te lo prometto, Star...riuscirò a far finire tutto questo! -

  
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